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10 fiori e i loro messaggi nascosti

La begonia è associata all’ospitalità, il gelsomino alla grazia, la rosa è simbolo di bellezza e amore, il bucaneve di resistenza alle avversità.

”Il fiore è la metafora stessa della vita e dell’alternarsi delle stagioni, dallo sbocciare allo sfiorire, dalla nascita alla morte”: come scrive Simona Recanatini nel suo libro La grammatica dei fiori (Gribaudo Editore),i fiori racchiudono significati profondi che da sempre accompagnano l’esistenza dell’uomo.

Un patrimonio naturale prezioso, dunque, che si fa portatore di complesse simbologie: le raccoglie e le racconta Recanatini nel suo volume, portandoci alla scoperta di colorati fiori da giardino,da orto e da terrazzo, ma anche di campo e di bosco.

Ecco 10 fiori e i loro messaggi nascosti!

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1. Begonia e calla

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- Begonia

Non solo bella da ammirare, ma addirittura indispensabile per garantire la vita secondo l’autorevole parere della NASA, l’ente spaziale americano.
Grazie alla sua capacità di purificare l’aria, infatti, la begonia è stata inserita dagli scienziati a stelle e strisce tra le specie più importanti da salvaguardare e la sua presenza è raccomandata all’interno delle stazioni aerospaziali.
Un ruolo importante di cui forse era già a conoscenza, alla fine del Seicento, Michel Bégon, funzionario, botanico e naturalista francese che, dopo aver visitato le isole caraibiche, tornò in Francia per concludere la sua carriera amministrativa senza dimenticare la flora esotica che aveva ammirato durante i suoi viaggi.
Così Bégon riuscì a portare in Francia una di quelle piante così affascinanti che, da quel momento, avrebbe preso il suo nome, begonia appunto.
Oggi la begonia è generalmente associata all’ospitalità e alla cordialità e rappresenta un ottimo omaggio da fare ad amici che hanno recentemente arredato la propria dimora o hanno cambiato casa.
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- Calla

Impossibile non restare estasiati di fronte al fascino unico della calla.
Con il suo lungo stelo regge un fiore, bianco o giallo a seconda della specie, tra i più eleganti e raffinati che la natura abbia mai creato.
Di origine africana, la calla, o Zantedeschia (dal nome del botanico italiano Giovanni Zantedeschi), rappresenta la purezza, la radiosità e la nuova vita e proprio per questo, scrive Simona Recanatini, è spesso usata per i bouquet da sposa.
La calla, inoltre, è simbolo di una bellezza semplice e raffinata ed è un ottimo regalo per chi intende sottolineare queste caratteristiche nella persona amata.
Curiosamente, nell’antica Roma, aveva un significato ben diverso, simboleggiando infatti la lussuria e l’erotismo, mentre per il Cristianesimo era l’emblema della castità e della purezza.
Secondo la tradizione cristiana, questo fiore sarebbe nato dalle lacrime della Vergine Maria ai piedi della Croce. In alcune raffigurazioni si può vedere la Madonna con un manto decorato di questo fiore.

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2. Garofano e gelsomino

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- Garofano

Una bellezza divina: il garofano, con le sue molteplici sfumature di colore (bianco, rosso, rosa e porpora), in botanica è infatti detto Dianthus, dal greco “fiore di Zeus” o “fiore divino”, un nome che celebra la sua indiscutibile bellezza.
Molto apprezzato per il suo profumo speziato che si intensifica nelle ore serali, il garofano ha molteplici significati nel linguaggio dei fiori: quello bianco, ad esempio, esprime fedeltà e fiducia (ed è un ottimo regalo per il primo anniversario di matrimonio), ma anche senso di appartenenza a un gruppo, che può essere la famiglia, gli amici più cari o i colleghi.
Il garofano giallo, invece, esprime sdegno, rabbia e dolore e si usa per esprimere partecipazione a chi ha subìto un torto o un’offesa grave.
Il rosso, infine, trasmette passione e sensualità. Non solo: in alcuni Paesi, come l’Italia, è anche il simbolo della Festa dei lavoratori. Ammirazione e gratitudine sono invece i significati di questo bel fiore in Estremo Oriente.
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- Gelsomino

Il suo profumo è inconfondibile e non per niente è stato definito il re dei fiori, uno scettro che condivide con la regina dei fiori, la rosa.
Il gelsomino, il cui nome Jasminum deriva dal persiano yasameen (dono di Dio) o yasamn (fiore bianco), è molto utilizzato in profumeria sin dall’antichità: alcuni frammenti ritrovati all’interno di sarcofagi egizi testimoniano come già i faraoni ne apprezzassero il profumo.
Esso varia a seconda del terreno dove cresce questa pianta e si sprigiona al massimo durante la notte.
Proprio per questa caratteristica si tramanda la leggenda che i fiori di gelsomino siano in realtà stelle cadute sulla terra in grado di splendere e profumare quando la Luna splende in cielo.
Originario dei Tropici, ma ormai diffuso in tutta l’area mediterranea, nel linguaggio dei fiori rappresenta la femminilità, l’amabilità e la grazia.
Lo si può trovare spesso nei bouquet delle spose in quanto simboleggia anche l’amore profondo e duraturo e l’ottimismo.

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3. Rosa e anemone

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- Rosa

“Se Zeus volesse donare un regno ai fiori, la rosa regnerebbe su tutti”: la poetessa greca Saffo celebrava così uno dei fiori più amati in assoluto, simbolo di bellezza e fonte di ispirazione per artisti di ogni tempo.
Originaria dell’Asia Minore, ha accompagnato da sempre la vita dell’uomo sulla Terra, se si pensa che alcune tracce di questo fiore sono state rinvenute in fossili risalenti a oltre 25 milioni di anni fa.
Nel corso del tempo le sue varietà si sono moltiplicate e oggi, secondo le stime dei botanici, ne esisterebbero addirittura oltre 30mila.
Simbolo di passione, bellezza e amore, può assumere significati diversi a seconda del colore: la rosa bianca, ad esempio, indica purezza e candore ed è molto usata per un omaggio floreale che celebri la nascita di un neonato, mentre quella gialla esprime infedeltà e gelosia.
Se però si vuole trasmettere amore, attrazione sentimentale e passione, la rosa rossa rimane il fiore perfetto, così come quella rosa è simbolo di gentilezza, romanticismo e giovinezza.
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- Anemone

Tanto belli, quanto fragili e in balìa degli eventi atmosferici: i fiori dell’anemone (dal greco ànemos, vento, a indicare proprio la fragilità delle corolle esposte alle correnti d’aria) rappresentano da sempre la brevità dell’amore, ma anche la richiesta di attenzione, la timidezza e l’abbandono: regalare questo fiore alla persona amata o a un amico significa quindi dire che vi manca.
Il suo nome è inoltre legato alla mitologia greca e alla ninfa Anemone, che faceva parte della corte di Flora, dea della primavera e delle fioriture.
Quando però Zeffiro e Borea (personificazioni, rispettivamente, del vento dell’Ovest e di quello del Nord) si innamorarono di lei e lottarono per conquistarla, scatenando tempeste e bufere, la gelosa Flora decise di punire Anemone mutandola in un fiore che con il vento si schiude e si disperde.
Per il romano Plinio il Vecchio, infine, l’anemone aveva virtù magiche, tanto da consigliare di coglierne il fiore e chiuderlo in un sacchetto di tela rossa: posto vicino al cuore avrebbe scongiurato malocchio e febbre.

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4. Bucaneve e girasole

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- Bucaneve

Lo scrittore triestino Giani Stuparich scrisse che “i bucaneve nascono tra l’ultimo brivido dell’inverno e il primo bacio della primavera”.
Non esiste forse descrizione migliore per questo fiore che, simbolo di resistenza e speranza, ci omaggia della sua bellezza proprio quando il buio dell’inverno lascia spazio alla luce della primavera.
Per il fatto di essere un bulbo rustico che non teme gelate e nevicate persistenti, è da sempre associato alla tenacia nascosta, alla forza interiore, alla virtù e all’ottimismo.
Il bucaneve (che in linguaggio tecnico si chiama Galanthus, dal greco gala, latte, cioè bianco come il latte, e anthos, fiore) porta quindi con sé la vita e la speranza ed è per questo che è molto utilizzato anche nei matrimoni.
Si dice che la sua bellezza fu di conforto anche a Eva dopo la cacciata dal Paradiso terrestre: errabonda con Adamo, presa dallo sconforto, ritrovò la serenità nel vedere fiorire un bucaneve.
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- Girasole

Nella sua patria di origine, il Perù, il girasole era ritenuto dagli Inca la personificazione del Sole e per tale ragione veniva tenuto in alta considerazione e coltivato con cura.
Anche il suo nome scientifico, Helianthus, richiama l’astro attorno al quale gravitano i pianeti: in greco, infatti, helios significa sole, mentre anthos, fiore.
La sua principale caratteristica è l’eliotropismo, per il quale il bocciolo è sempre orientato verso il sole prima della fioritura, mentre una volta maturo il fiore è rivolto a est.
Simbolo di energia, maternità, slancio verso la vita, allegria e orgoglio, il girasole è il fiore giusto da regalare a una donna in dolce attesa o che ha appena partorito.
Impossibile infine non ricordare i celeberrimi dipinti di Vincent van Gogh che omaggiò questo fiore ritraendolo in 11 quadri.

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5. Fiordaliso e rosmarino

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- Fiordaliso

Una volta il fiordaliso cresceva spontaneo nei campi. Oggi purtroppo la moderna agricoltura ne ha quasi decretato la scomparsa come fiore naturale.
Per fortuna può crescere nei vasi o in giardino e i suoi fiori azzurri splendono al sole di maggio e giugno.
Simbolo di felicità, leggerezza e dolcezza, nella tradizione occidentale viene regalato per esprimere un’amicizia sincera, mentre in quella orientale è un classico dono fatto dagli innamorati alle loro amate.
Il suo nome botanico, Centaurea cyanus, fa riferimento a Chirone, un centauro della mitologia greca che, ferito da una freccia avvelenata, si salvò grazie al succo estratto dal fiordaliso, mentre cyanus, sempre in greco, significa “blu”.
Il suo nome comune, invece, deriva dal francese fleur de lis, cioè fior di giglio, simbolo dei Borbone, regnanti in Francia, e della dinastia tedesca di imperatori Hohenzollern, che ne fecero il proprio simbolo.
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- Rosmarino

Elemento indispensabile in cucina, il rosmarino deve il suo nome all’unione dei termini ros, rugiada, e marinus, marino, cioè rugiada marina, perché il colore dei suoi fiori ricorderebbe l’acqua marina e perché cresce spontaneo in riva al mare.
Simbolo di felicità, rinascita e immortalità, il rosmarino può essere un felice regalo per esprimere la propria sincerità e buon auspicio... anche per l’Aldilà!
Infatti il poeta latino Orazio scrisse: “Se vuoi guadagnarti la stima dei morti porta loro corone di rosmarino e mirto”.
Le api sono molto ghiotte del nettare dei suoi fiori ed è facile vedere questi insetti sciamare attorno al rosmarino durante l’estate per poi donare un miele molto gustoso e ricercato.
Se tutti ne conoscono l’utilizzo in cucina (assolutamente da provare i suoi fiori al posto del basilico per la preparazione del pesto), pochi forse sanno che gli infusi di rosmarino possono essere dei veri e propri toccasana per curare gola infiammata, contusioni, reumatismi e per contrastare uno stato d’animo nervoso.

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