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Cani e gatti: come invecchiano?

Come l’uomo, anche il cane e il gatto, vanno incontro a un processo naturale, lento ma inesorabile: l’invecchiamento.

Quando si parla di animali “geriatrici” o “maturi“, lo si fa per sottolineare la necessita di riservare loro una speciale valutazione clinica, nell’ospedalizzazione e nella gestione generale.

La vecchiaia non è assolutamente considerata una patologia, perché “come nell’uomo” rappresenta uno stadio della vita.

Facendo riferimento all’età anagrafica del proprio amico peloso viene subito da pensare a quanti anni corrisponda in termini umani e, spesso, si inizia a fare il conto alla rovescia per capire per quanto tempo ancora potremo godere della compagnia del nostro amico a quattro zampe.

Più una razza è grande, più l’inizio della vecchiaia è precoce. Cani e gatti la manifestano in vari modi. Si comincia con i peli bianchi (ma non per tutti), con meno moto e più dormite.

Ecco come invecchiano i nostri amici pelosi, come riconoscere i segnali del passaggio del tempo, come aiutarli ad attraversare questa fase nel migliore dei modi, a partire dall’alimentazione.

 

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1. MIGLIORE ASPETTATIVA DI VITA E QUANDO “ENTRANO” NELLA TERZA ERA?

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  • LA LORO ASPETTATIVA DI VITA È MIGLIORE
    Con i progressi della medicina veterinaria e una migliore gestione, capacità e consapevolezza da parte del proprietario, negli ultimi anni, è migliorata notevolmente l’aspettativa di vita dei nostri animali domestici.
    Secondo studi recenti negli Stati Uniti, molti proprietari non hanno assolutamente idea di quando il loro beniamino varcherà la soglia della terza età.
    Invece, capire quando il nostro amico entra in questa nuova fase della sua vita è di fondamentale importanza, perché sarà necessario per il proprietario adattare lo stile di vita del cane o del gatto in base al naturale processo di invecchiamento.
    Inoltre, conoscere i problemi tipici dell’animale ci aiuta a gestire al meglio lo stato di salute dei nostri amici a quattro zampe e a cominciare a fare prevenzione fin dalla giovane età.
    Molto spesso per assicurare loro una vita lunga e sana, basta semplicemente un cambio di alimentazione, un adattamento dell’esercizio fisico e un aumento della frequenza delle visite mediche.

 

  • QUANDO “ENTRANO” NELLA TERZA ERA?
    L'età geriatrica del cane e del gatto, rispetto a quella dell’uomo, risulta essere molto anticipata.
    Se il padrone comincia a diventare anziano a sessant'anni, l’amico a quattro zampe entra nella terza età tra i cinque e gli otto anni a seconda delle razze e della taglia e l'organo più soggetto all'invecchiamento è il cervello.
    I cani raggiungono la terza età in momenti differenti a seconda della taglie. La durata massima della vita dei cani è fissata a circa 27 anni e la vita media è di circa 13 anni.
    Le taglie giganti/grandi entrano nella fascia senior intorno ai 6/7anni, le taglie medie a circa 8/9 e le piccole intorno a 9/10.
    Per il gatto, che non risente molto di differenze di taglia e razza, la vita media è di circa 14 anni, mentre la vita massima varia tra 25-35 anni.
    Una recente classificazione definisce il gatto maturo (dai 6 ai 10), vecchio (dai 10 ai 15 anni) e geriatrico (dai 15 anni in avanti).

 

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2. COME ACCORGERSI CHE STANNO INVECCHIANDO?

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  • COME ACCORGERSI CHE STANNO INVECCHIANDO?
    La domanda che si pongono più frequentemente i proprietari di cani e gatti è quella di come riconoscere i segnali che ci possano far capire se il nostro animale sia entrato o meno nella fase geriatrica della sua vita.
    Uno dei segni più comuni di vecchiaia è, oltre alla ovvia comparsa dei peli bianchi che, però, è evidente solo su alcuni mantelli, il rallentamento generale dell’attività.
    Il vostro amico trascorrerà un numero maggiore di ore a dormire, sarà in generale un po’ meno attivo nell’arco della giornata e, magari, il suo pelo non sarà più folto e setoso come un tempo.
    La diminuzione dell’attività fisica porta inevitabilmente a un appesantimento del corpo o al contrario, nonostante l’appetito, cane e gatto iniziano a dimagrire.
    Il consumo dei denti diventa più marcato e spesso si accompagna a evidenti depositi di tartaro, responsabili di alitosi, di difficoltà di masticazione o della caduta spontanea di qualche dente.

 

  • MENO MASSA MUSCOLARE E OSSA PIÙ FRAGILI
    L’invecchiamento comporta anche una diminuzione della massa muscolare, in quanto le cellule interessate diminuiscono di numero e di dimensioni e si verifica un concomitante incremento della percentuale di grasso corporeo.
    Di conseguenza, animali anziani hanno una minore percentuale di massa corporea magra e una più alta percentuale di grasso corporeo rispetto a quelli più giovani.
    Anche ossa e articolazioni risentono del progredire dell’età portando l’animale a soffrire di problematiche quali artrosi, artrite e altri deficit articolari.
    Anche i sensi con la senescenza mostrano i segni del declino: la vista, l’udito e il gusto possono risultare spesso compromessi.
    La reattività dei soggetti nei confronti del mondo esterno tende progressivamente a diminuire.

 

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3. GATTO, CANE E CONTROLLO DEL PESO

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  • GATTO: PROBLEMI DI COMPORTAMENTO
    Per quanto riguarda il gatto, i primi segnali di invecchiamento sono solitamente di tipo comportamentale come ad esempio: vocalizzazioni anomale, minor tempo dedicato alla propria toelettatura (pelo annodato o opaco, unghie molto lunghe), episodi di urinazione o defecazione al di fuori della lettiera, riduzione dell'attività fisica, minor propensione alla manipolazione e/o tendenza a reagire malamente o addirittura a rifuggire ogni forma di contatto sociale.
    La funzionalità renale nei gatti anziani può risultare compromessa, dando origine a insufficienza renale cronica, nella quale i reni perdono la loro capacità di depurare l'organismo e di trattenere i liquidi necessari.

 

  • CANE: MENO MOTO E PIÙ SONNO
    Nel cane i primi segni dell’avanzamento dell’età sono la maggiore affaticabilità, la riluttanza al movimento, la preferenza per cibi più morbidi, la tendenza alla costipazione, la maggiore sensibilità ai cambi di temperatura ed alcune modificazioni caratteriali.
    Anche il sistema immunitario diminuisce la sue efficienza predisponendo il cane a malattie di origine infettiva.
    A questi primi sintomi seguono, poi, manifestazioni più evidenti come dormire di giorno e rimanere svegli di notte, sporcare in casa anziché fuori, non riconoscere luoghi e persone da sempre frequentati.

 

  • CONTROLLO DEL PESO
    Come spesso succede nelle persone, anche i cani e i gatti generalmente, con l’avanzare degli anni, tendono ad aumentare il loro peso corporeo e a ingrassare: questo è dovuto non solo al rallentamento del metabolismo e alla ridotta attività fisica, ma anche a possibili malattie endocrine quali l'ipotiroidismo e il diabete.
    Viceversa, nei soggetti molto anziani il peso corporeo può diminuire progressivamente, ad esempio, per problemi renali o cardiaci.
    Per entrambe le condizioni è importantissimo riconoscere per tempo le cause delle variazioni di peso e intraprendere una corretta terapia dietetica con alimenti e integratori specifici.

 

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4. ALIMENTAZIONE SPECIFICA E LA VISITA GERIATRIA

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  • ALIMENTAZIONE SPECIFICA
    La corretta alimentazione nell'anziano è fondamentale per garantire al nostro amico peloso uno stato di benessere e buona salute.
    In commercio sono presenti diete formulate appositamente per gli amici anziani che contengono tutti i principi nutritivi necessari nelle giuste proporzioni, per soddisfare le esigenze nutrizionali in questa delicata fase di età.
    Bisogna controllare l'apporto calorico della dieta per prevenire l’insorgenza dell’obesità o dell’eccessivo dimagramento.
    La composizione ideale della dieta non è molto diversa da quella di un soggetto adulto, tenendo in considerazione i particolari fabbisogni in proteine, vitamine E e C e in oligoelementi, ma variano in relazione allo stato di salute del soggetto preso in esame.
    Quindi, attraverso una dieta corretta e il controllo del peso è possibile ridurre i sintomi dell'artrosi, così l’apparato respiratorio, i reni e il tratto intestinale possono trarne beneficio, e mantenere in forma l’amico a quattro zampe.
    A questo riguardo è stato dimostrato da uno studio recente che il basso tenore di grassi e la maggiore presenza di fibre favoriscono la mobilità intestinale, mentre una maggiore concentrazione di vitamina E aumenta l’efficacia del sistema immunitario.
    Gli animali anziani dovrebbero essere nutriti con almeno 2-3 piccoli pasti al giorno, anziché uno solo abbondante, per migliorare l'utilizzo dei nutrienti, per stimolare il metabolismo e ridurre la sensazione di fame.

 

  • LA VISITA GERIATRIA
    Come abbiamo visto, con l’avanzare dell’età i nostri animali tendono a subire quelle modificazioni fisiche che rendono i loro apparati meno efficienti e più soggetti a fenomeni degenerativi.
    Questi ultimi tendono a insorgere gradualmente, nell’arco di diversi mesi, se non anni, rendendosi spesso evidenti solo quando la loro gravità finisce per inficiare vistosamente la qualità di vita dell’organismo.
    E' buona abitudine, quindi, sottoporre l’animale anziano a periodiche visite dal medico veterinario curante, per stabilire se i cambiamenti in atto sono naturali segni dell’invecchiamento o la spia di qualche problema più serio legato a patologie gravi che possono mettere a rischio la vita dell’animale.
    Uno screening precoce, al fine di scoprire le patologie fin dai primi sintomi, può prolungare la vita del nostro animale e assicurare anni di serenità, nonostante l’eventuale patologia in atto.
    Cani e gatti nella terza età hanno bisogno di due/quattro visite all'anno, durante le quali il medico potrà monitorare lo stato di salute dell'animale anziano e instaurare un corretto programma per la salute del paziente (dieta, eventuali terapie, profilassi, integrazioni...).
    In funzione del singolo caso (condizioni mediche, storia clinica, stile di vita) il veterinario proporrà l’esecuzione di visite specialistiche e/o accertamenti diagnostici quali esami del sangue (emocromo, pannello ematochimico, emogas), radiografie, ecografia addominale, ecocardiografia, ecc....
    Con i progressi compiuti dalla medicina veterinaria nel corso degli ultimi decenni la vita media di cani e gatti si è decisamente allungata.
    Seguire in modo consapevole la crescita, l’età adulta e la vecchiaia del proprio animale contribuisce ad aumentare l’aspettativa di vita.

 

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5. NUOVE ESIGENZE NUTRIZIONALI, CONSIGLI E ALIMENTI COMMERCIALI PER ANIMALI ANZIANI, CHECK-UP GERIATRICO

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  • NUOVE ESIGENZE NUTRIZIONALI
    • Somministrare un mangime altamente digeribile che apporti nutrienti di ottima qualità
    • Apportare con l'alimento una corretta percentuale di glucosamina e condroitina come protezione per le articolazioni
    • Somministrare il pasto giornaliero razionato in 2-3 piccoli pasti
    • Evitare improvvisi cambiamenti nella dieta quotidiana
    • Curare l'igiene orale per contrastare la formazione del tartaro 

 

  • CONSIGLI PER LA TERZA ETÀ
    • Somministrare pasti regolari e ben proporzionati
    • Fornire un regime alimentare ricco di proteine
    • Evitare improvvisi cambiamenti di alimenti
    • Fornire alimenti altamente digeribili
    • Svolgere regolari controlli dal veterinario di fiducia

 

  • ALIMENTI COMMERCIALI PER ANIMALI ANZIANI
    • Rallentano lo sviluppo di patologie croniche
    • Tengono sotto controllo i sintomi delle malattie già esistenti
    • Mantengono il peso ottimale

 

  • CHECK-UP GERIATRICO
    • Nutrirli in modo adeguato
    • Fare visite periodiche dal veterinario
    • Eseguire le vaccinazioni
    • Eseguire le varie profilassi

 

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