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Libri da leggere assolutamente – L’ appuntamento mensile con i libri (Giugno 2015)

Per questo mese di Giugno 2015 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.

Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.

Buona lettura!

1. "L' ipotesi di Copenhagen. Sulle orme di Mosè" di Caplan Oscar

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Una stradina di campagna deserta, un'auto che taglia l'ennesima curva, la tranquilla escursione di un ciclista tragicamente interrotta.
Sembra la più classica delle morti accidentali quella del cardinale St. Pierre, archivista del Vaticano, che avrebbe dovuto incontrare il pontefice nella residenza estiva di Castel Gandolfo per un colloquio segreto.
Non tutti, però, la pensano così. Al commissario Dominici non piace la fretta con cui il cardinale Ottolenghi, il potente prefetto della Congregazione della Fede, vorrebbe liquidare il caso.
Theo St. Pierre, poi, il fratello della vittima, archeologo di fama, di motivi per dubitare ne ha uno più grande: la cartellina che il fratello ha depositato presso un notaio, tre pergamene le quali, dando dell'esodo biblico una versione diversa da quella tramandata, minerebbero le fondamenta delle tre grandi religioni del Libro.
È l'inizio di un'azione incalzante, di una catena di omicidi che da Roma e Parigi si snoda fino a un monastero del Monte Athos e a un obelisco sul Tamigi, da Akhenaten, il faraone che instaurò il culto di un unico dio, a un centro di fisica quantistica.
Un viaggio tra misteri antichi e moderni in cui Theo è affiancato da intriganti femmes fatales e osteggiato da chi è spaventato dalla sua ricerca: l'Opus Dei, lo Stato d'Israele, il governo degli Stati Uniti e il Gruppo Bilderberg, l'enigmatica organizzazione che controlla la finanza e la politica mondiale.
Lo scrittore Oscar Caplan mette sul piatto importanti considerazioni e tematiche di difficile dissertazione, riuscendo ad arrivare ad una discreta sintesi tra esplicazione e narrazione. Una buona costruzione editoriale che sarà sicuramente apprezzata.

Oscar Caplan si è laureato all’Università di Bologna in chimica industriale e ha conseguito un MBA alla Graduate School of Business della Columbia University di New York. Ha trascorso un anno nella famiglia di un pastore battista, nel Texas, quale studente dell’American Field Service. È stato un investment banker a Londra, Milano e New York, il direttore finanziario di una multinazionale a Zurigo e un imprenditore nel settore cosmetici in Nuova Zelanda. Vive in Inghilterra e in Francia.

 

2. "Quota 1222" di Anne Holt

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Hanne Wilhelmsen ha lasciato la polizia ormai da tempo - da quando un proiettile le ha leso la spina dorsale, costringendola per sempre su una sedia a rotelle. Ora vive una vita ritirata, ai limiti della misantropia, da cui ha escluso vecchi amici ed ex colleghi.
Ma la sua antica professione sembra perseguitarla. Nel corso della più violenta tempesta di neve a memoria d'uomo, il treno 601 da Oslo a Bergen deraglia sui binari ghiacciati tra le Alpi norvegesi. I passeggeri, soccorsi e tratti in salvo, trovano rifugio in un vicino hotel, a quota 1222 metri, in attesa che la tempesta si plachi e possano ripartire.
Tra di loro, per caso, c'è anche l'ex detective della polizia di Oslo Hanne Wilhelmsen, ormai in pensione e sempre più burbera, adesso che è costretta sulla sedia a rotelle, dopo che un proiettile l'ha ferita alla spina dorsale.
Sebbene con la polizia e le indagini abbia chiuso da tempo, quando nell'albergo viene rinvenuto i cadaveri due sacerdoti uccisi. Prima uno poi l'altro. E tra gli ospiti si è scatenato il panico. Occorre quindi far presto, per evitare che l'assassino colpisca ancora.

Anne Holt (1958), avvocato, giornalista e dal 1996 al 1997 ministro della Giustizia norvegese, è una delle piú importanti scrittrici di gialli scandinavi. È nata a Larvik e cresciuta tra Lillestrom e Tromsø in Norvegia. Ha vissuto negli Stati Uniti, a Dallas e nel Maine, dove ha frequentato il liceo.
Nel 1994 inizia ad esercitare come avvocato e dal 1996 al 1997 è stata anche Ministro della Giustizia norvegese. È il 1993 quando la regina del giallo scandinavo dà il via alla sua carriera di scrittrice con il romanzo “Blind gudinne” (“La dea cieca”) – molto apprezzato sia dai lettori che dai critici – la cui protagonista è Hanne Wilhelmsen, un ufficiale di polizia, che comparirà anche nel secondo romanzo “Salige er de som tørster” e che le farà vincere il Riverton Prize, vale a dire il più prestigioso premio norvegese per il crime novel.
I due romanzi, dopo il grande successo ottenuto, sono diventati, rispettivamente, una serie TV e un film.
Oggi vive a Oslo con la moglie e la figlia, nata nel 2002. Ha lavorato anche come collaboratrice per diversi media e curato una rubrica di calcio, sua grande passione.
Le sue due serie, quella incentrata sui detective Johanne Vik e Yngvar Stubø, nonché quella con protagonista l'ispettore di polizia Hanne Wilhelmsen, hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Della prima serie Einaudi Stile Libero ha già pubblicato Quello che ti meriti , Non deve accadere e La porta chiusa; della seconda, La dea cieca, vincitore del Premio Riverton per il miglior giallo norvegese dell'anno, La vendetta, L'unico figlio, Nella tana dei lupi, Il ricatto, La ricetta dell'assassino, Quale verità e Quota 1222.

 

3. "Numero zero" di Umberto Eco

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Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore.
Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini.
E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori.
E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven.
Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito.

Umberto Eco è un critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale. A ventidue anni si è laureato all'Università di Torino con una tesi sul pensiero estetico di Tommaso d'Aquino. Dopo aver lavorato dal 1954 al 1959 come editore dei programmi culturali della Rai, negli anni Sessanta ha insegnato prima presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Milano, poi presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze. Infine presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Inoltre, ha fatto parte del Gruppo 63, rivelandosi un teorico acuto e brillante.
Dal 1959 al 1975 ha lavorato presso la casa editrice Bompiani, come senior editor. Nel 1975 viene nominato professore di Semiotica all'Università di Bologna, dove impianta una vivace e agguerrita scuola. Negli anni 1976-'77 e 1980-'83 ha diretto l'Istituto di Discipline della Comunicazione e dello Spettacolo, presso l'Università di Bologna.
I suoi saggi spaziano dall’estetica medievale (Il problema dell’estetica in Tommaso d’Aquino, 1956; Arte e bellezza nell’estetica medievale, 1987), alla semiotica (Trattato di semiotica generale, 1975; Semiotica e filosofia del linguaggio, 1983; La ricerca della lingua perfetta, 1993), soffermandosi sui codici della comunicazione artistica (Opera aperta, 1962; Apocalittici e integrati, 1964).
Noto per le brillanti inchieste sulla cultura di consumo (Diario minimo, 1963; Il superuomo di massa, 1976; Sette anni di desiderio, 1983; Il secondo diario minimo, 1992), ha ottenuto un successo mondiale con il romanzo Il nome della rosa (Bompiani, 1980, premio Strega), thriller gotico d’ambientazione medievale e conventuale che sviluppa, con lucido razionalismo, la fitta trama di un dibattito ideologico.
Più elaborati, nel linguaggio e nella tecnica compositiva, i romanzi successivi (Il pendolo di Foucault, 1988; L’isola del giorno prima, 1994; Baudolino, 2000; La misteriosa fiamma della regina Loana, 2004: tutti Bompiani).
Critico verso le concezioni ontologiche dell’interpretazione, ha posto l’accento sulla relazione autore-lettore in diversi scritti: La struttura assente (1968), Lector in fabula (1979), I limiti dell’interpretazione (1990), Sei passeggiate nei boschi narrativi (1994, ciclo di conferenze tenuto alla Harvard University nel 1993), Tra menzogna e ironia (1998), Sulla letteratura (2002).
Si ricordano inoltre: La definizione dell’arte (1968), Le forme del contenuto (1971), Sugli specchi e altri saggi (1985), Kant e l’ornitorinco (1997), Storia della bellezza (2004), A passo di gambero (2006) e la felice traduzione dei funambolici Esercizi di stile (1983) di R.Queneau. 
Tra i suoi ultimi libri: il romanzo Il cimitero di Praga (2010), la raccolta di saggi Costruire il nemico (2011), Storia delle terre e dei luoghi leggendari (2013) e Numero Zero (2015).
Umberto Eco è stato uno dei favoriti per l'assegnazione del premio Nobel per la Letteraura.

 

4. "La deviazione" di Gerbrand Bakker

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Ci sono storie fatte di piccole cose, paesaggi minimi, gesti semplici che però riportano all'essenza della vita e ne fanno deflagrare il mistero. Cosí è questo romanzo, e questa è la ragione per cui ha avuto un successo straordinario e inaspettato.
La campagna cristallizzata nel gelo invernale. Una fattoria da riaccomodare. Poi gli animali che abitano il pascolo, i boschetti, la palude. E le dieci oche della fattoria. Il mondo che Agnes si è scelta è tutto qui.
Questi sono gli esseri viventi con cui è in contatto. Alle spalle si è lasciata un piccolo scandalo, un lavoro di prestigio e soprattutto un marito che sta seguendo le sue tracce con l'aiuto di un amico poliziotto, per riportarla a casa.
Ma per quanto cerchi di tagliare i ponti con il passato, c'è qualcosa di oscuro e pericoloso da cui, forse, non riuscirà a liberarsi.
«Un mistery coinvolgente, sottile e sinistro». «New Yorker» 
«Intenso, evocativo, inquietante». «NY Review of Books»

Gerbrand Bakker è uno dei più promettenti scrittori emergenti olandesi.
Ha studiato Letteratura Nederlandese prima di diventare doppiatore di documentari, autista e giardiniere.
I suoi primi lavori sono stati un dizionario etimologico per bambini e il racconto per ragazzi Perenbomen bloeien wit (1999).
Il romanzo C’è silenzio lassù (Iperborea 2010), premiato con il Golden Dog-Ear per autori emergenti e con il Debutantenprijs, è stato un bestseller in Olanda tradotto in molti paesi e in via di riduzione cinematografica. Iperborea ha pubblicato nel 2012 anche il romanzo Giugno.

 



5. "Follia profonda" di Wulf Dorn

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Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell’auto.
Lo psichiatra Jan Forstner è l’oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta.
All’inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente.
Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole.
E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre.
“Follia profonda” di Wulf Dorn è un libro con un crescendo di tensione che lascia disarmati, un thriller avvincente, che convince i lettori nell’attesa di un nuovo romanzo della stessa portata.

L'autore del libro Dorn Wulf ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici.
La psichiatra (Corbaccio 2010) è il suo primo romanzo ed è diventato un successo grazie al passaparola dei lettori.
Tra gli altri suoi libri Il superstite (2011), Follia profonda (2012), Il mio cuore cattivo (2013), Phobia (2014), tutti pubblicati da Corbaccio.

 






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