Ragno violino

Il ragno violino: un velenoso aracnide che vive in Italia

Lo sapevate che esiste un ragno dal nome insolito come il ragno violino? Attualmente, a livello mondiale, sono conosciute 110 famiglie di ragni con 3.565 generi e 38.663 specie? E che per l’Italia sono note 49 famiglie con 375 generi e 1.534 specie?

I ragni, purtroppo, vengono catalogati tra i rappresentanti di quella fauna minore considerata dall’uomo genericamente minacciosa o repellente, da bandire o da cancellare senza ripensamenti dai nostri ambienti di vita quotidiana, e sono più temuti ed evitati che guardati con l’attenzione e l’interesse che invece meriterebbero.

Questi invertebrati sono erroneamente scambiati per insetti, ma non lo sono in quanto appartengono agli aracnidi che sono un gruppo comprendente molte specie predatrici e velenose, quali scorpioni (che vengono pure mangiati !), ragni, acari, zecche e qualche altro invertebrato.

Gli aracnidi appartengono agli artropodi chelicerati, non hanno antenne e ali, il loro corpo è diviso in due sezioni collegate da un ristretto peduncolo: il capo-torace e l’addome. Il capo-torace porta gli occhi disposti in vario modo, due paia di appendici boccali (cheliceri e pedipalpi), e quattro paia di zampe, mentre l’addome porta gli stigmi respiratori, l’orifizio genitale e le filiere.

Secondo il più celebre  aracnologo italiano, Paolo Marcello Brignolii ragni sono, in linea di massima, più abbondanti come numero di specie e di famiglie nelle regioni calde ed umide mentre scarseggiano in particolare, a quanto sembra, nelle zone fredde e secche. Anche il solo freddo è un fattore limitante: le famiglie e le specie diminuiscono via via che ci si avvicina ai poli; lo stesso sembra valere per la mancanza d’umidità: le forme deserticole sono nel complesso assai scarse.

Tutti i ragni sono provvisti di veleno che, con la seta, costituisce un’insostituibile arma di predazione. Le specie realmente pericolose per l’uomo appartengono ad almeno 5 generi:

  • Atrax (Hexathelidae)
  • Harpactirella (Theraphosidae)
  • Latrodectus (Theridiidae)
  • Loxosceles (Sicariidae)
  • Phoneutria (Ctenidae).

 

In Italia esistono alcune specie di ragni che possiedono un veleno in grado di esercitare effetti gravi e rilevanti sullo stato di salute  delle persone colpite. In particolare, le specie di ragni realmente pericolose presenti in Italia sono sette: Latrodectus tredecimguttatus (la malmignatta, o vedova nera mediterranea, detta anche ragno volterrano), Loxosceles rufescens (Sicariidae) conosciuto anche come ragno violino o ragno recluso, Steatodapaykulliana  (Theridiidae), Lycosa tarantula (Lycosidae), Cheiracanthium punctorium Villers, Cheiracanthium mildei, altrimenti detti ragni dal sacco giallo per via della forma e del colore del nido (Miturgidae), e Tegenaria agrestis (Agelenidae).

Sono dunque 17 le specie di ragni in grado di influire sulla salute umana, su un totale di 1534 specie note per la sola Italia; i ragni velenosi rappresentano solo circa l’1% del totale.

Uno dei ragni italiani più pericolosi è il ragno violino, appartiene alla famiglia Sicariidae (dal latino sicarium, sicario, assassino per la tossicità del suo veleno), ordine Araneae, Classe Arachnida. Il nome “lexoscele” deriva dalla posizione obliqua che assumono le loro zampe a riposo e proviene dal greco “λοξός” che in italiano significa “obliquo”. Più piccolo e molto meno conosciuto della vedova nera mediterranea, il ragno violino (Loxosceles rufescens) è sicuramente molto pericoloso per le conseguenze della sua puntura, che quasi nessuno conosce, ma che meriterebbe altrettanta attenzione.

In caso di morso e’ consigliabile lavare accuratamente la zona del morso con acqua e sapone neutro, chiamare subito un medico per farvi visitare. Quando andate in ambulatorio per la visita cercate di ‘catturare’ il ragno (senza schiacchiarlo per renderlo riconoscibile) per poterlo mostrare al medico. Capire da quale tipo di ragno si e’ stati morsi e’ di fondamentale importanza per poter approcciare in maniera corretta il paziente.

 

Come riconoscere il ragno violino

Tenuto conto della pericolosita’ del ragno violino e’ importante imparare correttamente a riconoscere tale specie. Elenchiamo qui alcune delle cose che e’ possibile controllare per cercare di capire se avete davanti un ragno violino:

  • E’ un ragno schivo e poco aggressivo. Se vi avvicinate non tentera’ di attaccarvi ma di fuggire.
  • Tende a stare in luoghi bui (non ama affatto la luce): se ne trovate uno in pieno giorno in giro per casa probabilmente non e’ un ragno violino.
  • Il ragno violino ha solo 6 occhi (3 fila da 2) anziche’ 8 (come la maggior parte dei ragni)
  • Ha il classico disegno ‘a violino’ sulla testa/dorso (motivo per il quale ha preso il nome di ‘ragno violino’)
  • Ha tipicamente un colore di due tonalita’ di marrone (marrone chiaro e marrone scuro)
  • Ha 8 zampe lunghe e sottili e prive di spine (ma solo piccoli peli, difficilmente visibili a occhio nudo)

 

Scopriamo addesso tutti i dettagli di questo pericoloso ragno, consigliandovi, nel dubbio, che l’approccio migliore e’ semplicemente di stargli alla larga !

Inoltre ribadiamo, con forza, che se si viene morsi da un ragno e avete il minimo dubbio che possa essere un ragno violino rivolgetevi subito al vostro medico di fiducia.

1. Habitat

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Il ragno violino (Loxosceles rufescens) e’ un ragno piuttosto timido e se dovesse venire disturbato o minacciato, tende ad allontanarsi e preferisce fuggire piuttosto che attaccare, e raramente morde.  Si chiama così per una sorta di disegno nerastro sull’addome, dalla forma simile allo strumento da cui prende il nome.

Questo aracnide e’ originario del bacino del Mediterraneo ed e’ distribuito in Francia, Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Creta, Turchia, tutti i paesi del Nordafrica dal Marocco all’Egitto, Israele, Palestina, Giordania e Libano.

Questi tipi di ragni sono presenti alle basse quote in gran parte d’Italia, seppure con una distribuzione molto frammentata. In Italia si può facilmente trovare lungo le coste dell’Italia peninsulare, in Sicilia e Sardegna e in molte delle isole minori. Purtroppo, essendo una specie sinantropa, vive a stretto contatto con l'uomo, lo si ritrova spesso nelle aree urbane e rurali ed è un invisibile ospite, nelle case italiane. Spesso vivono anche nei dintorni delle abitazioni, ma sono molto timidi e di abitudini notturne, quindi raramente vengono notati.

Questa specie essendo notturna è raramente osservata e per mordere bisogna proprio che capiti tra i vestiti, nelle scarpe o, peggio, sul cuscino o tra le lenzuola. Il genere Loxosceles è diffuso a livello mondiale nelle aree più calde, mentre il genere Sicarius occupa principalmente l'America meridionale e l'Africa meridionale. 

Questo ragno risulta di difficile riconoscimento, perché a volte la forma scura del violino sul loro prosoma non è molto visibile, ma in alternativa e per una sicura identificazione, possiamo contare il numero e la disposizione dei loro occhi.

Loro, infatti, hanno una disposizione particolare ed unica degli occhi in quanto possiedono 6 e non 8 occhi come mella maggior parte dei ragni. I 6 occhi, quindi, costituisce uno strumento diagnostico infallibile per l’identificazione della specie.

2. Morfologia e abitudini

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Il corpo del Loxosceles rufescens (come di tutti ragni) è diviso in due regioni facilmente distinguibili: il cefalotorace o prosoma, che appare sclerificato e portatore di tutte le appendici di cui il ragno è provvisto, e l'addome o opistosoma, che è insegmentato e sede delle filiere. Il colore del cefalotorace è piú tendente al beige e al marrone chiaro ma piuttosto mutevole, quello dell’addome va dal giallo all’arancio. Sul cefalotorace e’ presente una macchia scura che ricorda la sagoma di un violino col manico che si estende verso l'addome (da cui prende il nome).

I ragni violino sono sicuramente dei ragni relativamente piccoli ed hanno misure variabili tra i 6 e 20 mm. Nella femmina il corpo misura mediamente 8-11mm (con le zampe circa 2-2,5cm), ma le dimensioni tra un esemplare e l'altro sono assai differenti. Il maschio è  generalmente più piccolo (7-8 mm), ma ha le zampe più lunghe ed esili, l’addome meno rotondo e pronunciato e, rispetto alle femmine, ha i pedipalpi enormemente più grandi e allargati.

Ma questi aracnidi possiedono anche una caratteristica peculiare e unica che riguarda i loro occhi, in quanto dispongono di 6 occhi, riuniti a gruppi di due in semicerchio con una coppia di mediani e due coppie laterali, invece di 8, come la maggior parte degli altri ragni.

I Ragni violino sono ragni molto resistenti e possono sopravvivere 6 a 12 mesi senza cibo né acqua e sono molto longevi per questo tipo di animali: alcuni esemplari hanno superato i 15 anni di vita. Ma maggior parte di loro hanno una vita media di 2 a 4 anni.

Questi ragni sono cacciatori notturni ingegnosamente efficienti e si nutrono di scarafaggi, altri ragni, insetti (di dimensioni anche molto più grandi di loro) e di formiche. Pungendo le prede catturate, iniettano loro il veleno per immobilizzarle e digerirne le parti interne, che verranno in seguito succhiate e ingerite. Nonostante usano tessere una tela, questa viene limitatamente utilizzata nella caccia, e, quasi sempre, avviene che il ragno si allontana da questa per predare. La deposizione delle uova si verifica maggiormente da maggio a luglio. 

3. Veleno

Il ragno violino: un velenoso aracnide che vive in Italia

Tutti i ragni possiedono delle ghiandole velenifere e sono alloggiate nei cheliceri o nel prosoma. Si tratta di un paio di ghiandole racchiuse in una sottile membrana elastica e dotate di un canale velenifero che sbocca nella parte apicale dell’uncino.

I loro veleni, in particolare quelli pericolosi per l'uomo, possono essere di tipo neurotossico o di tipo necrotizzante. Il ragno violino e tutti i ragni appartenenti al genere Loxosceles, sono dotati di quest'ultimo genere di veleno (necrotizzante) che, non agisce sul sistema nervoso e sulla muscolatura da questo controllata, ma produce effetti degenerativi direttamente sui tessuti intorno al punto di puntura.

Il veleno del ragno violino, nello specifico, e’ composto da una miscela di vari enzimi necrotossici tra i quali spicca la fosfatasi alcalina, la ialuronidasi che serve per la digestione dei tessuti connettivi, la lipasi utile per la digestione dei grassi, la proteasi per digerire le proteine (Loxolisina A e Loxolisina B responsabili degli effetti emorragici e di necrosi delle cellule). Ma l'enzima identificato come responsabile della distruzione dei tessuti attraverso la necrosi delle cellule è l'enzima sfingomielinasi D, ritrovato in ambito animale solo in alcuni batteri patogeni. Pare che il Loxosceles poi sia uno dei pochi ragni necrofagi, e sui suoi cheliceri si è trovato anche il batterio Clostridium.

Secondo molti scienziati, gli effetti dermonecrotici vengono prodotti quando il ragno emette, oltre al veleno, anche i succhi gastrici (emessi dal ragno per “digerire” la preda). Il morso di Loxosceles è anche pericoloso perchè, sui suoi cheliceri ci sono dei batteri simbionti che penetrano nella preda assieme al veleno con il morso. Il loro morso all’inizio non è doloroso (quindi spesso la vittima si accorge solo dopo l’inizio dei sintomi che c’e’ qualcosa che non va), ma produce gonfiore e necrosi superficiale dei tessuti in 2-8 ore, seguito a volte da malessere più generale. La ferita è molto lenta a guarire e può richiedere settimane e addirittura mesi, lasciando una cicatrice ben visibile, grande quanto una piccola moneta.

Circa due terzi dei morsi del ragno violino, in realtà’, sono asintomatici, ma se il veleno viene iniettato e il soggetto e’ allergico, si possono avere o sintomi locali o sintomi generalizzati in tutto il corpo, chiamati in entrambi i casi loxoscelismo. Il suo veleno agisce localmente, seguito da un aggravamento della zona lesionata, che si approfondisce e si estende, assumendo l’aspetto di un’ustione profonda; a ciò può seguire emolisi, insufficienza renale a causa dei depositi di emoglobina secondaria all'emolisi. Le urine possono diventare più scure o marroni e il paziente diventare oligurico, anurico o mostrare una insufficienza renale acuta simile a quella causata dal veleno del serpente Crotalo, e, infine,  può seguire anche la morte per shock anafilattico.

Se venite morsi da un ragno violino dovete consultate subito un medico o recatevi presso un centro antiveleni.

L'ideale sarebbe raccogliere il ragno per poterlo mostrare ed effettuare una diagnosi precisa. Il loxocelismo sistemico, che colpisce gli organi interni, appare solo nel 16% circa dei morsi e può causare sintomi più gravi, potenzialmente letali per individui già deboli, come bambini sotto i sette anni, anziani, malati e individui con il sistema immunitario compromesso.

4. Specie simili

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Il genere Loxosceles è diffuso a livello mondiale nelle aree più calde, mentre il genere Sicarius occupa principalmente l'America meridionale e l'Africa meridionale.

Esistono tanti membri della famiglia Loxosceles e tutti vengono chiamati comunemente "ragni violino" o "ragni eremita ( recluse )".. anche se in realtà le differenze tra i tre tipi sono notevoli. Il Loxosceles reclusa e il Loxosceles laeta, tutti e due della stessa famiglia (Sicariidae) il primo si trova nel nord america e Australia, il secondo in sud america e Australia. Entrambe le specie hanno un veleno cititossico e necrotizzante.

Imparentato con il Ragno Violino (Loxosceles rufescens), il Brown Recluse (che possiamo chiamare "ragno bruno solitario") è in realtà molto più pericoloso del cugino italiano: si tratta infatti di uno dei ragni più velenosi al mondo anche se il tipo di veleno è lo stesso. Fortunatamente il veleno del genere italiano non è cosi' potente. Il Brown Recluse o Recluse Loxosceles, un piccolo ragno marrone si trova di solito nel Midwest, tra Missouri, Oklahoma e Arkansas. Si tratta di un ragno piuttosto piccolo, in genere lungo tra 6 e 20 millimetri, anche se ci sono esemplari più grandi. L'esemplare più grosso mai censito era lungo 7 centimetri.

Il cosiddetto  "loxoscelismo"  rappresenta un problema di reale importanza sanitaria in Colombia, Argentina, Cile, Brasile ecc. Tramite uno studio effettuato all’università’ brasiliana di Minas Gerais e pubblicato dalla riviata Vaccine, alcuni ricercatori sono riusciti a riprodurre in laboratorio una proteina fatta da tre parti della tossina del ragno e l’hanno testata su alcuni animali, verificando che in questi si producono gli anticorpi contro il veleno. Questo siero, ricavato da una proteina sintetizzata ricavata dai ragni Loxosceles, potrebbe essere l’inizio di una nuova generazione di vaccini anti-veleno e contribuire a salvare milioni di vite nel mondo.

I sieri che esistono ora sono prodotti con la tossina intera, e possono essere pericolosi, mentre con questa tecnica c’e’ la protezione ma senza effetti collaterali. Alcune specie sono più velenose di altre, in particolare la quantità di sfingomielinasi posseduta dalle Loxosceles cileni e dalle Sicarius sudafricane è un ordine di grandezza maggiore rispetto a quella degli altri ragni della stessa famiglia, come la Loxosceles reclusa e la Loxosceles rufescens.



5. Casi mortali in Italia

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In rari casi tuttavia, l’inoculazione del veleno può portare ad effetti più gravi, con febbre alta, problemi al fegato e alla coagulazione del sangue che possono persistere per diversi giorni, portando alla morte. Sembra che a questa specie sia dovuto l’unico caso di decesso per avvelenamento da ragno accertato in Italia, che riguarda una donna di 41 anni, Rita Pau di Cinisello Balsamo (Milano) morsa due volte sul collo nel 2000. A nulla sono servite trasfusioni di sangue e dosi massicce di antibiotici in quanto il suo sangue era avvelenato e fu affetta dalla sindrome di Moschowitz, una malattia rara provocata anche da morsi di animali velenosi. Il progressivo aggravarsi del quadro clinico l’ha condotta alla morte in tre giorni, ma sulla reale identità della specie rimangono ancora diversi dubbi. Pare infatti che il ragno incriminato possa essere il più pericoloso Loxosceles americano (L. laeta o L. reclusa), introdotto per errore assieme a qualche tipo di merce.

Un altro caso grave di morso da ragno violino  viene riscontrato in Sardegna e riguarda un uomo di 75 anni morso nella regione tra gli occhi ed il naso. Il mattino dopo il paziente aveva intenso prurito nell’area e una bolla bluastra. Dopo tre settimane, quando l’uomo si e’ presentato al pronto soccorso, tutta la meta’ superiore del viso era “mangiata” dalla necrosi. Gli fu praticata immediatamente Chirurgia ricostruttiva del viso fu immediatamente praticata e dopo quasi 2 mesi il paziente fu dichiarato guarito. Ma dopo un’altra settimana, l’uomo e’ deceduto a causa di un infarto.

Molti casi di morte, invece, sono stati riportati in tutto il mondo per i morsi sia di Loxosceles reclusa sia delle specie sud americane Loxosceles laeta e Loxosceles intermedia.






Note

Alcuni links per approndire:

 

Ecco dei casi di morso di ragno violino che sono finiti nelle cronache dei quotidiani online:

 

 

Alcuni video sul ragno violino:

 

 

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5 commenti su “Il ragno violino: un velenoso aracnide che vive in Italia”

  1. mio nipote è stat0 punto da un ragno un giorno fa mia sorella lo ha portato al pronto soccorso e gli hanno dato da prendere antistaminico e cortisone ,però stasera mia ha telefonato dicendomi che il bambino ha tutto rosso sotto agli occhi e si sta preoccupando qualcuno mi sa dire qualche cosa a riguardo’?

  2. Ciao Cinzia, ti consigliamo sicuramente di portare il bambino al pronto soccorso in ospedale.

    Se è possiibile portate con voi il ragno che ha morso il bambino (ma non schiacciandolo se no diventa irriconoscibile) per capire che tipo di veleno può aver iniettato: questo aiuterà i medici a capire che tipo di approccio avere.

    In bocca al lupo!

  3. Sono un medico! Ma credete davvero che unmedico di famiglia vedendo un ragno possa capire cosa deve fare…ammesso che non fugga dalla finestra?
    118 o Pronto soccorso! Non sentite ste stupidate.

  4. Salve, ho una foto da mostrarvi, potete dirmi se è compatibile col morso del ragno violino?

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