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Le 5 regole per scrivere un curriculum professionale

Il curriculum vitæ è un documento che contiene l’elenco delle esperienze lavorative e accademiche di un individuo e di norma viene redatto per presentare se stessi così da ottenere un’intervista con potenziali datori di lavoro.

Esso, infatti, rappresenta la prima fonte informativa in base alla quale il datore di lavoro (o il selezionatore del personale) decide se convocare o meno il candidato, per valutarne l’assunzione.

Che cosa puoi fare per evitare che il curriculum che hai scritto e inviato all’azienda per cui sogni di lavorare da una vita intera finisca nella spazzatura senza nemmeno essere letto?

Prima di tutto, cerca di distinguerti, perché gli uffici risorse umane, così come le agenzie di lavoro e le imprese di qualunque dimensione, hanno a che fare tutti i giorni con richieste di lavoro che devono gestire, distinguere e necessariamente smaltire.

Insomma, il tuo curriculum deve essere di impatto: già, ma come fare un cv professionale in termini pratici?

 

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1. Regola 1: completezza delle informazioni

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Inserisci informazioni dettagliate per rendere il CV il più possibile completo: schematizza iniziando con i tuoi dati anagrafici e i recapiti a cui puoi essere contattato, per poi proseguire con il percorso scolastico che hai affrontato e le esperienze formative che hai vissuto.

Quindi ti puoi focalizzare sulle esperienze professionali, prima di passare alla descrizione delle tue capacità in ambito informatico e della tua conoscenza delle lingue straniere.

Infine, non dimenticare di aggiungere il tuo consenso per il trattamento dei dati personali in conformità a quanto indicato dal Decreto Legislativo n. 196 del 2003 all'articolo 13.

Il curriculum è il biglietto da visita con cui ti presenti: esso deve fotografare in modo perfetto le tue abilità e le tue esperienze, ma cerca di non essere eccessivamente pignolo o prolisso.

Onestà e capacità di sintesi sono le doti a cui non puoi rinunciare nella stesura del tuo cv.

In ogni caso, come strumento di presentazione, il CV deve possedere delle caratteristiche intrinseche irrinunciabili, che lo faranno apprezzare molto al selezionatore:

  • il CV deve essere razionale ossia chiaro e ben strutturato;
  • il CV deve essere coerente, ossia mostrare un “filo rosso” che unisca e dia senso alla tua storia formativa e lavorativa;
  • il CV deve essere professionale, ossia comunicare il tuo grado di competenza e di padronanza del ruolo per cui ti proponi.

 

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2. Regola 2: semplicità

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Quindi il tuo obiettivo deve essere quello di “salvaguardare” il tuo curriculum e di renderlo appetibile per il successivo approfondimento!

CV disordinati, raffazzonati, scritti con caratteri microscopici hanno buone probabilità di essere buttati nel cestino!

Infatti il CV deve presentarsi bene già visivamente nella forma: deve essere ordinato, chiaro, di facile lettura.

In genere, i responsabili delle assunzioni danno una veloce scorsa ai vari CV prima di fare una scelta. 

Fate in modo che il vostro CV sia leggibile usando frasi brevi, un linguaggio positivo, e, all’occasione, una terminologia tecnica. Eliminate le informazioni ridondanti o ripetitive.

La brevità è sinonimo di semplicità, e la semplicità è sinonimo di efficacia: con tutta probabilità, il selezionatore chiamato a esaminare il tuo cv avrà poco tempo per leggerlo da cima a fondo, ed è per questo motivo che dovrai puntare tutto sulla leggibilità e sulla facilità di comprensione.

A questo proposito, ti potrebbe essere utile fare riferimento al formato europeo, che ti consente di offrire ai tuoi contenuti una impostazione pulita e ordinata.

 

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3. Regola 3: personalizza le informazioni in base alla posizione lavorativa

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Quando scrivi e spedisci un curriculum, devi fare capire a chi lo riceve che non ha tra le mani una candidatura generica che è stata copiata e incollata per decine di offerte di lavoro, ma una proposta unica, realizzata su misura per il ruolo per cui è stata inviata.

I dettagli sono decisivi in questo senso: non dimenticare di intestare il tuo messaggio di posta elettronica o la lettera di presentazione a cui alleghi il cv, indicando il nome del referente in azienda o almeno la ragione sociale della stessa.

Cerca di valorizzare, all'interno del tuo curriculum, le capacità più in linea con le caratteristiche della figura professionale ricercata.

Il Curriculum è la sintesi del tuo percorso di formazione e di lavoro, delle esperienze che hai svolto, delle competenze che hai maturato.

Lo scopo del CV è quello di farti ottenere un colloquio, facendo sì che il selezionatore ti reputi potenzialmente adatto per la posizione che ha da offrirti, tanto che valga la pena conoscerti di persona.

  • Il CV è il tuo biglietto da visita: descrive in poche righe chi sei e cosa sai fare
  • Il CV è il tuo spot pubblicitario: in pochi secondi deve catturare l'attenzione del selezionatore e comunicare la tua unicità rispetto alla “concorrenza”
  • Il CV è la tua vetrina: serve per mostrare i tuoi “pezzi forti”, il meglio che puoi offrire per svolgere quella professione!

Quindi ricorda che il tuo CV non è e non potrà mai essere la tua autobiografia! Non è una descrizione completa delle tue esperienze e delle tue scelte, ma una presentazione essenziale del tuo percorso, delle tappe significative, delle tue caratteristiche più salienti, dei tuoi punti di forza, dei risultati che hai raggiunto.

 

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4. Regola 4: aggiorna costantemente le informazioni

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Chi mai si sognerebbe di inviare un cv non aggiornato?

Eppure stando all'esperienza dei recruiter e ai loro resoconti questo è un errore in cui incappano molti candidati.

Un aggiornamento costante è molto importante sia sul piano dei contenuti che a livello formale (i CV non aggiornati da più di 6 mesi difficilmente saranno presi in considerazione).

Inserisci le esperienze formative a cui hai preso parte di recente e integra il tuo résumé con attività che hai svolto negli ultimi tempi: sarà utile.

È necessario evitare alcuni errori comuni, commessi soprattutto da chi è alle prime armi. Ecco gli errori più comuni da evitare quando si scrive il Curriculum:

  • Omettere le informazioni personali e i dati anagrafici come Nome, Cognome, data e luogo di nascita e di residenza, nazionalità per gli stranieri
  • Omettere i contatti (e-mail e numero di telefono)
  • Citare esperienze e studi con dettagli non rilevanti o significative
  • Esagerare nel descrivere competenze o, peggio, includere capacità che non si hanno
  • Omettere il consenso al trattamento dei dati personali se necessario
  • Sii breve, conciso e diretto. Il tuo curriculum non deve superare le due pagine.

 

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5. Regola 5: originalità

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Infine, l'ultima regola da rispettare per un curriculum professionale ed efficace riguarda l'originalità dello stesso: cerca di mettere da parte le classiche frasi fatte su capacità relazionali e lavoro in team e prova a renderti riconoscibile e a distinguerti rispetto ai tuoi competitor.

Come? Con la scelta di una foto adeguata, per esempio, ma anche con l'indicazione delle tue passioni, dei tuoi sogni e delle tue ambizioni, sia sul piano professionale che a livello personale.

Devi riuscire a lasciare il segno non solo come collaboratore, ma come individuo. Un buon CV deve soddisfare le esigenze dell'organizzazione a cui si rivolge.

A meno che non ci si rivolga ad un'agenzia per il lavoro generica (pubblica o privata, vedi sotto), difficilmente un unico CV andrà bene in ogni situazione.

Meglio quindi cercare di immedesimarsi nei panni di chi leggerà il CV, per cercare di fargli capire che potremmo essere la persona adatta alle sue esigenze.

Dal momento che il Curriculum deve essere una risposta ad una esigenza espressa da una organizzazione che sta cercando personale, esso deve evidenziare le esperienze pertinenti ed i risultati ottenuti dal candidato, sottolineando il valore che potrebbero avere in relazione al lavoro per il quale si sta facendo domanda.

Quindi, non è necessario riempire il CV con qualsiasi dettaglio vi venga in mente circa studi o esperienze lavorative passate.

È buona norma invece riportare le esperienze e i percorsi di formazione più significativi dal punto di vista del destinatario del curriculum.

Rileggete, rileggete… e rileggete. Prendetevi del tempo: dopo aver scritto il CV, letto e riletto, lasciate passare qualche giorno.

Poi rileggetelo: potreste scoprire che la vostra presentazione è noiosa o poco chiara in alcuni passaggi e che necessita di modifiche prima di essere inserita sul mercato del lavoro.

Fate leggere il vostro CV anche a parenti e amici per avere un altro punto di vista da chi magari ha più esperienza di voi nel mondo del lavoro.

 

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