E’ indubbio che TripAdvisor, è la comunità virtuale di viaggiatori più grande al mondo, e sta modificando in questi ultimi anni il costume degli utenti del web e soprattutto dei turisti.
TripAdvisor nasce nel 2000 su idea di Steve Kaufer con l’obiettivo di trasformare i viaggiatori stessi in elargitori di suggerimenti e consigli per altri viaggiatori attraverso un sistema di recensioni e giudizi.
La piattaforma, di facile accesso e utilizzo, ha un incremento costante per quanto riguarda alcune sezioni con circa 60 recensioni al minuto, registrando la presenza di milioni di utenti che in modo spontaneo caricano commenti su diversi esercizi ricettivi.
E’ il sito di recensioni on-line che vanta il maggior numero di visitatori unici mensili ponendosi in posizione privilegiata rispetto ai maggiori competitori, quale ad esempio Booking.com.
TripAdvisor è nato per recensire ristoranti, ma ora è aperto anche ad altre strutture ricettive, e da qualche tempo concentra la sua attenzione anche sulle cosiddette attrazioni turistiche.
Oggi non c’è persona abituata a viaggiare e a navigare in rete che per scegliere, ad esempio, un ristorante non si affidi ai commenti degli utenti che è possibile leggere su TripAdvisor.
Chi ha provato sa che, tolti i pareri estremi – dai troppo entusiastici a quelli che bocciano insindacabilmente un esercizio –, nella media spesso si trovano i commenti che meglio descrivono un ristorante inserendolo in una determinata classifica.
Più recentemente su TripAdvisor è nato lo stesso servizio per attrazioni turistiche, sezione nella quale sono presenti anche i musei.
Andando su TripAdvisor e digitando Roma è possibile accedere alla sezione “Attrazioni consigliate dai viaggiatori”. La sezione è ulteriormente suddivisa in “Spettacoli”, “Divertimenti”, “Attrazioni culturali”, “Luoghi di interesse” e “Musei”.
Vediamo allora quali sono i 5 musei romani più ricercati e che occupano i primi posti nella sezione musei, per apprezzamento dei visitatori.
1. Domus Romane
La prima istituzione presa in considerazione in base all’indice di gradimento è quella delle Domus Romane di Palazzo Valentini con poco più di 1200 recensioni, che sono distribuite fra il migliaio circa che lo valutano un museo “eccellente” o “molto buono” e le circa 60 che lo valutano da “nella media” a “pessimo”.
L’istituzione ha aperto nell’ottobre del 2010, offrendo la possibilità di visitare gli scavi archeologici che hanno riportato alla luce i resti di domus patrizie di età imperiale.
La visita si articola all’interno di un percorso prestabilito nel quale, attraverso effetti grafici e filmati, è stato realizzato un intervento di valorizzazione volto a ridare vita a testimonianze del passato. La voce che accompagna il visitatore è quella di Piero Angela.
Dal dicembre 2011 il percorso si è arricchito con la visita ai resti di un edificio monumentale posto nelle vicinanze della Colonna Traiana. L’intervento è stato curato da Piero Angela, Paco Lanciano e Gaetano Capasso.
Fra i commenti positivi molti sottolineano la valenza didattica dell’iniziativa, suggerendo spesso anche l’opportunità di portare i bambini, e sottolineando che finalmente un sito archeologico diviene accessibile e facilmente fruibile dai non addetti ai lavori.
I termini più frequenti per definire il percorso sono “accattivante” e “emozionante”, per l’esperienza di essere portati indietro nel tempo e poter rivivere un passato spesso troppo difficile da comprendere.
Quasi ogni commento, sia di visitatori italiani sia stranieri, ha sottolineato l’interesse per la nuova area aperta in prossimità della Colonna Traiana, con il filmato ad essa dedicato, che si direbbe la parte più efficace del tour.
Se per la maggior parte dei visitatori il percorso è chiaro e comprensibile tanto da ritenersi estremamente soddisfatti, qualcun altro chiede maggior approfondimento nei contenuti, senza dare per scontato che il pubblico sia composto solo di ragazzi, e definendo il tour “un po’ troppo turistico”.
Tuttavia una delle critiche più frequenti riguarda la capienza delle sale e la semioscurità in cui ci si trova a muoversi. Molti, soprattutto fra gli stranieri, hanno lamentato la difficoltà nel vedere le immagini proiettate sulle pareti o le parti messe in evidenza dalle luci a spot, per l’eccessivo afflusso di persone durante i tour.
Effettivamente si tratta di sale piuttosto piccole che spesso risultano affollate. Le stesse persone che si sono lamentate della difficoltà di fruizione per il troppo affollamento hanno anche notato la mancanza di luoghi di sosta.
Come emerso dai numerosi commenti, l’esperienza che si compie durante il percorso di visita alle Domus Romane è di forte impatto emotivo.
Va detto tuttavia che il percorso proposto non ha nulla di interattivo, tutto infatti si basa su proiezioni video sulle pareti delle sale visitate. Interessante notare che la maggior parte dei commenti in cui viene citata la parola “delusione” in riferimento ad aspettative mancate sono state inoltrate da visitatori stranieri, prevalentemente inglesi e americani.
Questo va evidentemente collegato a una diversa abitudine nel frequentare istituzioni museali che vantano un rapporto ben diverso e soprattutto maggiormente evoluto con le nuove tecnologie.
In Italia siamo ancora molto arretrati in fatto di proposte multimediali che mettano realmente l’opera d’arte in grado di “dialogare” con il visitatore, proponendo validi sistemi di ausilio alla fruizione interna durante il percorso di visita.
Di conseguenza mentre i visitatori italiani commentano positivamente l’idea di una visita assimilata a un programma televisivo, gli stranieri trovano un limite proprio nell’adesione della visita ai programmi di Discovery channel, dicendosi delusi di una esperienza analoga a quella che si prova davanti alla tv.
Sono dunque le diverse aspettative fra le tipologie di utenti a determinare il commento più o meno positivo sulla visita.
2. Galleria Borghese
L’istituzione museale collocata al secondo posto su TripAdvisor è la Galleria Borghese.
Museo nato all’inizio del Seicento per volere di Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V, espone una eccezionale collezione d’arte, comprendente capolavori di Raffaello, Caravaggio, Bernini e Canova, solo per citarne alcuni. Il museo su TripAdvisor raccoglie quasi 4000 recensioni che sono per la maggior parte (quasi tremila) eccellenti.
Naturalmente l’eccellenza nei commenti dei visitatori è data dallo spettacolare connubio fra “contenitore” e “contenuto” e dalla collezione di opere esposte che non può sicuramente essere messa in discussione, e che diviene il maggior dato positivo del museo.
Anche in questo caso si è ritenuto più interessante concentrare l’attenzione sui delusi dalla visita per capire cosa può portare a scrivere dei giudizi negativi, anche se stimati in poco meno del 10% del totale, su un museo così rilevante sul piano storico-artistico.
La maggior parte dei commenti negativi, e di nuovo si fanno numerosi i commenti dei turisti stranieri, punta il dito sulla disorganizzazione dei servizi aggiuntivi, soprattutto quelli legati alla prenotazione e all’acquisto dei biglietti.
Infatti la quasi totalità di coloro che hanno dato un giudizio pessimo (44 su 47 commenti sono di visitatori stranieri) si riferivano alla delusione del mancato ingresso perché, in assenza di adeguata informazione, non avevano preventivamente effettuato l’obbligatoria prenotazione del biglietto.
Vengono evidenziati poi i servizi igienici scarsi, la mancanza di un’accoglienza adeguata, la lunga fila per ritirare e pagare i biglietti e quella altrettanto lunga per depositare le borse ed entrare in galleria.
Viene infine segnalato il problema del bookshop che chiude prima della fine dell’ultimo turno di visita, che termina alle 19.00, non consentendo ai visitatori di quest’ultimo di comprare una guida o anche solo una cartolina.
Anche qui si nota una differenza di approccio fra i visitatori italiani, incredibilmente colpiti dalle bellezze della Galleria, e gli stranieri che lamentano insoddisfazione per la mancata comprensione delle opere e per la segnaletica interna (carenza di mappe e poca chiarezza nei percorsi).
I commenti negativi dei turisti stranieri sono legati soprattutto alla mancanza di spiegazioni all’interno delle sale e poi all’audio-guida che spesso trascura dei capolavori.
Bisogna tuttavia aggiungere che secondo altri è l’unico strumento utile alla comprensione delle opere. In relazione alle audio-guide è anche segnalato negativamente il costo aggiuntivo rispetto al biglietto e il numero insufficiente degli apparecchi a disposizione.
3. Palazzo Massimo
A seguire troviamo il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme, uno dei musei archeologici di Roma, con quasi 500 recensioni, di cui solo 20 negative.
Come si può evincere dai dati riportati nelle tabelle, i pregi per i visitatori stranieri sono legati alla fruibilità del museo che non risulta mai affollato.
Che presenta posti a sedere in ogni sala per poter guardare le opere; che ha un costo del biglietto altamente accessibile.
Per quanto concerne il supporto alla visita, sono apprezzate le didascalie in inglese e una audio-guida utile con informazioni interessanti.
Gli italiani lo consigliano invece perché curato nell’esposizione, con percorsi chiari, e con opere visibili e ben illuminate.
Colpisce il commento di una visitatrice che lo definisce “niente affatto noioso come altri musei”. Sia per i turisti italiani che stranieri, il museo si distingue perché contiene bellissimi capolavori.
Da notare che ci sono diversi ‘Musei Nazionali’ di Roma quindi assicuratevi che stiate andando nel posto desiderato”. Il problema del nome fa sì che le recensioni per lo stesso museo siano divise fra Museo Nazionale Romano e Palazzo Massimo, come se si trattasse di due istituzioni distinte.
Difficile evidentemente far passare la comunicazione che il Museo Nazionale Romano ha quattro sedi distinte: Palazzo Massimo, le Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps e la Crypta Balbi.
4. Villa Farnesina
Al quarto posto della classifica degli utenti si colloca la Villa Farnesina a via della Lungara a Trastevere.
Dimora commissionata a Baldassarre Peruzzi dal banchiere senese Agostino Chigi, nella quale si possono ammirare affreschi dello stesso Peruzzi, del Sodoma, di Raffello e della sua scuola.
Vanta quasi 150 recensioni, di cui solo 11 negative.
I commenti eccellenti, soprattutto dei visitatori italiani, oltre a porre l’attenzione sull’importanza degli affreschi presenti nel palazzo, per il quale la definizione più frequente è “gioiello”, puntano anche sul costo del biglietto, 6 euro l’intero, che viene considerato, dalla maggioranza del pubblico, decisamente accessibile.
Anche qui, come per Palazzo Massimo, i turisti stranieri trovano positiva la presenza di pochi visitatori e, in questo caso, anche il poco rumore di fondo, che tuttavia è ovviamente dato dalla collocazione dell’edificio.
Molto utile viene definita la brochure in più lingue fornita al momento dell’acquisto del biglietto in cui vengono sinteticamente descritti gli affreschi.
Degno di nota è che la brochure di due pagine con pianta dei due piani della Villa e con breve descrizione delle opere sia scaricabile in PDF dal sito web del museo in ben nove lingue.
Le recensioni che hanno valutazioni più basse sono tutte di visitatori stranieri. In due casi si lamenta la mancanza di una audio-guida che aiuterebbe a comprendere meglio gli affreschi.
Altri lamentano l’elevato costo del biglietto in relazione alle sole 5 stanze della Villa. Sostanzialmente l’esperienza legata alla visita della Villa Farnesina è positiva ed è interessante notare come la stessa istituzione museale segnali sul sito web la sua presenza su TripAdvisor e inviti a leggere le recensioni.
Per un luogo sicuramente poco conosciuto e fuori dal circuito turistico tradizionale è evidentemente una buona promozione in rete.
5. Musei Capitolini e la Centrale di Montemartini
I Musei Capitolini hanno sul portale quasi 600 recensioni, di cui circa 60 negative.
Nati nel 1471 grazie alla donazione da parte di papa Sisto IV di bronzi proveniente dal Laterano, sono la principale struttura museale comunale di Roma e fanno parte della rete Musei in Comune.
Anche i Musei Capitolini vengono apprezzati per la quantità e la bellezza delle opere contenute e per il “contenitore”.
Molto gradito il percorso nel Palazzo dei Conservatori, la possibilità di vedere i Fori dal Tabularium e la terrazza Caffarelli; così come la possibilità di visitare con lo stesso biglietto la Centrale di Montemartini, dove sono esposte statue della collezione capitolina allestite fra le macchine di una vecchia centrale elettrica.
Fra le criticità messe in evidenza sia da italiani che da stranieri emerge il costo del biglietto che viene definito elevato, anche per la maggiorazione dovuta, in alcuni periodi dell’anno, all’allestimento di mostre temporanee.
Altri problemi frequentemente segnalati sono relativi alle didascalie, giudicate poco dettagliate, e alla difficoltà nel comprendere i percorsi di visita. Nella categoria “servizi” vengono segnalati bagni inadeguati.
Gli stranieri manifestano maggiori difficoltà nel comprendere il percorso per la mancanza di segnaletica adeguata; lamentano poi l’assenza di informazioni specifiche per trovare i capolavori del museo, e segnalano il problema delle didascalie mal tradotte in inglese.
Considerano poi come un problema la mancanza di posti a sedere, mentre un buon numero di recensori segnala che le audio-guide esauriscono la carica con molta facilità.
Anche la Centrale di Montemartini appartiene alla rete dei Musei in Comune. Nel 1997 alcune statue dei Musei Capitolini, per problemi legati alla ristrutturazione di alcuni ambienti del museo capitolino, furono esposte nell’ex centrale elettrica di Montemartini.
Inizialmente pensato come spazio per allestimenti temporanei, divenne sede museale permanente nel 2005. Raccoglie poco più di 120 recensioni, con circa dieci negative e solo 1 pessima. I maggiori apprezzamenti sono, in questo caso, dedicati al contenitore” e al suo riutilizzo in chiave museale.
In tutti i commenti infatti viene messa in luce la particolarità del luogo in cui le statue sono state allestite.
La maggior parte delle critiche è, invece, legata al fatto che il museo è poco pubblicizzato e conosciuto e, soprattutto, è mal collegato con i mezzi pubblici.
Viene inoltre spesso segnalata come molto difficile la comprensione dei reperti esposti senza l’ausilio di una visita guidata.
Infine viene unanimemente considerato troppo caro il biglietto di ingresso. Qui siamo in presenza di una incongruenza: il biglietto integrato Musei Capitolini e Centrale di Montemartini viene considerato economico come su detto, invece il biglietto per la sola Montemartini al prezzo di 6,50 euro viene considerato caro.