5 soluzioni per aumentare le vendite del tuo e-commerce

Come si può aumentare il traffico del proprio e-commerce? Per raggiungere questo traguardo c’è bisogno di una strategia di inbound marketing appropriata, grazie a cui il traffico può essere convertito in clienti e, quindi, in ordini e vendite. Occorre comunque essere consapevoli della differenza tra visitatori e clienti: insomma, non è detto che un volume di traffico elevato corrisponda a vendite altrettanto consistenti. Le variabili in gioco sono molteplici: per esempio la navigabilità del sito, ma anche la qualità dei prodotti o la convenienza dei prezzi.

Chi gestisce un e-commerce si deve impegnare ad attirare utenti che siano potenzialmente interessati agli articoli in vendita: in altri termini, utenti in target, che di certo compreranno di più dei visitatori non targettizzati. La lead generation è uno degli strumenti di inbound marketing su cui si può fare affidamento, una fonte di acquisizione di traffico di qualità che si può tradurre in un incremento del numero di clienti paganti.

1. L’utilità dei comparatori di prezzo

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Quando si parla di comparatori di prezzo si fa riferimento a strumenti attraverso i quali i prodotti in vendita su e-commerce diversi possono essere messi a confronto in base al loro costo: gli utenti, dunque, hanno l’opportunità di visualizzare lo stesso articolo dal meno costoso al più costoso a seconda dei prezzi applicati dai vari store online.

Il costo a clic in media è compreso tra i 15 e i 30 centesimi: non è basso, come si può notare, ma c’è da dire che il tasso di conversione – cioè la percentuale di chiusure in vendite del traffico – si dimostra decisamente più elevato di quello che viene garantito da alternative come Facebook Adv o Google Adwords.

Tra quelli che abbiamo testato in prima persona ci sono Idealo e prezzo8.it: è soprattutto quest’ultimo ad averci convinto per la sua efficacia. Anche se è comparso da poco in Rete, in effetti, Prezzo8.it ha convinto tantissimi utenti, mostrandosi rassicurante e facile da utilizzare.

2. Come sfruttare l’email marketing

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Per aumentare le vendite di un e-commerce non si può prescindere dalle attività di email marketing: esse includono l’insieme di azioni di comunicazione dirette agli utenti che si basano sul ricorso alla posta elettronica. Si pensi, per esempio, alle newsletter, ma anche ai messaggi automatici. L’email marketing non è certo una soluzione innovativa, ma anche se si tratta di un metodo di marketing online abbastanza vecchio si rivela efficace e, non a caso, viene adoperato da un gran numero di brand.

C’è da tener presente, però, che una strategia di email marketing vincente non è così semplice da conseguire, considerando il fatto che si entra in uno spazio privato: il rischio è quello di apparire invasivi, se non addirittura di portare a segnalazioni o denunce. Per evitare inconvenienti di questo genere è sufficiente richiedere il permesso ai destinatari dei messaggi, anche perché in caso contrario ci sono molte probabilità di andare a riempire la casella dello spam.

È importante, poi, scrivere messaggi che attirino l’attenzione, a partire dall’oggetto; nelle newsletter sono consigliabili i link agli articoli disponibili sull’e-commerce, e non ci si può dimenticare delle call to action.

3. Google Adwords

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Nel novero degli strumenti che meritano di essere adottati c’è, ovviamente, Google Adwords. Nove utenti su dieci, tra gli internauti, si affidano al motore di ricerca di Mountain View per trovare in Rete i prodotti che hanno intenzione di comprare. Google, insomma, è in assoluto il canale grazie a cui è possibile ottenere il numero di conversioni più elevato. Sono due le tipologie di risultato che vengono messe a disposizione: si distingue, infatti, tra i risultati a pagamento e quelli organici.

Non ha senso concentrarsi solo su una tipologia senza badare all’altra: entrambe sono importanti, il che vuol dire che le campagne pubblicitarie realizzate con Adwords vanno affiancate alle attività di link building e a tutte le altre strategie Seo, a cominciare dall’ottimizzazione dei contenuti. Per ogni clic che viene generato il costo può essere anche di 2 euro: le tariffe di Adwords, infatti, cambiano a seconda del numero di richieste per la keyword che si è intenzionati a comprare.

4. Tutto quello che bisogna sapere sulla SEO

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La Seo può essere distinta in attività offpage e attività onpage: le prime coinvolgono la costruzione dei link, mentre le seconde hanno a che fare con l’ottimizzazione delle caratteristiche tecniche del sito e, soprattutto, dei contenuti. Seo è l’acronimo di Search Engine Optimization: riguarda, appunto, l’ottimizzazione del sito, che è indispensabile per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca. Vale la pena di sapere che Google osteggia le attività di link building. Un sito ottimizzato in modo fruttuoso, per altro, è in grado di ottenere alti volumi di traffico a costo zero: sul lungo periodo c’è bisogno di aumentare il traffico non pagato.

Più sono consistenti le vendite che derivano dall’ottimizzazione Seo e più elevate sono le marginalità: in altri termini, più crescono i guadagni. Non può esistere un progetto e-commerce che non si basi su una strategia Seo concepita sul medio e sul lungo termine.



5. I social network per gli e-commerce

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Ultimi, ma non certo per ordine di importanza, i social network, che al giorno d’oggi rappresentano un eccellente canale di promozione su Internet. Il costo per click è tutto sommato modesto, ma l’altro lato della medaglia è rappresentato da dati relativi al Return of Investment limitati. La crescita della visibilità è uno degli effetti di cui si può beneficiare con un uso oculato dei social media.

Sempre più spesso tali piattaforme prevedono la presenza di un pulsante ad hoc che consente l’acquisto diretto dei prodotti che vengono mostrati. Inoltre, con la personificazione degli utenti tipo è possibile identificare il proprio target: si tratta di dare vita a personaggi fittizi che, come richiesto dalla tecnica del marketing personas, permettono di profilare il traffico social non solo su Facebook, ma anche su Instagram, su Twitter e perfino su Linkedin.

La costruzione della reputazione di un e-commerce, insomma, passa anche da questi canali e da campagne online che sono sempre più targettizzate.






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