Per questo mese di Maggio 2015 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.
Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.
1. "La ragazza che giocava con il fuoco" di Stieg Larsson
Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell'Est.
L'inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti.
Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un'indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne".
È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.
Karl Stig-Erland Larsson (1954 - 2004) era un giornalista e scrittore svedese. Esperto mondiale di movimenti di estrema destra, collaboratore di diverse testate, corrispondente dall’Inghilterra, consulente del ministero di Giustizia, inviato per l’Osce, aveva lavorato anche come consulente di Scotland Yard. Nel 1995, dopo l’omicidio di cinque ragazzi a Stoccolma per mano di estremisti di destra, aveva fondato la rivista «Expo», con intenti antirazzisti.
Stieg Larsson riteneva di avere una missione: sempre impegnato in prima linea contro razzismo, antisemitismo, fascismo, movimenti nazionalisti, discriminazioni, abusi sulle donne, si identificava totalmente con il proprio lavoro.
Bersaglio di gruppi neonazisti, è stato costretto a vivere per anni protetto dalla polizia, a tenere segreta la propria abitazione e a modificare quotidianamente i suoi tragitti.
Poco prima di morire, Larsson aveva scritto soltanto saggi sulla democrazia svedese e sui movimenti di estrema destra: nel 2004, ha contattato la casa editrice svedese Norstedts, a cui spedisce quella che diventerà la sua trilogia, vincitrice di numerosi premi letterari.
Sarà subito acclamato come un autore-rivelazione dalla critica, e avrà un enorme successo di pubblico. Purtroppo, morirà improvvisamente nel novembre 2004 per un attacco cardiaco, in concomitanza con l'uscita in libreria del primo episodio della trilogia che aveva appena concluso: Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta.
2. "Il quinto giorno" di Frank Schätzing
14 gennaio, Huanchaco, costa del Perù. Il povero pescatore Juan Narciso Ucañan non crede ai suoi occhi: dopo settimane di magra, davanti a lui si stende un enorme banco di pesci.
Ma ben presto il terrore cancella la sua felicità: i pesci, muovendosi come un unico essere, prima gli distruggono la rete, poi rovesciano la sua barca e infine si compattano, impedendogli di tornare in superficie.
13 marzo, costa norvegese. A bordo della nave oceanografica Thorvaldson, il biologo marino Sigur Johanson e Tina Lund, responsabile della Statoil per la scoperta di giacimenti petroliferi, guardano il monitor che rimanda le immagini di un robot calato sul fondo del mare: milioni di "vermi" sembrano aver invaso lo zoccolo continentale.
5 aprile, Vancouver Island, Canada. Leon Anawak fa da guida ai turisti che vogliono osservare le balene nelle acque della British Columbia. Ma i mammiferi marini non si vedono più, come se si fossero "smarriti" da qualche parte.
Poi, improvvisamente, riappaiono e si comportano in modo del tutto anomalo. Tre avvenimenti lontani, un unico tratto comune: il mare. Un mondo brulicante di esseri misteriosi, un enigma che avvolge i sette decimi del nostro pianeta.
Dall'Europa all'America, dal Polo Nord al Giappone, il mondo dovrà confrontarsi con questo enigma: scienziati, militari, capi di governo e individui comuni saranno trascinati in un'avventura senza precedenti, verso uno scontro titanico in cui si deciderà se la specie umana può avere ancora un futuro.
Frank Schätzing è uno scrittore tedesco. Laureatosi in Scienze della Comunicazione, ha anche fondato l'agenzia pubblicitaria INTEVI e l'etichetta discografica Sounds Fiction. Dal 1990 comincia a coltivare la passione per la scrittura che l'ha da sempre contraddistinto, e si cimenta in racconti brevi, satire e romanzi.
Il suo primo lavoro è Il diavolo nella cattedrale, pubblicato in Italia nel 2006 da Nord, vincitore del Premio Bancarella l'anno successivo. In realtà però il libro che lo pone al centro di un certo tipo di panorama editoriale è Il Quinto giorno, terzo in ordine di scrittura, ma primo per pubblicazione (uscirà infatti per Nord nel 2005, e per TEA nel 2010): un techno-thriller di ambientazione distopica, basato sulla «Ipotesi Gaia».
Nel 2007 esce il saggio Il mondo d'acqua. Alla scoperta della vita attraverso il mare (Nord), in cui Schätzing raccoglie il frutto delle ricerche di biologia marina necessarie per Il quinto giorno. Suoi sono inoltre i romanzi Silenzio assoluto (Nord, 2008, ma precedente al 2005), Limit (TEA, 2011) e Breaking News (Nord, 2014).
Inseritosi molto bene nel filone della fantascienza, l'autore affronta nei suoi libri molti temi di attualità in chiave romanzesca, quali, ad esempio, la crisi energetica e il rapporto uomo-natura.
3. "La strada" di Cormac McCarthy
Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile. Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni.
Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all'olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra.
Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d'infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola.
Quando incrociano una carovana di predoni l'uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite.
Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...
Cormac McCarthy (Rhode Island, 1933) è uno scrittore americano, cresciuto in Tennessee, dove ha frequentato l'Università, abbandonandola per ben due volte. Entrato nel '53 nell'Air Force, vi è rimasto per quattro anni.
Ha vissuto anche a El Paso, in Texas, e a Tesuque, nel Nuovo Messico. McCarthy non concede interviste e non frequenta gli ambienti letterari e mondani (del 2007 l'eccezione dell'intervista televisiva con Oprah Winfrey).
Tra le sue opere ricordiamo Il guardiano del frutteto, Il buio fuori, Suttre, Meridiano di sangue, Oltre il confine e Città della pianura. Cavalli selvaggi, ha conquistato il National Book Award.
Con La strada del 2007 ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa. Dalle opere di McCarthy sono stati ricavati diversi film: nel 2000, Cavalli selvaggi è stato trasposto nel film Passione ribelle ad opera di Billy Bob Thornton.
Nel 2007, Non è un paese per vecchi è diventato il film omonimo firmato dai fratelli Coen.
Nel 2009 è stato realizzato l'adattamento de La strada per il grande schermo. Il film, intitolato The Road come il romanzo è diretto da John Hillcoat, e ha protagonisti Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee.
4. "La lista di Lisette" di Susan Vreeland
È il 1937 quando Lisette giunge a Roussillon, un villaggio della Provenza appollaiato in cima a una montagna, con le case dai colori armoniosi che si inerpicano fino in vetta e sembrano abitate da elfi, fate e cantastorie.
Vent'anni, e nel cuore la speranza di un apprendistato alla galleria d'arte Laforgue di Parigi, Lisette approda nel villaggio con l'animo tutt'altro che incline all'idillio. André, il marito, ha deciso di abbandonare la capitale e trasferirsi in quel borgo sperduto perché il nonno, Pascal, gli ha chiesto aiuto a causa della sua cagionevole salute.
Per andare in suo soccorso, André ha rinunciato al prestigioso ruolo di funzionario nella Corporazione degli Encadreurs, l'associazione dei corniciai parigini, e Lisette al suo anelito d'arte. A Roussillon, però, i due non si imbattono affatto in un anziano malandato e in fin di vita, ma in un aitante ottantenne in evidente buona salute.
Ritrovarsi nella provincia francese per soccorrere un vecchio che, all'apparenza, non ha alcun bisogno d'aiuto sembrerebbe un'autentica beffa per la giovane coppia e per Lisette, in particolare, la parisienne che considera Parigi la sua felicità e la sua anima.
Ma nel chiuso della sua casa, Pascal mostra a Lisette e André la ragione vera del loro arrivo a Roussillon: sette quadri che lasciano Lisette a bocca aperta...
Susan Vreeland vive a San Diego in California. In Italia i suoi libri sono pubblicati da Neri Pozza.
In particolare ricordiamo: La ragazza in blu (2003), La passione di Artemisia (2002), L’amante del bosco (2004), Ritratti d’artista (2005), La vita moderna (2007), Una ragazza da Tiffany (2010) uscito prima nella versione italiana che in quella originale (http://www.svreeland.com/).
5. "Cari mostri" di Stefano Benni
Stefano Benni sfida il racconto di genere e apre la porta dell’orrore. Lo fa con ironia, lo fa attingendo al grottesco, lo fa tuffandosi nel comico, lo fa tastando l’angoscia, lo fa, in omaggio ai suoi maestri, rammentandoci di cosa è fatta la paura. E finisce con il consegnarci una galleria di memorabili mostri.
E allora ecco gli adolescenti senza prospettiva o speranza, ecco il Wenge – una creatura misteriosa che semina panico e morte –, ecco il plutocrate russo che vuole sbarazzarsi di un albero secolare, ecco una Madonna che invece di piangere ride, dolcemente sfrontata, ecco il manager che vuole ridimensionare un museo egizio sfidando una mummia vendicativa.
Con meravigliosa destrezza Stefano Benni scende negli anfratti del Male per mettere disordine e promettere il brivido più cupo e la risata liberatoria. E in entrambi i casi per accendere l’immaginazione intorno ai mostri che sono i nostri falsi amici, i nostri veleni, le nostre menzogne.
La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini.
Stefano Benni (1947) è giornalista, scrittore e poeta, collabora con numerose testate, tra cui il giornale francese "Libération". Ha diretto per Feltrinelli la collana “Ossigeno”.
Ha curato la regia e la sceneggiatura del film "Musica per vecchi animali" (1989), scrive per il teatro e ha allestito, tra gli altri, col musicista Paolo Damiani uno spettacolo di poesia e jazz, "Sconcerto" (1998).
È ideatore della Pluriversità dell'Immaginazione. È autore di numerosi romanzi di successo pubblicati da Feltrinelli, tra cui "La compagnia dei celestini" (1992), "Achille piè veloce" (2003), "Margherita Dolcevita" (2005), "Pane e tempesta" (2009), e di molti testi teatrali tra cui "Le Beatrici" (Feltrinelli 2011). Per Sellerio è uscito nel settembre 2011 "La traccia dell'angelo".