Il Parco Nazionale di Yellowstone ha vari primati:
– è la più importante area geotermica e vulcanica del mondo,
– è il parco più antico del pianeta (è stato fondato nel 1872), il più grande degli Stati Uniti e uno dei più grandi del mondo.
Si trova nell’area nord occidentale degli USA e occupa in prevalenza lo stato del Wyoming, in minima parte il Montana e tocca l’Idaho.
Per accedere allo Yellowstone National Park si può arrivare dal Montana o dal Wyoming. Dal Montana la città di riferimento è Gardiner.
Dal Wyoming si fa tappa a Jackson Hole, per poi salire attraverso il Grand Teton National Park, oppure a Cody, per poi utilizzare l’ingresso est.
In alternativa, da West Yellowstone si può utilizzare l’ingresso ovest.
Qui vivono tantissimi animali, tra cui lupo grigio, lince rossa, bisonte americano, puma, grizzly, orso nero, alce, cervo wapiti, cervo mulo, donnola americana, aquila testabianca, falco pescatore, cigno trombettiere, gallo della salvia, gru canadese, scoiattolo striato, marmotta gola gialla e tanti altri… Ecco i più curiosi.
1. ORSO NERO, MOUNTAIN BLUEBIRD, LINCE ROSSA E GALLO DELLA SALVIA
ORSO NERO (Ursus americanus)
L’orso nero, tipico degli Stati Uniti, è un abitante piuttosto comune nel parco ed è più piccolo e tozzo del grizzly, anche se pesa fino a 270 kg.
Il suo nome può trarre in inganno, in quanto il nero è solo uno dei suoi possibili colori: può andare dal crema, al marrone, al grigiastro.
È diffuso in tutte le aree del parco, ma è più facile vederlo vicino alle aree picnic, dove spesso rovista tra gli avanzi di cibo.
Pur non essendo aggressivo come il grizzly, può essere pericoloso, specialmente se ci si imbatte in una femmina con i cuccioli: il sistema per evitare guai è essere sempre in gruppo e non avvicinarsi troppo. E se si avvicina lui? Meglio allontanarsi!
MOUNTAIN BLUEBIRD (Sialia currucoides)
Questo uccello passeriforme, lungo una ventina di cm, ha una colorazione particolare: i maschi sono di un blu intenso, che diventa più acceso durante la stagione riproduttiva. Sono molto numerosi nelle zone ricche di vegetazione arbustiva.
LINCE ROSSA (Lynx rufus)
La lince rossa, o bobcat, è un felino che abita una vasta zona degli Stati Uniti (soprattutto nel Nord-est) ed è presente nel parco.
Di media taglia (pesa tra i 18 e i 25 kg), è difficilissima da avvistare, come il puma, perché si muove nelle ore crepuscolari, è molto sfuggente e si mimetizza facilmente.
La lince rossa è uno dei pochi felini che non temono l’acqua, anzi! Attraversa regolarmente ruscelli e piccoli fiumi e talvolta caccia i pesci.
GALLO DELLA SALVIA (Centrocercus urophasianus)
È un uccello dell’ordine dei galliformi che, pur essendo presente nel parco, è difficile da osservare: è molto timido e vive tra i cespugli di salvia selvatica (da cui il nome), che lo nascondono perfettamente.
La coda ha piume appuntite disposte a raggiera e i maschi esibiscono un collare bianco, soprattutto in primavera, stagione degli amori, durante le vistose parate nuziali.
Se sorpresi, difficilmente prendono il volo: cercano invece velocemente rifugio tra i cespugli di salvia, dove diventano praticamente invisibili.
2. BISONTE AMERICANO, ALCE E LUPO GRIGIO
BISONTE AMERICANO (Bison bison)
È l’animale più rappresentativo del parco: proprio a Yellowstone fu avviato un importantissimo progetto di tutela della specie, dopo che il bisonte rischiò l’estinzione a seguito della caccia sconsiderata nel 1800.
Prima degli stermini, in Nord America erano presenti oltre 70.000.000 di bisonti. Dopo quasi un secolo di persecuzione, a inizio 1900, la popolazione scese a circa 600 esemplari: in quel momento nacquero le prime associazioni per preservare e difendere i bisonti, proprio a Yellowstone.
Oggi vivono in gran numero e sono in continuo incremento: in tutta l’America ci sono oltre 400.000 esemplari e chissà che in futuro non si ritorni a numeri vicini a quelli originari. Sono molto diffusi in tutto il parco, ma le aree migliori per vedere branchi numerosi sono la Lamar Valley e la Hayden Valley.
Il bisonte, che gli statunitensi hanno impropriamente chiamato buffalo, ha dato il nome a parecchie città, a squadre di football e baseball, e ispirato film, romanzi e canzoni.
È un animale molto considerato anche nelle tribù indiane, che del tatanka (questo il suo nome in lingua lakota) utilizzano carne e pelliccia.
ALCE (Alces alces)
È un ruminante di dimensioni davvero impressionanti: i maschi adulti pesano oltre 500 kg, misurano quasi 2,3 metri al garrese e sono dotati di un palco di corna maestoso, con un’ampiezza superiore ai 170 cm e del peso di oltre 20 kg!
Nel parco questi animali non sono molto numerosi: i momenti più propizi per osservarli sono l’alba e il tramonto, soprattutto vicino ai laghi ricchi di vegetazione acquatica, di cui si nutrono.
La popolazione di alci di Yellowstone è stata messa più volte a rischio a causa dei numerosi incendi che si verificano nel parco: infatti, ora risiedono prevalentemente nella zona sud, più pianeggiante e ricca di paludi, dove gli incendi sono abbastanza rari.
LUPO GRIGIO (Canis lupus)
A Yellowstone la sopravvivenza del lupo non è stata semplice: è scomparso dal parco all’inizio del 1900 (pare che l’ultimo esemplare sia stato abbattuto nel 1926).
Assente per lungo tempo, è stato reintrodotto solo dopo una grande battaglia dei conservazionisti: nel gennaio 1995 furono insediati nel parco 14 lupi catturati in Canada, seguiti da altri 17 esemplari a gennaio 1996.
Oggi la popolazione di lupi di Yellowstone supera le 100 unità ed è, fortunatamente, in netta ripresa.
La loro scomparsa aveva provocato notevoli problemi: alcune specie di animali, come alci e cervi, erano aumentate in modo incontrollato, causando importanti variazioni ambientali e costringendo altre specie a modificare le proprie abitudini o, addirittura, a cambiare habitat.
La reintroduzione del lupo sta quindi riportando, molto lentamente, la situazione all’equilibrio originario. La zona del parco in cui è più facile osservare i lupi è la Lamar Valley, un’immensa vallata in cui brucano numerosi bisonti e altri ungulati.
3. PECORA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE, SCOIATTOLO STRIATO, CERVO MULO E PUMA
PECORA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE (Ovis canadensis)
Chiamata anche bighorn (grandi corna), la pecora delle Montagne Rocciose è un bovide dall’aspetto simile al nostro muflone, ma con corna più massicce e imponenti e con occhi color oro (per questo in molte zone del Nord America viene chiamata anche goldeneye).
Nel parco è piuttosto diffusa, ma non è facilissima da osservare perché frequenta le zone montuose più impervie e difficili da raggiungere.
Ci sono maggiori possibilità di vederla sulle ripide rocce che sovrastano la strada del parco appena dopo l’ingresso di Gardiner, o lungo i sentieri che portano verso la sommità del monte Washburn.
SCOIATTOLO STRIATO (Tamias minimus)
Questi piccoli scoiattoli (non superano i 15 cm), comuni in tutto il parco, sono molto socievoli: attratti dai turisti, da cui sperano di ottenere cibo, spesso salgono sui tavoli delle aree attrezzate per accaparrarsi qualche residuo direttamente dalle mani dei visitatori.
Pur essendo diffusi ovunque, ci sono alcuni siti in cui è più facile vederli: per esempio a Sheepeater Cliff, una meravigliosa parete basaltica che si trova nella parte settentrionale del parco.
Questi buffi animaletti hanno anche ispirato due famosissimi personaggi di Walt Disney: Cip e Ciop.
CERVO MULO (Odocoileus hemionus)
È il più diffuso cervide del Nord America, e il suo nome deriva dai grandi padiglioni auricolari che ricordano quelli del mulo domestico.
A Yellowstone è un animale molto comune, soprattutto nella zona di Mammoth Hot Springs dove, alla mattina presto e alla sera, gli esemplari si avvicinano agli spiazzi erbosi che circondano gli alberghi, incuranti dei turisti.
PUMA (Puma concolor)
Il puma, il più diffuso felino americano, è conosciuto anche come leone di montagna o coguaro. Pesa fino a 70 kg e, pur se abbastanza diffuso nel parco, è estremamente difficile da avvistare, perché ha abitudini notturne, è molto riservato e si mimetizza facilmente.
Pochi visitatori di Yellowstone hanno avuto il privilegio di vederlo. È più comune nelle zone montuose del parco, specialmente nella zona nord orientale, verso il Montana.
È potenzialmente pericoloso per l’uomo ma a Yellowstone non si sono mai verificati incidenti, anche perché sono presenti non più di 40 esemplari.
4. YELLOWSTONE
Yellowstone significa “pietra gialla” e probabilmente il nome deriva dalla grande quantità di zolfo presente nel territorio. Il parco è formato per lo più da altipiani erbosi a un livello medio superiore ai 2.000 metri e da importanti catene montuose ricoperte da fitte foreste.
Molti fiumi lo attraversano, tra cui i più famosi sono lo Yellowstone River e il Gardiner River.
A Yellowstone ci sono oltre 300 sorgenti di acqua bollente e vapore: i geyser, attivi e spettacolari, si trovano un po’ ovunque, ma la massima concentrazione è a Mammoth Hot Springs, dove si osservano geyser di ogni forma e colore e le loro emissioni di vapore.
L’Old Faithful (il vecchio fedele) è uno dei geyser più famosi al mondo; deve il nome alla regolarità delle sue eruzioni.
La colorazione dipende dalla proliferazione di batteri nelle acque calde, e le varie tonalità identificano la differente temperatura e il grado di salinità dell’acqua. I geyser sono dei luoghi fondamentali per gli animali del parco.
Quelli che non vanno in letargo, infatti, sfruttano queste fonti di calore per superare i rigidissimi e nevosi inverni di Yellowstone: bisonti e cervi, seguiti dai loro predatori come i lupi, si spostano dalle grandi praterie e si avvicinano alle zone ricche di geyser, dove il calore permette loro di trovare cibo, acqua e riparo dal gelo.
Per accedere allo Yellowstone National Park si può arrivare dal Montana o dal Wyoming. Dal Montana la città di riferimento è Gardiner.
Dal Wyoming si fa tappa a Jackson Hole, per poi salire attraverso il Grand Teton National Park, oppure a Cody,per poi utilizzare l’ingresso est. In alternativa, da West Yellowstone si può utilizzare l’ingresso ovest.
5. CONSIGLI DI VIAGGIO
Ecco alcuni consigli per visitare Yellowstone e godere al meglio questo parco stupendo.
- Controllare mappe e percorsi in anticipo. Tutto il parco, infatti, è attraversato da una strada ad anello che permette di girarlo per intero, seppur in modo periferico. È però consigliabile stabilire itinerari e tappe intermedie, perché le distanze tra i luoghi e i tempi per raggiungerli sono davvero notevoli.
- Studiare bene gli animali che si incontreranno e valutare le zone in cui è più probabile incrociarli per definire tragitti precisi e poi cambiarli, eventualmente, in base alle indicazioni dell’ultimo minuto fornite dai ranger.
- Pianificare i percorsi a piedi e verificarne la sicurezza con i ranger, per evitare di ritrovarsi in zone o situazioni pericolose. Evitare di fare trekking in solitaria!
- Dotarsi di abbigliamento tecnico adatto alla stagione: tutto il parco è sopra i 2.000 metri di quota e le condizioni meteo cambiano con estrema velocità.
- Camminare sempre muniti di spray anti-orso (reperibile in tutti i negozi all’ingresso del parco e al suo interno).
- Gli animali sono più attivi e visibili al mattino presto e la sera tardi, quindi pianificare gli spostamenti (spesso lunghi) in funzione delle loro abitudini.
- È rigorosamente proibito dare cibo agli animali: i ranger controllano con attenzione il rispetto di questa regola.
- Gli orari e le condizioni migliori per vedere i colori dei geyser sono le giornate di sole, nelle ore centrali: meglio trovarsi vicino alle sorgenti durante il giorno.
- Evitare di fare picnic al di fuori delle aree attrezzate: gli orsi sono molto attratti dall’odore di cibo e trovarsi a tu per tu con loro in zone non controllate potrebbe essere pericoloso!
- Evitare di avvicinarsi troppo agli animali che, essendo selvaggi, potrebbero essere pericolosi.