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I ribes: “pillole” di gioia per nervi e circolo

Il nome ribes è nato nel ‘500 e non proviene dal greco o dal latino come spesso accade in botanica, né dal nome del suo scopritore, ma dal termine scandinavo ‘rips’

– Il ribes rosso è il più diffuso e coltivato in Italia dove viene anche utilizzato per la produzione di sciroppi oltre che per il consumo diretto.
– Il ribes nero invece è più diffuso nell’Europa centro settentrionale dove viene spesso impiegato per la produzione di liquori.
– Il ribes bianco, chiamato anche uva spina, , sebbene in tempi passati fosse molto popolare, è oggi molto difficile da reperire.

I ribes hanno un’azione depurativa e i loro pigmenti colorati proteggono i piccoli vasi sanguigni. I semi poi sono un concentrato potente di acidi grassi polinsaturi che rinforzano organi e tessuti.

Già nel 1500 nei testi di medicina si parlava delle proprietà di questi frutti contro le infiammazioni.

Ma scopriamo meglio queste “pillole” naturali di gioia per nervi e circolo: i ribes!

SCHEDA BOTANICA
Nome scientifico: Ribes rubrum e Ribres nigrum
Nomi popolari: ughetta rossa, ughetta nera, spinetta rossa, spinetta nera, ribeser, ribisi, uva di volpe, ribes perlato
Origine: Europa e Asia centro-settentrionale
Famiglia: Sassifragacee
Fiori: giallo-verdi, piccoli, in grappoli penduli, da aprile a maggio
Caratteristiche: arbusti non più alti di un metro e mezzo, dai rami che si intrecciano sino a formare una fitta siepe. Le foglie sono palmate, con cinque lobi, più chiare e un po’ pelose sulla pagina inferiore. Frutti a bacca, rosso vivo o neri e coperti da pruna bianca, raccolti in grappolini che pendono con grazia.

1. Una miniera di vita nelle bacche mignon

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A fine maggio, inizio giugno, fanno la loro comparsa le succose bacche di ribes rosso, della famiglia delle Grossulariaceae.

Nelle piccole bacche rosse, leggermente acidule, è racchiuso un vulcano di vitamine e antiossidanti utili per attenuare le infiammazioni.

Notevole per esempio il tenore di acidi organici come l’acido citrico e di vitamina C.

Il ribes è anche un’eccellente fonte di fibra (125 g apportano 5 g di fibra) che svolge una potente azione depurativa, mantenendo “pulito” l’intestino ed eliminando le tossine. L’azione antiossidante del ribes lo rende anche un alleato contro l’invecchiamento della pelle.

I ribes contengono antocianine, avonoidi, antiossidanti, potassio, ferro, vitamine A e C e anche calcio e vitamine B1 e B3. I semi sono una delle poche fonti naturali di acido gamma linolenico, ottimo antinfiammatorio.

Via l’adipe addominale! Oltre a essere uno dei frutti meno calorici, con sole 33 calorie ogni 100 g, il ribes è uno dei più ricchi di vitamine.

La ricerca scientifica lo ha annoverato nella lista dei superalimenti per la sua capacità antiossidante dovuta all’elevatissimo contenuto di glicosidi della cianidina, un antociano che si trova nella pelle della bacca.

Una recente ricerca dell’Università di Lodz ha dimostrato che gli antiossidanti del ribes potrebbero svolgere un ruolo decisivo nelle diete dimagranti.

Inoltre i risultati di uno studio sull’effetto di diversi frutti sulla funzionalità pancreatica hanno dimostrato che il ribes è in grado di inibire la lipasi pancreatica e quindi di diminuire l’assorbimento intestinale dei lipidi che formano lo strato di grasso viscerale, quello più pericoloso per la salute.

Il ribes rosso è ricco di ferro ad alto assorbimento, fondamentale, insieme al rame, per la formazione di nuovi globuli rossi e la rigenerazione del sangue.

L’assorbimento del ferro è incrementato dalla vitamina C di cui il ribes rosso è una miniera, con 40 mg ogni 100 g, equiparabili a quelli di un agrume.

 

2. Campioni di lunga vita

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■ Campioni di lunga vita
Il profilo vitaminico del ribes comprende una buona presenza di vitamina A che coopera con la vitamina C per il sostegno del sistema immunitario e svolge un’efficace azione antibatterica per combattere infezioni della pelle o funghi.
Grazie anche all’acido citrico, il ribes rosso ci può aiutare nella prevenzione di infezioni del tratto urinario o dell’intestino.
Una bottiglietta di succo di ribes rosso confezionato, non zuccherato, al dì può contribuire a tenere a bada la proliferazione di batteri patogeni.
E per le sue proprietà astringenti dovute ai tannini cura e allevia la diarrea.

■ Nel loro rosso svanisce la stanchezza di primavera
Secondo diversi gastroenterologi e nutrizionisti la particolare sinergia tra ferro e vitamina C rende il ribes rosso l’alleato ideale delle persone che soffrono di anemia, affaticamento o spossatezza ed è il frutto perfetto per accompagnarci nella stagione calda perché sostiene anche l’apparato cardiovascolare stimolando una circolazione sanguigna fluida e vigorosa.

■ Un toccasana contro smagliature e cellulite
I ribes sono una miniera di potassio (diuretico) e vitamina C (ben 200 mg l’etto), che aiuta a prevenire e ad attenuare le smagliature.
Hanno anche una buona azione diuretica e protettiva sui vasi sanguigni, migliorano la circolazione linfatica e contrastano la cellulite.
Un bicchiere di succo di ribes a pasto (o un etto di frutto fresco) neutralizza l’eccesso di proteine introdotte da chi è abituato a mangiare spesso carne, salumi o formaggi.

 

3. I tesori del bosco contro lo stress ossidativo da dieta errata

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Le bacche globose sono riunite in grappoli di colore nero (Ribes nigrum), rosso (Ribes rubrum) e bianco (Ribes uva crispa o uva spina), diversi tra loro per sapore e proprietà benefiche.

Nella coltivazione dei grappoli sicuramente il ribes a grappolo rosso, nativo dell’Europa Occidentale, è il più diffuso in numerose varietà. Il Jonker van Tets è una delle varietà più antiche ma anche tra le più precoci, ricchissima di polifenoli.

Oltre al ribes rosso è abbastanza diffuso anche il ribes a grappolo nero nelle varietà Titania e Black Lamond, usato più spesso per la preparazione di succhi di frutta, fonte di vitamina C e polifenoli.

Come molte piante con parti “bivalenti” (bacche scure ma dolci) il Ribes nigrum è utile anche per “scacciare gli umori neri”. Gli antichi romani usavano decotti di foglie di ribes per far cicatrizzare ferite, guarire infiammazioni della gola, combattere la stitichezza. Le altre varietà:

  • Il ribes bianco (elimina la ritenzione)
    Il più difficile da reperire in commercio è il ribes bianco, anche detto uva spina, coltivato sin dal Settecento ma più apprezzato in Germania e Inghilterra: ha una buccia trasparente e il sapore è più dolce e meno acidulo del rosso e del nero e svolge una delicata azione diuretica.
  • Il frutto nero (un cortisone naturale senza rischi)
    Il ribes nero ha il contenuto più elevato di vitamina C. Questo frutto sia essenziale per incrementare l’assunzione di sostanze antiossidanti che proteggono le membrane al livello del DNA cellulare, aiutando a mantenere coeso il collagene, la proteina della pelle e dei capelli.
    Uno studio apparso su Current Pharmaceutical Design sostiene che il succo di ribes nero è in grado di modulare la risposta infiammatoria del corpo provocata da un pasto ricco in grassi.
    Il ribes nero è anche un tonico dell’umore, conosciuto già dai tempi degli antichi greci come “l’amico dei melanconici”.

 

4. Cibo, Miti e guida all’acquisto

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  • Cibo e Miti
    Nel nostro Paese è diffuso soprattutto il ribes rosso, noto anche in Germania come uva o grappoli di San Giovanni, perché matura intorno al solstizio estivo.
    Il ribes rosso è consacrato al potente e misterioso S. Giovanni perché frutto dal colore del fuoco ma ricco di acqua.
    È un frutto sferico che sembra ricordare il sole che nutre e vivifica la terra: luminoso e trasparente.
    La notte della Festa di S. Giovanni, il 24 giugno, si indossava il ribes per proteggersi dagli spiriti maligni e, sempre questa notte, si usava mettere un rametto di ribes sotto il cuscino per avere sogni profetici, in quanto “S. Giovanni non vuole inganni”.
    Il ribes rosso quindi fa parte delle piante sacre da raccogliere nel Solstizio d’Estate per ottenere la maggiore efficacia dalle sue proprietà officinali.
  • Guida all’acquisto
    Le bacche di ribes si trovano ormai in commercio tutto l’anno, ma se vogliamo quelle maturate al sole, e dunque molto più naturali e ricche di principi attivi, dobbiamo aspettare l’estate: da fine maggio fino ad agosto, per il ribes rosso, che matura prima; luglio e agosto per quello nero, che invece è più tardivo.
    Il ribes si trova anche sotto forma di sciroppo, liquore o di marmellata, ma spesso questi prodotti sono poco naturali (per saperlo, basta guardare la lista degli ingredienti in etichetta, più è corta, meglio è).
    Scegli le bacche integre, sode e con una tinta decisa: il colore brillante denota una maggiore presenza di antiossidanti. Se possibile verifica che le bacche sul fondo della confezione siano in buone condizioni, né avvizzite né schiacciate.
    Le bacche si conservano in frigo per due o tre giorni e prima le metti al fresco più a lungo si conservano.
    Ma se vuoi davvero sfruttare a pieno il loro contenuto vitaminico ti conviene consumarle al momento dell’acquisto.

 





5. Consumali al naturale così prendi tutta la vitamina C

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  • Come confermano le più recenti scoperte scientifiche i frutti di bosco sono la più ricca fonte naturale di antiossidanti.
    Queste sostanze ci aiutano a mantenerci in salute e a dimagrire perché ci liberano dalle tossine che appesantiscono il metabolismo e, tonificando il circolo, hanno anche un’ottima azione drenante e sgonfiante.
    L’ideale è gustare i ribes fuori pasto, preferendo quelli freschi con un cucchiaino di zucchero integrale mascobado e succo di limone fresco.
    Si possono anche trasformare in bevanda, frullando 100 g di frutti per litro d’acqua oppure in composta facendo sobbollire per 5-10 minuti una tazza di ribes con un cucchiaino di zucchero integrale: un cucchiaino al mattino è un toccasana per l’intestino.
    In fine una manciata di ribes nell’insalata del pranzo può aumentare gli effetti sazianti e detox del piatto.
  • Bevilo per far risplendere la pelle!
    Il succo di ribes va preparato al momento e bevuto subito perché la vitamina C e gli antiossidanti si degradano in pochissimo tempo.
    A colazione prova questo drink che fa risplendere la pelle e rinnova le cellule dell’epidermide: frulla un bicchiere di latte di mandorla, un cucchiaino di bacche di goji, una banana ben matura e una vaschetta di ribes rosso.
    Questo frullato è un elisir per la cute in estate perché idrata e fornisce gli antiossidanti giusti per proteggerla dagli effetti dannosi dei raggi UVA.
  • La ricetta antidiabete (con la quinoa e i pinoli)
    Ingredienti per 2 persone: 200 g di quinoa, una vaschetta di ribes, 60 g di pinoli, 2 cucchiaini di prezzemolo tritato, il succo di mezzo limone, sale e pepe q.b., olio extravergine d’oliva q.b.
    Preparazione: lessa la quinoa in 500 ml di acqua finché non viene assorbita tutta. Sgrana il ribes e lava i chicchi. Fai tostare i pinoli con un filo d’olio e mescolali ai ribes e al prezzemolo tritato. Aggiungi la quinoa e il succo di limone e condisci il tutto con olio, sale e pepe.

 








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