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5 modi per guadagnare grazie a Internet

Chiariamo subito un concetto fondamentale: i soldi facili non esistono.

Dobbiamo sempre di dare di siti, email e campagne pubblicitarie che promettono di farci guadagnare migliaia di euro senza fatica e in pochissimo tempo.

Le tante tecniche infallibili proposte sul web per diventare ricchi nel giro di pochi mesi sono tutte, nessuna esclusa, delle truffe. Gli unici che ci guadagnano davvero sono i loro criminali ideatori, che pretendono dei soldi in cambio della nostra partecipazione “all’affare del secolo”.

L’unico risultato che otterremmo se provassimo a lanciarci nell’avventura di fare soldi facili, sarebbe quello di spendere i nostri risparmi. C’è chi, credendo in buona fede a quello che gli veniva proposto, in questo modo ha perso centinaia o addirittura migliaia di euro.

Detto questo non dobbiamo certo guardare a Internet come se fosse una minaccia. Al contrario, il Web è un’ottima opportunità di guadagno e carriera. C’è chi grazie all’idea giusta (un servizio internet, un’app, un sito ecommerce) diventa letteralmente milionario.

Certo non è possibile improvvisarsi imprenditori su Internet. Ci vuole una buona intuizione e il coraggio di portarla avanti nonostante le avversità. E poi serve anche un pizzico di fortuna e qualcuno che ci creda, investendo i propri soldi.

Ma tra le truffe che ci fanno perdere denaro e le idee del secolo che trasformano in ricchi magnati del Web, esiste un vasto mondo di opportunità che consentono a tutti, con un po’ di attenzione e di pianificazione, di arrotondare guadagnando grazie a Internet.

A tutti è capitato più di una volta di sognare a occhi aperti, immaginando di fare soldi a palate con un lavoro che neppure si conosce.

Ebbene, per guadagnare su Internet non dobbiamo inseguire la nostra fantasia ma partire da quello che sappiamo fare e che conosciamo già, almeno in parte.

Oppure, in alternativa, dobbiamo metterci d’impegno e studiare a fondo il sistema che abbiamo scelto di sfruttare per arrotondare le nostre entrate.

Prendiamo in considerazione, per non trovarci in difficoltà, solo piccoli investimenti che possiamo davvero permetterci, come quelli necessari ad aprire un blog o un negozio su eBay. 

Oggi vedremo 5 modi per guadagnare grazie a Internet. Scopriamoli insieme!

Occhio alle truffe!
In Rete esistono centinaia di siti e pubblicità ingannevoli che assicurano di farci guadagnare anche 5.000 euro al mese senza sforzi e senza bisogno di alcuna preparazione. A molti di noi sarà capitato di ricevere o erte simili anche via email.
Non prendiamole neppure in considerazione ed evitiamo di fare clic sui banner e sui link che fanno questo tipo di promesse. Dietro c’è sempre una truffa.

1. Vendere prodotti artigianali - Etsy

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Abbiamo buone capacità manuali e ogni anno a Natale regaliamo oggetti creati da noi, molto apprezzati da amici e familiari?

Significa che abbiamo le caratteristiche necessarie a diventare dei piccoli artigiani, anche se questo non è il nostro lavoro principale. In fondo fare soldi con il proprio hobby e il sogno di molti.

Andiamo sul sito www.etsy.com. In pochi clic ci consente di aprire un piccolo negozio online in cui vendere i nostri prodotti. L'importante è che siano rigorosamente fatti a mano.

In alternativa, su Etsy si possono anche vendere oggetti vintage (devono avere almeno 20 anni) oppure materiali per il fai-da-te. Etsy è una piattaforma nata negli Stati Uniti nel 2005 che oggi vanta ben 24 milioni di acquirenti in tutto il mondo.

  • Come funziona
    Il meccanismo di vendita è semplicissimo: per ogni inserzione paghiamo circa 18 centesimi di euro, più una commissione pari al 3,5% del prezzo di vendita di ciascun oggetto. Le spese di spedizione invece sono a carico dell’acquirente.
    Ai costi elencati va anche aggiunto un altro 4% più 30 centesimi, per la gestione del pagamento. Tutte le transazioni sono sicure e gestite direttamente da Etsy.
    La piattaforma protegge i dati degli acquirenti e dei venditori tramite crittografia e garantisce una copertura antifrode con l'ausilio di informatici specializzati in sicurezza, attiva 7 giorni su 7, 24 ore al giorno.
    Tutto sommato i costi di un negozio virtuale su Etsy sono bassi e non dovremo mettere in conto nessuna spesa fissa mensile. Ogni inserzione resta attiva per 4 mesi o fino alla vendita dell'oggetto.
  • Quanto si guadagna
    La maggior parte dei venditori sfrutta Etsy per divertirsi e arrotondare. Questo significa che si riesce a recuperare il costo dei materiali usati per gli oggetti artigianali e quello per la gestione del negozio guadagnandoci sopra qualcosa...
    Parliamo di alcune centianaia di euro al mese netti, comunque sotto i 1.000. Ma ci sono anche casi di piccoli artigiani che riescono a portare a casa fino a 6.000/7.000 euro lordi al mese.
    Spesso si tratta di artigiani che offrono prodotti difficili da reperire e che prevedono un processo di creazione complesso (serigrafie, lampade artistiche, sartoria, etc) e/o di persone che hanno già una certa esperienza di vendita online, anche su altri canali, come eBay o Amazon.
  • I vantaggi di vendere su Etsy
    La piattaforma Etsy è bella da vedere e facile da usare anche per chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia. Il negozio può essere facilmente gestito via app dal proprio dispositivo mobile per seguire gli ordini e rispondere alle domande dei potenziali clienti dovunque ci si trovi.
    Inoltre, c'è la possibilità di farsi gratuitamente un po' di pubblicità usando i social network. Etsy è una comunità molto attiva e può capitare che il negozio di un piccolo artigiano attiri l'attenzione di un rivenditore interessato ad acquistare in blocco più prodotti, per commercializzarli tramite altri canali.
    Il Made in Italy è da sempre sinonimo di qualità, quindi il fatto di essere artigiani italiani potrebbe giocare a nostro vantaggio, sopratutto con i clienti stranieri che si trovano in Paesi non troppo distanti (spese di spedizione troppo elevate costituiscono sempre un deterrente).
    Scriviamo una breve descrizione dei prodotti anche in inglese.

2. Liberarsi degli oggetti inutili - eBay

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Se il fai-da-te non è nelle nostre corde ma abbiamo un po' di oggetti che non usiamo più e di cui vogliamo disfarci, eBay è lo strumento che fa per noi.

Si tratta di uno dei siti di compravendita tra i più conosciuti e usati al mondo: una vetrina che ci può mettere in contatto con milioni e milioni di compratori interessati.

Certo farsi trovare non è facile, soprattutto all'inizio. È fondamentale scegliere il prezzo giusto, creare un'inserzione completa e accattivante ed essere sempre pronti a rispondere alle domande degli acquirenti.

Non ci sono particolari limiti alla tipologia di oggetti che possiamo vendere, purché si tratti di merce e servizi legali (niente armi, droga, etc). La commercializzazione di generi alimentari però è soggetta a regole specifiche che troviamo sul sito.

C'è anche chi compra piccoli stock di prodotti a basso prezzo da un fornitore di fiducia per rivenderli a prezzo maggiorato su eBay.

  • Come funziona
    Aprire un negozio eBay non è difficile, ma le regole da seguire sono tante e potrebbero disorientarci. Dopo esserci registrati sul sito www.ebay.it creiamo un account venditore. Leggiamo attentamente la pagina http://ebay.eu/2enGZr1 per capire come muoverci senza rischiare che il nostro business venga chiuso ancora prima di iniziare.
    Possiamo velocizzare l'operazione di creazione dell'inserzione cercando un oggetto simile al nostro nel grande ecommerce eBay e cliccando su Vendi oggetto simile.
    Per chi sta iniziando, la scelta migliore è quella di aprire un negozio come venditore non professionista. Il costo mensile è pari a 20 euro e ci garantisce fino a 100 inserzioni senza costi aggiuntivi.
    In alternativa, possiamo evitare di aprire un negozio e pubblicare fino a un massimo di 50 annunci al mese senza spendere nulla, ma con alcune limitazioni sul tipo di inserzione (per saperne di più http://ebay.eu/1HvHVMS).
    In ogni caso, se l'oggetto viene venduto dobbiamo a eBay il 10% del suo prezzo.
    Poi ci sono le commissioni per usare il sistema di pagamenti sicuri PayPal (consigliato): fino al 3,4% della somma ricevuta più 35 centesimi nella zona euro, ma in questo caso è meglio scrivere direttamente a eBay per capire davvero quanto ci verrà a costare.
  • Quanto si guadagna
    Difficile quantificare. Tutto dipende da cosa mettiamo in vendita. Sul forum di eBay si leggono molti esempi di venditori occasionali che svuotando la cantina hanno totalizzato dai 1.500 ai 7.000 euro di guadagno, al netto delle spese, in un anno.

3. Creare un blog - WordPress

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Questa opzione è adatta a chi ha buone capacità comunicative ed è portato per la scrittura.

È importantissimo scegliere un argomento specifico che si conosca bene e sul quale ci siano abbastanza cose da dire. Qualche esempio?

Ci sono blogger di successo che parlano di mamme e bambini, web marketing, italiani che vogliono emigrare all'estero, tecnologia...

Teniamo sempre in mente che i blog generalisti, che quindi non sono rivolti a un pubblico specifico, difficilmente riescono ad attirare molte visite.

La chiave per sfondare, secondo gli esperti, sta tutta nei contenuti che devono essere accattivanti e costantemente aggiornati. Inoltre, è necessario studiare a fondo le strategie pubblicitarie legate al web e i trucchi per apparire sempre ai primi posti tra i risultati dei principali motori di ricerca.

  • Come funziona
    WordPress, www.wordpress.com, è una piattaforma gratuita e la maggior parte dei plugin necessari alla sua personalizzazione sono anch'essi a costo zero.
    Le spese di gestione del sito, soprattutto all'inizio, non superano mai i 300 euro (facendo comunque una stima per eccesso).
    Bisogna però mettere in conto, se si vuole investire sul proprio blog, una piccola spesa per pubblicizzarlo online (possono bastare anche 50 o 100 euro) e volendo i costi di creazione di una newsletter, che dipendono dal professionista a cui ci si rivolge.
    Esistono anche servizi gratuiti, adatti a chi ha un po' di esperienza di marketing via email. Perché usare una newsletter? Servirà a inviare a chi si è iscritto al blog (lasciandoci la sua email) un estratto settimanale o mensile dei nuovi contenuti, invogliandolo a visitare il sito.
    Una quantità maggiore di visite rende le nostre pagine più accattivanti per gli inserzionisti.
  • Quanto si guadagna
    Il numero di visitatori fa la differenza. Il blog può essere uno strumento per vendere prodotti (spesso libri digitali, soprattutto guide) o servizi (come corsi online).
    Più facilmente permette di monetizzare o rendo spazi pubblicitari (banner) e contenuti approfonditi a pagamento.
    Certo esistono i blog milionari che attirano l'attenzione dei media del settore, come quello di Chiara Ferragni, che nel 2014 sembra abbia fruttato più di 8 milioni di euro. Restando con i piedi per terra, con 1.000 visitatori giornalieri unici, si può avere un guadagno che comincia a essere interessante.
    Considerando un introito medio pari a 25 centesimi per clic per banner e ipotizzando che con 1.000 visitatori unici possiamo ottenere una ventina di clic al giorno, parliamo di 150 euro al mese.
    Aggiungendo la vendita di contenuti a prezzi concorrenziali pari a 2,5 euro al mese per abbonato, con un numero di utenti fidelizzati uguale a 50, abbiamo altri 120 €, in totale 275 €. Ovviamente è solo una stima.

4. Far fruttare il proprio sito - AdSense

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Uno dei sistemi più semplici per guadagnare con la pubblicità sul proprio sito è quello di sfruttare AdSense di Google.

Si tratta di un servizio che mette in contatto le aziende, che hanno bisogno di pubblicizzare i propri prodotti, e i gestori di blog e siti internet che hanno la necessità di vendere spazi pubblicitari.

Come la maggior parte degli strumenti offerti da Goolge, anche AdSense è piuttosto semplice da utilizzare. Inoltre, possiamo iscriverci senza spendere nulla per capire se fa al caso nostro.

  • Come funziona
    AdSense si occupa di fare in modo che gli annunci visualizzati sul nostro sito siano coerenti con i suoi contenuti. Quindi se scriviamo di tecnologia, ospiteremo pubblicità di computer, smartphone, televisori e così via.
    Attivare i banner è molto semplice, non dobbiamo far altro che copiare e incollare negli spazi dedicati alla pubblicità (presenti sul pannello di gestione del nostro sito) il codice relativo a ciascun annuncio.
    Possiamo iscriverci su AdSense usando il nostro account di Google, oppure creandone uno. A questo punto basta andare su www.google.com/adsense.
    Possiamo scegliere il formato e la tipologia di annunci. L'attivazione non è immediata, perché il nostro sito sarà sottoposto a verifica. Per saperne di più https://support.google.com/adsense.
  • Quanto si guadagna
    Dipende dal tipo di annunci, dal loro prezzo di origine (pagato dagli inserzionisti) e dal numero di prodotti AdSense che sceglieremo di inserire nelle pagine.
    Ma ovviamente anche da quanto è popolare il blog. Le statistiche indicano che la maggior parte dei gestori di siti (77%) guadagna tra i 10 e i 50€ al mese, mentre il pagamento medio per clic è di 25 centesimi.




5. Offrire un servizio via video - YouTube

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Oggi l'idea di guadagnare diventando una star di YouTube non è più un sogno proibito per gli italiani.

Lo dimostrano i tanti casi di successo come quello del divertente Daniele Doesn't Matter, il ragazzino prodigio appassionato di videogame Favij, oppure il canale d'informazione Breaking Italy.

Il sistema per monetizzare è il solito: la pubblicità, che può essere inserita all'inizio del video oppure a destra dove appaiono i suggerimenti.

  • Come funziona
    Per guadagnare con YouTu- be è necessario pubblicare almeno un video a settimana rispettando le regole del portale: solo contenuti originali che non siano protetti da copyright, niente che risulti o offensivo o violento.
    È possibile diventare partner ufficiale di YouTube oppure appoggiarsi a degli intermediari.
  • Quanto si guadagna
    Più o meno le cifre che possiamo ottenere con AdSense. Per partire avremo bisogno di 100/150 visualizzazioni al giorno e almeno 35/40 video già pubblicati online.







Note

  • EVITARE BRUTTE SORPRESE DAL FISCO 
    La legge italiana considera commercianti solo coloro che vendono merce nuova o usata in modo professionale, continuativo e organizzato.
    Si parla di venditori che acquistano dei prodotti a un prezzo per rivenderli con una maggiorazione, allo scopo di trarre un profitto.
    Se abbiamo intenzione di vendere su eBay (o Etsy) gli oggetti vintage che abbiamo ereditato dai nostri nonni, anche se si tratta di articoli di valore, non rientriamo in questa definizione.
    Se ci limitiamo a vendere in maniera occasionale qualcosa che è nostro, non dobbiamo pagare delle tasse. Ricordiamoci però che dobbiamo sempre rilasciare ricevuta, anche se non serve denunciare la vendita tra i nostri redditi.
    D'altra parte non lo facciamo neppure quando vendiamo qualcosa per centinaia di migliaia di euro, come un appartamento. Lo stesso vale per un collezionista che decida di dare via, anche a pezzi e nell'arco di anni, la propria collezione.
    Se abbiamo acquistato per caso un oggetto che scopriamo avere un prezzo di mercato molto più alto di quello che abbiamo pagato, possiamo rivenderlo senza costi aggiuntivi oltre ad eventuali bolli, spese di spedizione e spese del servizio di ecommerce online.
    Se invece quella di acquistare articoli nei mercatini per poi rivenderli è una costante, allora siamo commercianti a tutti gli e etti e dobbiamo seguire delle regole, dall'iscrizione alla camera di commercio, al pagamento dell'INPS, alla dichiarazione di tutte le nostre entrate.
  • ATTENTI AL TRADING ONLINE
    Come abbiamo già sottolineato, quando si parla di guadagno facile bisogna sempre di dare. Sul Web ci sono moltissimi siti e pubblicità che promettono di farci diventare ricchi grazie al trading online. Di cosa si tratta?
    La risposta è semplice, ma il fenomeno è complesso. Attraverso programmi Internet messi a disposizione da società finanziarie è possibile vendere e comprare titoli in borsa senza spostarsi dalla poltrona.
    Purtroppo ci sono tantissimi servizi non autorizzati che si offrono come mediatori di trading: ci vendono un software e un conto online su cui ci chiedono di depositare i nostri risparmi. Il risultato può essere catastrofico: rischiamo di perderli tutti.
    Questo non significa che il trading online è una truffa, ma che in molti lo sfruttano in maniera criminale. Ci si può fidare solo di quelle finanziarie che hanno una regolare licenza europea e sono riconosciute dagli enti di controllo (Consob, Cysec, Mifid).
    Inoltre bisogna essere consapevoli del fatto che guadagnare comprando e vendendo azioni non è facile, il rischio di perdere i propri risparmi, anche a dandosi a strumenti e intermediari qualificati, c'è sempre.
    Per saperne di più possiamo guardare il servizio realizzato da Le Iene che si trova al link http://bit.ly/2dT7y4A.
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