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Libri da leggere assolutamente – L’ appuntamento mensile con i libri (Gennaio 2021)

Per questo mese di Gennaio 2021 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.

Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.

«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro» Umberto Eco.

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1. "Una storia americana. Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire" di Francesco Costa

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Al termine di un anno sconvolto da avvenimenti inimmaginabili, gli americani hanno scelto il 46° presidente degli Stati Uniti in una delle elezioni più contese della storia. Joe Biden e Kamala Harris sono il nuovo volto della Casa Bianca. La loro vittoria ha catalizzato le speranze di decine di milioni di persone, ma la sfida che hanno davanti non è semplice: sarà interessante osservare come proveranno a traghettare gli Stati Uniti fuori dal momento più delicato della storia recente.
Il modo migliore per conoscere come sarà la Casa Bianca di Joe Biden e Kamala Harris è conoscere chi sono e cosa hanno fatto fin qui. Perché la politica e il potere non cambiano le persone: le rivelano per quello che sono. Francesco Costa traccia quindi un ritratto della nuova presidenza percorrendo le straordinarie biografie dei due protagonisti, e i momenti che hanno segnato le loro vite.
Dalla campagna elettorale del 1972, con cui Joe Biden diventò il più giovane senatore degli Stati Uniti, alla vicepresidenza al fianco di Barack Obama, dall'infanzia di Kamala Harris nei quartieri-ghetto per afroamericani della West Coast alla carriera da avvocata e procuratrice che l'ha portata a scrivere il suo nome nella storia americana ancora prima di diventare la prima donna, la prima persona di colore e la prima indiana-americana vicepresidente degli Stati Uniti d'America.
Le vittorie, le sconfitte, gli errori ci raccontano qualcosa non solo del tipo di presidente e vicepresidente che governeranno la più grande potenza mondiale, ma anche delle lezioni che hanno imparato nel corso delle loro vite, di come hanno affrontato avversari e ostacoli. Soprattutto, quelle vittorie, sconfitte ed errori sono rappresentativi «di una comunità che va molto oltre le loro persone». Perché «nelle loro qualità e nei loro limiti, Joe Biden e Kamala Harris somigliano all'America».

Francesco Costa è giornalista e vicedirettore del giornale online «il Post». Esperto di politica statunitense e più volte inviato sul campo, dal 2015 cura il progetto Da Costa a Costa, una newsletter e un podcast sugli Stati Uniti per i quali ha vinto nel 2016 il Premio internazionale Spotorno nuovo giornalismo e, nel 2018, il premio per il miglior podcast italiano alla Festa della Rete. Ha collaborato alla realizzazione dei documentari La Casa Bianca per Rai 3 e conduce periodicamente la rassegna stampa di Rai Radio 3, «Prima Pagina». Ha insegnato giornalismo allo iulm di Milano; dal 2018 è responsabile del corso biennale di giornalismo alla Scuola Holden di Torino. Nel 2020 pubblica con Mondadori Questa è l'America. Storie per capire il presente degli Stati Uniti e il nostro futuro.

2. "Odissea" di Nikos Kazantzakis

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Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che Kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri.

«Nicola Crocetti si è imbarcato nell'impresa dell'impresa: tradurre questo folle volo e folle sequel» - Robinson

«L'Odissea di Kazantzakis è un monumento immortale alla lingua greca, una Babele linguistica di dialetti e tradizioni che collega idealmente la lingua di Omero al Novecento. Un inno alla vita che assume i toni di un'esortazione alla ricerca della libertà» - Stefano Malosso, Bresciaoggi

L'Odissea di Nikos Kazantzakis, "il più lungo epos della razza bianca", come lo definì il suo autore, è la prosecuzione fantastica dell'omonimo poema omerico. Fu portato a termine dopo 13 anni e mezzo di lavoro (dal 1925 al 1938) e sette stesure autografe.
Nella versione definitiva si compone di 33.333 versi (la penultima redazione contava 42.500 versi) suddivisi in 24 canti, lo stesso numero delle lettere greche e dei canti dei poemi omerici. In quest'opera dall'estensione fluviale – tre volte l'Odissea di Omero – Kazantzakis riversò tutte le sue esperienze intellettuali e spirituali, sviluppando una dottrina ascetica sincretistica, basata sui principi di diverse religioni e di grandi, utopistici ideali politici.
La narrazione delle straordinarie avventure di Ulisse dopo il ritorno a Itaca celebra soprattutto la mente libera dell'uomo. Quello di Kazantzakis è anche un avatar dell'Ulisse dantesco assetato di conoscenza, oltre che un alter ego del poeta stesso, alla disperata ricerca di una nuova visione di Dio e della salvezza del mondo.
Poema di grande complessità, l'Odissea è anche un'arca di Noè linguistica, in cui Kazantzakis ha imbarcato e salvato dall'estinzione migliaia di termini popolari raccolti dalla bocca di pastori, contadini, pescatori e abitanti spesso analfabeti di isole e villaggi dell'Egeo. Un patrimonio linguistico prezioso destinato a scomparire, ma che Kazantzakis ha salvato tramandandolo ai posteri.

Kazantzakis è uno scrittore, poeta, uomo politico greco. Nasce a Creta, nel 1883, isola a quel tempo sotto il dominio della Turchia, in un periodo turbolento e segnato dalle frequenti sommosse della popolazione greca e dalle sollevazioni contro l'impero ottomano.
Il padre è un commerciante, che prenderà parte al movimento indipendentista.
Nel 1902 Nikos si trasferisce ad Atene per studiare legge, e nel 1907 si recherà a Parigi, dove avrà la possibilità di seguire le lezioni di Bergson: È ancora a Parigi che il giovane entra in contatto con la filosofia di Nietzsche, che lo influenzerà profondamente. L'influenza di Bergson e di Nietzsche verrà espressamente richiamata in quella che è l'opera più celebre di Kazantzakis, "Zorba il greco".
Tornato in Grecia, K. lavora alla traduzione (principalmente di opere filosofiche), e nel 1911 sposa la scrittrice Galatea Alexiou, dalla quale divorzierà nel 1926. In quegli anni conosce Angelos Sikelianos, poeta e drammaturgo, che lo contagerà col suo entusiasmo nazionalistico.
Nel 1919, in qualità di direttore generale del ministero per gli affari sociali, organizza il trasferimento delle popolazioni greche originarie del Ponto, dal Caucaso in Macedonia e Tracia a seguito della Rivoluzione Russa del 1917.
D'ora in avanti la vita di Kazantzakis sarà contraddistinta da continui viaggi e spostamenti. Nel corso degli anni seguenti soggiornerà a Parigi, a Berlino, in Unione Sovietica come corrispondente di un quotidiano ateniese, in Spagna e Italia dove intervista Mussolini, a Cipro, in Egitto, sul Monte Sinai, in Cecoslovacchia.
Le impressioni riportate dalla sua vita in questi paesi vanno a comporre una serie di volumi che oggi sono considerati classici della letteratura di viaggio greca. Durante la guerra vive sull'isola di Egina. Nel 1945 prende in moglie Elena Samiou, sua compagna da lungo tempo. In quello stesso anno fa ritorno alla vita politica come ministro dell'educazione senza portafoglio del governo Sofoulis, ma abbandonerà la carica già l'anno seguente.
Lascia la Grecia, e non vi farà più ritorno anche per colpa delle condizioni politiche, nel frattempo mutate drammaticamente, e va a stabilirsi ad Antibes, sulla Costa Azzurra. Perseguitato dalla chiesa greca ortodossa a causa dei romanzi "Capitan Michele" e "L'ultima tentazione". Quest'ultimo libro - dal quale Martin Scorsese trarrà una riduzione cinematografica molti anni dopo la prima pubblicazione - è posto all'indice anche dalla Chiesa cattolica romana. Nel 1957, incurante della leucemia che gli è stata diagnosticata qualche anno prima, compie un nuovo viaggio in Cina e Giappone ma, a causa di un'infezione contratta a seguito di un vaccino, è costretto a tornare in Europa, dapprima a Copenaghen, poi a Friburgo in Brisgovia dove muore il 26 ottobre, all'età di settantaquattro anni. Viene sepolto a Heraklion (Creta).
L'epitaffio sulla sua tomba recita:
Δεν ελπιζω τιποτα, δε φοβούμαι τίποτα, είμαι λέφτερος.
Non mi aspetto nulla. Non temo nulla. Sono libero.

3. "Il grande libro dei gialli di Natale" a cura di Otto Penzler

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Da Agatha Christie a Ellery Queen, fino ad Arthur Conan Doyle, ma anche Ed McBain o R.L. Stevenson e tantissimi altri, i più grandi giallisti (e non solo) si sono misurati volentieri con il tema natalizio, in tante declinazioni diverse. Questo volume, dalla veste editoriale preziosa ed elegante, ne raccoglie decine, per esplorare le diverse sfumature della festa più amata, da quelle tradizionali a quelle insolite e divertenti, fino a quelle più sconcertanti e spaventose, e persino vagamente trash.

I Racconti sono molti circa sessanta suddivisi in 10 sottocategorie ognuna dedicata a un aspetto diverso del natale. Ed eccole qui:
· Un piccolo Natale tradizionale
· Un piccolo Natale buffo
· Un piccolo Natale sherlockiano
· Un piccolo Natale pulp
· Un piccolo Natale occulto
· Un piccolo Natale spaventoso
· Un piccolo Natale sorprendente
· Un piccolo Natale moderno
· Un piccolo Natale sconcertante
· Un piccolo Natale classico

Un piccolo capolavoro che vi tenga compagnia durante queste vacanza natalizie. Tanti racconti per ogni emozione che volete provare, per ogni sottogenere che volete esplorare.

4. "Midnight Sun" di Stephenie Meyer

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Dopo un'attesa lunga 10 anni Midnight Sun è finalmente arrivato! Stephenie Meyer fa un trionfante ritorno nel mondo di Twilight con questo attesissimo romanzo, in cui la storia d'amore tra Bella e Edward viene raccontata attraverso gli occhi del vampiro.

«I vampiri sono tornati. A 15 anni da "Twilight", esce "Midnight Sun", quinto atteso tassello della serie: la love story vissuta dalla prospettiva del vampiro» – Severino Colombo

Vedevo benissimo quanto sarebbe stato facile innamorarsi di lei. Esattamente come cadere: senza sforzo. Impedirmi di amarla era l'opposto, era arrampicarmi su uno strapiombo, una mano dopo l'altra, un'impresa estenuante, come se possedessi soltanto le forze limitate di un umano.

Quando Edward Cullen e Bella Swan si sono incontrati in Twilight, una storia d'amore destinata a diventare iconica ha avuto inizio. Ma finora questa storia è stata raccontata soltanto dal punto di vista di Bella. Finalmente, i lettori possono conoscere la versione di Edward in quest'attesissimo nuovo romanzo, Midnight Sun. Vissuta nei panni del bellissimo vampiro, questa storia assume una veste tutta nuova, decisamente più cupa. L'incontro con Bella è la cosa più spaventosa e più intrigante che gli sia mai successa nella sua lunga vita da vampiro. Mentre apprendiamo nuovi, affascinanti dettagli sul suo passato, capiamo perché questa sia la sfida più difficile della sua esistenza. Come può seguire il suo cuore, se ciò significa mettere Bella in pericolo? Con Midnight Sun Stephenie Meyer ci fa tornare in quel mondo che ha incantato milioni di lettori e ci regala un epico romanzo sui piaceri e sulle devastanti conseguenze dell'amore immortale.

«Io non dormo», mormorai, rispondendole in maniera più completa.
Lei rimase in silenzio per un istante.
«Mai?», domandò.
«Mai», bisbigliai.
Quando incontrai il suo sguardo penetrante vi lessi meraviglia e compassione e, all'improvviso, provai uno struggente desiderio di dormire.
Non per estraniarmi, come mi succedeva prima, non per sfuggire alla noia, ma perché volevo sognare. Forse, se avessi perso conoscenza, se fossi stato capace di sognare, avrei potuto vivere per qualche ora in un mondo dove per me e lei fosse possibile stare insieme.
Lei mi sognava. Anch'io volevo sognarla.
Bella mi guardò, piena di stupore.
Dovetti distogliere lo sguardo.
Io non potevo sognarla.
Lei non avrebbe dovuto sognarmi.

Stephenie Meyer è una scrittrice statunitense giunta al successo con Twilight e ha acquisito un enorme numero di fan grazie ai suoi romanzi incentrati sull’amore tra Isabella Swan ed il vampiro Edward Cullen. I romanzi sono ambientati nella piccola cittadina di Forks, nella Penisola di Olympia, stato di Washington.
L’idea per Twilight - che ha avuto una fortunata trasposizione cinematografica nel 2008 - le venne in sogno la notte del 2 giugno 2003, ma ci sono altri libri che appartengono alla saga: New Moon, Eclipse, Breaking Dawn.
Ha scritto anche L'ospite (2008). Nel 2016 Fazi pubblica l'edizione estesa di Twilight, Life and death. Twilight reimagined-Twilight. Ediz. speciale.
Nel 2020 esce Midnight Sun (Fazi) in cui la storia d'amore tra Bella e Edward viene raccontata attraverso gli occhi del vampiro.





5. "L' uomo della dinamite" di Henning Mankell

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Il primo romanzo del creatore del commissario Wallander. L'emozionante ritratto di un secolo attraverso i ricordi, i sogni e le parole di un comune operaio.

«Rileggendo questo libro ora, mi accorgo che quarto di secolo non è stato poi così lungo. Quello che ci trovo scritto vale in gran parte ancora oggi» – Henning Mankell

«Le riflessioni che Mankell affida a questo libro rievocano i temi e l'ingegnosità dei suoi ultimi polizieschi. È un romanzo inquieto, complesso, grandioso» – Paul Binding, The Times Literary Supplement

«Henning Mankell è stato uno dei grandi scrittori del nostro tempo. È come Simenon, Roth, Irving. E ogni volta che si prende in mano un libro di un autore così, è come tornare a casa» – Georg Seeßlen, Die Zeit

«Ammirevole» – Mike Peed, The New York Times

È un sabato pomeriggio del 1911, quando un giovane operaio della squadra di brillatori alle prese con la costruzione di una strada ferrata nel Sud della Svezia rimane coinvolto in un'esplosione devastante. Anche se tutti lo danno per spacciato, Oskar Johansson sopravvive alla dinamite che ha fatto a pezzi il suo corpo, e si riprende il lavoro e la vita.
Una vita di passioni assolute: l'amore profondo per una donna che gli resterà sempre vicino, tre figli, e un travolgente ardore civile e politico che lo animerà sino alla fine dei suoi giorni.
Riuscirà a vedere l'inizio di qualcosa che vagamente assomiglia alla rivoluzione da lui tanto attesa e che non ha mai smesso di immaginare dall'isolotto dell'arcipelago dove trascorre le sue estati; un desiderio che nutre la sua anima, persuadendolo che la dissoluzione di quella società così iniqua sia vicina: «Un bel botto di dinamite, e tanti saluti a tutti.»
Il romanzo d'esordio di Henning Mankell, oggi pubblicato in Italia per la prima volta, è il racconto poetico e penetrante di un vero eroe della classe operaia che lotta per l'anima di una nazione: ispirato dall'appassionato desiderio di giustizia sociale che pervade anche i suoi polizieschi, L'uomo della dinamite racchiude in germe tutto il futuro lavoro del suo autore, attraversato da una profonda malinconia, e da un'incrollabile fiducia nell'individuo.

Henning Mankell (Stoccolma 1948) è uno scrittore svedese. Attivo come romanziere e drammaturgo dagli anni Settanta, si è affermato con la serie di gialli incentrati sul commissario Kurt Wallander della cittadina di Ystad, tra cui Assassino senza volto (1991), I cani di Riga (1992), La falsa pista (1995), Prima del gelo (2003), L’uomo inquieto (2010), La mano (2013). Da tempo residente tra la Svezia e il Mozambico, ha scritto storie di ambientazione africana, spesso dalla prospettiva dei bambini: Comédia infantil (1995) e Il segreto del fuoco (1995). Ha pubblicato anche libri per ragazzi di ambientazione svedese: Il cane che inseguiva le stelle (1990), Joel e le lettere d’amore (1991).








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