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La nuova età dell’oro dei dirigibili

Il 6 maggio 1937, in tutto il mondo, la gente inorridì vedendo in televisione il dirigibile tedesco Hindenburg prendere violentemente fuoco mentre cercava di attraccare a un pilone di ormeggio nel New Jersey.

Pochi secondi dopo le prime fiamme, il velivolo lungo 245 metri puntava il muso a terra e si afflosciava in un mucchio di cenere.

L’incidente, in cui morirono 36 persone, distrusse la fiducia dell’opinione pubblica nella sicurezza dei dirigibili.

In genere ci si dimentica però che nei mesi prima dell’incidente l’Hindenburg aveva vissuto una breve età dell’oro in cui traghettava i passeggeri da una parte all’altra dell’Atlantico nella massima comodità.

Adesso, a 80 anni dal suo varo, è possibile che i dirigibili tornino nei cieli? Sembrava un’invenzione che doveva rimanere esiliata nei di storia.

Ma da quest’anno gli aeromobili potrebbero tornare nei nostri cieli!

1. Alzati e vola

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Per decollare, i dirigibili si basano sul principio di Archimede: la differenza fra la densità del gas al loro interno e quella dell'aria esterna crea una forza verso l'alto che li spinge in aria.

È esattamente lo stesso fenomeno che solleva i palloncini. I primi dirigibili, come l'Hindenburg (nella foto), erano pieni di idrogeno, perché è il gas più leggero e quindi offre la massima spinta possibile.

Lo svantaggio è che questo gas è anche estremamente infiammabile.

Perciò i dirigibili erano vulnerabili a esplosioni provocate da perdite di carburante o da fulmini, a maggior ragione perché tendevano a volare sotto le nubi.

Il disastro dell'Hindenburg è una drammatica lezione sui rischi dell'uso dell'idrogeno.

Oggi i dirigibili vengono riempiti di elio: si tratta di un gas lievemente più pesante dell'idrogeno, che quindi fornisce una portanza minore, ma in compenso non è infiammabile.

A differenza dell’Hindenburg, i dirigibili più recenti non intendono competere con altri mezzi per il trasporto dei passeggeri.

Offrono, invece, un modo economico e flessibile per trasportare merci in zone remote dove le strade asfaltate e altre infrastrutture sono scarse o addirittura inesistenti.

Li si potrebbe usare, per esempio, per consegnare attrezzature e personale in miniere e siti estrattivi difficili da raggiungere, o magari addirittura nell’Artide, che sta diventando rapidamente un centro di interessi economici grazie alle riserve di petrolio ancora non sfruttate nascoste sotto il ghiaccio.

2. Il meglio di due mondi

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Nel corso degli ultimi anni varie società hanno cominciato a sviluppare nuovi modelli di dirigibile nella speranza di assicurarsi una fetta di questo mercato nascente.

La Lockheed Martin, una grande compagnia attiva nei settori dell'ingegneria aerospaziale e della difesa, ha presentato di recente, al Paris Air Show, la Hybrid Airship (nella foto).

Unisce una struttura tradizionale riempita di elio a uno scafo aerodinamico a più lobi, dotato di ali simili a quelle di un aereo, per fornire maggiore portanza. In questo modo ha bisogno di una quantità minore di elio rispetto a un dirigibile standard.

Può raggiungere una velocità di 111 km/h, ha un’autonomia di 2600 chilometri e, secondo la Lockheed Martin, rispetto a un elicottero utilizza appena un decimo del carburante per tonnellata di carico.

“I primi dieci anni di studi sono serviti per sviluppare la struttura a più lobi. È un equilibrio delicato tra peso, prestazioni e aerodinamica”, spiega Bob Boyd, direttore del programma presso gli Skunk Works della Lockheed Martin.

“È possibile un modello con un unico lobo, o con cinque, sette o venti. C’è un'enorme varietà di combinazioni, ma dal punto di vista economico la migliore è questa”.

La struttura ibrida offre anche maggiore versatilità in fase di partenza. Quando trasporta più del 70 per cento del suo carico massimo di 21mila chili, la Hybrid Airship può decollare come un aeroplano.

Per affrontare superfici non pavimentate, gli ingegneri della Lockheed l'hanno dotata di un sistema a cuscino d'aria che permette al velivolo di rimanere lievemente sollevato dal suolo mentre decolla.

Dato che l'elio fornisce tra il 70 e 1 '80 per cento della portanza, l’aeromobile può decollare e atterrare verticalmente come un normale dirigibile quando porta meno del 70 per cento del peso massimo. Gli sviluppatori ritengono che questo metodo di funzionamento sia versatile e ottimizzi i costi.

“Sono pochi i parametri che contano veramente. Il più importante è sicuramente il costo. Stiamo cercando di costruire una piattaforma che vada bene per le esigenze di spesa e di trasporto di diversi clienti”, continua Boyd.
“Desideriamo che il nostro aeromobile voli 24 ore su 24, 7 giorni alla settimana, per almeno 300 giorni all'anno, per lo più tra le stesse destinazioni”.

3. Zavorra dal passato

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I primi dirigibili avevano bisogno, quando atterravano, di qualche tipo di zavorra esterna (in genere, era costituita da acqua) per evitare di risollevarsi mentre venivano sbarcati i passeggeri e il carico.

In certe località però l'accesso ai materiali per la zavorra è problematico. Alcune società hanno studiato soluzioni per eliminarne del tutto il bisogno.

Una è la Worldwide Aeros Corp, che sta sviluppando il dirigibile Aeroscraft (nella foto).

Quando atterra, il sistema COSH (Control Of Static Heaviness) comprime dentro alcuni serbatoi una parte dell'elio, rendendolo così più denso.

Al momento di ripartire, viene di nuovo liberato nelle struttura principale. È un sistema simile a quello con cui un sottomarino regola la profondità.

“La possibilità di rimanere sospeso per ore su una certa area e di scaricare e caricare rapidamente il carico senza bisogno di zavorra è ciò che distingue l'Aeroscraft dagli altri”, afferma il direttore del progetto, John Wertz.

È unico anche l’approccio al carrello: anziché atterrare su ruote o pattini, l'Aeroscraft usa cuscini appositamente progettati, il che gli permette di posarsi senza problemi su quasi tutte le superfici, compresa l'acqua.

È anche possibile espellere o risucchiare l'aria attraverso i cuscini, cosicché il dirigibile può funzionare come un hovercraft durante il rullaggio, o afferrarsi al terreno durante le operazioni di carico e scarico.

4. Volare alto

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Anche una società britannica, la Hybrid Air Vehicles, è alle ultime fasi dello sviluppo di un dirigibile da trasporto, l'Airlander 10 (nella foto).

Come la Hybrid Airship della Lockheed. l'Airlander è riempito di elio e provvisto di uno scafo alato a più lobi che fornisce al veicolo circa il 40 per cento della portanza.

“Uno degli elementi che rendono l'Airlander concorrenziale è il materiale robusto ma leggero dello scafo. Grazie ai suoi strati di fibre rinforzate di Tediar. Mylar e Vectran è ben protetto, robusto e impermeabile all'elio, proprietà essenziali per mantenere la forma dello scafo in tutte le condizioni meteorologiche e di volo”, dichiara David Stewart, a capo degli studi aeronautici.

L'Airlander ha una velocità di crociera di 148 km/h, può portare un carico massimo di dieci tonnellate e può rimanere in aria anche cinque giorni.

Ognuno dei suoi quattro motori diesel può ruotare in modo da puntare in alto o in basso, il che permette al dirigibile di rimanere sospeso in aria e di atterrare su quasi qualsiasi superficie, compresi ghiaccio, sabbia e acqua.

Non è probabile che faremo presto la fila per imbarcarci su un dirigibile destinato verso qualche località esotica, ma i giganti del cielo potrebbero essere avviati verso una nuova età dell'oro, per quanto, forse, un po' meno affascinante di quella dell'Hindenburg.



5. Timeline

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  • 1 Dicembre 1783
    Jacques Charles e i fratelli Robert inaugurano il primo pallone pieno di idrogeno con esseri umani a bordo.
  • 24 Settembre 1852
    Henri Giffard vara la prima aeronave a vapore, che è anche la prima che si può dirigere.
  • 1 Dicembre 1872
    Paul Haenlein crea un motore a combustione interna per muovere il dirigibile, con combustibile preso dal gas della nave.
  • 2 Luglio 1900
    Lo zeppelin LZ1 compie il viaggio inaugurale. La struttura rigida in metallo farà da modello per i dirigibili successivi.
    L'Hindenburg collegava regolarmente l'Europa e gli Stati Uniti. L'Hindenburg era un velivolo di lusso che offriva viaggi veloci attraverso l'Atlantico.
    I progettisti avrebbero voluto usare l'elio per dargli portanza, ma non poterono importarlo dagli USA.
  • 3 Giugno 1925
    Il primo volo del famosissimo dirigibile della Goodyear. Negli USA compariranno regolarmente in occasione di eventi sportivi.
  • 4 Marzo 1936
    L'Hindenburg compie il suo volo inaugurale. Con più di 245 metri, è lungo più del doppio di un moderno Airbus A380.
  • 6 Maggio 1937
    L'Hindenburg esplode dopo un tentativo di atterraggio alla fine di un viaggio transatlantico (nella foto, il momento dell'esplosione). Si discute tuttora sulle cause.
  • 31 Gennaio 2006
    La Lockheed Martin completa con successo un test della sua P-791 Hybrid Airship, dotata di una struttura a più lobi che genera portanza.
  • 7 Agosto 2008
    Primo volo del prototipo HAV-3, che è alla base dei dirigibili Airlander, muniti di ali ibride. L'Airlander sarà l'aeromobile più lungo al mondo.
    Venduto originariamente all'esercito statunitense, l'Airlander Hybrid Air Vehicle - un enorme dirigibile pieno di elio grande come un campo da calcio - decollerà per la prima volta quest’anno grazie ai suoi sviluppatori.
  • 3 Gennaio 2013
    La Woldwide Aeros Corp sperimenta con successo il proprio prototipo Dragon Dream, che adesso è diventato il programma Aeroscraft.
  • 2015
    Al Paris Air Show, la Lockheed Martin annuncia ufficialmente l'apertura delle ordinazioni per la sua Hybrid Airship.
  • 2016
    Più di dieci società stanno sviluppando progetti per competere sul mercato dei dirigibili.








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