Per riconoscere una malattia o un problema dello scoiattolo occorre conoscere bene la sua fisiologia.
Il tamia assume comportamenti diversi durante l’anno. È attivo e sempre in cerca di cibo durante la bella stagione, agitato e irrequieto nel periodo dell’accoppiamento mentre in inverno per lo più donne nascosto nella sua tana.
Una volta conosciuto il suo carattere e i cambiamenti del suo comportamento durante le varie stagioni, si possono capire gli atteggiamenti sospetti. Sono diversi i segnali che possono indicare una malattia nello scoiattolo.
Come l’uomo, spesso anche gli animali malati non hanno appetito. Notare se un tamia mangia meno è piuttosto facile in estate, ma bisogna stare molto attenti in inverno quando già fisiologicamente tende ad alimentarsi di meno.
Durante il sonno invernale occorre verificare che il cibo venga mangiato al massimo ogni due-tre giorni per gli animali che vivono nelle gabbie in casa e ogni sette-otto giorni per quelli che vivono nelle voliere all’esterno. Se si nota che ciò non accade ma subito valutato il suo stato di salute.
Si possono individuare altri indizi osservando bene la gabbia. Il tamia tende a defecare e a urinare sempre nello stesso punto; in questo modo si può accertare la presenza di diarrea o tracce di sangue nelle urine nelle feci.
Dopo aver osservato con attenzione l’ambiente in cui vive il piccolo amico potete farvi un’idea migliore del suo stato fisico prendendolo in mano. Vi potete rendere conto se è dimagrito, se gli incisivi sono cresciuti troppo provocando delle ferite, se la pelliccia è arruffata o con aree alopeciche (zone in cui manca il pelo) o se gli occhi e le narici sono imbrattate di muco.
Altre situazioni, seppur strane, non devono essere confuse con patologie. Per questo motivo non bisogna confondere i testicoli discesi durante il periodo dell’accoppiamento con una formazione tumorale o non si deve pensare a un ascesso quando il piccolo scoiattolo si infila grandi quantità di cibo nelle tasche guanciali e la testa sembra quasi deformarsi.
Quando notate qualcosa che non va nel vostro tamia la cosa migliore è portarlo subito da un veterinario specializzato in questi piccoli roditori. In questi casi bisogna essere molto delicati e trattarlo con le giuste cautele. Solitamente quando è ammalato è più facile prenderlo in mano perché non tenta di scappare ma se afferrato bruscamente può reagire mordendo per il dolore provocato.
Prendete un animale delicatamente con un asciugamano o con dei guanti o un retino. Adagiatelo in un trasportino adatto a lui. In piena estate è meglio, prima di salire in macchina con lo scoiattolo, aprire tutte le porte facendo passare l’aria e possibilmente utilizzare l’aria condizionata, non a diretto contatto con l’animale. Questo evita che il roditore, già debilitato, possa incorrere anche in un colpo di calore causato dalla eccessiva temperatura interna dell’auto.
In inverno, invece, per evitare raffreddamenti dovuti alle basse temperature si può riscaldare lo scoiattolo in modo semplice, riempiendo una bottiglia di plastica da mezzo litro con l’acqua calda e fissandola con il nastro adesivo nel trasportino sotto un panno per evitare il diretto contatto con l’animale con il rischio di ustionarlo o schiacciarlo durante il trasporto.
Dal veterinario è estremamente importante rispondere in modo esauriente a ogni domanda. Se per qualsiasi motivo non si conosce bene l’animale, prima di partire da casa è opportuno informarsi sulle sue condizioni da chi solitamente lo segue.
Se non si può andare subito in una struttura veterinaria e si possiedono più soggetti è buona norma separare quelli sani da quelle malati, preservando in questo modo quelli sani da un possibile contagio e nello stesso tempo osservando meglio se quelli malati mangiano e defecano regolarmente.
I tamia possono avere diversi disturbi comportamentali in quanto sono animali che si stressano facilmente e che mantengono il loro carattere selvatico anche in cattività. Bisogna riuscire a creare un ambiente adeguato alle loro necessità e a somministrare loro una dieta regolare. Quando qualcosa non va il primo segno di stress è l’iperattività.
Sono indizi di problemi comportamentali anche in comportamenti stereotipati come ripetere continuamente e senza pausa lo stesso movimento, per esempio correre lungo la rete della voliera o saltare da una parte all’altra di una mangiatoia o eseguire verticalmente o orizzontalmente movimenti a cerchio sulle pareti della gabbia.
Le principali cause di stress possono essere:
- Una gabbia troppo piccola.
- Sovraffollamento e aggressioni ripetute tra scoiattoli.
- Predatori vicini come un cane o un gatto.
- Rumori continui provocati da televisione, radio, impianti stereo e videogiochi nelle vicinanze.
- Litigi tra gli animali per il cibo.
- Essere maneggiati continuamente.
- Numero di nidi/tane inferiori al numero di scoiattoli ospitati.
Tutti questi fattori non permettono al vostro amico di fare una vita sana e tranquilla. Per ridargli serenità basta eliminare le cause che sono alla base dello stress. Se non riuscite a individuare il problema è meglio affidarsi a un veterinario esperto che conosca bene questi animali.
Ma vediamo più analiticamente le malattie più comuni in cui, purtroppo, sono soggetti i nostri amici scoiattoli.
1. Malattie della pelle
Sono molte le cause dei problemi cutanei: per esempio errori alimentari, ipovitaminosi, stress o squilibri ormonali. Si aggiungono a questi classici errori di gestione patologie provocate dalla presenza di lieviti, funghi e parassiti.
I sintomi più comuni sono il prurito e la perdita di pelo. Lo scoiattolo inizia a grattarsi e strofinarsi contro le sbarre della gabbia fino quasi a ferirsi. Inoltre inizierà gradualmente a perdere pelo.
Lo si noterà soprattutto sulla schiena, una zona facilmente visibile anche senza prenderlo in mano. Non si deve confondere la perdita di pelo con la muta che avviene generalmente in primavera e in autunno.
Durante la muta il soggetto perde pelo ma senza lasciare aree alopeciche; durante il corso di queste patologia, invece, riscontrerete il diradarsi del pelo o vere e proprie aree prive di pelo e, talvolta, delle croste.
- Micosi
La micosi è una patologia causata da funghi (Trichophyton e Aspergillus) che si manifesta con piccole alle rotonde alopeciche localizzate soprattutto sul muso, sulle orecchie, sul naso e alla base del collo. È più facile che si manifesti soprattutto quando l'animale è un po' debilitato e immunodepresso.
Una volta fatta la diagnosi la cura con un antimicotico non è difficile pure essendo un po' lunga. È una patologia che lo scoiattolo può trasmettere all'uomo. Per evitare il contagio, comunque non grave, basta lavarsi bene le mani dopo averlo toccato e maneggiarlo il meno possibile.
- Acariasi
L'infestazione dello scoiattolo da parte degli acari (in particolare da parte del tipo Notoedres) è un evento raro. Se viene colpito da questi parassiti si noteranno aree irregolari senza pelo anche in più parti del corpo.
La cute di queste zone si presenta arrossata e squamosa. Anche questa è una zoonosi che l'animale può trasmettere all'uomo. A differenza della micosi è una patologia un po' più complessa da curare ma che si può evitare riducendo un diretto contatto con l'animale fino alla sua completa guarigione.
- Infestazione da pulci
Questa infestazione è piuttosto comune, soprattutto negli scoiattoli che vivono in casa con un cane e un gatto o altri piccoli mammiferi. Il sintomo principale è il prurito. Il tamia passerà molto tempo a grattarsi e a strofinarsi alle sbarre della gabbia.
In questo caso bisogna utilizzare prodotti a base di piretro e permetrine e curare anche tutti gli altri animali domestici come gatti, cani, furetti e conigli pulendo bene anche tutte le coperte, cuscini, cucce e gabbie in cui dormono. Le pulci colpiscono l'uomo in forma lieve ma è sempre bene non averle in casa!
- Pododermatite
L'utilizzo di griglie sul fondo della gabbia o di lettiere abrasive come le argille granulari per gatti favoriscono, con il tempo l'insorgere di abrasioni e ferite alla pianta dei piedi dello scoiattolo. Questa patologia impedisce al piccolo roditore di camminare per il dolore. Inoltre c'è la possibilità che si formino veri e propri ascessi che, se non curati, possono estendersi a tutto l'arto o in altri distretti corporei.
- Ascessi cutanei
Graffi e morsi tra scoiattoli o piccole ferite causate da accessori acuminati se non curati o se procurati in un ambiente non adeguatamente pulito possono provocare ascessi che si presentano come rigonfiamenti della cute caldi e dolenti e che possono aumentare di volume fino a ulcelarsi, drenando un fluido bianco giallastro.
La terapia consiste in una disinfezione accurata dell'area, in un drenaggio completo dell'ascesso con lavaggi abbondanti e in una terapia antibiotica, generalmente per via orale.
2. Problemi della coda, problemi alle tasche guanciali e anomalie dentarie
a) Problemi della coda
La coda dello scoiattolo è una parte molto bella e vistosa del suo corpo. Quando cercate di afferrare il tamia non dovete assolutamente prenderlo dalla coda perché ciò causerebbe il distaccamento o lo scollamento della cute.
Un'altra patologia tipica è la necrosi della coda causata da lieviti (Candida albicans). I tessuti della coda vanno progressivamente incontro a lesioni e infezioni. Nei due casi l'unica soluzione è l'amputazione del tratto di coda non sanno.
La coda è una parte importante dello scoiattolo perché lo aiuta nell'equilibrio mentre si arrampica ma i soggetti che vivono in cattività riescono ad adattarsi facilmente alla nuova condizione.
b) Problemi alle tasche guanciali
Il tamia usa le tasche guanciali per trasportare il cibo o materiale per il nido. Durante questo procedimento le tasche sono gonfie e la testa appare aumentata di volume. Quando gli scoiattoli hanno raggiunto il loro nido le tasche vengono svuotate e la testa torna alla grandezza normale.
Le tasche guanciali possono andare incontro a lesioni e ascessi causate da qualcosa di appuntito o essere colpite da neoformazioni tumorali (patologia, fortunatamente, molto rara). In entrambi i casi si noterà che uno dei due lati della testa o entrambi sono costantemente più ingrossati pur non trasportando nulla all'interno.
Una piccola differenza che distingue l'ascesso da un tumore e che toccando il primo ci sembra più caldo e provoca dolore all'animale mentre per il tumore solitamente queste caratteristiche non sono presenti. La terapia in questi casi è spesso chirurgica.
c) Anomalie dentarie
Gli scoiattoli possiedono due categorie di denti: gli incisivi, che crescono continuamente durante tutta la vita dell'animale, e i molariformi (premolari e molari) che, come i denti dell'uomo, possiedono radici e smettono di crescere dopo il loro sviluppo nelle prime settimane di vita.
Gli incisivi superiori sfregano contro quelli inferiori e durante la masticazione del cibo si consumano a vicenda. Quando quelli inferiori e quelli superiori non si incontrano e quindi non si consumano si ha una crescita eccessiva di entrambi che oltre a provocare ferite può impedire all'animale di alimentarsi.
Le cause possono essere la rottura di uno di questi denti o problemi di malaocclusione.
Nel primo caso è sufficiente aspettare che il dente rotto ricresca accorciando gradualmente gli altri incisivi fino a quando non torneranno a incontrarsi e a consumarsi da soli. La malaocclusione può essere dovuta a prognatismo, problemi mascellari o deviazione dei denti e va risolta con una soluzione radicale come l'estrazione completa degli incisivi. In questo caso sarà sufficiente non somministrare più noci e nocciole con il guscio e cibo in pezzi troppo grande.
Oltre a vedere che gli incisivi si sono allungati troppo possiamo notare altri sintomi come anoressia, eccesso di salivazione e ferite attorno alla bocca dove probabilmente il dente ha causato una lesione.
3. Problemi respiratori, problemi gastroenterici, problemi neonatali
a) Problemi respiratori
Rinite
La rinite è l'infiammazione delle prime vie respiratorie dovuta a infezioni che possono essere causate da agenti patogeni come virus e batteri. Esistono delle componenti che aumentano la possibilità di infezione e debilitano lo scoiattolo rendendolo più predisposto.
Queste cause complementari sono le correnti d'aria, lo stress o la scarsa igiene della gabbia. I sintomi sono dati da una produzione eccessiva di muco biancastro con incrostazioni attorno alle narici, congiuntivite e starnuti. La terapia consiste nel risolvere le cause complementari e seguire la terapia antibiotica prescritta dal veterinario.
Broncopolmonite
Le stesse cause responsabili della rinite possono colpire anche bronchi e polmoni causando broncopolmoniti di tipo emorragico e purulento che, se non adeguatamente e curate, possono portare a morte l'animale. Sembra che gli scoiattoli possono contrarre il virus dell'influenza umana come accade per i furetti.
In questo caso è meglio, quando siete influenzati, non maneggiare troppo il vostro tamia e limitarvi a somministrargli il cibo (con mani ben pulite). Non è una sindrome che colpisce gravemente lo scoiattolo ma è meglio prevenirla in modo che il vostro piccolo amico sia sempre in ottima forma.
Il tamia inizierà a mangiare meno, darà l'impressione di essere particolarmente calmo, si curerà poco e il suo pelo sarà tutto arruffato e in disordine. In questo caso la visita veterinaria è d'obbligo.
Durante il periodo della cura, l'animale va tenuto al caldo assicurandosi che mangi e beva regolarmente. Se dovesse essere così debole da non riuscire ad alimentarsi da solo dovremmo essere noi ad aiutarlo somministrandogli alimenti e liquidi caldi attraverso l'aiuto di una piccola siringa senza ago. Questo è un ottimo sistema non solo per questa patologia ma anche per tutte quelle malattie che debilitano eccessivamente l'animale.
b) Problemi gastroenterici
Diarrea
La diarrea è uno dei primi sintomi quando l'animale non sta bene. Le cause sono molteplici:
- Un cambio brusco della dieta.
- La somministrazione di cibi non adeguati, avariati o ammuffiti.
- Scarsa igiene nella gabbia o voliera.
- Stress.
- Malattie parassitarie come, per esempio, la coccidiosi.
Nel caso di una diarrea sottovalutata e prolungata nel tempo lo scoiattolo perderà peso a seguito dalla disidratazione provocata dalla diarrea stessa e dalla mancanza di assorbimento dei nutrienti necessari al metabolismo dell'animale.
Il pelo risulterà arruffato e imbrattato di feci soprattutto nella zona perianale sotto la coda. Infatti un animale malato tende a pulirsi poco, è meno attivo e spesso si rifugia in un angolo della gabbia. Quando si decide di andare dal veterinario è bene procurarsi un campione di feci da far analizzare.
Altri sintomi legati a problemi gastroenterici sono la stipsi e il meteorismo. Il primo è la difficoltà dell'espulsione delle feci (stitichezza), il secondo è una formazione anormale di gas nell'intestino o nello stomaco. Entrambi accadono di rado in questi roditori ma in ogni caso non vanno sottovalutati.
c) Problemi neonatali
I piccoli scoiattolini nascono senza pelo e completamente ciechi e sordi. Come tutti i cuccioli sono estremamente vulnerabili. Bisogna fornire loro un ambiente adeguato in cui crescere. Innanzitutto i genitori devono essere lasciati in piena tranquillità. Non vanno disturbati con rumori molesti né continuando a prenderli in mano.
Mamma e papà scoiattolo (nel caso se trovi anche lui nella gabbia) potrebbero reagire allo stress ferendo i piccoli. Se si arriva a forme di cannibalismo da parte dei genitori è necessario separare i piccoli e allattarli artificialmente.
Nelle prime settimane di vita gli scoiattolini ricevono protezione e nutrimento esclusivamente dalla mamma e se lei non sta bene anche i piccoli ne subiranno le conseguenze; così se mamma scoiattolo non viene alimentata adeguatamente durante la gravidanza e l'allattamento è probabile che abbia una produzione di latte più povera rispetto alle necessità dei piccoli. In questo caso gli scoiattolini fanno fatica ad acquisire peso e rimangono piccoli.
Se la loro alimentazione non viene integrata possono andare incontro anche a patologie metaboliche (scoiattoli piccoli, deformi, con crescita di regolare ecc.). Una dieta poco energetica può causare problemi anche alla mamma scoiattolo, per esempio la "tossiemia gravidica", una condizione patologica che si verifica proprio durante la gravidanza quando la richiesta da parte del corpo aumenta. Se la madre non viene nutrita in modo corretto, si indebolisce troppo, non riesce ad alimentare i suoi piccoli e può anche rischiare di morire.
Infine, il nido deve essere un posto caldo e ospitale. Per stare bene i piccoli devono crescere a temperature attorno ai 37 °C. Se nascono in un periodo troppo freddo e il nido non è riscaldato potrebbero andare incontro a congelamento ed essendo senza pelo morirebbero in pochissimo tempo.
Per aumentare la temperatura all'interno del nido si possono utilizzare tappetini o cavetti riscaldanti. Il substrato in cui dormono deve essere composto da materiali adeguati come paglia, giornale o carta da cucina.
4. Tumori, problemi urogenitali, ferite
a) Tumori
Anche gli scoiattoli, come tutti gli altri animali, possono andare incontro a forme tumorali. I tumori più comuni sono quelli mammari che si evidenziano con uno o più noduli nelle regioni toracica e/o addominale.
In ogni caso quando si sospetta un tumore o si osserva una massa non notata in precedenza è sempre meglio consultare un veterinario. I tumori se non sono localizzati in zone pericolose per l'animale possono essere asportati con un intervento chirurgico.
Altri tumori sono: carcinomi epiteliali, neoplasie perineali e adenocarcinomi del coledoco associati a ittero (una tipica colorazione giallastra della cute, delle mucose e delle sclere degli occhi).
b) Problemi urogenitali
Piometra
La piometra è una grave infezione che colpisce l'utero dello scoiattolo femmina. È una patologia rara che va curata d'urgenza asportando l'utero con un intervento chirurgico e una buona terapia antibiotica. I sintomi sono un malessere generale dell'animale che tende a bere molto di più, febbre e talvolta perdita di muco purulento e rossastro dalla vulva.
Cistite
La cistite è un'infezione delle vie urinarie. Lo scoiattolo tende a urinare più spesso. Durante la minzione sente dolore e perde urina con tracce di sangue. La cura indicata è costituita dalla somministrazione di antibiotici.
c) Ferite
Può capitare che lo scoiattolo si procuri delle ferite. Le cause possono essere tante sia nella gabbia sia in giro per casa. Talvolta la causa principale in una voliera è dovuta a zuffe tra due animali in competizione nel periodo della riproduzione o quando lo spazio a disposizione è troppo piccolo per le loro necessità.
Non bisogna mai sottovalutare le ferite anche se sembrano piccole o superficiali. La pelle integra è un'ottima protezione verso qualsiasi aggressione esterna. Una ferita non curata potrebbe andare incontro a complicazioni.
Da un piccolo taglio si potrebbe creare un ascesso. Se la ferita è profonda le conseguenze possono essere maggiori. È meglio non aspettare sperando che la cosa si risolva da sola. È sempre preferibile, in questi casi, far visitare l'animale dal veterinario che vi consiglierà nel migliore dei modi, suggerendovi un buon disinfettante o prescrivendovi un antibiotico.
5. Paralisi, colpo di calore, obesità
a) Paralisi
I tamia sono animali che passano la giornata correndo e arrampicandosi da una parte all'altra della gabbia e sui rami che hanno a disposizione. Inoltre sono animali che si spaventano facilmente e che se disturbati potrebbero reagire con salti e fughe improvvise. Può accadere che cadano dai rami o che una zampina rimanga intrappolata tra le maglie della rete della gabbia.
Ci si accorge che qualcosa non va perché l'animale tende a non utilizzare l'arto lesionato. Se è coinvolta una zampa anteriore il piccolo roditore non riesce a portare il cibo alla bocca con le due mani; se, invece, si tratta di un arto posteriore lo scoiattolo si sposta trascinando l'arto ciondolante.
Nei casi più gravi, quando è interessata alla colonna vertebrale, è facile che l'animale non si muova affatto o che trascini entrambe le zampe posteriori utilizzando, per muoversi, solo quelle anteriori. In questo caso la guarigione è sempre estremamente difficile.
In caso di fratture il trattamento, talvolta, consiste nel tenere l'animale in assoluta tranquillità senza la possibilità di arrampicarsi. Va quindi spostato in una gabbia più piccola dove non ci siano né tronchi né accessori, che possono essere scalati, né una ruota. In alcune settimane la frattura si risolverà.
Comunque è sempre buona norma fare una radiografia per assicurarsi che non vi siano complicazioni e valutare che non sia una frattura esposta, che non siano cioè visibili parti ossee: in questo caso andrebbe curata diversamente per evitare complicazioni.
b) Colpo di calore
In estate le temperature elevate o l'esposizione diretta alla luce del sole possono essere dannose per lo scoiattolo, particolarmente predisposto a questo tipo di patologia. Il sintomo più evidente è un'accelerazione degli atti respiratori. Il tamia respira affannosamente e tende a rimanere sdraiato senza rispondere a stimoli esterni.
Le cause principali sono voliere o gabbia esterne senza un tetto o una protezione sotto cui l'animale possa ripararsi all'ombra e i viaggi in automobile. Quando vi accorgete che il vostro tamia non sta bene dovete subito portarlo in un posto all'ombra, riparato dal sole.
Per cercare di abbassare la temperatura corporea si possono effettuare delle spugnature di acqua fredda sulla nuca. Lentamente dovrebbe iniziare a respirare più normalmente. Se vi accorgete troppo tardi e il vostro animale è già in stato di shock allora è il caso di correre subito da un veterinario.
Per prevenire un colpo di calore bisogna attrezzare le voliere esterne con tetti che diano ombra e che non riscaldino come può fare un tetto in lamiera. Si possono creare zone d'ombra anche posizionando attorno alla voliera delle "arelle" che proteggano gli scoiattoli dal sole.
Per gli animali che vivono in casa è bene posizionare la gabbia nella zona più fresca della propria abitazione. Quando si viaggia in auto con lo scoiattolo è meglio aprire bene tutte le porte della vettura e abbassare la temperatura interna prima di far entrare l'animale.
c) Obesità
L'obesità è una patologia tipica degli animali domestici. Il grande amore verso il proprio animale da compagnia porta talvolta il proprietario a esagerare con il cibo e cerca di dimostrare il suo affetto offrendo biscottini o alimenti troppo ricchi di grassi e poveri di nutrienti. Il tutto, associato al poco movimento, porta l'animale a diventare un soggetto obeso. Le forme iniziano a diventare eccessivamente rotonde. L'aumento di peso non è un problema estetico bensì un problema metabolico.
L'obesità, con il tempo, crea problemi a fegato, reni e cuore che non lavorano più come dovrebbero. Purtroppo quando questi organi sono compromessi non c'è nessuna possibilità di guarigione. Inoltre, l'animale in sovrappeso tende a muoversi meno. Lo scoiattolo è un animale a cui piace correre e arrampicarsi sui rami tutto il giorno. L'aumento di peso può impedire queste attività compromettendo anche la serenità stessa dell'animale che diventerebbe triste annoiato.