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La Vienna di Hundertwasser

Se uno sogna da solo, è solo un sogno.
 Se molti sognano insieme, è l'inizio di una nuova realtà.

 Friedensreich Hundertwasser

Là fuori, c'è pieno di guide turistiche che spiegano tutto e di più sulle principali attrazioni di Vienna, dalle residenze imperiali Hofburg e Schönbrunn al Belvedere, il palazzo barocco voluto dal principe Eugenio di Savoia, dai monumenti religiosi, come il Duomo di Santo Stefano, ai musei di Belle Arti e dell'Albertina. La foto che queste guide ci trasmettono è spesso quella di una capitale elegante e sfarzosa, immagine di un impero passato e glorioso.

Vienna è, però, una città dai molti volti e, tra questi, non manca quello stravagante. Mi riferisco, in particolare, alle creazioni di uno dei più grandi architetti del secolo scorso, Friedensreich Hundertwasser, che fu anche pittore e scultore.

Hundertwasser, che scomparve il 19 febbraio del 2000 a causa di un infarto, viene considerato a ragione uno dei maggiori innovatori nel campo dell'architettura e uno degli alfieri dell'astrattismo mitteleuropeo della seconda metà del Novecento.

Il suo vero nome era Friedrich Stowasser, nome che con il tempo ha trasformato e modificato adattandolo alla propria personalità ed a ciò che più lo caratterizzava. Sepolto in Nuova Zelanda, nel cimitero che lui stesso allestì e chiamò ''Giardino dei morti felici'', ha lasciato in dote una serie di capolavori, buona parte dei quali s'incontra in Austria, Germania e Giappone.

E quando si trascorre un soggiorno a Vienna, bisogna sempre ricordarsi che la capitale austriaca è tra le città che hanno beneficiato maggiormente del genio di questo indimenticato artista. Per non correre il rischio di dimenticarvelo, scrivetelo da qualche parte: sull'agendina, su una mano, sul foglio di prenotazione di Expedia, su smartphone o tablet che sia. 

A Vienna, infatti, vi aspettano, innanzitutto, la Hundertwasserhaus e la Kunsthaus Wien, distanti solo pochi metri.  Infine, da non perdere una visita al termovalorizzatore progettato sempre da Hundertwasser e ubicato nel nord della città.

Ma vediamo un po' meglio questa Vienna colorata, originale, moderna ed ecologica di questo genio chiamato Friedensreich Hundertwasser.

1. La Hundertwasserhaus

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La Hundertwasserhaus, ovvero la Casa di Hundertwasser, si compone di una serie di costruzioni progettate proprio da Friedensreich Hundertwasser (insieme all’architetto Josef Krawina), il cui stile è inconfondibile: la facciata è, infatti, un'esplosione di intensi colori e di linee curve e su terrazze e balconi corrono centinaia di alberi e arbusti.

Un'altra peculiarità della Hundertwasserhaus è che ciascun abitante è libero di ornare a proprio piacimento le parti di facciata circostanti le proprie finestre. L’edificio si distingue dagli altri stabili che lo circondano per le sue forme irregolari, per i molteplici materiali usati (ceramica, vetro, metallo, mattoni e legno) nonchè per i sgargianti e variegati colori che lo rivestono. 

Le facciate si presentano in vivaci tinte colorate. I tanti alberi sui tetti creano un'armonia tra casa e natura. Ognuno dei 52 appartamenti è diverso e ha accesso a una piccola area verde. Diverse in forma e grandezza sono anche le finestre. 

La Hundertwasserhouse è stata costruita con materiali ecologici: mattoni di argilla per le murature, legno per porte e finestre, ceramica per i pavimenti, colle, vernici, tende e tappeti sono di origine naturale. Per il rimboschimento delle terrazze e dei tetti sono state utilizzate 900 tonnellate di terreno, una cisterna raccoglie l’acqua piovana utile all’irrigazione delle piante e le ceramiche decorative sono di recupero.

Al pianterreno c'è un negozio con una ampia scelta di libri su Friedensreich Hundertwasser, di stampe dei suoi quadri e di fotografie delle sue opere architettoniche, mentre al primo piano c'è un bar dove si possono assaggiare il caffè viennese e i gustosi dolci austriaci.

La casa di Hundertwasser fu costruita dal 1983 al 1986 dal comune di Vienna con l’obiettivo di avere una casa abitabile. L’obiettivo di Hundertwasser era di infondere allegria, gioia e contentezza al vivere nei 50 appartamenti che erano stati costruiti soprattutto per persone meno abbienti. Questo scopo é stato raggiunto costruendo varie strutture usando linee essenzialmente morbide. Infatti, non c’è uno spigolo in tutto il complesso. 

I costi ed i tempi di costruzione di questo progetto interamente pubblico sono stati regolari e nel pieno rispetto delle normative vigenti comunali. Ancora oggi il Comune di Vienna gestisce il complesso e lo fitta al prezzo di 5 euro al metro quadro, prediligendo nuclei familiari in cui ci siano artisti contemporanei. 

2. La Kunsthaus Wien

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Nel terzo distretto della città di Vienna sorge questo curioso palazzo immediatamente riconoscibile per la sua particolare colorazione esterna a grandi riquadri blu, azzurri e neri dipinti intorno alle finestre.

La Kunsthaus Wien è costituita da superfici vivaci dalle forme irregolari, molte delle quali ricoperte di un verde lussureggiante ed è dedicata alle esposizioni artistiche: completata nel 1991, si sviluppa su quattro piani, due dei quali sono destinati ai lavori di Hundertwasser.

Anche la Kunsthaus Wien è caratterizzata dalla passione di Hundertwasser per le linee curve, espressione di un'irregolarità che si ritrova anche nei materiali utilizzati, dal vetro al legno, dal mattone al metallo. 

Prima della Kunsthaus, nello stesso luogo sorgeva un'azienda specializzata nella fabbricazione di mobili, la fabbrica di mobili in legno Thonet, poi dismessa e riadattata dallo stesso architetto a galleria delle proprie opere, con annessa una grande area per le mostre temporanee.

L’edificio, precedentemente senza alcunché di appariscente, spicca ora per i suoi elementi irregolari in vetro, metallo, mattone e legno e per le sue mattonelle di ceramica nei colori più vari.

La casa-museo ha una superficie totale di oltre quattromila metri quadrati consiste di due piani sui quali è alloggiata una mostra permanente dedicata alle opere di Hundertwasser ed altri due piani con mostre a soggetto sempre diverse.

Nel pianterreno si trovano un caffè-ristorante ed un negozio. Tra i progetti più riusciti è impossibile non notare la Pantaree alles fliesst, fontana ecologica, reale prodigio di arte, natura e architettura.

3. Il termovalorizzatore di Spittelau

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A nord di Vienna, nella zona universitaria, Hundertwasser ha anche progettato nel suo particolarissimo stile un termovalorizzatore (Fernwarme Wien, Spittelauer Lände 45) inserito in un fantasioso edificio sovrastato da una ciminiera di 160 metri abbellita da un gigantesco bulbo di ceramica dorata.

Questo impianto di avanzata tecnologia, progettato nel 1969 ed entrato in funzione nel 1971, è diventato una vera e propria attrattiva turistica, perchè oltre ad essere una particolare invenzione architettonica è anche un mezzo per fornire energia pulita ad oltre 1/3 della città attraverso la combustione dei propri rifiuti.

La cupola dorata che svetta altissima sulla capitale del fu impero austroungarico sembra lo scrigno di un prezioso ristorante con vista panoramica, invece è solo la parte terminale di una struttura colorata, interrotta da miriadi di finestre ognuna diversa dall’altra, da cespugli e alberi che si arrampicano su una facciata bianca attraversata da linee blu e gialle.

E’ l’acciaio smaltato di giallo che rende preziosa la cupola, illuminata di notte da 1048 lampadine che trasformano un impianto industriale, da sempre oggetto di repulsione e di tensioni sociali, in un esempio di architettura fantastica, ma anche ecosostenibile.

L’impianto è costituito da due linee di combustione ciascuna formata da un forno a griglia, funzionante a T>800 °C, capace di termodistruggere ognuna 18 tons/h per un totale di 260.000 tons/anno. I fumi sono trattati mediante filtro elettrostatico (a 60 KV) per la rimozione delle ceneri volanti (fly ash), e successivamente, mediante uno scrubber in controcorrente a soda per la rimozione di acido cloridrico (HCl), HF, diossido di zolfo (SO2) e metalli pesanti.

Prima dell’emissione finale attraverso la ciminiera, i fumi vengono fatti passare a 280 °C, attraverso un convertitore catalitico denominato DeNOx per la distruzione di Nox e Diossine. L'emissione dei fumi avviene attraverso la ciminiera dalla caratteristica forma ricoperta di pannelli a specchio, alta 126 m ed avente un diametro interno di 2,5 m.

Le acque dello scrubber vengono depurate e reimmesse in circolo. La parte residuale è scaricata in un canale che recapita nel Danubio. Energia elettrica prodotta: 6,4 MW (di cui 3,8 MW riassorbiti dall’impianto per il suo funzionamento).

Il termovalorizzatore di Spittelau, a distanza di dieci minuti di corsa in metropolitana da Vienna, accanto al canale del Danubio, funziona 24 ore su 24.

4. Friedensreich Hundertwasser

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Friedensreich Hundertwasser (Vienna, 15 dicembre 1928 – 19 febbraio 2000), artista viennese noto in tutto il mondo, fu una delle figure più popolari, controverse e bizzarre della scena artistica internazionale del XX secolo.

Ebreo, grande estimatore della diversità di ogni cultura, grazie ai suoi viaggi in tutto il mondo, umile contadino che per lunghi anni della gioventù negli anni ‘40 ha condotto la sua vita in una fattoria, definitosi medico dell’architettura, rimane un ammirabile esempio di come anche una centrale elettrica, o una scuola, possono rappresentare il volto di una società più cosciente in grado di superare le limitazioni austere dello spazio, fisico e mentale.

Dotato di una personalità eclettica e fuori dal comune, nonché tormentato continuamente da un dualismo interiore, egli era convinto che la vita fosse formata da livelli concentrici, strati che circondavano l’uomo esattamente come “pelli”. Queste pelli rappresentavano il livello di consapevolezza che ciascun individuo aveva del mondo ed erano essenzialmente cinque: l’epidermide, i vestiti, la casa, l’identità sociale e nazionale e l’ambiente naturale.

Nel corso della sua vita Hundertwasser si occupò gradualmente di ognuna di queste pelli, assumendo i panni del pittore, del “medico dell’architettura”, del pacifista e dell’ecologista. Tre cose erano per lui veramente importanti:

  • la natura, per la quale rivendicava rispetto;
  • l’uomo al quale cercò di indicare la strada della creatività e della bellezza, esortandolo ad affermare la propria unicità e diversità e a reagire contro ogni forma di totalitarismo, compresa l’architettura razionale, da lui particolarmente odiata;
  • l’armonia tra creatività spontanea dell’uomo e creatività spontanea della natura come unica strada per realizzare, anche sulla Terra, il paradiso. 

 

Le idee di Hundertwasser, i suoi discorsi e i suoi manifesti risalgono ad un periodo in cui una coscienza ecologica e pacifista ancora non esisteva, e pertanto fanno di lui uno dei precursori del movimento ambientalista.

Oggi, nell’epoca dello case ecocompatibili e delle sviluppo sostenibile, della quale Hundertwasser con il suo Monumento per il conto alla rovescia per il XI sec.  aveva annunciato l’avvento, le sue teorie sono più che mai attuali. 

L’arte era per Hundertwasser uno stile di vita, un modo di vedere il mondo, riconoscendo la bellezza intorno a sé e contribuendo alla diffusione del bello; una sorta di attività religiosa dunque, volta a fare del bene e ad aiutare gli altri. 

Essere artisti per lui non significava tanto saper dipingere quanto invece essere all’avanguardia, nel senso di essere in grado di precorrere le esigenze della società e della natura: una specie di profeta, si potrebbe dire, il cui scopo era quello di guidare gli uomini nella ricerca della felicità.

Lui sapeva di essere in possesso di una verità assoluta: il potere dell’ arte e l’armonia con la natura come uniche vie di fuga dal baratro che l’uomo aveva creato davanti a sé; la sua sensibilità fuori dal comune, ma soprattutto l’amore che lo legava agli alberi, alle piante e alla terra, più che un interesse per le sorti dell’umanità, lo spingevano ad agire, ad aiutare l’uomo a capire che stava sbagliando.

Così Hundertwasser si trasformò da pittore e profeta in igienista della natura, poi in “medico dell’architettura” ed infine, a maturità compiuta in ecologista ed ambientalista.

Il suo compito: dare una voce alla natura affinché l’uomo si rendesse conto degli errori già commessi ed agisse in tempo per porvi, perlomeno in parte, rimedio, in modo da ripristinare l’originaria e ormai da tempo perduta armonia tra genere umano e ambiente naturale.

Il suo strumento: la sua arte generatrice di bellezza e messaggera di armonia naturale, pace e felicità. 



5. Da “Il Medico dell’Architettura”, 1990

Da Il Medico dell’Architettura, 1990-300x180

In un manifesto del 1990 quando il comune della capitale austriaca, a fronte del piano di sviluppo di edilizia popolare per gli anni ’80, aveva già approvato l’estroso progetto e permesso la costruzione della Hundertwasserhaus, scriveva così Friedensreich Hundertwasser:

“Da quando ci sono urbanisti indottrinati e architetti standardizzati, le nostre case sono malate. Non si ammalano, sono già concepite e costruite come case malate. Tolleriamo migliaia di questi edifici, privi di sentimento ed emozioni, dittatoriali, spietati, aggressivi, sacrileghi, piatti, sterili, disadorni, freddi, non romantici, anonimi, il vuoto assoluto.
Danno l’illusione della funzionalità. Sono talmente deprimenti che si ammalano sia gli abitanti sia i passanti. Basti pensare che, se 100 persone vivono in una casa, altre 10.000 vi passano davanti ogni giorno e queste ultime soffrono come gli inquilini, forse ancora di più, per il senso di depressione che emana dalla facciata di una casa sterile.
Le costruzioni uniformi simili a campi  di concentramento e a caserme distruggono e appiattiscono quanto di più prezioso un giovane può apportare alla società: la creatività spontanea dell’individuo. Gli architetti non possono risanare queste case malate, che rendono malati, altrimenti non le avrebbero costruite. Si rende quindi necessaria una nuova professione: il medico dell’architettura.
Il medico dell’architettura non fa altro che ristabilire la dignità umana e armonizzare la creazione umana con la natura. Non occorre radere tutto al suolo, basta apportare cambiamenti in punti strategici, senza grande dispendio di energie o di denaro.
È necessario riportare i corsi dei fiumi, precedentemente livellati, ai dislivelli originari, spezzare la sterile e piatta skyline, trasformare i tetti in una superficie discontinua e ondulata, agevolare la crescita della vegetazione spontanea nelle fessure dei muri e dei marciapiedi, dove non arreca disturbo, modificare le finestre e arrotondare in modo irregolare angoli e spigoli. Il medico dell’architettura è competente anche per operazioni chirurgiche più decisive, come la rimozione di muri e l’installazione di torri e colonne.
È sufficiente riconoscere il diritto della finestra, ricoprire di vegetazione il tetto, lasciar crescere l’edera, dare ospitalità agli alberi-inquilini, se si lasciano danzare le finestre, dando loro forme diverse e introducendo quante più irregolarità possibili sulle facciate e negli interni, la casa può guarire. La casa inizia a vivere. Ogni casa, per quanto brutta e malata, può guarire".







Note

Hundertwasser progettò 37 edifici:

Austria

  • Hundertwasserhaus a Vienna, 1983-1986
  • Mierka Silo a Krems, 1982-1983
  • Rupertinum Salisburgo (Zungenbart), 1980-1987
  • Chiesa di Santa Barbara a Bärnbach, 1987-1988
  • Museo civico di Roiten, 1987-1988
  • Fabbrica tessile Rueff a Muntlix, 1988
  • Inceneritore di Spittelau, Vienna, 1988-1997
  • Area di servizio autostradale a Bad Fischau, 1989-1990
  • KunstHausWien, 1989-1991
  • Villaggio presso Hundertwasser-KrawinaHaus Vienna, 1990-1991
  • Fontana a Zwettl, 1992-1994
  • Padiglione presso la "DDSG Blue Danube" Ponton Vienna, 1992-1994
  • Fontana a flusso spiraliforme I a Linz, 1993-1994
  • Reparto oncologia clinica a Graz, 1993-1994
  • Stabilimento termale a Bad Blumau, (vicino a Graz, in Stiria) 1993-1997 con il contributo dell'imprenditore Rogner.
  • Fabbriche a Zwischenwasser (Vlbg)

 

Germania

  • Stabilimento Rosenthal a Selb, 1980-1982
  • Centro diurno per bambini Francoforte, 1988-1995
  • Casa ecologica a Hamm, Maximilianpark 1981/1982
  • In den Wiesen Bad Soden am Taunus, 1990-1993
  • Wohnen unterm Regenturm Plochingen am Neckar, 1991-1994
  • Ginnasio Martin Luther a Wittenberg, 1997-1999
  • Waldspirale a Darmstadt, 1998-2000
  • Hundertwasser-Stadtcafe ad Amburgo, 1998-2000
  • Hundertwasser-Umweltbahnhof a Uelzen, 1999-2001
  • Scuola materna Düsseler Tor a Wülfrath, 2001
  • Cittadella verde a Magdeburgo, 2004-2005
  • Ronald McDonald Hundertwasser-Haus della fondazione di aiuto ai bambini di McDonald's a Essen/Grugapark
  • Torre Hundertwasser ad AbensbergTorre Hundertwasser a Abensberg

 

Giappone

  • Countdown 21st Century Monument for TBS Tokyo, 1992
  • Kid's Plaza Ōsaka, 1996-1997
  • Maishima Incineration Plant Ōsaka, 1997-2000
  • Maishima Sludge Center Ōsaka, 2000
  • Stati Uniti d'America
  • Quixote Winery Napa Valley, 1992-1999

 

Israele

  • Fontana a flusso spiraliforme II Tel Aviv, 1994-1996

 

Svizzera

  • Padiglione del mercato Altenrhein, 1998-2001

 

Nuova Zelanda

Bagni pubblici Kawakawa, 1999

(Fonte: Wikipedia)

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