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5 poltrone che raccontano la storia del design

La poltrona è un complemento di arredo indispensabile per tutti. Nel corso dei secoli ha assunto innumerevoli varietà di forme, dimensioni e colori attribuiti a seconda del gusto e stile di una determinato periodo storico. Esistono poltrone da lettura, da relax, da cinema, da soggiorno, poltrone con schienali reclinabili e tante altre… c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Ai giorni nostri, la magigor parte delle persone optano per la loro comodità. Ma, non sono pochi quelli, che vedono le poltrone come oggetti d'arte e di conseguenza degni di un investimento non indifferente. Poltrone famose che hanno scritto la storia del design, ideate e create da famosi disegners nel corso degli anni, tali da diventare oggetti di culto, per gli esperti e non, senza rinunciare, però, alla comodità e al confort. 

Vediamo quali sono le 5 poltrone che raccontanto la storia del design contemporaneo, amate e osannate da chi ama circondarsi da oggetti pregiati, eleganti, comodi ed originali.

1. Poltrona LC2 Le Corbusier (1928)

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Poltrona disegnata e ideata nel 1928 da Charles-Edouard Jeanneret-Gris (diventato famoso col nome d'arte di Le Corbusier), geniale architetto e disegnatore Svizzero ma naturalizzato francese.

E' una poltrona con struttura in acciaio cromato lucido o verniciato in diversi colori, che contiene come in una gabbia quattro cuscini, indipendenti, rivestiti in pelle o in tessuto. Esposta, per la prima volta, nel 1929 al Salon d'automne a Parigi, lasciò perplessi i visitatori, per via del fatto che fu una poltrona rivoluzionaria per il concetto e lo spirito del tempo. Le persone, infatti, non erano abituate al concetto del "semplicismo essenziale legato alla funzionalità/forma-funzione", che un pezzo di arredamento, poteva e doveva assolvere ed esprimere. 

E questa poltrona esaltava al massimo tale concetto. Esprimeva, senza mezzi termini,la sua funzione che è quella di svolgere, in maniera utile, essenziale e corretta, il suo compito di poltrona. Sempre in armonia con gli spazi abitati dall'uomo moderno, coprendoli e occupandoli in maniera corretta, armoniosa e composta. 

Questa poltrona è riconosciuta come un pezzo cult del design del ventesimo secolo.

2. Poltrona Frau Vanity Fair (1930)

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Questa poltrona Frau Vanity Fair è un modello nato nel 1930, considerato l'archetipo, simbolo per eccellenza della poltrona moderna.

E' stata progettata e realizzate da Renzo Frau, cagliaritano di nascita, semplice ragazzo di bottega presso un tapazziere a Torino, e successivamente fondatore della famosa azienda. Inizialmente veniva chiamata "la 904" e il nome Vanity Fair le fu dato successivamente, dopo il colossale botto di vendite.

Conosciuta in tutto il pianeta per le sue forme piene, per la tipica forma bombata e i suoi volumi armoniosi, caratterizzati da un filo di chiodini rivestiti in pelle che rifiniscono per lungo lo schienale e i braccioli. Questa poltrona, che ancora oggi mantiene il suo inconfondibile stile e viene proposta con successo in molteplici versioni, è diventata un oggetto simbolo, sinonimo di eleganza, comodità e buon gusto. 

3. Poltrona Egg (1958)

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Questa poltrona fu progettata da Arne Jacobsen nel 1958 per arredare l’esclusiva hall e la reception Royal SAS Hotel di Copenhagen. E' stata la prima sedia girevole rivestita.

Grazie alla sua forma scultorea ed unica, è passata nella storia universale del design. Ispirata all'uovo (egg) come forma arrotondata e come oggetto mistico, questa poltorna doveva rappresentare il guscio che avrebbe offerto protezione, sicurezza, rifugio ed  intimità alla persona seduta su di essa.  Si  narra che Jacobsen, mentre era in fase di realizzazione e nel tentativo di trovare le analogie perfette, l'ha costruita interamente in cera, nel suo garage di casa.

Esistono diversi modelli (3315, 3316, 3317), e nonostante sono passati 50 anni dalla sua nascita, ancora oggi gode di un successo strepitoso, merito anche della massima confortevolezza che questa poltrona unica riesce a trasmettere, grazie alla curvatura del suo schienale. Possiede, persino, dei meccanismi, che consentono sia l’inclinazione della poltrona sia il ruotamento della stessa a 360°.

4. Poltrona Barcelona (1929)

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Questa poltrona fu disegnato da Mies van der Rohe, insieme alla sua compagna Lilly Reich, per il padiglione tedesco della fiera mondiale di Barcellona nel 1929. Si dice che  la progettarono appositamente per il re e la regina di Spagna.

La struttura della poltrona è in acciaio cromato inossidabile con cuscini imbottiti e rivestiti in pelle. Il modello originale del 1929 è stato ridisegnato e migliorato nel 1950,  usando l'acciaio inossidabile che ha permesso l'uso di un pezzo di metallo senza soluzione di continuità, evitando cosi l'uso dei bulloni, previso a tale scopo, dall'iniziale progettazione della poltrona. Nel 1953 Mies Van der Rohe, sei anni dopo la morte della compagna Reich, ha ceduto i suoi diritti e il suo nome sul design di questa poltrona al marchio Knoll.

La "Barcelona" resta, tuttoggi, un capolavoro di stile minimalista, classe insuperabile e uno dei pezzi che hanno fatto la storia del design funzionalista.



5. Le Corbusier LC4 (1928)

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Anche questa Chaise longue è stata disegnata e ideata nel 1928 dal rivoluzionario architetto, disegnatore, urbanista e pittore  Charles-Edouard Jeanneret-Gris (nome d'arte di Le Corbusier)  e fu presentata, per la prima volta, a Parigi nel 1929 al "Salon d'Automne des Artistes Décorateurs" e probabilmente utilizzata per la prima volta nella Villa Church a Ville-d'Avray. 

Il suo creatore l'ha definita "la macchina per il riposo". A inclinazione variabile, si adatta alla posizione che il corpo assumere,  è stata concepita, infatti,  per il relax del fortunato possessore. 

Costituisce ancora, nonostante i suoi 80 anni di vita, un segno distintivo di eleganza, ammirazione e culto.






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