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Libri da leggere assolutamente – L’ appuntamento mensile con i libri (Agosto 2016)

Per questo mese di Agosto 2016 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.

Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.

“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”. (Amos Oz)

1. "La ragazza nel parco" di Alafair Burke

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Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall'altro lato della cornetta, la implora di aiutarla.
Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo.
Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent'anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate.
Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni. Jack non ha un alibi, non ha testimoni, e non ha un motivo plausibile per essere dov'era quando qualcuno ha fatto fuoco nel parco, ammazzando tre persone.
E ben presto Olivia sarà costretta a chiedersi se Jack sia davvero innocente, e non la stia manipolando...

Bestseller in America, La ragazza nel parco è un thriller psicologico che entra silenziosamente nella mente del lettore; un romanzo dal ritmo serrato e dalla suspense irresistibile che vi lascerà col fiato sospeso.
Un thriller mozzafiato che costringe il lettore a scoprire come andrà a finire, chi sia il responsabile del triplice omicidio. Un romanzo ricco di colpi di scena e di eventi scioccanti. Merito dell’autrice è di aver ben delineato i personaggi, rendendoli assolutamente verosimili e credibili. Una lettura avvincente, dal ritmo serrato e dalla costante suspense che lascia letteralmente col fiato sospeso.
Il colpo di scena finale lascia scioccati, anche se un piccolo sospetto si insinua già nel corso della storia. Lo consiglio a tutti gli amanti dei legal-thriller e dei gialli in generale.

"Alafair Burke conosce le luci e le ombre di New York come nessun'altra." - Michael Connelly

"Con i romanzi della Burke siete in buone mani, e i suoi personaggi femminili sono sempre fortissimi" - Gillian Flynn

"Una delle migliori autrici di thriller oggi in circolazione" - Denis Lehane

Alafair Burke (Fort Lauderdale, Florida) figlia dello scrittore James Lee Burke, è stata pubblico ministero a Portland, Oregon, e attualmente insegna diritto penale alla Hofstra Law School di New York.
È già autrice di diversi thriller di successo e con La città del terrore (in Italia pubblicato da Newton Compton nel 2009) è stata per settimane in cima alle classifiche britanniche e americane.
Nel 2016 ha pubblicato con Piemme La ragazza nel parco.

2. "Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore" di Susanna Casciani

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"C'erano una volta un ragazzo e una ragazza. C'erano una volta perché adesso non ci sono più.
Un sabato mattina di fine aprile lui si sorprese a piangere davanti a lei. Non riusciva a parlare.
Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno l'idea.
Lei alzò lo sguardo dal suo libro come se avesse avvertito una forza nuova in casa, incontenibile, che l'avrebbe schiacciata contro il muro se non si fosse aggrappata a qualcosa, così si aggrappò al suo orgoglio, o a quello che ne rimaneva.
Chiuse il libro, si alzò dal divano e si diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezzò la testa. Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e uscì di casa senza voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio.
Quando, quasi tre ore dopo, tornò a casa, lui non c'era più. Sfinita, si addormentò su quello che era stato il loro letto. Più tardi, si svegliò di soprassalto e mise a fuoco nel buio quella parte di letto, così vuota, e avvertì un macigno sul petto che non la faceva respirare.
Si rese conto di non essere pronta a lasciarlo andare. Si alzò per cercare un quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di morte. Ne trovò uno. Conosceva le regole: non chiamarlo, non cercarlo, non seguirlo (!!!), non inviargli messaggi, bloccarlo su ogni social network, non giocarsi la dignità.
Conosceva le regole, ma le stavano strette...

"L’amore ai tempi di Internet e di Facebook: Susanna Casciani, con i suoi trent’anni, sembra conoscerlo bene. La sua carriera di scrittrice è cominciata proprio sulle piattaforme online e nel 2010 ha aperto la pagina Facebook Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore.
Adesso questo romanzo, ottavo in classifica, prende in prestito lo stesso titolo per raccontare la ferita di cui tutti, prima o poi, portiamo i segni: quella di un amore finito che deve fare i conti con l’assenza improvvisa e rumorosa della persona che avevamo accanto.
Anna e Tommaso sono giovani e precari: lei, 27 anni, è una receptionist a tempo determinato in un albergo a tre stelle; lui, 28 anni, un professore di storia dell’arte al liceo.
Il primo capitolo della loro storia s’intitola Una fine. Si comincia da qui, da quando Tommaso piange davanti ad Anna, incapace di trovare le parole più adatte a suggellare la conclusione di quattro anni di vita insieme.
«C’erano una volta due persone innamorate e adesso non ci sono più». Senza litigi o recriminazioni, le piccole cose quotidiane, condivise e date per scontate, scompaiono.
Ad Anna, quando lui esce di casa per sempre, non resta che prendere un quaderno e una penna per scrivere un diario che parta dall’inizio e non dalla fine. Così stana il suo cuore dal ripostiglio". (Roberta Cordisco, Tuttolibri - La Stampa)

Susanna Casciani è nata a Firenze nel 1985. Vive a Pistoia ed è un'insegnante di scuola primaria. Scrive su internet da quando internet esiste utilizzando una serie infinita di pseudonimi. Nel 2010 ha aperto la pagina Facebook Meglio soffrire
che mettere in un ripostiglio il cuore, oggi seguita da quasi 200.000 persone e pubblicata da Mondadori nel 2016.

3. "Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più" di Giacomo Mazzariol

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Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio.
Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale.
Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire "supereroe". Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha.
Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata.
Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico.
Con "Mio fratello rincorre i dinosauri" Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

Giacomo Mazzariol è nato nel 1997 a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, The Simple Interview, girato assieme al fratello minore Giovanni, che ne è il protagonista.
Giovanni ha la sindrome di Down. Il video ha avuto un'eco imprevedibile: i principali quotidiani gli hanno dedicato la prima pagina ed è stato commentato anche all'estero.
Nel 2016 pubblica con Einaudi il suo primo libro, Mio fratello rincorre i dinosauri. Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più, dedicato al fratello Giovanni.
Ecco qua il video The Simple Interview!

 

4. "Il battito del sangue" di Tess Gerritsen

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Durante un viaggio a Roma, la violinista americana Julia Ansdell scopre un libro molto vecchio che contiene lo spartito inedito di un valzer dal titolo Incendio, composto da un autore misterioso.
Un brano che ha un ritmo unico e inconfondibile, come il battito del cuore.
Non appena ne legge le note, Julia resta ipnotizzata dalla melodia struggente e a tratti convulsa, e non vede l'ora di tornare a casa, nel Massachusetts, per interpretarla con il suo violino. Ed è allora che le cose cambiano per sempre.
Ogni volta che suona Incendio, infatti, si verificano eventi inquietanti e sanguinosi che coinvolgono sua figlia Lily, una bellissima e, fino a quel momento, placida bambina di tre anni.
Quando comprende che a rischio non c'è soltanto la sua sanità mentale, ma anche la sua stessa vita, Julia decide che c'è un solo modo per salvarsi: andare alla radice del mistero.
Scopre così che l'autore del valzer è Lorenzo Todesco, un ebreo che ha vissuto un amore tanto potente quanto tormentato negli anni fra il 1938 e il 1944, in una Venezia straziata dalla guerra e dalle leggi razziali.
A quel punto Julia parte per la città lagunare. La sua storia si intreccia a quella di Lorenzo, trascinando il lettore fino a una sconvolgente conclusione.
Una storia di amore e di follia, un thriller incalzante che conduce il lettore alla scoperta di un segreto nascosto tra le note di un antico spartito.

Quando Julia Ansdell si imbatte nello spartito di Incendio è disposta a tutto pur di averlo. Julia è una musicista, secondo violino in un quartetto di archi di Boston.
Giunta a Roma per suonare in un festival, la donna entra in un negozio di antiquariato. E qui si imbatte nello spartito. È un foglio di carta da musica con fitte note tracciate a matita, e con il titolo – Incendio – scritto in una calligrafia inclinata ed elegante.
Un valzer che inizia con una melodia semplice in mi minore, per farsi poi sempre più veloce e intenso, fino a diventare così penetrante e disarmonico da far rabbrividire. Solo guardando quelle note Julia capisce che deve avere assolutamente quella composizione. E la ottiene.
Ma è solo quando torna a casa dal marito Rob e dalla figlia Lily, di tre anni, che iniziano i problemi. Perché ogni volta che Julia prende il mano il suo violino e inizia a suonare Incendio, ogni volta che le note la catturano e la conducono lontano da quello che la circonda, sua figlia Lily commette un atto violento e malvagio.
E se all’inizio Julia teme che la causa di tutto sia da legare a un fattore ereditario di cui si sente in parte responsabile, piano piano si convince che la chiave è nel manoscritto: in quella melodia pacata che si trasforma in una rincorsa di note sempre più complessa, in quel ballo che si fa sempre più frenetico, in quella musica che si arricchisce di accordi del diavolo, i cosiddetti diabolus in musica, accordi tanto dissonanti e fastidiosi da essere proibiti nella musica sacra medievale.
Con una figlia che la spaventa sempre di più, con i medici che vorrebbero sottoporre lei stessa a un controllo psichiatrico, con un marito che non riesce più a fidarsi di lei, Julia sente di aver perso il controllo di sé stessa, ed è costretta a scappare.
Fugge in Italia, alla ricerca delle origini del manoscritto, intenzionata a svelare il mistero che si cela dietro la composizione. Quello a cui va incontro è un segreto nascosto nella storia, nella Venezia dell’epoca della Seconda guerra mondiale.
Perché è qui che ha vissuto Lorenzo Todesco, giovane violinista ebreo e compositore di quella musica maledetta. È qui che Lorenzo si è innamorato di Laura, una violoncellista con cui è stato invitato a fare coppia per partecipare a un concorso musicale.
Ma nell’epoca delle leggi razziali e del governo fascista portare avanti la loro storia d’amore non sarà facile, e i due ragazzi si troveranno davanti sfide che non avrebbero mai immaginato.

Alternando passato e presente, storia e superstizione, amore e crudeltà, Tess Gerritsen riesce a costruire un thriller incalzante, che conduce il lettore lungo scale musicali e accordi disarmonici, alla scoperta di un segreto che, se portato alla luce, si propagherà come un incendio.

Tess Gerritsen, dopo essere stata un medico con la passione per la scrittura, è diventata un'affermata scrittrice con la passione per il medical thriller, genere che ha rinnovato con personaggi indimenticabili, soprattutto nella serie dedicata alla detective Jane Rizzoli e all'anatomopatologa Maura Isles, serie della quale fanno parte Il chirurgo, Lezioni di morte, Corpi senza volto, Il sangue dell'altra, Sparizione e Muori ancora. Presso Longanesi sono usciti anche La fenice rossa e L'ultima vittima.





5. "Per dieci minuti" di Chiara Gamberale

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Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima.
Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere.
Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni.
Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora?
Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova. Per un mese intero, ogni giorno, per almeno dieci minuti, decide di fare una cosa nuova, mai fatta prima.
Lei che è incapace anche solo di avvicinarsi ai fornelli, cucina dei pancake, cammina di spalle per la città, balla l'hip-hop, ascolta i problemi di sua madre, consegna il cellulare a uno sconosciuto.
Di dieci minuti in dieci minuti, arriva così ad accogliere realtà che non avrebbe mai immaginato e che la porteranno a scelte sorprendenti. Da cui ricominciare.
Chiara Gamberale racconta quanto il cambiamento sia spaventoso, ma necessario. E dimostra come, un minuto per volta, sia possibile tornare a vivere.

Chiara Gamberale, giovane scrittrice romana, ha avuto in questi anni una fulgida parabola ascendente.
Partita come giovanissima speaker radiofonica e promettente esordiente con le case editrici più prestigiose, ha pubblicato nel 1999, Una vita sottile, (Marsilio) molto bene accolto dalla critica, il suo successo è stato poi consacrato con La zona cieca, (Bompiani) Premio selezione Campiello nel 2008 fino ad arrivare al successo con ben tre romanzi pubblicati con Mondadori, Le luci nelle case degli altri, L’amore quando c’era e Quattro etti d’amore, grazie. Poi all’improvviso quella che sembrava una strada in continua e progressiva ascesa, viene bruscamente interrotta.
Quello che è successo nella vita di Chiara Gamberale viene descritto con grande onestà e passione nelle pagine di questo suo nuovo romanzo.
Una specie di autobiografia “parziale”, come lo ha definito l’autrice, in cui la protagonista, Chiara G., una scrittrice alle prese con il suo ultimo romanzo (che guarda caso si intitola “Quattro etti d’amore, grazie”) prova a ricostruire pezzo per pezzo la sua vita dopo l’abbandono di suo marito.
Chiara e suo marito si sono conosciuti giovanissimi e innamorati subito. Hanno vissuto tutta la vita in simbiosi, a Vicarello, in un piccolo paese nella campagna alle porte di Roma, nella vecchia casa dei genitori di lei.
Chiara, oltre a scrivere romanzi, cura una famosa rubrica per un settimanale, lui invece è un brillante avvocato. Non hanno figli, hanno le loro rassicuranti abitudini e odiano i cambiamenti.
Tutto sembra procedere liscio, finché non decidono di trasferirsi a Roma, per essere più vicini al lavoro e per poter fare dei piccoli lavori di ristrutturazione della casa di Vicarello. È così che precipita tutto.
Il marito di Chiara decide di passare un periodo a Dublino e la lascia. Nel senso che durante la sua vacanza scopre la mitezza di Siobahn e la nobile arte di fare i pancake tipica di molte donne misteriose ed esotiche.
Naturalmente Chiara precipita in uno stato di assoluta apatia e torpore, per di più il direttore della sua rivista sostituisce la sua rubrica con la posta del cuore di una concorrente del Grande Fratello.
Dall’oggi al domani non c’è più Vicarello, né l’amore, né il lavoro. Chiara si trascina da una stanza all’altra, dal divano al letto, come se fosse imprigionata in una bolla asettica, come se la sua mente fosse stata messa sottovuoto.
La forza di reagire, quando crolla tutto, non è semplice da trovare. Eppure la dottoressa T., con cui ha iniziato una terapia, le suggerisce un metodo interessante: ogni giorno, per un mese, per dieci minuti della sua giornata, dovrà fare qualcosa che non ha mai fatto prima.
È un gioco, certo, ma va preso molto seriamente. Intanto perché non è semplice trovare ogni giorno una cosa nuova da fare, il gioco presuppone fantasia, coraggio e voglia di aprirsi al mondo, e poi perché uscire dai propri schemi mentali a volte è un’impresa impossibile.
Un giorno è uno smalto di un colore improbabile, un altro giorno si tratta semplicemente di camminare all’indietro, un altro giorno si fa un ricamo e un altro ancora si pianta un seme.
Dalle cose più banali si passa in fretta a quelle più difficili: stare dieci minuti seduti ad ascoltare i problemi di tua madre o decidersi una buona volta a imparare a guidare. Solo dieci minuti inediti nella propria vita per aprire gli orizzonti, conoscere il mondo, intraprendere nuovi percorsi.
Dieci minuti in cui conoscere il fioraio, l’estetista, o Giuseppe, della libreria IBS di Roma in via Nazionale e passare con lui dieci minuti alla cassa. Dieci minuti per scoprire che la tua vita può cambiare, anche in meglio, nonostante la fine di una storia, nonostante la solitudine.
Un romanzo che ci consegna il cuore semplice di Chiara Gamberale. La scrittura si asciuga, la frase si leviga e si riduce al minimo, la trama è essenziale.
Il racconto è una lenta e divertente scoperta di sé, un percorso a tappe che si dipana lungo il mese di dicembre 2012 e fino all’anno nuovo, in una sorta di diario o calendario dell’avvento, l’avvento di una nuova fase, giocosa, della vita (la recensione di IBS).

Chiara Gamberale è nata nel 1977 a Roma, dove vive. Partita come giovanissima speaker radiofonica, ha collaborato con «Il Giornale» e nel 1996 ha vinto il Premio di giovane critica Grinzane Cavour, promosso da «La Repubblica».
Ha esordito nel 1999 con Una vita sottile (Marsilio, premio Opera prima Orient-Express, Un libro per l'estate e Librai di Padova), seguito da Color Lucciola (Marsilio 2001), Arrivano i pagliacci (Bompiani 2002), La zona cieca (Bompiani 2008, premio selezione Campiello), Le luci nelle case degli altri (Mondadori 2010), L'amore, quando c'era (Mondadori 2012), Quattro etti d'amore, grazie (Mondadori 2013), Per dieci minuti (Feltrinelli 2013).
Del 2014 è Avrò cura di te, scritto con Massimo Gramellini ed edito da Longanesi e del 2016 è Adesso (Feltrinelli).
È inoltre autrice e conduttrice di programmi televisivi e radiofonici come Quarto piano scala a destra su Rai Tre e Io, Chiara e L'Oscuro su Radio Due. Ha condotto anche il contenitore culturale Duende per l'emittente televisiva lombarda Seimilano. Collabora con «La Stampa» e «Vanity Fair» e ha un blog sul sito di «Io Donna» e del «Corriere della Sera».
Ha diretto a Roma il laboratorio di scrittura creativa "Il calamaio".
I suoi romanzi sono tradotti in quattordici paesi e sono stati a lungo in vetta alle classifiche in Spagna e America latina.








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