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Forsizia: la pianta che annuncia la primavera

Coltivata in vaso o in piena terra, la Forsizia è tra le prime a fiorire appena la temperatura cambia.

Usiamole da sola o in abbinamento con altre piante per un effetto spettacolare.

Questa straordinaria pianta è caratterizzata da fusti che possono raggiungere i tre metri di altezza e da foglie oblunghe con margine dentato, che assumono colorazioni diverse a seconda della stagione.

Da febbraio ad aprile, i rami ancora spogli si coprono fittamente di fiori gialli. In seguito compaiono le foglie verde chiaro, che la rendono un ottimo sfondo per fioriture estive.

Adatta a creare siepi, si coltiva bene anche in contenitori ampi e molto profondi. E’ una pianta di facile coltivazione, che non richiede accorgimenti particolari.

Ma vediamo alcune cose molto interessanti su questa meravigliosa pianta che annuncia la primavera.

GENERE: Forsythia
NOME COMUNE: Forsizia
FAMIGLIA: Oleaceae
ORDINE: Scrophulariales
CLASSE: Dicotyledones
DIVISIONE: Angiospermae

1. La forsizia e le cure generali

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La forsizia è la pianta che ci annuncia la primavera.

Con i suoi fiori gialli che appaiono ancor prima delle foglie, è tra le prime specie a ravvivare il terrazzo o il giardino.

Sta bene isolata in mezzo a un grande prato, oppure in un angolo del giardino, quasi ad illuminarlo con il suo colore dorato, o, ancora, a formare una siepe.

Possiamo usarla come soggetto isolato, oppure avvicinarla ad altri cespugli con fioriture dal colore contrastante.

Dovunque la poniamo, consideriamo che la sua fioritura terminerà con l’inizio delle altre e che la pianta si ricoprirà di un bel verde brillante: avviciniamola allora a piante la cui fioritura venga esaltata dal fogliame della forsizia.

Si moltiplica facilmente per talea in luglio in ambiente caldo e umido, prelevando delle porzioni di ramo e lasciandole radicare al caldo fino alla primavera successiva, quando si provvederà alla messa a dimora definitiva.

La forsizia non ha particolari esigenze di terreno, si adatta facilmente in ogni situazione, pur non amando un terreno eccessivamente secco e troppo umido.

Le piante adulte sopravvivono ai periodi di siccità, ma irrigazioni regolari, poco frequenti ma abbondanti, le rendono più vigorose e favoriscono in estate la formazione di rami nuovi lunghi e forti, che porteranno i fiori nella primavera successiva.

Somministrare a fine inverno concime organico ed effettuare una concimazione a pronto effetto in primavera, dopo la potatura, per favorire la ripresa e la produzione di nuovi getti che produrranno fiori l’anno successivo.

Si rinvasa ogni due anni, in contenitori ampi e profondi, finché non raggiunge le dimensioni desiderate. La pianta va potata subito dopo il termine della fioritura, quando si formano le foglie, accorciando i rami di circa due terzi. Non potare in tarda estate, altrimenti non fiorirà.

La Forsizia è una pianta rustica e riesce quindi a resistere all'attacco di malattie e parassiti. Al termine della stagione invernale, tuttavia, si consiglia di intervenire con un antiparassitario ad ampio spettro.

Anche se piuttosto resistente come pianta la forsizia è vittima di diverse malattie provocate in larga parte da crittogame (Maculature fogliari, Marciume radicale, Marciume del colletto, Galle e Tumore rameale).

Queste malattie si diffondono prevalentemente a causa di un eccessiva umidità del terreno, per questo motivo è molto importante fornire alla pianta un buon drenaggio con un quantitativo ottimale di sabbia e materiale inerte.

2. I consigli del giardiniere

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La forsizia deve il suo nome all'orticoltore scozzese, capogiardiniere di Re Giorgio, William Forsyth, vissuto nel Settecento, uno dei sette fondatori della Royal Horticultural Society di Londra, che per primo la importò dalla Cina.

E' una pianta che dà il meglio di sé in pieno sole o comunque con una luminosità elevata (come si trova più facilmente nel Centro-Sud). La luminosità incide direttamente sulla fioritura e sulla velocità di crescita della pianta.

Di due piante messe a dimora contemporaneamente, una in pieno sole e l'altra a mezz'ombra, la prima, dopo dieci anni ha un diametro più che doppio.

Le forsizie sono piante rustiche e poco esigenti; sono in grado infatti di sopportare temperature molto rigide, persino di 15-20 gradi sotto lo zero. Se la acquistiamo ora, mettiamola subito a dimora con tutta la zolla.

In giardino provvederemo a scavare una buca larga e profonda il doppio del pane di terra e, sia in piena terra che in vaso, mescoleremo al terriccio di riporto del fertilizzante granulare a lenta cessione. Va bene il terriccio universale, purché leggero e fertile.

Se vogliamo sfruttarla sul terrazzo possiamo sistemarla insieme a vasi di ginestra precoce, che fioriscono anche loro in giallo. Se invece preferiamo creare delle pennellate di colori contrastanti, la forsizia è molto bella associata all'azzurro del ceanotus.

Possiamo giocare con il colore oro anche mettendole alla base dei contenitori più piccoli, come delle cassette, dove crescono morbidi cuscini d'aubriezia blu o viola o masse dorate di Alisso saxatilis.

Coltivandola in vaso avremo la possibilità di spostare la pianta in secondo piano dopo la fioritura a fare da sfondo a piante dalla fioritura primaverile ed estiva.

3. Un regalo gradito ma non per tutti e come abbellire la casa

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Nel significato dei fiori la forsizia significa "bellezza fugace", simbolo giustificato dalla breve ma appariscente fioritura.

Non è da regalare quindi tra innamorati, ma resta pur sempre un bel regalo da fare tra conoscenti e amici.

Il suo aspetto rustico merita una confezione altrettanto spartana che ne esalti il colore.

Possiamo usare alcuni rami di forsizia per decorare i nostri ambienti; bastano tre fusti fioriti lunghi 70-80 cm per creare una macchia di colore capace di illuminare un angolo della casa con molta semplicità.

Possiamo tagliare (non strappare) i rami un poco prima della fioritura e portarli in casa; in un vaso pieno di acqua fresca, con il calore della casa, i fiori si apriranno entro pochi giorni. Manteniamo l'acqua fresca e pulita per prolungare la fioritura.

Quando iniziano a spuntare le foglie, i rami della forsizia non sono meno belli: l'abbinamento tra il colore delle foglie e la luminosità dei fiori permette di ottenere delle naturali composizioni di grande effetto, specialmente se il fondo (una parete o un mobile) è di colore scuro.

La forsizia esiste anche bianca (foto): L'Abeliophyllum distichum è un elegante arbusto ornamentale dai fiori bianco crema. Appartiene alla stessa famiglia della più nota varietà gialla, ed è altrettanto bella.

4. La forisizia come alberello e come siepe libera

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La forsizia produce fiori prima delle foglie.

Questa particolarità che la fa risultare ancora più appariscente (anche agli insetti impollinatori, questa è la strategia della natura) è comune ad altre specie che fioriscono nelle settimane di marzo:
è il caso del Jasminum nudiflorum (Gelsomino di San Giuseppe), la Magnolia x soulangeana (un ibrido di origine cinese molto diffuso per i suoi fiori bianco-rosati), il calicanto, la mahonia.

La forsizia la vediamo normalmente coltivata a cespuglio, ma possiamo, specialmente in un piccolo giardino, coltivarla ad alberello. È sufficiente per questo scegliere il fusto centrale più grande e tagliare quelli laterali. Dobbiamo tagliare ogni anno finché il fusto centrale sia suf ficientemente grande da sostenere una chioma all’altezza desiderata.

Impiegata come siepe, la forsizia è un vero spettacolo! È ovviamente necessario disporre di molto spazio perché la pianta, crescendo, raggiunge 3-4 metri di diametro. Per questo le piante vanno sistemate a non meno di tre metri una dall’altra ed è necessario attendere qualche anno perché si crei l’effetto desiderato.

Possiamo sfruttare la pianta anche in ambiti più ridotti, come un piccolo giardino, formando una siepe più compatta.

Per questo, mettiamo le piante a 40-50 cm una dall’altra e, dopo la fioritura, tagliamola in altezza per darle la forma desiderata. A ridosso di una staccionata o una rete di colore bianco, l’effetto è massimo.



5. Le specie più note

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Il genere Forsythia , classificato nella famiglia delle Oleacaee, la stessa degli ulivi, comprende una dozzina di specie, tutte di origine asiatica, tranne una nativa dell’Europa sudorientale:
Forsythia europaea (penicola balcanica);
Forsythia japonica (Giappone);
Forsythia togashii (Giappone);
Forsythia mira (Cina centrosettentrionale);
Forsythia likiangensis (Cina sudoccidentale);
Forsythia giraldiana (Cina nordorientale);
Forsythia viridissima (Cina orientale);
Forsythia mandschurica (Cina nordorientale);
Forsythia suspensa (Cina centrale);
Forsythia koreana (Corea);
Forsythia ovata (Corea.

Oltre a queste specie esistono ibridi selezionati dall’uomo per esaltarne alcune caratteristiche:
Forsythia x intermedia, ottenuta dall’incrocio della Forsythia suspensa e della Forsythia. viridissima;
Forsythia x variabilis, dall’incrocio della Forsythia ovata e della Forsythia suspensa.

Da questi incroci sono stati poi ottenuti in tempi più recenti alcune cultivar tra le quasi si possono trovare forme nane particolarmente adatte alla coltivazione in vaso.






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