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Autunno: 5 risorse naturali per la tua salute

Siamo già in autunno: è il momento di potenziare il sistema immunitario per non farsi cogliere impreparati all’ imminente entrata in scena dei virus stagionali.

Il tempo piovoso e umido, poi, rende vulnerabili le vie respiratorie e riacutizza i dolori articolari, mentre i primi freddi infiammano i capillari.

È importante anche sfruttare al massimo le ore di luce, svegliandosi di buon mattino e concentrando le attività nella prima parte della giornata, mentre di pomeriggio è bene rallentare il ritmo.

Scopriamo insieme le 5 risorse autunnali per la tua salute direttamente dalla natura!

1. La rhodiola

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  • Con la rhodiola potenzi le difese e non sei mai stanca!
    Quando le giornate sono brevi e cupe fin dal mattino, è facile che alla stanchezza fisica si aggiunga l’affaticamento mentale.
    In questi casi, la migliore alleata è la Rhodiola rosea, una robusta radice d’origine siberiana indicata per aumentare la resistenza psicofisica e il tono generale.
    Per tale motivo è considerata la regina delle erbe “adattogene”, così come evidenziato da numerosi studi scientifici.
    Peraltro, già nel 77 a. C., già Dioscoride documentava sul suo De materia medica le numerose virtù della “rodia riza”, una pianta nordica in grado di aumentare la resistenza dell’organismo.
    Le nuove ricerche oggi confermano l’effettiva capacità della rhodiola di ridurre la sintesi di cortisolo (l’ormone dello stress), favorendo così l’ottimismo ma anche una maggiore risposta del sistema immunitario.
  • Aumenta la vitalità
    È una pianta magica che ti ricarica le pile quando sei a terra.
    La Rhodiola rosea è considerata la pianta della forza: grazie al mix di polifenoli e glucosidi racchiuso nelle sue radici, raddoppia i livelli di vitalità e ha effetti positivi sia sul sistema nervoso centrale che su quello cardiovascolare.
    Risultato? Hai subito tanta energia in più!

  • Come si assume
    In compresse o tintura
    - La Rhodiola rosea in compresse si assume in dosaggi che variano da 100 ai 130 mg giorno, suddivisi in 2 somministrazioni; le compresse, da usare in caso di stanchezza molto intensa, si assumono prima di colazione e prima di pranzo.
    - La tintura madre, da privilegiare soprattutto in convalescenza, si beve diluita in acqua: 30 gocce 2 volte al giorno prima dei pasti, fino a miglioramento. Non prendere la rhodiola a di sera, per non disturbare il riposo notturno.
  • Prova ad abbinarla anche con agrumi, alghe, bacche e oli vegetali
    La Rhodiola rosea si presta anche ad alcune interessanti combinazioni fitoterapiche, pensate per trattare problemi specifici. Ecco le più utili per prepararti all’arrivo dell’inverno:
    - Con il succo d’arancia per prevenire i contagi
    Se prendi la rhodiola la mattina a colazione, invece che con l’acqua bevila con una spremuta d’arancia fresca: in questo modo, riesci ad assorbire una dose doppia di vitamina C, che resta comunque il migliore “vaccino” contro l’influenza.
    - Abbinala alla klamath e riattivi il metabolismo pigro
    Mangi in modo disordinato e ingrassi? Per sostenere il metabolismo e ridurre la fame, alle 11 e alle 17 prendi una compressa di rhodiola e una di alga klamath, fonte di minerali e vitamine riattivanti.
    - Insieme al ribes nero contrasta le allergie del tardo autunno
    Riniti e dermatiti allergiche non ti danno tregua anche d’autunno? Per 1-2 mesi abbina la rhodiola a 50 gocce al giorno di macerato di Ribes nigrum,un antistaminico naturale.
    - Con l’olio di argan per un gommage antirughe
    Le lunghe ore trascorse al chiuso durante i mesi più freddi dell’anno rendono la pelle grigia e “tirata”?
    Polverizza 2 comprese di rhodiola, mescolale a un cucchiaio di olio di argan e massaggia sul viso. La cute tornerà soda e luminosa. E i segni d’invecchiamento saranno meno evidenti.

2. I semi di zucca

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  • I semi di zucca prevengono le coliti e le cistiti. E fanno bene anche al cervello
    La zucca ma soprattutto i suoi semi, assunti ogni giorno come spuntino,contrastano la debolezza, le depressioni leggere e l’affaticamento tipici di novembre, e ci tengono in forma facendoci fare il pieno di tantissimi minerali benefici.
    Sono infatti un’ottima fonte di minerali importanti per il nostro organismo,come fosforo e magnesio, ma anche ferro e zinco.
    Il fosforo, in particolare, sostiene le attività del cervello ed è essenziale per l’assorbimento del calcio, fondamentale per le ossa; il magnesio invece aiuta a regolare l’equilibrio idrico del corpo, contrastando la ritenzione che gonfia i tessuti, ed è utilissimo per sciogliere le tensioni muscolari (specialmente notturne) e calmare quelle psichiche, combattendo insonnia e agitazione.
  • Contro la fame nervosa
    Consumando ogni giorno i semi di zucca si fa anche provvista di triptofano, un importante aminoacido precursore della serotonina, l’ormone del benessere, che regola il nostro umore, dona calma ed equilibrio e aiuta a contrastare la fame che ci coglie quando siamo tristi,oppure preoccupati. I semi di zucca, poi, sono anche fonte di vitamine del gruppo B, che favoriscono la produzione di GABA, un neurotrasmettitore antistress. In più, contengono anche grassi buoni Omega 3 e
    fibre, che li rendono energetici e sazianti.
  • Per i disturbi del “basso ventre”
    La tradizione popolare ha sempre usato i semi di zucca per trattare i vermi intestinali, l’enuresi notturna nei bambini e tutti i cosiddetti disturbi infiammatori del“basso ventre”, che riguardano intestino, reni e vescica.
    In effetti, hanno una blanda azione disinfettante sul tubo digerente ma soprattutto sono ottimi protettori dell’apparato urinario.
    Negli uomini, aiutano a prevenire i disturbi della prostata grazie alla presenza di betasteroli, sostanze strutturalmente simili agli androgeni, che migliorano i sintomi, in particolare, dell'ipertrofia prostatica benigna (un disturbo che provoca dolore e difficoltà nella minzione).
    Nelle donne, sono invece utili contro le cistiti ricorrenti e le infiammazioni dolorose del tratto urinario.

  • Sceglili non salati e gustali come snack
    Una manciata di semi di zucca interi o decorticati, da acquistare nei negozi di cibi naturali, è lo spuntino ideale per darci la carica a metà mattina e a metà pomeriggio.
    Quelli interi (con la “buccia”) hanno un contenuto di fibre e un effetto saziante molto più elevato, quelli decorticati sono invece ottimi da aggiungere allo yogurt, al posto del muesli.
    L’importante è sceglierli non salati, perché l’eccesso di sodio neutralizza gli effetti benefici del potassio.
    Non superare 1-2 cucchiai al giorno, perché sono piuttosto calorici.
  • La farina è ricca di proteine
    Dai semi di zucca si ricava anche una farina, che mantiene intatte tutte le caratteristiche nutrizionali del prodotto intero, ma può essere utilizzata per preparare ricette golose, senza glutine e molto ricche di minerali e soprattutto di proteine, che ne fanno un prodotto perfetto per chi segue un regime veg.
    La farina di semi di zucca contiene anche una buona quantità di grassi insaturi, tra cui gli ottimi Omega 3, protettori del cervello e del sistema cardiovascolare, utili contro le infiammazioni e i danni dell’invecchiamento.
    COME USARLA: 
    La farina è ottima per arricchire minestre e contorni, oppure per dare un tocco proteico ai succhi e ai centrifugati. Per preparare prodotti da forno, va sempre miscelata ad altra farina; 2 cucchiai al giorno a persona è la quantità ideale.

3. Il cipresso

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  • Il cipresso elimina germi e catarro da naso e bronchi
    Quando tutti gli alberi sono ormai spogli, nei giardini e lungo le strade di campagna il cipresso si staglia verso il cielo con la sua elegante silhouette a fiamma, di un bel colore verde intenso.
    Questa conifera tenace, diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Grecia, in Asia minore ma anche in Cina, Iran, Afghanistan e India, è parte integrante del paesaggio e della mitologia di numerosi popoli, affascinati dalla sua bellezza che resiste intatta nel tempo, e dalla sua longevità.
    Alla famiglia delle Cupressaceae appartengono molte specie: i più diffusi in Italia sono il cipresso nero (Cupressus sempervirens), tipico del paesaggio toscano ma diffuso in quasi tutte le regioni, e il cipresso di Lambert (Cupressus macrocarpa) presente soprattutto nelle zone costiere per la sua capacità di resistere all’aria salmastra senza perdere colore e vigore.
  • Disinfiamma e decongestiona
    L’uso del cipresso come pianta medicinale è antichissimo: ne troviamo tracce già in un testo assiro risalente a circa 3500 anni fa! In Occidente durante il Medioevo gli scrivani conventuali preposti alle trascrizioni dei testi antichi si imbatterono nel De Materia Medica di Dioscoride, medico del I secolo d.C. considerato il padre fondatore della farmacologia, che vi aveva raccolto tutte le ricette note della farmacopea egizia, greca, romana e mediorientale, in cui il cipresso era prescritto come antibatterico e antinfiammatorio.
  • Foglioline, pigne e corteccia sono pieni di antiossidanti
    - L’estratto fluido
    La corteccia e le pigne tondeggianti del cipresso, ricche di polifenoli, tannini e flavonoidi dalle proprietà astringenti e vasocostrittrici, sono usate per la cura dell’insufficienza venosa, ma anche delle metrorragie, della dissenteria e della debolezza delle strutture urinarie, come la perdita involontaria di urina tipica del climaterio.
    Da corteccia e pigne si ricava un estratto fluido: se ne assumono 20 gocce diluite in un bicchier d’acqua 2 volte al giorno, lontano dai pasti, per cicli di un mese.
    - Come tintura madre
    Foglie e rametti di cipresso sono invece impiegati nella cura delle affezioni delle vie aeree per le loro proprietà disinfettanti; in caso di catarro, raucedine o bronchite si somministra la tintura madre, nella dose di 40 gocce diluite in mezzo bicchiere d’acqua 2 volte al giorno, prima di pranzo e cena, fino a completa scomparsa dei sintomi.

  • L’olio essenziale
    Dai giovani rametti di cipresso si distilla un olio essenziale dal profumo caldo e balsamico, ricco di canfene, pinene e cupressene,e dalle proprietà antinfiammatorie e decongestionanti,utile per trattare tosse e sinusiti,e per impacchi contro le emorroidi.
    - Per i suffumigi
    In caso di infiammazione delle vie respiratorie, la sera prima di dormire versa in una bacinella d’acqua bollente 5 gocce di olio essenziale di cipresso e aspirane i vapori, coprendo il capo con un asciugamano. Ripeti il trattamento alla mattina.
    - Nel bagno serale
    Per decongestionare il sistema linfatico, prepara un bagno caldo (non bollente), versa nell’acqua 10 gocce di olio essenziale di cipresso, resta immersa per 10 minuti, poi asciugati e coricati subito.
  • Trasforma in corone i suoi rami flessibili
    Anticamente in tardo autunno e all’inizio dell’inverno si tagliavano i rami più giovani e flessibili del cipresso - in particolare quelli ricchi di pignette sferiche - e si utilizzavano per comporre corone profumate e resinose da collocare sopra i camini o all’ingresso della casa, con funzione decorativa ma anche e soprattutto protettiva.
    Questa è una tradizione che puoi recuperare anche tu a novembre, per portare intorno a te la forza sempreverde di quest’albero esile ma longevo, che sa resistere e adattarsi ai cambiamenti con tenacia e flessibilità.
  • È un albero cosmico
    Per la sua forma slanciata e verticale, che sembra accarezzare la volta celeste,in tutte le Tradizioni il cipresso viene considerato un albero cosmico, che mette in comunicazione l’uomo con le forze del cielo e ne veicola verso la Terra l’energia protettiva.

4. Mustard

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  • Mustard porta la luce nella stagione più buia
    Un campo di senape in fiore è una visione incantevole, tanto che davanti a questa distesa di corolle giallo-oro il cuore si allarga di gioia e anche l’umore più cupo si risolleva.
    Un effetto altrettanto gioioso è tramesso da Mustard, il rimedio di Bach preparato con i deliziosi fiori della senape selvatica.
    Particolarmente efficace in questo mese di novembre, quando tante persone vivono sentimenti di inquietudine, tristezza e malinconia per l’arrivo dell’autunno, l’essenza è indicata per chiunque si trovi in uno stato depressivo, come se un’improvvisa e inspiegabile cappa di angoscia (la tipica “nuvola nera”) spegnesse ogni voglia di vivere e di sorridere, gli interessi quotidiani e la voglia di stare con gli altri.
    Un simile stato di prostrazione è spesso accompagnato da stanchezza, svogliatezza e dall’impressione di avere poca energia, insieme a una serie di problemi psicosomatici come digestione lenta e difficile, sindrome del colon irritabile, mal di testa e una grande facilità a manifestare disturbi dell’apparato respiratorio.
  • Dissolve la malinconia d’autunno
    Mustard aiuta a risollevare il morale e ritrovare la voglia di sorridere, l’interesse per il lavoro e il piacere di relazionarsi con gli altri.
    È utile anche nel trattamento delle sindromi depressive stagionali legate alla diminuzione delle ore di luce, per risintonizzare il nostro “orologio interno” in base alla nuova stagione.
  • Come si usa
    Versa 4 gocce di Mustard in una boccetta con contagocce da 30 ml; aggiungi 2 cucchiaini di brandy e riempi con acqua minerale naturale. Assumi 4 gocce del mix 4 volte al giorno per 3 settimane.
  • Gli altri benefici
    - In caso di mal di gola, bronchiti, tosse, catarro e irritazioni delle vie respiratorie, Mustard può fornire un sostegno energetico rinforzando il sistema immunitario.
    - Assunto nei primi mesi della menopausa, Mustard mantiene stabile l’umore. L’essenza è inoltre indicata per risolvere le crisi di malinconia degli adolescenti.





5. La melagrana

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  • La melagrana rende elastiche le pareti venose
    All'inizio della stagione più inclemente, un sistema capillare sano, tonico e ben funzionante è fondamentale per affrontare al meglio le basse temperature e difendersi dal gelo e dal vento, che seccano e infiammano la cute.
    Il frutto del melograno è un eccellente alleato per vasi e capillari, grazie alla sua ricchezza di sostanze protettive e antiage, essenziali per mantenere sano il microcircolo.
    Il mix di tannini, polifenoli, vitamina C e minerali rende la melagrana un frutto molto indicato per rinforzare le pareti dei vasi più sottili.
    Inizia ad assumerla questo mese e, se puoi, per tutto l’inverno.
  • In ogni suo chicco, un elisir antigelo
    In effetti, gli estratti di melagrana (come pure il frutto fresco) offrono una vera e propria terapia rafforzante per i vasi minori.
    Se il sistema capillare funziona bene, tendiamo a soffrire meno il freddo alle estremità del corpo (mani, piedi, viso), ossia nelle aree periferiche dove l’irrorazione sanguigna può essere più faticosa.
    In questa fase dell’anno, poi, si tende a essere più sedentari, e di conseguenza è ancora più importante proteggere l’elasticità dei vasi, minacciata dal poco movimento e dall’abitudine a stare seduti o fermi in piedi per ore.
  • Fa bene perché è un vero scrigno di sostanze flebotoniche
    La melagrana contiene molti minerali come calcio, magnesio, potassio, ma soprattutto una grande concentrazione di antocianine, che danno al frutto il tipico colore rosso rubino e una grande potenza antiossidante.
    I suoi tannini hanno effetti astringenti, e l’acido ellagico migliora la funzionalità dei vasi sanguigni e mantiene morbida e tesa la pelle.
  • Frutto fresco o succo
    Dal fruttivendolo la si trova da ottobre a gennaio, ma come succo e integratore la melagrana è disponibile tutto l’anno in erboristeria.
    - Il succo andrebbe bevuto tutti i giorni in questa stagione (un piccolo bicchiere ogni mattina a digiuno), arricchito con una spruzzata di succo di limone, per un’ulteriore carica di vitamina C.
    - Con i mirtilli - Se l’aria fredda ti arrossa i capillari degli occhi, miscela mezzo bicchiere di succo di melagrana con mezzo bicchiere di succo di mirtilli (ricco di antiossidanti specifici per la salute oculare) e aggiungi mezzo bicchiere d’acqua scarso, per rendere la bevanda più fluida.








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