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I rimedi della nonna: 5 consigli per la casa

Chi di noi conosce e ricorda i preziosi rimedi della nonna?

Come togliere macchie di ogni tipo, fare le pulizie con i prodotti naturali , rimedi per curare i disturbi più comuni, preparare cosmetici contro il freddo e tantissimi altri?

Perle di discernimento, buon senso e saggezza popolare a cui raccomandarsi nella vita di tutti i giorni per risolvere i piccoli problemi in modo semplice ed economico, impiegando ingredienti di facile reperibilità.

Le nostre nonne avevano le idee chiare su come si tiene pulito in cucina, ma non erano ossessionate dall’igiene come noi.

Siamo d’accordo, bisogna mantenere perfettamente pulita la zona in cui prepariamo da mangiare, ma non è poi così necessario avere tutti quei prodotti chimici sotto il lavandino.

La maggior parte degli arnesi di una cucina può essere pulita alla perfezione con sei ingredienti che più tradizionali non si potrebbe: aceto, sale, acqua minerale gassata (o acqua di seltz), limone e bicarbonato di sodio.

Gli stessi che usavano le nostre nonne.

Non potevano certo mancare anche da noi i vecchi e preziosi consigli della nonna, i suoi segreti, gli utili suggerimenti, le astuzie e naturalmente le sue perle di saggezza…

Oggi vi proponiamo 5 consigli utili e preziosi per la casa.

1. Detersivo in polvere fatto in casa

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Creare da soli un detersivo delicato, privo di ingredienti artificiali o prodotti chimici nocivi ma efficace anche sui lavelli di ceramica o i piani di lavoro senza rovinarli, è davvero semplice: basta mescolare bene una tazza di sale fino e una di bicarbonato di sodio.

Una volta preparata, la polvere va solo sistemata in un contenitore con il coperchio e si può riporre tranquillamente tra gli altri prodotti per la pulizia, pronta per l’uso. Quando vi serve, ne versate una piccola quantità su una spugnetta umida e strofinate come al solito: pentole e padelle brilleranno!

Ecco invece i metodi alternativi cui accennavo prima: utilizzano quasi tutti un ingrediente facile da trovare come il bicarbonato di sodio.

  • Prima di lavare i piatti, inumidite là dove il cibo è bruciato, spargete un po’ di sale e lasciate riposare per 10 minuti, prima di strofinare bene. 
  • Provate a far bollire il cibo bruciato. Riempite d’acqua la padella – o il contenitore in cui avete combinato il disastro – aggiungendo 30 ml di bicarbonato di sodio (l’equivalente di due cucchiai da tavola). Mettetela a riscaldare a fuoco medio fin quando non si metterà a bollire e staccate i residui di cibo incrostato con una spatola. Spegnete il fuoco ma lasciate la padella sul piano di cottura finché l’acqua non si sarà raffreddata del tutto e poi lavatela: gli altri rimasugli di cibo verranno via facilmente, senza bisogno di ulteriore olio di gomito. 
  • Prima di lavare la padella, fatela riposare per una decina di minuti in acqua e bicarbonato di sodio. In alternativa, strofinatela con bicarbonato asciutto e una spugnetta abrasiva umida.
  • Se il disastro è epocale, versate uno spesso strato di bicarbonato di sodio sul fondo della padella, spruzzandoci una piccola quantità d’acqua, quanto basta a inumidirlo. Lasciate riposare tutta notte e strofinate finché la padella non sarà perfettamente pulita. 
  • Per le padelle antiaderenti, preparate un impasto di bicarbonato di sodio e acqua da applicare con un panno strofinando delicatamente. Così rimuoverete l’unto senza rovinare il rivestimento antiaderente, e sparirà anche l’odore del cibo che di solito è così difficile eliminare. 
  • Il bicarbonato di solito funziona anche per le teglie o i piatti rotanti dei forni a microonde. Per prima cosa, cospargete di bicarbonato la teglia o il piatto, lasciando riposare per qualche momento. Quindi, miscelando quattro parti di acqua e una di aceto bianco, preparate una soluzione che verserete nella teglia o spruzzerete sul piatto rotante: il bicarbonato inizierà a frizzare, sollevando l’unto dalla superficie. 
  • Per smacchiare una pentola di alluminio, mescolate in acqua bollente un po’ di cremor tartaro, quanto serve a ottenere una pasta da applicare sulla macchia.

2. Pulire il bagno di 20 minuti e come liberarsi da tarme e camole

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Avere più bagni in casa è comodo ma ha i suoi pro e contro. Non dovrete aspettare una vita per entrare – quando chi è dentro si trastulla... – ma pensate a quanto ci sarà da pulire in più. Il segreto è organizzarsi bene.

Se i bagni sono trascurati, la prima volta ci vorrà tempo, poi sarà una passeggiata. Basterà una bella pulita una volta a settimana.

  • Togliete i soprammobili da scaffali e mensole e sistemateli provvisoriamente in anticamera. Cambiate gli asciugamani o il telo per il bagno.
  • Passate la scopa sul pavimento.
  • Spruzzate lavandino e ripiani, lasciando agire il detersivo mentre fate il resto.
  • Pulite lo specchio.
  • Spruzzate uno spray nella vasca da bagno e usate il diffusore della doccia per sciacquare. Se avete un box doccia spruzzate le pareti che poi sciacquerete con il diffusore. Lavando il box tutte le volte che fate la doccia sarà più semplice tenere pulito. Se fate il bagno, ricordatevi di sciacquare accuratamente la vasca.
  • Spruzzate all’interno del water un prodotto apposito per la pulizia e lasciatelo agire.
  • Strofinate lavandino e ripiani, sciacquateli e asciugateli con un panno pulito, con cui potete lustrare i rubinetti.
  • Passate l’interno del water con lo scopino, tirando lo scarico per risciacquare. Pulite l’esterno con un panno che avete prima immerso in un liquido disinfettante e strizzato, senza trascurare le zone dietro l’asse e fuori dalla tazza e la base.
  • Passate uno straccio umido sul pavimento, se è lavabile. Se avete un bagno piccolo come il mio, basta spruzzare il detersivo per terra e strofinare con una spugna o uno straccio. Fate asciugare bene per 10-15 minuti.

È tutto. Anzi, no: se avete soprammobili, li dovrete spolverare o lavare, a seconda del tipo.

Tarme e camole sono un flagello per la casa, quando si infilano nella dispensa della cucina o danneggiano i vestiti. Ecco alcuni suggerimenti per liberarsi dai fastidiosi animaletti.

Per quanto riguarda le camole in cucina:

  • Quando acquistate farina, granaglie e altri alimenti secchi, metteteli in freezer per un paio di giorni. Quindi riponeteli senza problemi nella credenza. Una volta aperto il pacco, se non usate tutto il contenuto, mettete ciò che
  • avanza in un vasetto di vetro o in un contenitore di plastica a chiusura ermetica.
  • Dopo che li avete aperti, conservate i pacchetti di farina in frigorifero, dentro un sacchetto di plastica, e con un po’ di fortuna non avrete più cattive sorprese. Per intrappolare le camole, basta sistemare qualche striscia
  • adesiva nei vari armadietti.

 

E per le tarme tra i vestiti:

  • Se avete trovato segni di tarme, lavate tutti i vestiti o portateli in lavanderia, spruzzate un antitarme e sistemate negli armadi come repellenti palline di canfora o naftalina.
  • Un deumidificatore può allontanare le tarme, che infatti non resistono in ambienti asciutti.
  • Stirare aiuta a uccidere le larve presenti nei tessuti.

3. Come stirare una camicia e come piegare un lenzuolo con gli angoli

Come stirare una camicia e come piegare un lenzuolo con gli angoli-300x180

Per stirare bene è meglio che gli abiti siano ancora un po’ umidi, ma possiamo ovviare usando un ferro a vapore.

Assicuratevi che l’asse da stiro sia stabile e il ferro perfettamente pulito. Se la camicia è nuova, fate prima una prova su una piccola zona all’interno, che non si veda, in modo da capire quale temperatura è la più adatta per il tessuto.

  • Iniziate dal colletto: stendetelo sull’asse, stirate l’interno, poi rivoltatelo e passate all’esterno.
  • Prendete ora un polsino: passate con il ferro prima l’interno e poi l’esterno. Proseguite con le maniche: stendetene una sull’asse e stirate un lato, e dopo esservi assicurati che la cucitura sia dritta, giratela e passate l’altro lato. Se si formano pieghe, ripassatele con cura con la punta del ferro. Quando è tutto perfetto, ripetete la stessa operazione con l’altra manica.
  • Stendete la camicia sul lato lungo dell’asse, stirate prima il carré (la parte rinforzata delle spalle) e poi la schiena.
  • Solo alla fine passate al davanti, iniziando dai taschini per arrivare ai bottoni, alle asole e infine a tutto il resto.

 

Piegare un lenzuolo con gli angoli è un compito rognoso, che ciascuno poi esegue secondo il proprio metodo. Ecco alcune istruzioni che vi aiuteranno a condurre al meglio questa “noiosissima” operazione.

  • Prendete il lenzuolo e scuotetelo bene.
  • Stendetelo sul letto prendendolo per il lato lungo.
  • Afferrate il lato lungo opposto, mettete la mano in uno degli angoli, che poi infilerete in quello corrispondente del primo lato, come se la infilaste in un guanto.
  • Ripetete l’operazione con l’altro lato. Sollevate il lenzuolo: avrete una mano in un angolo e una nell’altro.
  • Infilate una dentro l’altra le due coppie di angoli. Li avrete così tutti nella mano destra. Con la sinistra prendete i bordi e rimettete il lenzuolo sul letto. Lisciatelo con le mani e dategli una forma quadrata.
  • Dovreste ritrovarvi il lato con gli angoli a destra e quello piatto a sinistra. Ripiegate ora la parte superiore così da avere un angolo retto in alto a sinistra.
  • Infilate la mano nell’angolo in alto a destra. Tenendolo teso, tirate sia la parte superiore sia quella inferiore del lato destro con gli angoli, dando al lenzuolo una forma quadrata.
  • Passate alla parte sinistra del lenzuolo e portatela sulla parte con l’elastico. Ora lisciate il lenzuolo. Vi ritroverete con un bel rettangolo senza pieghe.
  • Afferrate il lenzuolo nel mezzo e piegatelo a metà. Se necessario, piegatelo ancora una volta. Riponetelo nell’armadio: non sembrerà più un lenzuolo con gli angoli.

4. Come pulire un diamante e come prendere cura delle nostre perle

Come pulire un diamante e come prendere cura delle nostre perle-300x180

Come cantava Marilyn Monroe, i diamanti sono i migliori amici delle donne. Sì, ma solo quelli che brillano sono belli.

A prescindere dalle dimensioni, esistono alcuni metodi per conservarli nelle condizioni migliori:

  • Mescolate una parte di ammoniaca e sei parti di acqua, poi mettete la soluzione in una ciotola che scalderete nel microonde facendola bollire per 2 minuti (senza i diamanti!).
  • Togliete la ciotola dal forno e immergete il gioiello con il diamante, lasciandocelo per 5-10 minuti.
  • Prendete uno spazzolino da denti pulito, versateci qualche goccia di detersivo per i piatti e spazzolate il gioiello, andando a pulire bene tutti gli angolini, quindi sciacquatelo e asciugatelo con un panno morbido.

 

Come possiamo prendere cura delle nostre perle? Le perle, incluse quelle coltivate che hanno uno spesso strato di madreperla, sono molto fragili e si meritano tutte le coccole di cui hanno bisogno (tutti questi suggerimenti sono validi per le perle naturali e quelle coltivate, NON per le false).

  • Indossatele regolarmente: le perle hanno bisogno di luce e aria per mantenersi belle. Non è necessario farlo ogni giorno: avrete anche altri gioielli!
  • Portatele sempre direttamente sulla pelle: è il metodo migliore per preservarne la lucentezza.
  • Le perle dovrebbero essere l’ultima cosa che indossate e la prima che vi togliete.
  • Non indossatele prima di trucco e profumo: eviterete che gli agenti chimici si accumulino sulla loro delicata superficie e le rendano opache.
  • Dopo averle tolte, passatele con un panno morbido che non lasci pelucchi.
  • Quando non le portate, conservatele in un astuccio o avvolgetele in un panno per evitare che si graffino urtando contro altri gioielli.




5. I mille usi dello spazzolino da denti

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I vecchi spazzolini da denti si rivelano utilissimi quando si tratta di raggiungere i punti più difficili di tutte le superfici: per alcuni va bene usare uno spazzolino asciutto, ma per altri la soluzione migliore è adoperarne uno imbevuto di aceto o candeggina.

Questi che seguono sono soltanto alcuni suggerimenti (ma ne esistono tantissimi altri):

In bagno

  • Usate un vecchio spazzolino da denti per strofinare le guide delle porte scorrevoli della doccia.
  • Con uno spazzolino imbevuto di aceto, strofinate la bocca dei rubinetti del bagno e i punti in cui i rubinetti si appoggiano al lavandino.
  • Immergete i diffusori della doccia nell’aceto, quindi strofinateli con un vecchio spazzolino.
  • Spruzzate di aceto le fughe tra le piastrelle e, dopo qualche minuto, strofinatele con lo spazzolino.

 

In cucina

  • Un vecchio spazzolino da denti è l’ideale per togliere lo sporco che si attacca sulle manopole del forno e degli sportelli.
  • Se usate un apriscatole a mano, uno spazzolino da denti è perfetto per ripulire gli ingranaggi. Uno spazzolino da denti è l’ideale per pulire la guarnizione attorno al lavello, dove si infilano fondi di caffè e altri avanzi.
  • Usate lo spazzolino per pulire gli spazi intorno al piano di cottura, là dove il profilo si appoggia al ripiano della cucina.

 

Nel resto della casa

  • Per togliere i segni di matita colorata, mettete un po’ di dentifricio su uno spazzolino bagnato e strofinate, poi passate un panno o una spugna inumiditi.
  • Usate sempre lo spazzolino anche per togliere la sporcizia attorno alle placchette degli interruttori.







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