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Adottare un cucciolo: 5 domande che ti devi porre prima di decidere

Un pet ti riempie la vita. Ma prima di adottarlo pensaci bene. Scegliendo con il cuore e con la testa.

L’adozione è certamente una scelta importante ed un atto di generosità.

Come tutte le scelte importanti deve essere ben ponderata e non derivare dallo slancio emotivo del momento.

Ti piacerebbe adottare un cagnolino o un gattino ma non sei sicuro che sia una buona idea? Non sai come scegliere il quattro zampe più adatto a te? Fai bene a riflettere perché è un passo importante.

Troppo frequentemente si adotta o si acquista un cane con estrema leggerezza senza rendersi conto di quanto questa decisione influenzerà la nostra vita, non solo sul piano affettivo, ma anche sul piano pratico.

Un cucciolo (come del resto un cane adulto), non è un oggetto alla moda da esibire fino a quando la prestanza fisica glielo consente, non è un guardiano temibile nella nostra sconfinata proprietà, non è un giocattolo da regalare ai bambini, né è una trasposizione simbolica di quello che vorremmo essere.

Ecco le domande che ti devi porre prima di decidere, ti aiuteranno a fare la scelta giusta, e ricordati sempre che un cane o un gatto resteranno con te tutta la loro vita( vacanze comprese) e prima di accoglierli devi sapere che:

  • Tenerli in casa sono una grossa responsabilità e tutta la famiglia deve pensarla come te;
  • Non sono giocattoli o semplici capricci ed hanno esigenze specifiche che vanno rispettate;
  • Richiedono tempo attenzioni e cure;
  • Rappresentano un impegno anche dal punto di vista economico.

1. Ho abbastanza tempo per lui?

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Un animale domestico richiede tempo e attenzioni.

Il nostro fine principale è il benessere del animale, che si potrà realizzare solamente se si riuscirà a creare una perfetta relazione tra noi e lui, che dovrà essere il nostro compagno di vita, per sempre!

Da noi infatti dipenderà non solo la nostra felicità, ma anche quella del cucciolo, e la responsabilità che ne consegue è quindi elevatissima.

Se si tratta di un cane dovrai giocare con lui, non lasciarlo troppe ore da solo e portarlo fuori tutti i giorni per almeno una quarantina di minuti, diversificando i luoghi della passeggiata di tanto in tanto.

Questo vale anche per chi ha a disposizione un giardino: i cani non hanno bisogno soltanto di fare movimento ma anche di ricevere stimoli sempre nuovi, di annusare odori interessanti, di entrare in contatto col mondo.

Quindi se per lavoro stai fuori tutto il giorno meglio rinunciare all’idea del cucciolo: chiuso in casa senza compagnia potrebbe sfogare il suo disagio abbaiando o facendo danni, spesso (erroneamente) scambiati per dispetti.

E per quanto riguarda il micio? È più indipendente, ma anche lui ha bisogno di affetto e di stimoli. Se vive in appartamento senza poter uscire dovrai avere il tempo per stare con lui e offrirgli dei giochi, da rinnovare di tanto in tanto.

Se ti assenti per molte ore prendi due mici, si faranno compagnia.

2. Qual è il mio stile di vita?

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La prima cosa da tenere in considerazione è che nel momento in cui decidete di adottare un cane la vostra vita cambierà radicalmente.

L’arrivo di un cucciolo determina infatti una serie di conseguenze che non è possibile ignorare.

Sei sportivo/a o pigro/a? Vivi in un bilocale in centro o in una cascina? Lo stile di vita che hai conta molto al momento della scelta.

Se hai intenzione di adottare un cane informati bene sulle caratteristiche della razza, sulle sue necessità e confrontale con le tue abitudini e le tue inclinazioni.

Evita l’errore che molti compiono: pensare che tutti i cani di piccola taglia possano vivere in casa dormicchiando sul tappeto e che tutti quelli grandi debbano avere un giardino e fare lunghe camminate.

Certo, tutti i cani hanno diritto a una passeggiata quotidiana, e ci sono taglie grandi che hanno tanto bisogno di muoversi (le razze da slitta), ma ci sono anche cani grossi che dopo la passeggiata possono restarsene tranquillamente in appartamento (come l’alano) e piccoletti che invece hanno bisogno di trascorrere tante ore a correre e a giocare all’aperto (il Jack Russell).

Informati, per trovare un amico che sia davvero in sintonia con te.

Accompagnare con serietà ( e non superficialità) un cucciolo nelle prime fasi di vita comporta molti sacrifici, ed un serio impegno. Il cucciolo dovrà essere nutrito più volte nell’arco di un giorno, sporcherà in casa (dopo che ha dormito, mangiato, bevuto o giocato), non vorrà stare mai da solo perciò abbaierà o piangerà, farà in casa molti disastri (e non dispetti) e via dicendo.

Siete veramente disposti ad affrontare con serenità tutto ciò?

3. Lo compero o lo adotto?

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Se vuoi prendere un micio o un cagnolino senza comprarlo, puoi affidarti al passaparola, chiedendo anche al veterinario, o fare una visita al canile/gattile.

In quest’ultimo caso informati bene sul carattere dell’animale, sopratutto se stai adottando un cane: se hai bambini o altri pet, chiedi che ti indichino un esemplare in grado di convivere con loro.

Se invece desideri un animale di razza, affidati a un allevatore serio che te lo consegni già con microchip, prime vaccinazioni e pedigree.

Quest’ultimo non è un lusso, ma un documento obbligatorio per legge (D.Lgs 529/92) per gli animali di razza, costa poche decine di euro e ti consente di sapere chi sono i genitori: garantisce che il tuo cucciolo non sia nato da un accoppiamento fra consanguinei, come purtroppo talvolta accade.

Ancora: un buon allevatore testerà il cucciolo per le principali malattie genetiche, come displasia o oculopatie, annotandolo sul pedigree. Se possibile chiedi di vedere i genitori del cucciolo per accertarti che siano dei soggetti caratterialmente equilibrati.

Attenti a non incappare in un negozio che vende cuccioli provenienti dall’Est o da allevamenti intensivi anche italiani, chiamate “puppy farm” (fabbriche di cuccioli): in genere si tratta di piccoli strappati troppo presto alla madre, non socializzati, che hanno affrontato viaggi terribili, con turbe comportamentali e spesso malati.

I cani o i gatti sono esseri viventi, non oggetti, pertanto non si regalano, mai. Essi diventeranno dei nuovi membri della famiglia pertanto il loro arrivo deve essere il frutto di una scelta ponderata e meditata, non va imposto e non deve rappresentare una “sorpresa”. Ogni membro della famiglia deve essere d’accordo col suo arrivo.

4. A che età devo adottarlo e sono disposto a fare qualche piccolo sacrificio?

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Se vuoi un cucciolo non prenderlo troppo piccolo: cagnolini e mici devono avere almeno 60-70 giorni.

E'  importante perché fino a quell’età apprendono molte cose da mamma e papà.

Il cane per esempio impara dalle proteste dei fratellini e dai rimbrotti della mamma a non fare male mordendo.

Il novanta per cento dei problemi comportamentali di un pet nasce proprio dall’adozione precoce, tra i 30 e i 50 giorni.

In base all’ età di adozione di un cucciolo (vi ricordo: non deve mai essere inferiore ai 60 giorni) la capacità di trattenersi cambia!

Generalmente sono più portati a urinare o defecare appena mangiato, appena svegli o dopo aver giocato, approfittate quindi di questi momenti per portarlo fuori (considerate temperatura o pioggia nel caso abbia appena mangiato).

Il miglior modo per insegnare al cucciolo a sporcare fuori è portarlo spesso e premiarlo se succedesse. I cuccioli sono molto voraci e golosi, quindi nei primi tempi potete utilizzare gli stessi croccantini che date come alimento principale anche come premio.

Ma sono disposto a fare qualche piccolo sacrificio? Cani e gatti regalano tanta gioia, ma sono un bell’impegno (anche economico: oltre alla spesa della pappa calcola quella delle vaccinazioni e delle visite veterinarie).

Sei pronto/a a portare fuori Fido anche quando piove? Sei disposto ad alzarti presto anche la domenica perché lui ha voglia di stare in compagnia o perché ha fame? Hai pensato che la lettiera deve essere svuotata e pulita regolarmente?

Sai che divani e tende sono a rischio con il micio mentre il cucciolo potrebbe rosicchiare le scarpe? Potrai organizzare le vacanze in modo da portarlo con te o trovare un’alternativa che non lo faccia soffrire?

Se hai risposto sì a tutte le domande allora probabilmente hai le carte in regola: vai a prendere il tuo nuovo amico!



5. Ci sono bambini in casa?

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In casa vivono dei piccini e stai adottando un cane adulto?

"Assicurati che sia stato correttamente socializzato con i bambini e che possa quindi interagire con loro senza problemi», raccomandano tantissimi istruttori cinofili.

Se prendi un cucciolo dovrai invece essere tu a educarlo, meglio se con l’aiuto di un esperto cinofilo, per evitare di commettere errori: il cane ha un linguaggio diverso da quello degli esseri umani.

Dall’altra parte spiega al bimbo che non deve fare dispetti all’animale, giocare in modo violento, disturbarlo mentre mangia o mentre dorme. Questo vale tanto per il micio, che può reagire con una graffiata, quanto per il cagnolino.

Fido fa la pipì. Fido fa la pupù! A volte la fa anche in casa. Sporca in giro, sbava e lascia i peli dappertutto. A volte fa anche dei danni. Se la pulizia della casa ti ossessiona sicuramente un cane non è l’ideale per te.

Presta particolare attenzione alle razze di cani “primitive” (come Akita Inu, Alaskan Malamute, Siberian Husky): i movimenti scoordinati dei bimbi piccoli, i gridolini, le corse possono eccitarli e risvegliare il loro istinto predatorio, ancora piuttosto forte.

Riassumendo, un cane non è un peluche! Non adottiamolo seguendo l’onda emotiva del momento ma riflettiamo bene su tutto ciò che comporterà la scelta di convivere con una creatura meravigliosa a quattro zampe!

Fare una scelta consapevole è il primo passo per un cammino sereno e gratificante per entrambi.






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