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Tatuaggi: miti e luoghi comuni che accompagnano quest’arte

I miti sui tatuaggi possono variare ed essere divertenti, così come allarmanti.

Per qualcosa in particolare dipende anche dai punti di vista di ogni persona e dalle credenze riguardanti la cultura.

Tuttavia esistono moltissimi luoghi comuni e leggende, per quanto riguarda quest’arte che ne ha viste davvero tante e, a quanto pare, anche sentite davvero tante.

Alcune dicerie continuano a girare tuttora pur non essendo fondate.

Oggi andremo ad analizzare le più famose ed anche a scoprire la verità.

Questo potrà aiutare tutte le persone che hanno dei dubbi sul tatuaggio e potrà permetterci così di eliminare le varie credenze che ci sono state inculcate dalle persone che ci stanno intorno e che, molto probabilmente, non amano neanche l’idea del tatuaggio.

Scopriamole insieme.

1. “Chi è bravo a disegnare, può tatuare”...

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  • “Chi è bravo a disegnare, può tatuare”
    Non è così. Un talento artistico certamente aiuta con la composizione, il posizionamento, il colore e la creatività nel concettualizzare i disegni, ma questo non è abbastanza.
    Fare il tatuatore è un mestiere tanto tecnico quanto artistico.
    Se hai un artista-amico che pensi possa essere in grado di disegnare un buon tatuaggio, permettigli di farti il disegno, ma non il lavoro.
    Per fare un tatuaggio bisogna studiare, conoscere la meccanica di un tatuaggio e tutti gli strumenti da usare e le procedure da attuare… Altrimenti il loro lavoro potrebbe rivelarsi una indelebile macchia informe sulla pelle.
    Ci vogliono circa un paio di anni per acquisire o affinare la vera e propria abilità nel tatuare, e più tempo ancora per svilupparla davvero come artista capace di mettere in pratica le tecniche più avanzate in materia di tattoo.
    I grandi artisti del tatuaggio dicono che non smettono mai di imparare. La pelle è un qualcosa di incredibilmente vario: da morbida a dura, da chiara a scura…
    Insomma, il talento non basta ma ci vuole anche lo studio e l’esperienza, e non tutti possono realmente farlo.
  • "Farsi un tatuaggio è più doloroso di un parto”
    In realtà, farsi tatuare fa male… ma non produce di certo lo stesso tipo di dolore da parto. Sono due dolori completamente differenti.
    Il dolore di un tatuaggio sembra più come sentirsi graffiare o pungere una brutta scottatura.
    Il parto è qualcosa di più complesso e neanche chi ha già partorito saprebbe descrivere chiaramente il dolore che ha provato.
  • “Un tatuaggio fa più male se è fatto con colori più chiari piuttosto che con quelli più scuri”
    Mito! Questo equivoco deriva dal fatto che i colori più chiari sono normalmente aggiunti a un tatuaggio verso la fine di una sessione, quando la pelle è già irritata e aperta. Inoltre potranno volerci più rifiniture e più ripassi, ma il tatuaggio è sempre lo stesso.
    Casomai, il livello di dolore può cambiare a seconda della parte del corpo che si decide di farsi tatuare, ma non certo dai colori utilizzati.

2. “Se vai a tatuarti ti verrà l’HIV, l’epatite… o qualche altra brutta malattia!”...

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  1. “Se vai a tatuarti ti verrà l’HIV, l’epatite… o qualche altra brutta malattia!”
    Ci sono le norme, le leggi e le precauzioni.
    Certamente si può incontrare un tatuatore che non rispetta tutto questo, ma ormai è praticamente impossibile: avrebbe già smesso di praticare il suo mestiere.
    Inoltre c’è da dire che, nei paesi "sviluppati", non c'è mai stato un caso di trasmissione di AIDS/HIV a causa di tatuaggi e ogni negozio segue correttamente le adeguate procedure di sterilizzazione.
    Ogni buon artista ha un suo stile di tatuaggio, ma questo non significa che le norme non siano uguali per tutti loro.
    Ovviamente è importante informarsi  e scegliere un artista del tatuaggio il cui portafoglio di lavoro sia fluente, così come le buone recensioni su di lui.
  • “Nei tatuaggi c’è LSD…“
    Negli anni ‘70 e ‘80, questa era una vera e propria leggenda che si tramandava velocemente.
    In quel caso si trattava di tatuaggi temporanei a forma di stella blu.
    Il racconto afferma che gli spacciatori di droga avevano messo LSD, comunemente noto come acido, in questi tatuaggi per agganciare i giovani e renderli dei tossicodipendenti.
    I media imbastirono ancor più questa storia e le scuole facevano girare dei volantini in cui tentavano di dissuadere i ragazzi dall’utilizzare quel tipo di tatuaggio.
    Anche se questa leggenda prevale ancora oggi (e spesso venie attribuita anche alle figurine che regalano fuori dalle scuole), non ci sono stati casi documentati in cui si è dimostrata vera.
    Perciò, se questa diceria dovesse tramandarsi, eventualmente modificata, ed arrivare alle tue orecchie nel momento in cui dici che vuoi farti un tatuaggio, sappi che non si tratta assolutamente di una verità.
  • “Durante un tatuaggi sanguinerai molto”
    Questa leggenda è in parte vera perché questo varia da persona a persona.
    In generale, la maggior parte delle persone tendono a sanguinare almeno un po' mentre si fanno fare un tatuaggio.
    Tuttavia, a seconda della lunghezza del tempo necessario, dell'area che viene tatuata e della quantità di ombreggiatura effettuata dal tatuatore, ci potrà essere poco o nessun sanguinamento.

3. “Si può giudicare la qualità del tatuatore osservando delle foto”...

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  • “Si può giudicare la qualità del tatuatore osservando delle foto”
    Altra diceria. Lo stesso vale per i certificati, gli attestati ed i corsi di cui il tatuatore può mostrare le copie o gli originali appendendoli al muro.
    Ovviamente, in assoluto, il modo più efficiente per capire se hai scelto la persona giusta è quella di vedere di persona, e con i tuoi occhi, il suo lavoro.
    Non c’è alcuna foto che possa sostituire questo. Perciò bisognerà fisicamente andare nello studio del tatuatore, parlare con lui e guardare il suo lavoro sugli altri.
    Un’ulteriore suggerimento è quello di fargli delle domande: un vero artista professionista e qualificato saprà rispondere a tutto.
    Gli artisti del tatuaggio che non se la cavano granché, non ti invieranno né mostreranno le foto dei loro lavori mediocri o non riusciti, non credi?
    Quindi, le foto potrebbero non essere di quel determinato tatuatore e quindi non corrispondere alle sue reali capacità. Osservarlo è sempre la soluzione migliore.
    Potrai anche chiedere informazioni ma, il miglior modo resta comunque quello.
  • “È possibile ottenere un ottimo tatuaggio anche a buon mercato”
    Cosa significa? Di diffidare di questa diceria. Può capitare che sia così ma, per la maggior parte delle volte non lo è e non dovremmo rischiare.
    C’è poco da dire: un grande tatuaggio proviene dalle mani e dalla mente di un grande tatuatore,  da un professionista qualificato. Questi ultimi si fanno ben pagare.
    Il consiglio è sempre quello di trovare il tatuatore giusto, portarsi il disegno del tatuaggio che si vuole e sentire il prezzo.
    Se non ci si può permettere quella cifra in quel determinato momento, sarà bene rimandare:  un tatuaggio rimarrà su di te per tutta la vita e, come molte altre cose nella vita, “chi più spende, meno spende”.
  • “Avere un tatuaggio significa che non si potrà essere più in grado di sottoporsi ad una risonanza magnetica perché l'inchiostro reagirà alla radiazione… e farà gonfiare e scoppiare la pelle!”
    Questa è assolutamente fantascienza al giorno d’oggi. Eppure questa leggenda gira ancora in alcune parti del mondo.
    Se l'inchiostro del tatuaggio poteva contenere alti livelli di metalli in passato, attualmente ci sono in commercio dei pigmenti molto più sicuri e che, soprattutto, non contengono più metalli pericolosi come il mercurio.
    Nessun metallo nell’inchiostro,  nessuna reazione “esplosiva” durante una risonanza magnetica.

4. “Se cambi idea, c’è il laser”...

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  • “Se cambi idea, c’è il laser” 
    Se non ti piace o se cambi idea puoi toglierlo… Il senso è questo.
    Ma è importante non contare tanto su questo come una seconda opportunità.
    I laser non sono completamente efficaci nel cancellare i tatuaggi, soprattutto quando ci sono alcuni determinati colori.
    Inoltre non sono il massimo nel ripristinare la pelle e riportarla al suo stato naturale. Inevitabilmente, qualche debole quantità di pigmento rimarrà  e forse potrà anche un po' spaventare.
    C’è da dire anche che questa viene raccontata come una leggera favoletta, ma non solo non è una soluzione efficace al 100%, si tratta anche di un trattamento più doloroso e più costoso del tatuaggio stesso.
    Certamente, nel corso degli anni, sono state fatte numerose migliorie a questo tipo di trattamento, ma ancora non è perfetto.
    Inoltre la reazione cambia sempre da persona a persona.
    Perciò è meglio non prendere in considerazione questa risoluzione e puntare solo sulla decisione sicura di volere un tatuaggio sul proprio corpo.
  • “Applicare un sacco di unguento per la guarigione di un tatuaggio, lo aiuta a guarire più velocemente”
    Questo è un luogo comune ed è un qualcosa che si potrebbe pensare con molta facilità.
    La verità, in questo caso, è che l'applicazione di troppo unguento per tatuaggi o di altre pomate similari, può causare dei problemi.
    La guarigione potrebbe ritardare, o addirittura potrebbero presentarsi delle complicazioni perché la pelle non riuscirà a respirare come dovrebbe.
    D'altra parte, anche mantenere il tatuaggio troppo secco può causare problematiche all’epidermide ed alla guarigione del tattoo.
    Quindi, la verità è che ci deve essere solamente una via di mezzo tra questi due: tutte le altre soluzioni non corrispondono né al vero né alla scelta migliore.
  • “Per disinfettare gli strumenti, basta bollirli prima di fare il tatuaggio”
    Questo lo potevamo pensare quando avevamo solo quella soluzione.
    Adesso si tratta di una leggenda lontana: ebollizione e disinfezione non sono la stessa cosa, e quindi non forniscono gli stessi risultati e sicurezze.
    Un tatuatore professionista avrà tutti i macchinari di sterilizzazione adeguati, nonché sempre nuovi aghi.





5. “Andare in una piscina clorata scolorirà i colori del tatuaggio”...

Andare in una piscina clorata scolorirà i colori del tatuaggio-300x180

  • “Andare in una piscina clorata scolorirà i colori del tatuaggio”
    Il cloro non può scendere sotto i primi strati di pelle come un ago e, di conseguenza, non può scolorire o dissolvere il tatuaggio.
    Tuttavia non è una buona idea fare il bagno in piscina con un tatuaggio che ancora  non si è cicatrizzato.
  • “Con un tatuaggio, non si sarà mai più in grado di donare il sangue”
    In base a questo sono state effettuate anche delle ricerche e, secondo la Croce Rossa Americana, dopo essersi tatuati in un negozio che utilizza una corretta sterilizzazione ed è stato regolamentato, si sarà in grado di donare il sangue anche immediatamente.
    In caso contrario, non si può donare il sangue fino a un anno dopo il lavoro, ma non si tratta di un qualcosa di definitivo a meno che non ci siano condizioni mediche che lo vietano ma che non hanno nulla a che fare con il tatuaggio stesso.
  • “Bere alcool o prendere un’aspirina prima di farsi fare un tatuaggio aiuterà ad alleviare il dolore”
    Sia l’alcol che l’aspirina sono in realtà fluidificanti del sangue.
    Ciò significa che questa non solo è una leggenda ma è anche una scelta infelice e assolutamente sbagliata. Infatti, è stato costatato che, questo comportamento può causare più sanguinamento durante il processo di elaborazione del tatuaggio.
    Ciò potrebbe, a sua volta, portare anche ad ulteriori problemi riguardanti la guarigione o l'intensità del colore.
  • “Non si dovrebbe scegliere il colore rosso per i tatuaggi perché è più probabile che possa svanire o che provochi una reazione allergica”
    Anche questo è un gran bel mito.
    Alcune persone possono essere allergiche a certi tipi di inchiostri e questo è vero, ma tuttavia il pigmento utilizzato specificamente nei coloranti rossi è stato aggiornato nel corso degli anni ed è stato affermato che adesso tende a reagire meglio sulla pelle della gente.
    Ogni tatuaggio che non viene adeguatamente effettuato e/o curato svanirà o scolorirà indipendentemente dal colore scelto: questa è la verità.








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