Come scegliere le armi giuste contro le zanzare2-800x400

Come scegliere le armi giuste contro le zanzare

Insieme alla bella stagione arrivano puntuali anche le zanzare.

È indubbia l’utilità dei repellenti, che proteggono non soltanto dalle fastidiose conseguenze delle punture di zanzara, ma anche dalla trasmissione di malattie.

Quale prodotto scegliere? Innanzitutto, bisogna fare una distinzione importante tra “presidio medico chirurgico”– l’indicazione che si trova sulla confezione degli antizanzara – e cosmetico.

Per legge, solo in un prodotto formalmente registrato come “presidio medico chirurgico” possono essere contenute le sostanze chimiche repellenti utili contro le zanzare nella concentrazione richiesta per essere efficaci.

Bisogna fare attenzione, dunque, alle etichette ambigue e ingannevoli di certi cosmetici, che si spacciano per repellenti con immagini o definizioni allusive.

Se sulla confezione non è riportata l’indicazione “presidio medico chirurgico” siamo di fronte a un cosmetico, che non ha né può vantare effetti protettivi dalle zanzare.

Ma vedremo come scegliere le armi giuste contro le zanzare… insieme a tanti consigli pratici contro questi fastidiosi e odiati (ma utili) insetti.

1. Attenzione alla sicurezza

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Come abbiamo spiegato nella breve introduzione sopra, bisogna fare una distinzione importante tra “presidio medico chirurgico”- l’indicazione che si trova sulla confezione degli antizanzara - e cosmetico.

Per legge, solo in un prodotto formalmente registrato come “presidio medico chirurgico” possono essere contenute le sostanze chimiche repellenti utili contro le zanzare nella concentrazione richiesta per essere efficaci.

Bisogna fare attenzione, dunque, alle etichette ambigue e ingannevoli di certi cosmetici, che si spacciano per repellenti con immagini o definizioni allusive.

Se sulla confezione non è riportata l’indicazione “presidio medico chirurgico” siamo di fronte a un cosmetico, che non ha né può vantare effetti protettivi dalle zanzare.

Una volta identificato il giusto repellente, ci vuole sempre cautela. Le sostanze contenute nei repellenti antizanzare, infatti, non sono esattamente innocue per la nostra salute né per l’ambiente.

Innanzitutto, è importante leggere le avvertenze e le istruzioni per l’uso. Specie se saranno applicati su pelli sensibili, come quelle dei bambini, è sempre meglio conoscere quali principi attivi utilizzare e quali invece è preferibile evitare.

Molte ricerche effettuate per verificare la sicurezza di questi prodotti e accertare i possibili rischi per la salute dovuti all’utilizzo intensivo, hanno dimostrato la totale mancanza sia di effetti cancerogeni che di interferenze sul sistema ormonale dei principi attivi presi in esame.

La cautela nell’utilizzo però non deve mai mancare. In generale, i potenziali rischi di questi prodotti dipendono dalla durata dell’applicazione e dalla concentrazione del principio attivo.

Se il repellente viene utilizzato una volta ogni tanto, si potrebbe andare incontro a un’irritazione della cute oppure a pruriti, problemi agli occhi e nei casi più estremi a crampi o difficoltà respiratorie entro 24 ore dall’applicazione.

Nei casi più gravi, quando cioè il repellente viene applicato in modo continuativo, magari per più giorni, potrebbero presentarsi rischi a lungo termine come reazioni allergiche. Attenzione, quindi, a non abusarne.

2. Quale principio attivo?

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Una volta verificata la presenza della dicitura “presidio medico chirurgico”, che conferma che il prodotto è un’antizanzara, si può passare a controllare in etichetta quali sostanze repellenti sono contenute e in che quantità.

Sono entrambe informazioni sempre presenti in etichetta, perché obbligatorie per legge.

Più un principio attivo è concentrato, più è efficace, ma più i rischi che può comportare saranno maggiori: va cercato un giusto compromesso tra efficacia e rischio, unito a un uso accorto del prodotto.

Le principali sostanze attive contenute negli antizanzare e classificate come presidi medico chirurgici sono quattro:

  • La detiltoluamide, anche detta Deet, è il principio attivo più efficace. Garantisce fino a otto ore di protezione e difende anche da zecche e pulci.
    Con il 20-30% di concentrazione (ovvero 20-30 grammi su 100 gr totali di prodotto) offre già una protezione alta, con il 30-50% garantisce protezione anche nelle zone più a rischio, come quelle tropicali.
    Tuttavia, può irritare la pelle e gli occhi, provocando dermatiti e reazioni allergiche. In etichetta se ne sconsiglia l’uso per i bambini al di sotto dei 2 anni di età: meglio non usarlo, però, fino ai 12 anni (tra i 2 e i 12 si può usare in concentrazioni del 10%). Esistono alternative più adatte ai bambini.
  • L’icardina (o picardina), offre una protezione alta con il 10-20% di concentrazione (cioè 10-20 grammi su 100 gr di prodotto), fino a 6-8 ore dall’applicazione. Può però creare fastidi gli occhi e causare irritazioni cutanee. Anch’essa non è adatta a bambini con meno di 2 anni di età.
  • Il citrodiolo è l’unico principio attivo di origine vegetale (deriva dall’eucalipto) considerato efficace contro le zanzare. Il 10-20% di concentrazione garantisce una protezione alta fino a 4-6 ore. Anch’esso può provocare irritazioni alla pelle e agli occhi.
    Di solito non è specificato un limite di età per l’utilizzo nei bambini: meglio usarlo in bassi dosaggi dai 6 mesi ai 3 anni di età, oltre i 3 anni anche al 20%.
  • L’ Ir3535 (o Ethyl Butyl acetyl aminopropionate) è la meno efficace tra le sostanze repellenti: protegge solo per la durata di 2-4 ore. Una concentrazione al 10-20% garantisce soltanto una protezione media. In normali condizioni di utilizzo, tuttavia, non presenta rischi ed è adatto a bambini di età superiore ai due anni.

3. Gli oli essenziali e i diversi formati dei repellenti antizanzare

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Ci sono anche i classici oli essenziali (come citronella, geranio e simili), spesso considerati efficaci e sicuri e per questo utilizzati per i bambini: se usati da soli, garantiscono soltanto una bassa protezione di durata molto limitata, appena 20 minuti.

Citronella e geranio, inoltre, contengono allergeni: meglio stare attenti.

I repellenti antizanzare si trovano nei formati più disparati.

  • Gli spray garantiscono un utilizzo veloce e possono essere spruzzati anche sui vestiti. Potrebbero, però, non essere applicati in modo omogeneo, e c’è il rischio che il getto finisca dritto negli occhi; i bambini non dovrebbero applicarli da soli.
  • Lo stick, invece, è più adatto per un’applicazione su piccole superfici ed è la soluzione ideale per i bambini, perché non può essere inalato o ingerito. È poco igienico, però, se utilizzato da più persone.
  • Anche il gel o la lozione possono essere una soluzione per i più piccoli: il coperchio non si apre facilmente, rendendoli comodi da portare in borsa. Per un utilizzo condiviso vanno bene anche le salviette, se la superficie di esposizione è limitata.

 

- Prodotti inutili: Bracciali antizanzare
Inutile buttare via soldi: poco efficaci, possono provocare allergie della pelle, specie nei bambini

4. Consigli pratici

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  • A ogni età il prodotto giusto
    Meglio scegliere i prodotti tenendo conto dell’età di chi li userà. Per i bambini esistono repellenti specifici, che rispettano la delicatezza e la sensibilità della loro pelle: i più adatti sono quelli a base di citrodiolo, da usare a una concentrazione bassa, intorno al 10%. Sotto ai 2 anni, comunque, è meglio preferire rimedi diversi, in particolare durante la notte la classica zanzariera è meglio di un repellente. Con i bambini sotto ai 6 mesi, meglio evitare del tutto i repellenti.
  • Attenzione al sudore
    In caso di sudorazione forte, è sempre meglio riapplicare il prodotto una seconda volta. Il principio attivo potrebbe essere stato asportato dalla pelle quando si deterge il sudore.
  • No se la pelle è irritata
    Se la cute è ferita, abrasa o irritata meglio non applicare il prodotto: potrebbe essere rischioso.
  • Attenti al viso
    Gli spray non vanno applicati direttamente sul volto: si spruzzano prima sulle mani, per essere spalmati successivamente. Attenzione in particolare agli occhi e alle mucose della bocca: questi prodotti sono pericolosi da ingerire.
  • Sì ad abiti di colori chiari
    Le zanzare sono attratte dai colori scuri. Meglio evitarli, e scegliere vestiti dai colori chiari.
  • Evitare profumi
    Poco prima di uscire, meglio evitare di applicare profumi e creme idratanti sul corpo. Il loro odore potrebbe attirare le zanzare.
  • Lavarsi bene dopo l’uso
    Una volta terminato l’uso, la pelle va ripulita dal repellente. Per lavarlo via è sufficiente un risciacquo con acqua e con l’aiuto di una spugna intrisa di poco sapone.





5. All’aperto: soprattutto piretroidi

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I principi attivi dei repellenti cutanei, da applicare al nostro corpo, “disorientano” le zanzare, colpendo la loro capacità di sentire gli odori.

Gli insetticidi spray e gli emanatori, invece, utilizzano principi attivi (i più diffusi sono i derivati dal piretro) altamente tossici per il sistema nervoso degli insetti, ma innocui per l’uomo.

Questi prodotti non fanno però bene ad altri animali: sono nocivi soprattutto per api e pesci. Attenzione, quindi, a usarli in casa, se sono presenti acquari o terrari.

Per gli ambienti esterni un piccolo aiuto può arrivare dalle spirali che fanno fumo, ovvero i classici zampironi. Anche in questo caso, massima cautela: nonostante l’apparenza naturale, di solito contengono anche principi attivi chimici.

Gli zampironi, così come le candele di citronella, le fiaccole e i diffusori hanno una distanza di efficacia di pochi centimetri (circa 4 o 5 cm). Funzionano davvero solo se usati creando una “cortina” di fumo e di vapori contro l’avvicinamento degli insetti.

Se, però, una zanzara riesce a superare questa coltre di fumo avvicinandosi alla nostra pelle, ci pungerà senza pensarci su due volte.






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