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Arbusti e rampicanti: il cuore del giardino

Le piante arbustive (raggruppamento in cui rientra gran parte dei rampicanti con almeno la base legnosa), siano esse coltivate in vaso o in piena terra, sono una fonte inesauribile di forme e colori per chi desidera creare piccoli e grandi spazi verdi.

La gamma di scelta è amplissima: dalle specie di dimensioni ridotte, per creare rustici tappezzamenti del terreno che richiedono pochissime cure, a esemplari di altezza maggiore, con caratteristiche rampicanti e non.

La definizione di “arbusto” comprende una grande varietà di specie, accomunate dalla presenza di un fusto legnoso, con ramificazioni che partono dalla base, diverso da quello delle erbacee ma sicuramente di proporzioni più modeste e di portamento differente rispetto a quello delle arboree.

Si tratta in genere di piante robuste, di notevole adattabilità, che richiedono poche cure e presentano un’ampia variabilità di caratteristiche estetiche.

Alcune crescono meglio al sole, altre all’ombra, talvolta con preferenze specifiche in fatto di qualità del terreno e di temperatura.

Oggi cercheremo di conoscere un po’ meglio queste straordinarie piante. Buona lettura!

1. Alcune utili informazioni botaniche e le varie classificazioni

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Con il termine "arbusto" o "frutice" si intende in genere una pianta perenne caratterizzata da più fusti legnosi, che hanno origine da un unico ceppo e sono ramificati fin dalla base.

Tale definizione, però, non descrive con esattezza la grande varietà di specie comunemente raggruppate sotto questa denominazione.

Basti pensare, infatti, che una stessa specie può presentare alcuni caratteri tipici di una pianta erbacea e altri più vicini a quelli di un arbusto, cosa che rende difficile una precisa definizione delle appartenenti a questa categoria.

La botanica, ramo delle scienze biologiche che prende in esame il mondo vegetale in tutti i suoi molteplici aspetti, si suddivide in varie branche.

Tra queste, la morfologia studia la forma esterna e l'anatomia delle piante; la fisiologia ne analizza le funzioni vitali e, infine, la botanica sistematica si occupa di descrivere e classificare ciascun organismo.

Lo schema generale che risulta dalle scienze botaniche, ricco di gerarchie e gruppi, è molto complesso, anche perché il numero di piante esistenti, arbusti compresi, è davvero enorme.

Al di là delle caratteristiche botaniche in senso stretto, arbusti e rampicanti vengono comunemente classificati in base alle loro possibilità di utilizzo.

A seconda delle specie possono essere, infatti, impiegati per delimitare zone, per formare un sipario, creare angoli a tema oppure per essere posti al centro dell'attenzione come esemplari isolati o, ancora, per formare gruppi e associazioni di grande effetto.

Basti pensare all'impatto estetico che si ottiene collocando cespugli di una specie aromatica (salvia, rosmarino, ginepro) attorno a un orto oppure lasciando crescere libera una siepe mista di arbusti attorno a una casa di campagna.

LE VARIE CLASSIFICAZIONI
Per gli amanti del giardinaggio è utile e facile seguire una classificazione degli arbusti basata su aspetti più evidenti a livello estetico, per esempio se sono sempreverdi o a foglia caduca, oppure se rivestono un interesse ornamentale per i loro fiori o per le bacche.
■ La distinzione tra piante caducifoglie e sempreverdi è molto importante e semplice: le prime perdono le foglie durante la stagione fredda e si trovano, pertanto, nelle zone con clima invernale rigido, mentre le seconde presentano le foglie tutto l'anno. Ricordiamo che, in realtà, anche le sempreverdi rinnovano ciclicamente la loro chioma, ma in modo graduale, così che un esemplare non appare mai spoglio.
■ Seguendo un altro criterio di classificazione, e prendendo come punto di riferimento la distribuzione geografica, troveremo specie:
- spontanee, in grado cioè di crescere naturalmente in un particolare ambiente e tipiche della vegetazione di una determinata area;
- esotiche, che sono state introdotte in un ambiente diverso rispetto a quello di origine (per esempio le palme).
È da notare, però, che molte essenze ora considerate spontanee provengono in realtà da ambienti lontani e sono di ventate presenze familiari nel paesag gio soltanto grazie a un processo di adattamento più o meno lungo.
■ Un altro criterio di classificazione consiste nel distinguere le specie spontanee in base alle caratteristiche ecologiche dell'ambiente in cui vivono. Ci sono quindi piante tipiche delle alte quote, altre che crescono bene nei terreni sabbiosi litoranei, alcune che necessitano di climi caldi e aridi, altre ancora che preferiscono quelli freddi e umidi.

2. La coltivazione in vaso, come scegliere l'arbusto giusto e posizionarlo correttamente

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La coltivazione in vaso
Molti arbusti, rampicanti e non, possono essere coltivati anche in grandi vasi o altri contenitori, con notevoli vantaggi estetici e pratici nell'organizzazione degli spazi e per far fronte a esigenze di protezione invernale.
Questa eventuale scelta offre l'ulteriore vantaggio di poter utilizzare anche specie piuttosto delicate, non adatte a vivere in ampi spazi aperti. Spesso, infatti, l'ambiente piccolo e addossato all'abitazione gode di una posizione riparata dal vento e dal gelo, con un micro clima sicuramente più favorevole. La coltivazione in vaso va comunque affrontata con consapevolezza per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.
■ Le piante in vaso devono essere annaffiate e nutrite con impeccabile regolarità.
■ Conviene scegliere specie poco esuberanti e seguire le specifiche indicazioni colturali, soprattutto per quanto riguarda l'esposizione e il terriccio.
■ Scegliendo arbusti a grande sviluppo si tenga presente che hanno un pane di radici notevole e quindi richiedono vasi idonei, che possono però diventare difficili da spostare.

Gli arbusti rampicanti
Quando gli arbusti crescono prevalentemente in altezza, allora li si definisce "rampicanti" e "sarmentosi": piante dotate di lunghi rami flessibili che possono essere provvisti o meno di viticci o cirri, ma in ogni caso facilmente orientabili alla crescita su strutture verticali (muri, recinzioni, pergolati, sostegni di vario tipo).
Queste specie sono quindi ideali per dare ombra alle zone di accesso delle case, per nascondere pilastri o per rendere più piacevole l'aspetto di una parete spoglia.
Proprio in virtù del minimo ingombro orizzontale, gli arbusti rampicanti sono particolarmente indicati per l'utilizzo su balconi e terrazzi, dove vengono spesso impiegati per creare elementi di separazione.

Come scegliere l'arbusto giusto e posizionarlo correttamente
Data la grande variabilità delle specie a disposizione, è importante che chi si accinge alla coltivazione degli arbusti abbia ben chiare le proprie esigenze e si ponga determinati quesiti: sono preferibili piante a sviluppo rapido oppure più lento?
È opportuno che gli arbusti siano resistenti a particolari stress climatici? O a livelli di inquinamento notevoli?
Queste osservazioni devono integrare la propria idea di giardino o terrazzo, che non può quindi basarsi soltanto su criteri estetici.
Il consiglio più utile è di impostate sin dall'inizio un progetto (tracciandone il disegno anche su carta), in cui la scelta della disposizione e del tipo di piante sia basata, oltre che sul gusto personale, sulle caratteristiche ambientali, logistiche, del suolo, climatiche e su quelle delle specie destinate a uno specifico contesto (giardino o terrazzo che sia).

Alleati preziosi a nostra disposizione
Con queste premesse gli arbusti si dimostreranno alleati preziosi nell'allestimento di qualsiasi spazio verde, perché decorano con vivacità, proteggono angoli riparandoli dalla vista esterna e dal vento e rappresentano un'efficace barriera naturale dal rumore.
Va inoltre ricordato che offrono tutto l'anno materiale per bellissime composizioni floreali: con rami spogli ma colorati o contorti, oppure vestiti di foglie sempreverdi, di fiori o di bacche, queste piante consentono di portare un po' di natura anche in casa.
■ Nella progettazione di uno spazio ampio, per esempio un giardino, gli arbusti di grandi dimensioni possono essere utilizzati come cornice o supporto per quelli di dimensioni più piccole, con ottimi risultati.
■ Molti di essi procurano di per sé, a colpo d'occhio, un gradevolissimo effetto cromatico grazie non solo alle piacevoli colorazioni delle fioriture, ma anche a quelle di fogliame e bacche.

Prezioso fogliame
Alcune specie sono particolarmente decorative proprio per il fogliame di colore grigio o argentato, dovuto a un feltro di peli che, oltre a proteggere la vegetazione dal sole più cocente, riduce la perdita d'acqua.
■ Questi arbusti necessitano più di altri di una notevole esposizione al sole per svilupparsi al meglio.
■ Appartengono a questa categoria Senecio greyi, Hebe glaucophylla, alcune Artemisia arbustive e numerosi Cistus, che infatti sono spontanei nella macchia mediterranea.
■ Se quel che si desidera ottenere all'interno del giardino è la presenza di fiori per tutto l'anno, è utile scegliere specie diverse e supportarle con erbacee perenni o annuali poco esigenti.
■ Un altro interessante effetto decorativo si ottiene ricorrendo a piante arbustive sempreverdi con fogliame variegato.

3. Sceglierli a seconda dell'esposizione

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La scelta tra le numerosissime specie arbustive disponibili per scopi ornamentali può essere fatta consultando libri e cataloghi illustrati o, meglio, visitando i vivaisti che le producono e possono fornire anche consigli utili.

Gli aspetti da considerare sono numerosi: scegliere piante in base al clima locale e proporzionate allo spazio a cui sono destinate, tenendo conto delle dimensioni definitive; conoscere le specifiche esigenze di esposizione, terreno e manutenzione; alternare specie sempreverdi o da bacca con altre a foglia caduca o da fiore.

A titolo orientativo, vengono proposte di seguito una serie di indicazioni utili alla prima necessaria selezione: quando si pianifica la scelta di arbusti e rampicanti per un terrazzo o un giardino, occorre innanzitutto tenere presente la loro adattabilità all'ambiente in cui dovranno vivere.
Per questo, in primo luogo è necessario controllare l'esposizione della zona in cui si prevede la piantagione.

  1. Arbusti per il sole
    La maggior parte degli arbusti ama il sole, quindi per un buon risultato è bene destinare alla loro coltivazione le zone più luminose e ben esposte. In questo modo sarà possibile contare su un ampio ventaglio di possibilità, di cui si ricorda soltanto qualche nome: Buddleja (con pannocchie di fiori estivi che attirano le farfalle), diverse specie cespugliose del genere Erica (sia a fioritura autunnale sia primaverile), Forsythia (che inaugura la primavera in giardino con la fioritura gialla sui rami ancora spogli), Genista hispanica (dalla gran massa di fiori primaverili gialli), Hibiscus syriacus (con chioma a portamento eretto e fiori tardivi rosa, viola, bianco o rosso), Lagerstroemia (arbusto talvolta allevato come piccolo albero). Regina del giardino, tra gli arbusti da pieno sole, si incontrano anche le specie di Rosa, benché alcuni ibridi e varietà si accontentino della mezz'ombra.
    ■ Se l'ambiente è particolarmente arido e caldo, è opportuno scegliere specie dotate di elevata resistenza alla siccità. Sono numerose, per lo più d'origine subtropicale e per questo anche meno resistenti a sbalzi di temperatura e al freddo:
    Nerium oleander (dalle ricche fioriture estive rosse, gialle e bianche), Pistacia lentiscus (tipico della macchia mediterranea), Lantana camara (dalle lunghe fioriture estive). Nelle località in cui d'inverno gela, la maggior parte di queste piante non può essere lasciata all'esterno e va posta al riparo. Questo è un aspetto che bisogna considerare quando si collocano arbusti in vasi e contenitori di grandi dimensioni.
    ■ Tra le specie che crescono rigogliose in pieno sole vanno ricercate quelle con foglie, fiori e bacche di colori vivaci, che si prestano bene ad associazioni con erbacee annuali e perenni, come Pyracantha, Euonymus (evonimi) e Mahonia.
    ■ Fra le piante amanti del sole e dei climi miti ci sono sempreverdi appartenenti ai generi Cistus, Ceanothus, Escallonia, Euonymus e Phormium. Tra tutti spicca Convolvulus cneorum, un piccolo arbusto grazioso con foglie argentee e fiori bianchi.
  2. Arbusti per l'ombra
    Le specie arbustive che amano posizioni all'ombra sono in numero più limitato rispetto alle precedenti. È quindi utile conoscerle bene, dato che in città lo spazio verde spesso è limitato, circondato da muri e quindi con poca luce.
    Berberis, Cotoneaster, Cornus, Euonymus europaeus (berretta da prete), Ligustrum e Viburnum opulus (palla di neve) sono generi e specie popolari tra i giardinieri per la buona adattabilità alla mezz'ombra e all'ombra. Tutti regalano nella prima metà dell'anno una ricca fioritura, seguita dalla produzione di bacche colorate. Le più curiose sono quelle di Callicarpa, simili a perle lilla o viola.
    ■ Molti degli arbusti più decorativi e ben adattabili a posizioni ombreggiate sono sempreverdi e spesso il loro fogliame è rallegrato da frutti di colori vivaci che resistono a lungo sulla pianta, a volte per tutto l'inverno. Tra questi un posto d'onore spetta a Ilex aquifolium (il comune agrifoglio), proposto dai vivaisti in varietà con bacche rosse o gialle, e Aucuba, che in più ha foglie rischiarate da variegature color crema.
    ■ Alcuni arbusti da ombra sono rampicanti e hanno interesse ornamentale soprattutto perché rivestono muri umidi e male esposti. Per questo utilizzo sono adatte tutte le varietà di Hedera (edere) con foglie verdi o variegate, ma anche Hydrangea petiolaris (ortensia rampicante). Una menzione particolare merita Lonicera caprifolium (caprifoglio): i suoi fiori, spesso soavemente profumati, sbocciano in giugno-luglio sotto la chioma degli alberi, nei cortili rivolti a nord, all'ombra di altre specie arbustive.
    ■ Alcuni arbusti che vivono all'ombra sono adatti anche ai giardini in montagna. Tra questi vi sono specie da frutto e da bacca provenienti dalla flora spontanea, come i Vaccinium (mirtilli) e Rubus idaeus (lampone).
    ■ Se si dispone di punti in cui si ha pochi, ma pur sempre brevi passaggi del sole, è possibile adottare arbusti quali Ruscus, Sambucus, Sorbus, Skimmia.

4. In giardino con tante possibilità di impiego

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Generalmente, le piante arbustive trovano impiego nella formazione di macchie o nel riempimento di spazi di delimitazione di giardini e vialetti, nei quali possono essere usati in bordure miste o per la costituzione di siepi.

  1. ARBUSTIVE IN BORDURA
    In questa situazione gli arbusti devono essere ben potati e tenuti in ordine, per mantenere l'altezza desiderata e renderli esteticamente adeguati allo scopo. Per questo impiego si ottengono ottimi risultati puntando sulle rose: ci sono quelle a cespuglio, a grande fiore, polyantha (di taglia bassa), floribunda (di taglia media), lillipuziane (basse). La loro bellezza viene spesso esaltata associandole con piante dalle foglie grigie, erbacee perenni e bulbi primaverili. Questo tipo di soluzione crea nel giardino un'atmosfera "all'inglese".
    ■ Tra le piccole siepi di bordura, quelle realizzate con Berberis thunbergii Atropurpurea (berberis porpora) esaltano con molta eleganza i colori di un'aiuola. Invece, richiedono cure più assidue Buxus sempervirens (bosso), Ligustrum e Hibiscus (ibischi). Quest'ultimi in estate hanno un'attrattiva in più: un'abbondante e prolungata fioritura. Sono molto utilizzati anche Rhododendron (azalee e rododendri), sempreverdi che fioriscono a tarda primavera producendo magnifici fiori in una ricca tavolozza cromatica. Altro sempreverde ideale per le bordure è Skimmia japonica, che si adorna di allegre bacche rosse in autunno e inverno.
    ■ Per chi ama le fioriture, Hydrangea macrophylla Blue Wave è una varietà di ortensia che si veste da inizio estate all'autunno di vistose infiorescenze blu-viola. Se però l'obiettivo è di mantenere un bell'aspetto della bordura anche nei periodi di passaggio tra le stagioni, si può far ricorso a Potentilla fruticosa (potentina), arbusto robustissimo che produce durante tutta l'estate fiorellini di colore giallo-limone, bianchi o rosa. Un'altra idea interessante è di sistemare in un angolo della bordura un esemplare di Viburnum x bodnantense, un arbusto alto ed espanso che in pieno inverno produce grandi infiorescenze rosa.
  2. ARBUSTIVE NELLE SIEPI
    Le siepi forniscono una macchia di colore e un prezioso riparo dal rumore e dagli sguardi. Sono fra gli elementi più importanti di un giardino e il loro effetto decorativo, se realizzate con specie sempreverdi, dura per tutto l'anno.
    Per evitare un impegno notevole nella manutenzione, occorre scegliere con cura le essenze con cui comporle. Alcuni generi e specie, come i Ligustrum e Lonicera nitida, per esempio, richiedono attenzioni costanti. Altre, invece, possono dare ottimi risultati anche se lasciate crescere con il loro portamento naturale (in questi casi si parla di siepe libera).
    ■ Per le siepi sempreverdi sono da menzionare generi e specie quali Buxus sempervirens, x Cupressocyparis leyilandii, Escallonia, Prunus laurocerasus (lauroceraso), Pyracantha, Taxus baccata (tasso), e persino un cespuglio aromatico come Rosmarinus officinalis (rosmarino). Ad essi si aggiungono Aucuba japonica, Elaeagnus x ebbingei e Laurus nobilis (alloro), piante che richiedono cure più ridotte. Meritano una citazione anche Euonymus, Ilex, Viburnum tinus e Ligustrum, che in realtà è un semisempreverde e durante l'inverno può perdere parte delle foglie.
    ■ Le specie da siepe a foglie caduca sono, ovviamente, molto più numerose. Tra queste ricordiamo Citrus trifoliata, con frutti simili a limoni che maturano sui rami nel tardo autunno, Corylus maxima Atropurpurea, arbusto suffruticoso dotato di un'ampia chioma color porpora, e Chaenomeles japonica, dalle belle fioriture rosse precoci sui rami ancora spogli.
    ■ Vi sono poi specie particolarmente interessanti per il fogliame colorato: di porpora (Berberis), oppure variegato (Aucuba, Euonymus, Ilex) o dorato (diverse varietà di Cornus, Sambucus, Viburnum). Dal punto di vista cromatico, le associazioni di vari arbusti con caratteristiche diverse possono dare risultati di notevole interesse ornamentale.
  3. ARBUSTIVE TAPPEZZANTI
    Alcuni arbusti hanno un portamento naturale adatto a ricoprire il terreno e da alcuni anni l'interesse nei loro confronti sta crescendo, poiché offrono notevoli possibilità di ambientazione e di arredo. Vi sono specie tappezzanti adatte all'ombra, altre al sole oppure idonee per terreni acidi o per quelli calcarei. Molte, oltre al fogliame compatto, presentano fioriture splendide e abbondanti.
    ■ Quasi tutti gli arbusti tappezzanti, pur essendo cespugli di piccole dimensioni, si sviluppano con grande vigore e arrivano a ricoprire il terreno con un fogliame così fitto da impedire la crescita di altre piante erbacee. Un "tappeto" di piante fornisce quindi una copertura economica e molto decorativa, con un risparmio di tempo e fatica nella manutenzione del giardino e con risultati estetici eccellenti.
    ■ Inoltre, gli arbusti tappezzanti oltre che decorativi sono robusti e, una volta messi a dimora, si governano da soli senza particolari necessità di cure o, quanto meno, con limitati interventi di contenimento una volta all'anno.
    ■ In questa categoria rientrano anche arbusti a chioma espansa, come alcune specie di Aucuba, Mahonia e Rhododendron. Mentre, in genere, le tappezzanti vengono raggruppate in gran numero, questi arbusti vanno messi a dimora in piccoli gruppi, quando non addirittura da soli.
    ■ È necessaria una raccomandazione: gli arbusti tappezzanti tendono a propagarsi con grande vitalità, a crescere insieme, intrecciando i rami, con esemplari vicini e a formare macchie compatte. Se incontrollata, questa magnifica vitalità può trasformarle in vere e proprie infestanti. Esistono però anche varietà meno vivaci e più controllabili, ed è bene verificare le caratteristiche di una specie anche in questo senso prima della piantagione in mezzo ad altre piante.
  4. ARBUSTIVE RAMPICANTI
    Soprattutto nell'ambiente urbano i rampicanti sono una risorsa preziosa, poiché si prestano a ornare spazi ridotti: muri, recinzioni e qualsiasi supporto verticale viene ingentilito dal fogliame vigoroso e dalle splendide fioriture tipiche di queste specie. Oltre a ricoprire, nascondendo, particolari o strutture antiestetiche, sono utili per creare barriere naturali e zone d'ombra.
    ■ Generi, specie e varietà a nostra disposizione sono moltissimi, e non è quindi difficile trovare quelli più idonei alle condizioni di ambientazione, esposizione e caratteristiche del suolo che si devono soddisfare, lasciando comunque un'ampia scelta possibile per quel che concerne i criteri estetici.
    ■ Alcuni generi, come Hedera, sono in grado di aggrapparsi spontaneamente a muri e altri tipi di strutture. Altri, come Lonicera, necessitano di opportune legature. Nel primo caso le piante richiedono minori attenzioni, poiché non devono essere guidate durante lo sviluppo. Qualora però si renda necessario staccarle dagli eventuali supporti, per interventi di qualsiasi genere, l'operazione può risultare problematica (spesso trattengono frammenti di intonaco, oppure mal sopportano la manipolazione che ne compromette la chioma).
    ■ Le piante rampicanti possono essere lasciate crescere anche stese al suolo, con la funzione di tappezzanti, come in natura dimostra l'edera, che spesso ricopre liberamente ampie zone di terreno.
    Per quanto riguarda l'impiego di rampicanti per la creazione di sipari e zone d'ombra, si usino Hedera, Hydrangea petiolaris e Parthenocissus quinquefolia (vite vergine o del Canada), dal caratteristico fogliame rosso , fuoco in autunno.
    Sicuramente apprezzabili anche Lonicera caprifolium, Jasminum officinale e J. nudiflorum, nelle zone in cui quest'ultima specie non può vivere per il freddo, il suo parente altrettanto profumato ma più resistente, Trachelospermumjasminoides.




5. Combinare con stile forme, foglie, fiori

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Combinare con stile forme, foglie, fiori:
Nel momento in cui diamo inizio alla progettazione degli spazi arredati a verde, siano essi del giardino, del balcone o del terrazzo, è necessario prevedere l'effetto finale che si creerà nella commistura tra specie dal bel fogliame e quelle dalle ricche fioriture, alla ricerca di un insieme variopinto ma ben equilibrato.
■ Le piante con foglie variegate vivacizzano i luoghi scuri, creando effetti molto decorativi con contrasti di luce e ombra.
■ Il fogliame sempreverde può compensare in pieno la mancanza o la brevità di fioriture. Per quanto riguarda la tonalità di colore delle foglie, va detto che negli arbusti sempreverdi spesso questo si fa più intenso a mano a mano che l'inverno avanza e si avvicina la primavera, e più chiaro se gli arbusti sono piantati in zone aperte.
■ Anche il colore dei fusti e dei rami rappresenta un elemento decorativo. Si fa apprezzare soprattutto nelle specie a foglia caduca durante l'inverno, per esempio in molte specie e varietà dei generi Cornus e Salix con rami giovani giallo brillante, porpora, rosso.
■ Le piante, infine, possono essere scelte in relazione alla loro forma e portamento, seguendo esigenze logistiche o estetiche. Tra gli arbusti a chioma espansa ricordiamo Aucuba, Cotoneaster, Fatsia, Hydrangea; fra quelli a portamento eretto, Camellia, Pieris, Rhododendron e Viburnum.

Per garantirsi colore tutto l'anno:
■ Fioriture invernali
Danno il meglio durante la stagione fredda, quando i fiori sono rari. Si segnalano Chimonanthus (calicanto), dai fiorellini giallo chiaro profumati, Hamamelis, con i fiori nastriformi giallo ramato, e Viburnum odoratissimum, che sui rami nudi esibisce infiorescenze rosa, profumate. Tra quelli a fioritura primaverile precoce ci sono Camelia, Viburnum tinus (viburno tino o lentaggine) e Jasminum nudiflorum (gelsomino di San Giuseppe).
■ Fioriture primaverili
Da marzo, quando sbocciano le corolle gialle delle Forsithya, sino alle soglie dell'estate, quando sono in piena fioritura Philadelphus e Jasminum, è una lunga stagione di arbusti vestiti di allegri colori. Si segnalano: Cydonia japonica, Genista, Paeonia arborea, Spiraea arguta, Syrìnga (lillà), Viburnum opulus, Wisteria sinensis (glicine) e, naturalmente, le diverse specie e varietà di Rosa.
■ Fioriture estive e semiautunnali
Non si sbaglia mai a piantare Abelia, Buddleja, Cytisus e le diverse specie di Hydrangea. Alcune varietà di Spiraea, con fiori rosa all'inizio dell'estate, sono apprezzate anche per il fogliame verde dorato o porporino. Tra gli arbusti rampicanti una menzione speciale va riservata a Campsis radicans (bignonia): le sue vistose trombette arancioni sbocciano senza interruzione da giugno ai primi freddi.
■ Bacche autunno-invernali
Vi sono arbusti dai frutti vivacemente colorati, che maturano a fine stagione e persistono a lungo decorando il giardino durante l'inverno. I Berberis (crespini), Cornus, Cotoneaster, Crataegus (biancospini), Ilex, Ligustrum (ligustri), Lonicera, Pyracantha sono generi e specie più facili da coltivare per questo scopo. Inoltre, vanno segnalati Callicarpa, Ruscus, Sambucus, Skimmia e Sorbus.

Il vaso a volte è necessario
La coltivazione in vaso delle piante arbustive diventa indispensabile qualora le si desideri coltivare su balconi e terrazzi - sempre che non esista la possibilità di creare apposite aiuole pensili - oppure se l'interesse è rivolto a specie particolarmente delicate (per cui è necessario garantire loro il ricovero durante l'inverno) oppure esigenti dal punto di vista del tipo di substrato (come le acidofile, quali azalee, ortensie e rododendri).
■ Gli arbusti richiedono in genere contenitori di dimensioni medio-grandi e per questo possono essere molto pesanti da spostare o, se numerosi, possono creare problemi di carico sulle solette delle terrazze. Per questo vasi e contenitori vanno scelti in modo funzionale, privilegiando i materiali più leggeri, quali plastica e resina, e orientandosi per quanto possibile su quelli provvisti di ruote.






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