Il Rottweiler, un tempo chiamato Rottweiler Metzgerhund (cane da macellaio della città di Rottweil) e oggi il “Rott” dai suoi appassionati, possiede il tipo del cane da bovaro al più alto livello di perfezione.
Sarebbe un discendente abbastanza diretto dei famosi mastini del Tibet, descritti da Marco Polo nel XIII secolo.
Questi Molossi erano comunque già ben noti ai Romani che li utilizzavano come guardiani per gli accampamenti militari durante le campagne; con le legioni romane sarebbero giunti in Germania e in particolare a Rottweil, sede di una importante guarnigione, nel Wurtemberg.
Qui, con l’andar del tempo, i Molossi dei Romani finirono per incrociarsi con i cani da bestiame locali, fino a produrre la razza che oggi conosciamo e che ha preso nome proprio dalla città di Rottweil. Il Rottweiler è considerato uno dei cani più potenti e forti del mondo.
Cane da difesa intrepido ed efficiente, il Rottweiler è molto ubbidiente e disciplinato, ma solo se riconosce l’autorità del padrone: un’autorità che si acquisisce con la dolcezza, la calma e la coerenza nei comandi.
È dolcissimo e paziente con i bambini, ma diventa feroce con gli sconosciuti, specialmente se hanno la tendenza a “fare i furbi”! Quando sente minacciato il padrone oppure la sua proprietà, il Rottweiler mette subito in atto il suo sistema di difesa, grazie alla sua indole combattiva e al profondo istinto protettivo che lo anima.
Con le labbra retratte e le mascelle aperte a mostrare i temibili denti, minaccia l’avversario, preparandosi ad attaccare; in questi casi è proprio meglio fare marcia indietro! Ma, non appena passato il pericolo, la sua aggressività scompare e il cane ritorna ad essere pacifico e tranquillo.
Saggio ed equilibrato, non abbaia mai inutilmente; è assolutamente fedele al padrone e alla famiglia, per i quali è disposto a dare la vita; ha però bisogno di uno stretto legame con il padrone e non tollera di stare alla catena o comunque troppo a lungo da solo.
RAZZA
■ Cane robusto, muscoloso e solido
■ Cranio di lunghezza media, largo tra le orecchie
■ Occhi a mandorla di medie dimensioni
■ Torace ben disceso con costole arcuate
■ Pelo grossolano, liscio e piatto
■ Altezza al garrese: da 60 a 68 cm per i maschi; da 55 a 63 cm per le femmine
■ Peso: da 42 a 50 kg
■ Durata media della vita: 13 anni
Ma scopriamo insieme e più da vicino questo bellissimo ed intrepido molosso.
1. Origine e storia del Rottweiler
Il Rottweiler fino negli anni 30, era praticamente sconosciuto fuori della Germania, ed è stato necessario aspettare gli anni 60 per il suo effettivo insediamento in diversi paesi del mondo, ma soprattutto nei paesi anglosassoni, paesi rinomati per la loro influenza sulla notorietà delle razze. Un'enciclopedia pubblicata nel 1971, riferiva che, con 400 nascite all'anno negli Stati Uniti e 200 in Gran Bretagna, il Bovaro Tedesco si era ormai "assicurato la sopravvivenza". In Francia i primi esemplari sono comparsi negli anni 70.
Il Rottweiler deriva dal "mastino" e si tratta di un cane "di razza robusta", direttamente disceso dai Molossi, allevati per il combattimento e per la guerra, ma che fu adibito a compiti più pacifici, per i quali erano indispensabili un coraggio a tutta prova e una fermezza unita a una certa abilità. Questi compiti erano la conduzione dei bovini tanto in fattoria quanto per strada o accanto ai macellai. Se questa componente ereditaria molossoide fu predominante nel cane, a motivo del lavoro richiesto, nuove esigenze sorte successivamente (mobilità, ricettività dell'addestramento ecc.), hanno richiesto l'incrocio con razze da pastore e che, alla fine, sono riusciti a modificare l'aspetto di questo cane.
Tuttavia, anche se il Bovaro Tedesco è stato trascurato nel corso dei secoli (non lo si trova dipinto da un artista famoso, né sotto forma di statua, né descritto da qualche grande scrittore), non sarebbe corretto concludere sostenendo che le sue origini siano indeterminate ed oscure. I suoi antenati sono conosciuti e, anche celebri. Essi sono i molossi romani, certo non i "Canes Pugnaces" che venivano lanciati contro le fiere nell'arena o contro i barbari, ma quelli che custodivano e guidavano gli armenti al seguito degli eserciti, ossia, i "mastini". La parola mastino deriva dal latino "mansuetus", addomesticato. Gli antenati del Rottweiler erano molossi addomesticati.
Naturalmente, questi erano capaci di fare la guardia agli accampamenti, funzione che in effetti assolvevano. Prima di lanciarsi all'assalto delle primitive e turbolente tribù della Germania, le legioni romane colonizzarono l'Elvezia e costruirono una rete di vie di comunicazione attraverso l'intero paese. Partendo dal passo del San Gottardo, una di queste raggiungeva, dopo aver superato il valico della Furka, l'attuale cantone di Berna e l'Entlebuch; un'altra si dirigeva verso nord attraverso l'Argovia e Sciaffusa, una terza piegava a est verso l'Appenzell. Tramite questi nomi, si ritrovano le regioni note per essere state la culla di 3 dei 4 Bovari Svizzeri, il Bovaro del Bernese, il Bovaro dell'Entlebuch e il Bovaro dell'Appenzell.
Questi cani, certo, sono sensibilmente diversi dai Rottweiler, ma un occhio esperto può trovare numerosi punti comuni. Quanto al 4° Bovaro Elvetico, il Grande Bovaro Svizzero, non gli è stata attribuita una denominazione geografica più precisa a motivo della sua diffusione molto più ampia ed è d'altronde il Bovaro elvetico che più si avvicina al Bovaro Tedesco. Mentre diverse stirpi si insediavano, i Romani proseguirono oltre. In particolare, essi stabilirono un vasto accampamento militare permanente a Rottweil (nell'attuale Baden-Wurttemberg), utilizzato per controllare gli irrequieti Germani al posto di colonizzarli. E' dai cani da bovaro di quell'accampamento che discende il Rottweiler.
Nel Medioevo la città imperiale di Rottweil divenne un centro commerciale importante, che richiamava gente non solo dall'area svizzera, ma anche da luoghi più lontani, come dalla Francia o dall'Ungheria. Non meraviglia, quindi, che i commercianti di bestiame e i macellai abbiano formato solide corporazioni a Rottweil e che, nella regione, i Bovari si siano moltiplicati. Infatti, a partire dal XVIII secolo, quando la città raggiunse l'apice della prosperità e ricchezza, i cani da macello di Rottweil avevano raggiunto una certa fama.
Anche se non destarono un enorme interesse negli appassionati di cani tanto che il grande naturalista A. F. Brehm, nonostante abbia descritto numerosi tipi di cane del suo tempo, non abbia mai citato i cani di Rottweil. Soltanto Richard Strebel, in un'opera pubblicata a Monaco di Baviera nel 1905, "Die Deutscher Hunde und Ihre Abstammung" (Il Cane tedesco e la sua genealogia), li ricorda rapidamente. Questo grande appassionato di molossi collega il Rottweiler Metzgerhund ai bovari Svizzeri, benché lo consideri come un anello tra questi ultimi e i Bovari della Baviera, ai quali il riconoscimento come razza è stato accordato soltanto per la varietà a pelo duro (lo Schnauzer Gigante).
Come numerosi altri cani da bovaro, anche quello di Rottweil avrebbe potuto non comparire mai sulla scena cinofila. Nel 1900, nella stessa città di Rottweil, non fu possibile trovare che una sola cagna degna di rappresentare il tipo locale, per il semplice motivo che là, come del resto in Francia o in Inghilterra, il trasferimento su strada di grandi armenti apparteneva ormai al passato, poché intralciava una circolazione sempre più intensa, e che al suo posto era subentrato quello per ferrovia.
Quanto alla città di Rottweil, non attirava più i commercianti; in poche parole, la razza di un tempo famosa, rischiava di scomparire per sempre. Fortunatamente, agli inizi del secolo, alcuni intenditori risoluti, fondarono un club della razza e si affrettarono per definire uno standard, che fu riprodotto nel 1904 nella monumentale opera "Le razze di cani" del conte di Bylandt.
Il Rottweiler beneficiò della spinta decisiva quando gli esperti dell'esercito tedesco si interessarono della specie canina. Così, al pari del Pastore Tedesco, del Boxer e del Dobermann, venne richiesto per contribuire agli intensi preparativi di guerra. A partire dal 1912, il rude cane macellaio di Rottweil, fu oggetto di una selezione per fini quasi esclusivamente militari. Questo cane rimarrà a lungo poco conosciuto al di fuori del suo paese d'origine. Non giungerà negli Stati Uniti che nel 1930 e, 5 anni dopo, l'American Kennel Club, lo giudicherà abbastanza radicato da riconoscerlo ufficialmente.
In Gran Bretagna il riconoscimento ufficiale si ebbe solo nel 1966, nonostante i primi esemplari fossero stati presentati alla grande esposizione di Cruft fin dal 1936. La Francia avrà una reazione ancora più lenta, dato che il Libro delle origini francese, iscriverà il primo soggetto nel 1970.
Il Rottweiler in Italia è entrato per la prima volta nel 1938, grazie a Paolo Serni di Genova, che acquistò una coppia dall'allevamento tedesco "von Hacker brucke". L'allevamento italiano però, ebbe inizio nel 1950, grazie a 2 veterinari comaschi, Armando Sala e Gustavo Colombo, che importarono 2 soggetti dalla Svizzera e iniziarono ad allevare sotto l'affisso di "Rotargis". Dalla metà degli anni 70 la successione del Rottweiler diventa consistente e importante, grazie anche ai signori Conti, proprietari dell'allevamento "Riva Petrosa", che produssero campioni di alto livello, come Jeriche che si qualificò come miglior soggetto della razza, all'esposizione mondiale di Verona nel 1980. L'esempio fu seguito da altri allevatori, come Marco Scardassa (allevamento dello Scorpione), e Quario Rondo (allevamento di Quario Rondo), che hanno dato un grande impulso alla razza.
Agli inizi del secolo e sulla base delle illustrazioni contenute nell'opera di Bylandt, il Rottweiler assomigliava grosso modo al Boxer: presentava una sagoma analoga, né pesante né leggera, ma un aspetto meno contratto, linee meno eleganti, con orecchie lasciate naturali, in poche parole aveva un'aria abbastanza comune, rustica e, soprattutto, senza quella straordinario potenza che attualmente gli è propria. In 80 anni il Rottweiler ha guadagnato una ventina di chili. Si noterà anche la l'incollatura taurina e l'eccezionale larghezza del petto negli esemplari moderni. Questo cane ha, ormai, tutta la potenza del Dogo, unita ad una rapidità d'azione e una resistenza vicine a quelle di razze più leggere. E' il più potente di tutti i cani sottoposti al lavoro.
Gli allevatori tedeschi sono, infatti, riusciti nell'impresa di conservare la sicurezza, l'esuberanza, il potere dissuasivo, il coraggio incontrollabile e la tenacia del Dogo, senza smettere di impiegarlo per il lavoro, per soddisfare le esigenze dei suoi utilizzatori: eserciti, polizie, addestratori professionisti o sportivi. Così, la sua fama non è dovuta tanto alle misure del corpo o all'aspetto duro e severo, quanto a considerazioni di natura utilitaristica.
Il Rottweiler è stato adottato dalla polizia e dall'esercito tedeschi alle unità antisommossa; è anche il cane più impegnato dalla polizia austriaca; si è fatto ricorso a lui in parecchie prigioni americane; infine, è inserito in un commando paracadutisti in Brasile. Non è, quindi, per nulla un cane poco serio.
D'altro canto, può essere utilizzato come cane da valanga o cane da catastrofe, può praticare tutto le discipline sportive ed è assai apprezzato come cane d'intervento o per la sorveglianza di magazzini e locali. E' stata sottoposta a verifica persino la sua attitudine a trovare i tartufi ottenendo eccellenti risultati.
2. Comportamento del Rottweiler
Il Rottweiler possiede grandi qualità, ma bisogna mettere in guardia i neofiti contro la scelta sconsiderata di questa razza. C'è poco in comune tra questa cane e un cane da pastore, per quanto possano avere sensibilmente gli stessi campi di impiego.
Il Rottweiler è un molosso, così come a giusta ragione disse Raymond Triquet, è "come quelle armi che si mostrano per non doversene servire".
In linea generale, l'allevamento dei Doghi si è orientato verso la selezione di cani estremamente potenti, spesso di grande taglia, di aspetto decisamente arcigno, e che quindi sono da soli sufficientemente dissuasivi perché non si debba sollecitare il loro spirito combattivo, la loro tenacia, il loro coraggio.
Gli specialisti di Doghi sconsigliano peraltro in modo deciso un addestramento di questi cani alla difesa e un impiego effettivo in questo compito, poiché poche persone sarebbero in grado di padroneggiarli in ogni circostanza.
Ora, se ha conservato le caratteristiche psichiche del Dogo, il Rottweiler è al contempo un cane da lavoro, che quindi non può essere affidato a chiunque. Per questo, prima di definire la sua personalità, conviene insistere su un punto: ha bisogno di un padrone adatto a lui! Questo padrone deve essere dotato naturalmente di un'incontestabile autorità e, anche senza essere uno specialista di cani, avere un po' di esperienza.
Inoltre, è preferibile che venga reso cosciente dei problemi di addestramento. Senza dubbio, una persona che ci sappia fare, potrebbe scegliere subito un Rottweiler, ma in molti casi è preferibile prima aver addestrato uno o più cani dal carattere dominante. Questo cane deve essere domato, in ogni caso se si tratta di maschio, che, senza eccezioni, è sempre un animale spiccatamente dominante.
La femmina è decisamente più tollerante, meno indipendente, e si integra più facilmente nella vita di famiglia. Peraltro, istintivamente possiede un istinto protettivo sviluppato nei confronti dei bambini. Sono poche le razze nelle quali la differenza tra i sessi risulta così netta.
Innanzi tutto è opportuno indicare senza mezzi termini il principale difetto della razza: il Rottweiler non è ben disposto verso gli altri cani. Non è concepibile né avere parecchi Rottweiler in casa, eccetto che, beninteso, si tratta di una coppia, né fare coabitare il Rottweiler con un qualsiasi cane. Anche a passeggio, si consiglia di tenere saldamente il cane al guinzaglio e di scegliere, a volte, percorsi tranquilli. Si può obiettare che gli altri cani non saranno per forza così dominanti, fatto che altrimenti costituirebbe la negazione stessa ci questo concetto: non vi è capo se non vi sono seguaci. E' tuttavia vero che l'allevamento del Rottweiler si è prefisso di selezionare i soggetti più dominanti e che questa caratteristica è perciò propria della razza.
In altre parole, un Rottweiler può sottomettersi a un uomo sufficientemente dotato di polso, ma di rado sopporterà che un altro cane possa imporgli la sua volontà senza che si scateni la zuffa.
Se con una sola parola si vuole definire il temperamento del Bovaro Tedesco, si dirà che appartiene al tipo "collerico". Ciò non significa che gli "salta la mosca al naso" per una sciocchezza; al contrario, si sottolineerà con forza che ha un'indole estremamente calma e pacifica.
Non abbaia che molto di rado (è per questo motivo che, quando fa sentire la sua voce, è necessario andare a vedere). Ma quando viene eccitato, o lo si aggredisce, allora monterà in una collera terribile, irresistibile e niente potrà fermarlo. Si osserva in particolare questo temperamento quando si devono affrontare con lui le prove di attacco.
Anche se l'istruttore di addestramento continua ad agitargli davanti un manichino, il cane non vedrà alcun interessa a morderlo per divertirsi. Basta, però, che il padrone venga attaccato e allora il Rottweiler interverrà con tutta la sua foga (ha la reputazione di un formidabile "morditore" in quanto le sua mascelle sono un'autentica morsa, la più potente nel mondo canino).
Contrariamente a quanto si potrebbe credere, questo rude cane, non deve ricevere un addestramento "alla spartana", essere oggetto di una disciplina quasi militare. Sebbene non sia un tipo sensibile, la sua educazione richiede una buona dose di sottigliezza, il saper mescolare in continuazione un'autorità con un po' di dolcezza.
E' vivamente consigliato di sorvegliare attentamente la linea per evitare che ingrassi. Non è però necessario addestrarli per avere un cane valido. Naturalmente una solida educazione consentirà di poterlo addestrare in ogni circostanza.
Questo protettore nato è l'espressione di una forza tranquilla, sulla quale si può sempre fare affidamento, è un cane che non abbaia mai inutilmente, che attende l'ultimo istante per intervenire. Il suo aspetto severo ispira indiscutibilmente soggezione: nessuno avrebbe il coraggio di varcare un portone se vi è un Rottweiler al di là.
Il Rottweiler è un cane molto rustico, che gode in genere di una salute eccellente: la durata media della sua vita è abbastanza buona (12 anni) e, nonostante il peso, non è di frequente colpito da displasia coxo-femorale (lo provano i controlli radiologici effettuati in Francia). In ogni caso l'acquirente deve esigere un cucciolo nato da genitori esenti da displasia.
Anche se non ha un bisogno effettivo di esercizio, il Rottweiler apprezza sfogare le sue energie in un giardino. E' preferibile procurarsi un giovane di 3 o 4 mesi e inculcargli le basi dell'educazione canina, per farne un membro della famiglia e, salvo casi particolari, è decisamente sconsigliabile acquistare un adulto addestrato.
Questo ritratto è un po' cupo e severo, ma il Rottweiler è un cane eminentemente serio, che non va mai acquistato per capriccio, per far colpo sulla gente e perché si ha un bisogno immediato di sicurezza.
3. Spazio vitale, alimentazione, salute, cure e l'ABC del padrone perfetto
Non lo si deve assolutamente lasciare a casa da solo quando si va in vacanza Un Rottweiler in casa rappresenta davvero una garanzia di sicurezza. Nessun ladro oserà sfidare un siffatto guardiano.
Ma, se partite per le vacanze, portatelo con voi oppure sistematelo in una pensione che conosce e in cui si trova bene! Mai fare come purtroppo taluni fanno e lasciare il cane a casa da solo con un addetto che gli porta il cibo!
- Lo spazio vitale
Anche se lo si vede sempre più spesso circolare nelle città, di fatto il Rottweiler non sarebbe adatto per vivere in appartamento.
Questo animale di alto livello, intelligente e rapido nelle reazioni, vi si adatta volentieri, pur di stare con il suo padrone, ma è un soggetto dal carattere volitivo e audace che ha bisogno di fare molto movimento e di lavorare.
Preferisce disporre di un giardino, anche piccolo (e molto ben recintato), con una bella cuccia di legno, ben coibentata, per trascorrervi le ore in cui i padroni non sono in casa.
Certamente, quando la famiglia ritorna, questo cane desidera più di ogni altra cosa condividere lo spazio con il padrone e sarebbe meglio concederglielo anche se non si offende, qualora gli venga imposto di rimanere fuori.
Il Cane da difesa dovrebbe dormire all'interno della casa, con accesso a tutte le stanze, sia per affrontare con maggior efficacia eventuali malintenzionati che cercassero di entrare da una porta o da una finestra, sia per evitare che i medesimi potessero addormentare o uccidere il cane per poi entrare indisturbati.
I rapporti del Rottweiler con gli altri animali dipendono dall'educazione: se gli è stato insegnato a non rincorrere i gatti e a non rovesciare la gabbia dei criceti, obbedirà scrupolosamente, anche se in cuor suo desidererebbe fare il contrario!
- La sua alimentazione
Questo cane ha bisogno di una buona quantità di cibo di altrettanto buona qualità: occorre quindi prevedere la spesa prima dell'acquisto del cucciolo.
Il Rottweiler maschio raggiunge i 60 chili di peso, quasi il doppio di un Pastore tedesco, del quale è molto più vorace.
Per sfamarlo occorre circa un chilo di carne al giorno (che deve essere somministrata cruda o ai ferri, mai cotta con olio o burro), cui si devono aggiungere pasta o riso e verdure, nonché i dovuti complementi alimentari (sali e vitamine).
Anche se ogni giorno gli si offre la stessa pappa, il Rottweiler non protesta e gradisce sempre il suo pasto; la razione quotidiana deve essere frazionata in due volte: una al mattino e una verso sera, possibilmente ad ore fisse.
Infine non bisogna mai fargli mancare l'acqua dal momento che gli occorrono almeno 60 ml d'acqua per ogni chilo di peso corporeo. Si consiglia di usare grosse ciotole di acciaio inossidabile, facilmente lavabili.
- La sua salute
Molto rustico e robusto questo cane gode in genere di ottima salute e, nonostante il peso, non va facilmente soggetto alla displasia coxofemorale.
Tuttavia, quando si acquista il cucciolo, è bene controllare che i genitori siano esenti da questa malattia. Il pelo corto non richiede toelettatura, ma solo una energica spazzolatura.
Il Rottweiler non teme la pioggia, né il vento, né la neve e sopporta bene le basse temperature; tuttavia, se è tutto bagnato a causa di un acquazzone, è bene asciugarlo con un asciugamano di spugna, soprattutto se fa freddo. Si tenga infine sotto controllo l'igiene dei denti.
- L'ABC del padrone perfetto
■ Se volete un buon Cane da difesa, ma non avete alcuna esperienza di cani, non sapete come educarli né come addestrarli, non sognate un Rottweiler, non è un cane per neofiti!
■ Per vivere con un Rottweiler è necessario avere una certa esperienza con cani dal carattere iperdominante, dal momento che dovrà essere educato alla totale obbedienza.
È necessario essere fermi ed esigenti, ma altrettanto pazienti. Questo cane impara piuttosto lentamente, dal momento che raggiunge la maturità solo a tre anni.
■ Non deve essere allevato con durezza e, meno che mai, con violenza. Anche se ha un'indole rude e indipendente, ha bisogno di sentirsi amato. Con la femmina andranno bene le coccole, mentre con il maschio virili e amichevoli pacche sulle spalle...
■ Nell'educazione di questo cane, l'uomo e l'animale devono formare una coppia molto unita. Deve esservi fiducia totale da parte del cane e assoluta coerenza da parte del padrone: solo così cane obbedirà al minimo cenno. Se il padrone cambia comandi e disposizioni da un giorno all'altro a seconda dell'umore, sarà il Rottweiler ad assumere il comando...
DA FARE
■ Dovete poterlo fermare in ogni circostanza.
■ Deve obbedire alla voce.
■ L'autorità deve essere unita all'amicizia.
■ Dategli una vita equilibrata, sana e sportiva.
DA NON FARE
■ Non picchiatelo.
■ Non insegnategli ad attaccare.
■ Non mettetelo in situazioni per lui molto stressanti.
4. Da sapere
- DA SAPERE
■ Sarebbe meglio potergli offrire un giardino in cui possa correre senza giunzaglio;
■ Non tollera la catena;
■ Deve fare molto esercizio fisico;
■ È meglio tenere i maschi al guinzaglio perché se si arrabbiano possono non rispondere al richiamo;
■ Resiste bene alle intemperie;
■ Il cancello deve essere ben chiuso. Se a guardia della proprietà c'è un Rottweiler, la porta deve essere ben chiusa! Chi, infatti, entrasse senza il benestare del padrone di casa, verrebbe considerato un potenziale nemico e "fermato".
■ Il rapporto con i bambini: la femmina è più adatta rispetto al maschio. Meno indipendente, di lui, si integra più facilmente con la vita di famiglia e il suo istinto protettivo si manifesta appieno nei confronti dei bambini che le sono affidati. Attenzione però, un bambino non può essere il padrone di un Rottweiler: questo compito spetta a un adulto.
■ Nel Rottweiler, bisogna fare distinzione tra il maschio e la femmina: vi sono poche razze in cui la differenza è così evidente. Mentre lui è sempre iperdominante, lei si mostra decisamente più tollerante, cosicché tra gli appassionati della razza vi sono alcuni che prediligono il maschio e altri che preferiscono la femmina.
Un difetto della razza si rileva invece nell'intolleranza verso gli altri cani, Rottweiler compresi. È praticamente impossibile tenere in casa più di un Rottweiler, fatta eccezione per la coppia. Infatti questo animale si sottomette al padrone, se questo ha personalità sufficiente, ma non è pensabile che si possa sottomettere a un altro cane!
■ A quale età acquistarlo? Se desiderate acquistare un Rottweiler, non scegliete mai un adulto già addestrato. Benché se ne trovino in vendita, non sono una buona scelta: saranno solo guardie del corpo, non amici e compagni di vita... L'ideale è un cucciolo di tre mesi da allevare ed educare personalmente, magari con l'aiuto di un esperto.
Il Rottweiler non è particolarmente precoce, tuttavia quando ha imparato una cosa, resterà nella sua memoria per tutta la vita e non sarà possibile fargliela disimparare... nel bene e nel male! Oggi questo cane è molto di moda e lo si incontra sempre più spesso nelle città, soprattutto in periferia. Si ricordi però che non si deve scegliere un Rottweiler per vantarsi di passeggiare con un impressionante Molosso al guinzaglio, ma perché si desidera davvero farne il proprio amico, oltre che difensore.
■ Il Rottweiler figura ai primi posti nella classificazione dei Cani da difesa e da lavoro. È molto versatile e può essere addestrato per differenti servizi, dall'inseguimento dei malviventi all'attacco a comando. Fa parte delle forze di polizia e dell'esercito tedeschi e viene usato soprattutto per controllare i dimostranti. Anche la polizia austriaca e molte carceri americane si servono dei suoi servigi. In Brasile fa parte dei commandos di paracadutisti, ma può essere addestrato anche come cane da valanga o da catastrofe e come cane antidroga. È in grado di trovare qualsiasi cosa gli venga richiesta, persino i tartufi!
- CARATTERE
■ PREGI:
■ Molto intelligente
■ Indipendente
■ Riflessivo
■ Equilibrato
■ Coraggioso
■ Devotissimo al padrone e attento nello svolgere i compiti affidatigli
■ Ottimo guardiano e difensore
■ DIFETTI:
■ Molto dominante
■ Morde
■ Poco tollerante
■ Se si innervosisce reagisce male
- VERO/FALSO
■ II Rottweiler è un cane pericoloso.
Falso. È un guardiano forte e robusto, che, se educato e trattato nel modo corretto, è assolutamente affidabile.
■ Abbaia molto e infastidisce i vicini.
Falso. Quando dà la voce ha sempre una buona ragione.
■ Rispetta i fiori e le aiuole del giardino.
Vero... a patto che gli sia stato insegnato a rispettarli fin da piccolo.
■ Scava sotto la rete di recinzione per scappare.
Falso. Non ha alcun interesse alla fuga. La sua indole e il suo senso di responsabilità lo spingono a restare nella proprietà per montare di guardia.
5. Standard del Rottweiler
Aspetto generale e caratteristiche
Il Rottweiler è un cane di taglia da media a grande, né pesante né leggero, né alto sulle zampe, né di aspetto levrieroide. Di proporzioni armoniose, il suo aspetto tarchiato e vigoroso lascia presagire forza, agilità e resistenza. Di umore gradevole e pacifico, ama i bambini; è molto affezionato, obbediente, docile e lavora con piacere. Il suo aspetto tradisce una robustezza naturale. E' sicuro di sé, ha un equilibrio nervoso perfetto e non si impressiona facilmente. Reagisce con molta attenzione a ciò che lo circonda.
Testa
Cranio di lunghezza media, largo tra le orecchie; di profilo la fronte è moderatamente convessa. Protuberanza occipitale ben sviluppata, senza sporgenza pronunziata. Stop ben marcato. Canna nasale rettilinea con base larga, che diminuisce moderatamente di larghezza verso l'estremità anteriore; tartufo sempre nero ben sviluppato, più largo che tondo, con narici relativamente grandi. Il suo muso non deve risultare né troppo lungo né troppo corto rispetto al cranio. Labbra nere ben aderenti, gengive scure quanto più possibile. Mascelle potenti e larghe, tanto l'inferiore quanto la superiore. Arcate zigomate ben marcate.
Denti: dentature potente e completa (42 denti); gli incisivi superiori si articolano a forbice su quelli della mascella inferiore.
Occhi: di grandezza media, a mandorla, di colore bruno scuro, con palpebre ben aderenti al globo oculare.
Orecchie: medie, pendenti, triangolari, molto distanti l'una dall'altra e attaccate alte; rivolte in avanti e ben aderenti, fanno sembrare la testa più larga di quanto realmente non sia.
Collo
Robusto, di lunghezza media, ben dotato di muscoli, con profilo superiore leggermente convesso. E' asciutto, privo di giogaia e senza pelle floscia sotto la gola.
Tronco
La sua lunghezza, misurata dalla punta dello sterno a quella dell'ischio, deve superare l'altezza al garrese di non più del 15%. Dorso diritto, robusto, saldo. Le reni sono corte e profonde. Groppa toracica, di lunghezza media, leggermente arrotondata; non deve essere né rettilinea, né cascante. Cassa toracica spaziosa, larga e ben discesa con petto ben sviluppato e costole cerchiate.
Coda
Tagliata corta, in modo da conservare appena una o due vertebre.
Arti anteriori
Visti di fronte, gli arti anteriori sono diritti e non stretti. Visto di profilo, l'avambraccio è verticale. La scapola ha rispetto all'orizzontale un'inclinazione di circa 45°. Spalla ben collocata e ben attaccata. Braccio ben aderente al tronco: avambraccio vigorosamente sviluppato e ben dotato di muscoli. Metacarpo leggermente elastico, robusto, leggermente inclinato.
Piedi: rotondi con le dita ben serrate e arcuate; cuscinetti compatti; unghie nere, corte e forti.
Arti posteriori
Visti da dietro, gli arti posteriori sono diritti e non stretti. In stazione di riposo, le articolazioni coxo-femorale, femoro-tibiale (grassella) e tibio-tarsica (garretto), formano angoli ottusi. Coscia di lunghezza media, larga e ben dotata di muscoli. Gamba lunga, potente e larga a motivo della muscolatura; termina con un garretto potente, angolato in modo corretto, con tendini robusti, non però troppo diritti.
Piedi: leggermente più lunghi di quelli anteriori, con dita forti, arcuate e ben serrate; assenza di speroni.
Andatura
Il Rottweiler è un trottatore. A questa andatura il dorso rimane stabile e relativamente immobile. L'andatura è armoniosa, sicura, vigorosa e sciolta, con una buona ampiezza.
Pelle
Sulla testa la pelle è ben tesa; quando il cane è fortemente concentrato, possono formarsi sulla fronte delle piccole pieghe.
Pelo
Il mantello è formato da pelo di copertura e da sottopelo. Il pelo di copertura è di lunghezza media, duro al tatto, liscio e ben aderente al corpo. Il sottopelo non deve oltrepassare il pelo di copertura. I peli sugli arti posteriori sono un po' più lunghi.
Colore
Nero, con focature bel delimitate, di tonalità bruno-fulvo intenso, sulle guance, sul muso, sulla parte inferiore del collo, sul petto, sugli arti così come sopra gli occhi e sotto la radice della coda.
Taglia e peso
Altezza al garrese dei maschi:
- 61 – 68 cm
- 61 – 62 cm: piccolo
- 63 – 64 cm medio
- 65 – 66 cm. grande (taglia desiderata)
- 67 – 68 cm. molto grande
Peso dei maschi: 50 kg. circa
Altezza al garrese delle femmine:
- 56 – 63 cm
- 56 – 57 cm: piccolo
- 58 – 59 cm: grande
- 60 – 61 cm: grande (taglia desiderata)
- 62 – 63 cm. molto grande
Peso delle femmine: 42 kg. circa
Difetti
Aspetto generale: leggero, levrieroide o alto sugli arti; ossatura debole; muscolatura leggera.
Testa: testa da cane da caccia; stretta o leggera o troppo corta o lunga e pesante; fronte appiattita (mancanza di stop o stop poco marcato).
Muso: lungo o a punta; naso schiacciato o spaccato (con narici molto aperte); canna nasale concava o spiovente (montonina); tartufo chiaro o con zone depigmentate.
Labbra: ondeggianti o rosa o con zone depigmentate; commessura labiale aperta.
Mascelle: mascella inferiore stretta.
Guance: non troppo sporgenti.
Dentatura: articolata a pinza.
Orecchie: attaccate troppo in basso o pesanti o lunghe o flosce o portate all'indietro o a sventola.
Occhi: chiari o con palpebre troppo flosce o troppo infossati o sporgenti o rotondi.
Collo: troppo lungo o sottile, con muscolatura insufficiente; presenza di giogaia o pelle della gola troppo allentata.
Tronco: troppo lungo o troppo corto o troppo stretto.
Petto: cassa toracica con costole piatte o troppo rotonde (a botte) o carente di ampiezza dietro.
Dorso: troppo lungo, debole, insellato o dorso di carpa.
Groppa: avvallata, o troppo diritta o troppo lunga.
Coda: con attaccatura troppo alta o troppo bassa.
Arti anteriori: stretti o non in appiombo; spalla diritta; gomiti insufficientemente aderenti al tronco o staccati; braccio troppo lungo o troppo corto o insufficientemente obbliquo; metacarpo troppo piegato o troppo diritto; dita divaricate o troppo piatte o troppo arcuate o deformi; unghie chiare.
Arti posteriori: cosce piatte, garretti chiusi; angoli delle articolazioni troppo acuti o troppo ottusi; presenza di speroni.
Pelle: pelle della testa a pieghe.
Pelo: troppo molle o troppo lungo o troppo corto o ondulato; mancanza di sottopelo.
Colore: focature di colore imperfetto o male delimitate.
Difetti eliminatori
Aspetto generale: inversione netta del carattere sessuale (maschi di tipo femminile, cagne di tipo mascolino).
Comportamento: cani paurosi che temono gli spari, aggressivi, diffidenti o privi di equilibrio.
Occhi: entropion, ectropion, occhi di colore diverso o discromici.
Dentatura: prognatismo superiore o inferiore, assenza di premolari o di molari.
Testicoli: monorchidia o criptorchidismo bilaterale; i maschi devono presentare 2 testicoli normalmente sviluppati completamente discesi nello scroto.
Pelo: pelo nettamente troppo lungo o ondulato in modo deciso.
Colore: non conforme al nero con focature caratteristico del Rottweiler; macchie bianche.
Note
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Prima o poi ne prendo uno….
Rottweiler