L’Apple Watch è senza dubbio il più bello esteticamente e il più curato come realizzazione tra i vari smartwatch.
Presenta soluzioni meccaniche ed elettroniche inedite e di sicuro impatto, che prevedibilmente saranno riprese anche dai concorrenti.
Sono disponibili tre modelli principali, denominati Sport, Watch ed Edition. Per ognuno sono disponibili due misure di cassa, 38 e 42 millimetri. La prima è più indicata per le donne o comunque per chi ha un polso piccolo:
- Iniziamo dalla serie Sport,la più economica: ha la cassa in alluminio color argento o grigio siderale e cinturini in fluoroelastomero, molto simile al silicone per consistenza e flessibilità. I prezzi partono da 419 euro Iva inclusa.
- La serie denominata semplicemente Watch ha invece la cassa in acciaio inox, con colorazione naturale o nero siderale. Il vetro è in cristallo di zaffiro e sono disponibili cinturini in acciaio a maglie classiche o in maglia milanese, oltre a quelli in pelle o elastomero. I prezzi partono da 669 euro.
- Infine, la più costosa serie Edition ha la cassa in oro giallo o rosa a 18 carati, con cinturino in pelle o elastomero. Il prezzo minimo è di 11.200 euro.
Al di là dal modello, come prima cosa è bene valutare attentamente la dimensione della cassa: quella da 42 millimetri, ha un display più grande (1,5” contro 1,32”) e con risoluzione più alta, rendendo più semplice l’utilizzo specie per chi ha mani grandi.
Ha inoltre una batteria leggermente più capiente. La cosa migliore è recarsi in un Apple Store e misurare i due modelli; se il polso lo permette, meglio scegliere quello più grande.
I cinturini hanno un attacco proprietario e sono intercambiabili; volendo sostituire quello in dotazione se ne possono comprare altri come accessori a parte.
Ma vediamo le caratteristiche tecniche, il funzionamento, le app disponibili e tanto altro ancora, del dispositivo più audace creato dopo l’era di Steve Jobs.
1. Le caratteristiche tecniche
Al di là di display e batteria, le caratteristiche tecniche comuni prevedono:
- 512 Mbyte di Ram e 8 Gbyte di storage interno;
- speaker per il vivavoce e microfono per i comandi vocali;
- processore proprietario Apple S1, prodotto da Samsung con tecnologia da 28 nm;
- il cosiddetto Taptic Engine che fornisce un feedback tattile tramite vibrazione;
- interfacce Bluetooth 4.0 e Wi-Fi;
- più una ricca serie di sensori come cardiofrequenzimetro, Nfc, accelerometro e giroscopio.
Lo spessore è di 10,5 millimetri. L’Apple Watch è certificato IPx7, resiste agli spruzzi d’acqua ma Apple non raccomanda l’immersione totale: dunque è immune alla pioggia e può essere tenuto mentre ci si lava le mani, ma non è il caso di indossarlo mentre ci si fa il bagno in piscina o al mare.
Il sensore Nfc è stato pensato soprattutto per i pagamenti contactless tramite Apple Pay, al momento però non utilizzabile in Italia.
Da notare anche che la connessione Wi-Fi è invisibile e non può essere controllata: il Watch si connette quando necessario alle reti wireless già impostate sul telefono.
L’Apple Watch va obbligatoriamente usato in coppia con un iPhone 5 o 6 dotato di sistema operativo versione 8.2 o superiore.
Non è stato pensato come dispositivo autonomo, anche perché molte applicazioni girano fisicamente sull’iPhone, che comunica con il Watch via Bluetooth o Wi-Fi.
L’interazione con lo smartwatch avviene in tre modi: tramite il touchscreen, il più semplice, ma anche tramite l’assistente vocale Siri e tramite la particolare corona digitale presente sul lato destro.
Questa ha un pulsante integrato e la sua rotazione permette banalmente di scorrere lo schermo nei due sensi, ma anche di effettuare uno zoom o di cambiare la schermata attuale.
Al di sotto della corona troviamo un pulsante che permette l’accesso al volo a massimo 12 contatti preferiti.
Il touchscreen riconosce più livelli di pressione: un tocco deciso consente di attivare una modalità paragonabile al clic col tasto destro del mouse, ad esempio per accedere alle impostazioni di un’app.
2. Come funziona
La prima operazione da compiere è associare il Watch all’iPhone.
È una procedura molto semplice, sullo schermo del Watch viene visualizzato un codice da inquadrare con la fotocamera dell’iPhone.
A seguire c’è la sincronizzazione tra i due dispositivi, che può durare anche più di 5 minuti.
Fatto ciò, si è pronti per l’utilizzo; iOS 8.2 o superiore integra già l’app di gestione dell’Apple Watch, attraverso la quale si può configurare ogni aspetto dell’orologio e anche installare le applicazioni.
Se si acquista un’app che prevede anche la versione per il Watch, quest’ultima comparirà nell’elenco delle app installabili.
Sullo schermo del Watch appare di default un quadrante con l’ora, che può essere cambiato o modificato premendo con forza al centro del display. Lo schermo si attiva automaticamente nel momento in cui si solleva il polso, movimento che viene rilevato dall’accelerometro.
Premendo la corona compaiono le app, disposte a nido d’ape e posizionabili a piacere tramite il pannello di controllo sull’iPhone. Ruotando la corona si applica uno zoom, in modo da selezionare più facilmente l’app desiderata.
Per attivare Siri bisogna tenere premuta a lungo la corona o, più semplicemente, pronunciare la frase “Hey Siri”.
Due elementi particolari sono le complications (in italiano, complicazioni) e glances (sguardi):
- Le complications sono delle icone posizionabili ai margini del quadrante orario, che mostrano delle informazioni utili come carica della batteria, temperatura, meteo, ora della sveglia, fasi lunari e solari, calendario, borsa, fusi orari. Si possono selezionare quelle più utili e posizionare a piacere sui quattro angoli del display.
- Sguardi invece è una particolare modalità accessibile scorrendo lo schermo dal basso verso l’alto, a partire dal bordo inferiore. Si avranno a disposizione varie schermate configurabili, da scorrere in orizzontale, che mettono a disposizione varie informazioni o notifiche senza la necessità di lanciare l’app dedicata, che potrà comunque essere avviata con un tocco prolungato sulla schermata.
La maggior parte delle app preinstallate o di terze parti hanno questa modalità di utilizzo. Utile per tenere sottomano le informazioni più importanti (meteo, calendario, player musicale, solo per fare qualche esempio).
3. Le App disponibili
L’Apple Watch va considerato come un’estensione dell’iPhone.
Attraverso di esso è possibile compiere un gran numero di operazioni senza togliere il telefono dalla tasca.
Il primo ambito di utilizzo è quello della notifica: qualsiasi elemento in arrivo, telefonate, messaggi o email, viene mostrato sull’orologio.
Il feedback a vibrazione, configurabile a piacere nell’intensità, è efficace e discreto. Le telefonate possono essere iniziate o ricevute direttamente sul Watch, che ha la rubrica sempre sincronizzata con quella del telefono.
Il vivavoce è efficace anche in ambienti rumorosi e il microfono trasmette una buona qualità della propria voce. Per silenziare una chiamata in arrivo basta coprire la cassa con una mano.
Stesso discorso per gli Sms, che si possono creare in maniera diretta, scegliendo alcune frasi predefinite, dettandoli a Siri o registrando un messaggio vocale. Si possono inviare anche emoticon animate in stile Emoji.
La gestione delle email invece è limitata: si possono solo leggere, contrassegnare o cancellare; per rispondere è necessario usare l’iPhone.
Le app Musica e Foto sono particolari, perché sono le uniche che permettono di conservare dati in memoria locale, oltre naturalmente a riprodurre quelli presenti sull’iPhone.
Degli 8 Gbyte integrati, 2 Gbyte possono essere usati per brani musicali e 75 Mbyte per fotografie. Il vantaggio di tale soluzione è che è possibile accedere a queste librerie anche se il telefono è spento o se l’avete lasciato a casa. La musica si può ascoltare tramite degli auricolari Bluetooth.
Tra le altre app native da segnalare c’è il meteo, con previsioni su base settimanale e con una simpatica interfaccia circolare; Mappe, dotata di indicazioni passo-passo e gestibile con soddisfazione tramite Siri, che a seguito di una richiesta (ristoranti, negozi, cinema e qualsiasi indirizzo in genere) mostrerà il percorso sul quadrante.
Passbook può essere utile per avere sempre a portata di mano documenti importanti come il biglietto dell’aereo, mentre il Calendario, grazie alle funzioni di notifica evolute, diventa molto più efficace da gestire e controllare.
Ci sono anche alcune app molto coreografiche, come quella che mostra l’inquadratura della fotocamera dell’iPhone e che permette anche di far partire l’autoscatto, utile per le foto da remoto con l’iPhone su un treppiede.
Un telecomando permette di gestire l’Apple Tv e si possono anche fare dei disegni a mano libera sullo schermo touch, da inviare poi ai propri contatti. Non mancano ovviamente le funzioni più banali come sveglia, cronometro, fusi orari, Borsa e conto alla rovescia.
Una mancanza considerevole è a carico di Siri, che “non parla”. Il risultato delle domande fatte è esclusivamente a video.
Probabilmente è un limite dettato da esigenze di privacy, ma avremmo preferito avere anche la risposta vocale, eventualmente disattivabile dalle impostazioni. In auto, ad esempio, sarebbe stata molto comoda e avrebbe evitato distrazioni.
Le app per il fitness sono tre:
- Di base, l’Apple Watch permette di misurare il battito cardiaco in pochi secondi, tenendo traccia di quella precedente e c’è anche la possibilità di inviare il risultato (al proprio medico o al proprio partner se si è in vena di romanticismi). Durante la configurazione iniziale vengono richiesti alcuni dati personali come età, altezza e peso per calibrare meglio la gestione delle attività fisiche.
- L’app Attività monitorizza l’andamento della giornata e permette di visualizzare il tempo passato da seduti, in movimento o durante gli esercizi. In caso di attività sedentaria suggerisce quando è il momento di fare qualche passo, tiene traccia inoltre dei propri progressi nell’attività fisica e indica quando si sono raggiunti i traguardi fissati.
- L’app Allenamento invece è suddivisa per tipo di attività (corsa, bicicletta, passeggiata) e tiene conto delle calorie bruciate, delle distanze percorse, della velocità e del ritmo tenuto. Le misurazioni ottenute dal cardiofrequenzimentro sono generalmente precise se messe a confronto con uno strumento medicale. Anche l’indicazione dei passi e delle distanze percorse si attiene su valori realistici.
Da tenere presente che il Watch non ha il Gps integrato, un limite se si prevede di utilizzarlo per il fitness senza portarsi dietro anche l’iPhone. Questa mancanza si nota anche con l’app delle Mappe, che gira su iPhone e che non è sempre reattiva quanto dovrebbe.
4. Le migliori applicazioni per l'apple watch
Le app disponibili hanno già superato il numero di 3.500 e rappresentano un punto di forza rispetto ai concorrenti. Ecco le più interessanti tra quelle gratuite:
- PCalc Lite
Un’app indispensabile, non inclusa tra quelle standard, è sicuramente la calcolatrice; Pc Calc Lite ha uno stile anni ’80 ed è semplice ed efficace. Supporta anche i comandi vocali. - TripAdvisor
Indispensabile per la ricerca di hotel, ristoranti, punti di interesse e attrazioni, tripadvisor supporta il calcolo del percorso, le recensioni utente, i preferiti e i filtri di ricerca. - AroundMe
Altra app che consente di cercare al volo i punti di interesse nei dintorni. ha numerose categorie come stazioni di servizio, cinema, bar, distributori, ospedali e molto altro. - Citymapper
Una completissima guida ai trasporti pubblici, con indicazioni delle linee, degli orari e con pianificazione del percorso per arrivare in un dato luogo. - Evernote
Note, immagini, appunti, promemoria e biglietti da visita sincronizzati su ogni dispositivo, non poteva dunque mancare l’Apple Watch. Supporta la dettatura vocale. - Todoist
Un potente pianificatore delle attività quotidiane: permette di creare un elenco delle cose da fare e gestirle in maniera intuitiva, con notifiche e comandi vocali. - Twitter
La versione per Apple Watch permette di seguire i propri feed ed essere avvisati tramite vibrazione a ogni nuovo tweet. Si può replicare direttamente a voce. - Skype
È molto potente e permette di creare chat, oltre a ricevere e inviare messaggi (predefiniti, con la voce tramite Siri o tramite emoticons). - Ebay
Utile perché permette di non dimenticare le scadenze delle aste, controllare gli oggetti seguiti o quelli in vendita, tenere traccia delle varie attività in corso. - 1Password
Tiene al sicuro le proprie password, consultabili quando necessario. Utile per il pin del bancomat e altre password da digitare al volo. È legata all’app installata sull’iPhone. - Runtastic
La nota app per il fitness anche sul Watch. Ha funzioni simili a quella standard preinstallata, ma in più consente l’accesso all’estesa rete social di runtastic. - Expedia
Efficace app per la programmazione dei viaggi, è legata al proprio account e tiene sotto controllo orari dei voli, itinerari, prenotazioni e numeri di telefono. - TuneIn Radio
Uno dei più completi gestori di radio via Internet, con migliaia di generi musicali o di stazioni tra cui scegliere e un’interfaccia funzionale. Occhio al consumo di banda. - Repubblica.it
Una delle prime del genere e completamente in italiano: permette l’accesso alle ultime notizie, da scorrere col dito o tramite la corona, e può mostrarle in modalità push. - Shazam
Come la controparte per iPhone, il funzionamento è immediato: si preme il pulsante e in pochi secondi viene riconosciuto il titolo e l’autore del brano musicale. - Flipboard
Un aggregatore di notizie, articoli e approfondimenti, presentati come una rivista e personalizzabile nel tipo di contenuti. Le sintesi possono anche essere inviate agli amici. - Amazon
Permette di cercare oggetti in vendita e di leggere le relative recensioni. Si può anche acquistare tramite l’opzione 1-Click, se precedentemente attivata. - Sunrise
Un completo gestore di calendari multistandard e multipiattaforma. dal calendario di Google a quello di Microsoft outlook, tutto viene tenuto sotto controllo.
5. Conclusioni
Con il Watch Apple ha fatto un ottimo lavoro, non si discute.
È il complemento ideale per l’iPhone, con il quale vive in perfetta simbiosi; catapulta l’utente in un nuovo modo di interagire con le proprie attività, dalle telefonate a organizzare
un viaggio.
Le soluzioni basate su Android Wear al momento non offrono lo stesso livello di integrazione ed efficacia; confidiamo però che l’arrivo del dispositivo di Apple dia una spinta alla creazione di smartwatch più sofisticati.
D’altro canto, la presenza obbligatoria dell’iPhone, che deve restare sempre acceso nei paraggi col Bluetooth attivato, può rappresentare un cordone ombelicale un po’ pesante.
Questo obbligo sarà allentato già col prossimo upgrade del sistema operativo Watch OS, che permetterà lo sviluppo di app native in grado di funzionare interamente sullo smartwatch.
Gli ingegneri hanno fatto del loro meglio per superare il limite ergonomico imposto da un display minuscolo; Siri e la corona digitale permettono un utilizzo un po’ più pratico delle app, anche se icone e pulsanti restano comunque piccoli e a volte si preme lo schermo dove non si vorrebbe.
Il punto più critico dell’Apple Watch, e in generale di tutti i prodotti analoghi, è l’autonomia della batteria. Non va oltre la giornata e mezza, per cui è meglio mettere in carica l’orologio ogni sera.
Questo vuol dire toglierlo prima di andare a letto e rimetterlo la mattina. A tutto si fa l’abitudine, ma è una cosa comunque noiosa. Inoltre bisogna portare con sé alimentatore e caricatore magnetico durante i viaggi anche brevi.
La tecnologia attuale non consente di più, e anzi il sistema magnetico di Apple è più funzionale rispetto a quello dei concorrenti.
Un altro aspetto, certamente secondario ma ben visibile specie sul modello in acciaio da oltre 600 euro, è puramente estetico. Quando non è in uso, il display rimane nero. Solo quando si gira il polso compare il quadrante.
Esteticamente, quel rettangolo nero ricorda il monolite di un certo film di Kubrik ed è un po’ un pugno in un occhio, specie se si considera l’estrema raffinatezza e la cura nei dettagli di cassa e cinturino.
Sul costo dell’Apple Watch è davvero difficile esprimere delle considerazioni, perché l’utilità del dispositivo è correlata al proprio modello di utilizzo.
È un oggetto utile, certo, specie se avete un’assidua frequentazione dei circuiti social su Internet, ma non è indispensabile.
Se utilizzate continuamente lo smartphone, anche per lavoro e non solo per interagire su Facebook e Twitter, allora il Watch può essere uno strumento che davvero rende più comoda la vita.
Altrimenti è più difficile giustificare un investimento simile, che come abbiamo visto può raggiungere cifre importanti e anche per il modello base resta superiore ai 400 euro.