Un bel sorriso è un ottimo biglietto da visita da mostrare, ma una bocca curata non è solo una questione estetica.
Prevenire e trattare le problematiche orali può proteggerti da altri disturbi.
La salute della bocca preoccupa la maggior parte degli italiani. Tuttavia circa un nostro connazionale su tre si rivolge al dentista e solo quando ha un problema specifico:
– Crediamo che la nostra bocca sia sana. Il 70% degli italiani ritiene – senza aver fatto controlli recenti dal dentista – di avere una bocca sana. Niente di più lontano dalla realtà, dato che alcune patologie orali sono per lo più asintomatiche e, se non curate, possono progredire e causare seri danni ai denti.
– Il dentista fa paura. Il 15% degli italiani soffre di odontofobia. L’odontoiatria, però, negli ultimi anni si è molto evoluta grazie allo sviluppo di nuovi materiali, tecniche e mezzi di comunicazione, migliorando i trattamenti e riducendo i disagi per i pazienti.
– Si evita il controllo per motivi economici. I trattamenti odontoiatrici possono sembrare costosi, ma quanto più posticipi un controllo, tanto maggiore è la possibilità che il trattamento richieda un intervento più complesso e di conseguenza un maggior costo.
Ecco allora una guida completa per curare la bocca e la salute.
1. Agisci al primo segnale se hai cambiamenti nella bocca
Hai già delle patologie visibili a occhio nudo nella tua bocca?
Ecco tutto ciò che si può verificare e come il dentista può risolvere i problemi per evitare che queste finiscano per peggiorare.
1) Lo smalto dei denti si può deteriorare
La corona dei denti è protetta da una sostanza dura che li difende: lo smalto, che può deteriorarsi per l’azione di acidi o per un trauma.
- Possono comparire delle cavità sulla superficie del dente, ovvero si possono formare delle carie. La carie deve essere curata tempestivamente, poiché, essendo una patologia del dente irreversibile, se non si interviene precocemente si può arrivare alla perdita del dente.
Oggi i dentisti utilizzano materiali a base di resine o di ceramica dello stesso colore del dente. Questi materiali negli anni possono subire processi di usura, ragion per cui devono essere controllati ed eventualmente sostituiti in media ogni dieci anni.
- Possono essere coinvolti i nervi. Quando lo strato di smalto si assottiglia, si espongono gli strati più profondi. Qui si trovano terminazioni nervose che, se sollecitate dalla pressione durante la masticazione, o da sostanze calde o fredde, creano sensibilità e anche dolore.
2) Le gengive si infiammano
Se si accumulano residui tra il dente e la gengiva si può formare il tartaro. È costituito da batteri che producono tossine che, oltre a provocare la carie, possono irritare e infiammare le gengive.
- Se le gengive sanguinano quando spazzoli i denti (e sono rosse, lucide e gonfie), può significare che i batteri hanno infettato la zona. In caso di gengivite, in assenza di un trattamento adeguato - migliorare e intensificare l’igiene orale può risolvere il problema - la situazione può finire per peggiorare in modo drastico.
L'odontoiatra può consigliarti un collutorio a base di clorexidina, ma non devi usarlo preventivamente perché può colorare i denti. A questo scopo puoi usare un dentifricio antimicrobico.
- Se i denti sono mobili. Se l’infiammazione della gengiva arriva a interessare anche il legamento parodontale, l’infezione arriva a distruggere l’osso che sostiene i denti e la gengiva si ritrae e si separa dal dente.
In questi casi (in cui la gengivite diventa periodontite) il dentista deve rimuovere la placca e il tartaro fino alle radici dei denti e può anche prescrivere degli antibiotici per eliminare questi batteri. In casi gravi a volte si ricorre a un intervento più invasivo per pulire le zone più profonde tra il dente e l'osso.
Da che dipende la salute dei denti?
a) Dalla genetica. Fattori ereditari predispongono alcune persone a sviluppare infezioni gengivali. Uno studio dell'Università del North Carolina (Stati Uniti) suggerisce che fino al 30% del totale dei geni, correlati con il sistema immunitario, controlli questa caratteristica.
b) Dalle abitudini. La suscettibilità individuale a sviluppare patologie orali dipende in gran parte dalle abitudini di vita di ciascuno. Anche se l'igiene orale gioca un ruolo fondamentale, molte altre abitudini possono influenzare positivamente o negativamente.
2. Recupera il sorriso con le tecniche più nuove
Mostrare un bel sorriso è il sogno di molti, anche se a volte rinunciamo a quest’obiettivo perché pensiamo che si tratti più di un capriccio estetico che di una reale necessità.
Mantenere una dentatura sana incide però su diversi aspetti:
- Allontana il dolore. Se manca un dente o siamo in presenza di una affollamento dentario, anche con sovrapposizione degli elementi, si possono avere problemi a chiudere bene la bocca e questo difetto può procurare contratture a carico di alcuni muscoli della testa, provocando tensioni o dolori cervicali.
- Garantisce una buona digestione. La masticazione è il primo, fondamentale atto della digestione. Quando tagli e trituri i cibi con i denti stai preparando il bolo alimentare affinché lo stomaco possa digerirlo con maggiore facilità.
- Ti permette di pronunciare bene. Per pronunciare alcune consonanti (t,d,n,l) è necessario appoggiare la lingua sui denti superiori. Pertanto, se mancano alcuni elementi dentali o se essi sono mal posizionati, il difetto può interferire con una corretta pronuncia delle consonanti.
Ti mancano uno o più denti?
Il classico ponte fisso, che richiede la preparazione dei denti adiacenti a quello mancante perché possano sostenerlo, non è più l'unica scelta. I singoli denti si possono sostituire inserendo un impianto nell’osso.
Questa tecnica è impiegata anche per fissare le protesi totali (l’apparecchio è fissato con due impianti).
Oggi la chirurgia è molto meno invasiva e i materiali (come il titanio) si integrano meglio nel tessuto osseo. Tuttavia bisogna essere certi che lo specialista sia un professionista di fiducia, per garantire la qualità dell’intervento.
- A volte è necessario un innesto osseo. L’impianto è collocato nell’osso per sostenere il dente e per questo è importante che l’osso sia in quantità sufficiente e abbia una buona densità. Se non c’è osso a sufficienza (cosa che lo specialista valuta con una radiografia), è possibile che suggerisca un innesto per risolvere il problema, ma ciò comporta un aumentato costo dell’intervento.
- L'impianto può non essere eterno. La protesi su impianti può durare molti anni, ma, come succede con i denti naturali, gli impianti possono andare incontro a perimplantite (il corrispettivo della parodontite perrimpianto). Inoltre il tabacco o malattie come il diabete o l’osteoporosi possono influenzarne negativamente la durata nel tempo.
I tuoi denti sono disallineati? L’ortodonzia di oggi ha un impatto estetico meno evidente del passato (ci sono apparecchi del colore del dente, mascherine trasparenti quasi invisibili, altri che si applicano sulla faccia posteriore del dente).
Tutto ciò ha fatto sì che il loro impiego in età adulta sia molto aumentato.
- Con l'età è più difficile correggere le malocclusioni. A partire da una certa età, l’osso risulta completamente formato ed è anche meno flessibile. Ciò implica che a volte è necessario più tempo per allineare gli elementi dentari e il trattamento può durare più del previsto. Una volta che il difetto si è consolidato con gli anni, inoltre, è più difficile risolvere la malaocclusione; spesso è importante prevenirla in giovane età, a partire anche dall’età prescolare.
- L'ortodonzia può dare molto fastidio se eseguita in età adulta rispetto all’età giovanile, proprio perché le basi ossee che sostengono i denti risultano meno “malleabili”.
3. I consigli per curare la salute orale
C’è chi non si dedica molto alla cura della bocca perché, non sentendo dolore, crede che sia sana, benché ciò non sia una garanzia, dato che non sempre le malattie della bocca procurano dolori o fastidi.
Altri si rassegnano ad assistere al decadimento della propria dentatura perché pensano che sia un fatto inevitabile con il passare degli anni.
In realtà trascurare la salute orale è un errore in tutti i casi, perché con semplici accorgimenti si può sia evitare l’insorgenza di malattie orali, sia impedire che queste, se già presenti, possano evolvere.
I 4 modi per proteggere i denti:
1) Evita stress e tensioni. I denti ne risentono
Uno studio della Tufts University (Stati Uniti) ha evidenziato che esiste una correlazione diretta tra malattia parodontale e stress. I ricercatori sostengono che lo stress promuova l’infiammazione delle gengive e il loro sanguinamento
2) Alcol: assumilo solo occasionalmente
È un liquido acido che degrada lo smalto dentale e contiene zucchero, che facilita l’insorgenza della carie. In particolare il vino rosso contiene pigmenti che possono macchiare i denti; così, meglio non abusarne.
3) Tieni sotto controllo la glicemia
Uno dei fattori che danneggiano i denti è l’iperglicemia o lo sviluppo del diabete di tipo 2, patologie che aumentano il rischio di parodontite, perché la maggior concentrazione di zucchero nel sangue facilita la proliferazione batterica.
Fare un po’ di sport aiuta (anche quando si soffre già della malattia) a controllare la glicemia ed evitare danni alla bocca.
4) Devi rinunciare al fumo di tabacco
Un gruppo di ricercatori spagnoli dell’Università di Siviglia ha dimostrato l’esistenza di una correlazione tra l’abitudine al fumo e un tipo di parodontite, detta apicale, che colpisce proprio la radice del dente. Il fumo di sigaretta è infatti, tra le altre cose, un forte irritante per le gengive e così può rallentare i processi di guarigione.
Come usare lo spazzolino
- Lasci passare del tempo tra il pasto e lo spazzolamento? L'acido contenuto negli alimenti reagisce per 15 minuti sui denti. Pertanto meglio aspettare un quarto d'ora. In questo modo eviterai di intensificare con lo spazzolino la reazione dell'acido sullo smalto.
- Che tipo di spazzolino usi di solito? Le setole devono avere una durezza media per non traumatizzare le gengive. Spazzolarsi con molta forza danneggia smalto e gengive.
- Lo cambi ogni 3 mesi? È importante: quanto più tempo passa più batteri si accumulano tra le sue setole, trasferen dosi a denti e gengive. Inoltre, la punta delle setole diventa aguzza, quindi traumatica.
Usa il filo tutti i giorni
Puoi usare anche gli scovolini per pulire tra un dente e l'altro se gli spazi interdentali sono ampi. Gli odontoiatri consigliano l’uso quotidiano del filo interdentale.
- Come fare? Prendi le estremità del filo tra le mani e intrecciale tra le dita, poi passalo con attenzione tra i denti e fai un movimento di andirivieni tra dente e gengiva, senza però traumatizzarla.
4. Alimenti per il tuo sorriso
I batteri proliferano se il dente rimane esposto a lungo agli zuccheri. È essenziale, quindi, evitare gli alimenti dolci e gommosi (che si appiccicano ai denti) per proteggere il tuo sorriso. Altri, al contrario, contribuiscono a migliorarlo. Vediamo quali:
Formaggio: contiene calcio, importante per mantenere il tessuto osseo, ma anche fosfati, che aiutano in maniera significativa a mantenere il pH corretto della cavità orale.
Tè verde: questa bevanda è molto ricca di catechine, sostanze che bloccano i batteri dannosi della mucosa orale.
Kiwi e agrumi: la ricchezza in vitamina C rinforza la mucosa della bocca(mentre la sua carenza provoca l'esatto contrario).
Sedano e carote crudi: mordendoli massaggi le gengive e stimoli la produzione di saliva, cosa che aiuta a combattere la carie.
Pesce azzurro: il pesce azzurro è ricco di fluoro, un importante agente anticarie, che rinforza le ossa e assicura ai denti una migliore qualità dello smalto.
Fai durare a lungo lo smalto dei tuoi denti:
- Cura il bruxismo: lo stress a volte induce a digrignare i denti mentre si dorme. Questo movimento di sfregamento, il bruxismo, comporta un precoce consumo dei denti. Il dentista potrà suggerirti l'uso di un bite notturno.
- Evita l'acidità: l'acidità di stomaco può risalire anche fino alla bocca, alterando il pH della saliva. Per evitarlo, cerca di non mangiare troppo e soprattutto di non consumare cibi troppo speziati, che favoriscono il reflusso gastroesofageo.
- Mastica chewing-gum allo xilitolo: se non puoi lavarti i denti, mastica una gomma senza zucchero contenente xilitolo. Aiuta a detergere la bocca stimolando la secrezione della saliva (con azione antibatterica), e agisce meccanicamente.
- Non mangiarti le unghie: questa pessima abitudine può danneggiare la superficie occlusale del dente, consumando a poco a poco lo smalto. Inoltre sotto le unghie ci sono molti batteri, per cui mordendole puoi trasferirli alla bocca.
Quando il problema è la lingua
È comune che sul dorso della lingua si accumulino batteri che metabolizzano le proteine liberando composti sulfurei volatili che danno cattivo odore. È questa, secondo gli esperti, la principale causa dell'alitosi. La gengivite, la parodontite o una scarsa cura delle protesi contribuiscono ad aumentare il rischio che insorga l'alito cattivo.
- Per prevenire l’alitosi in questi casi una soluzione è aumentare il consumo di acqua, evitare il digiuno prolungato e intensificare l'igiene orale (non solo dei denti ma anche della lingua). Gli sciacqui con azione antisettica aiutano a ridurre la formazione di composti sulfurei.
Se compare secchezza della bocca:
- in certi casi si può avere un calo della secrezione salivare o cambiamenti nella composizione biochimica della saliva (fenomeno noto come bocca secca o xerostomia), disturbo che può porre a rischio la salute della bocca;
- alcuni farmaci (antidepressivi, ansiolitici, antipertensivi e diuretici) possono facilitare la secchezza della bocca. Anche lo stress, la menopausa, il diabete o la depressione possono facilitarla;
- i disturbi quali difficoltà di parlare e di deglutizione, e sensazione di bruciore e dolore alla lingua si possono alleviare con i farmaci scialagoghi (che stimolano la produzione naturale della saliva) o con sostituti salivari. Chiedi al dentista.
5. I sintomi che avvisano di altri problemi alla salute
Controllare il buono stato dei tuoi denti e delle tue gengive è importante per garantire una buona salute orale.
Tuttavia, esaminare tutta la bocca (inclusi labbra, lingua, faccia interna delle guance, palato e laringe) è altrettanto importante per individuare sintomi di allarme di altre malattie serie che a volte possono manifestarsi a tale livello:
- Afte nella bocca e formicolio delle labbra.
Insieme con i denti divenuti mobili, le variazioni della voce e il mal d’orecchio quando si deglutisce possono essere sintomi di cancro della bocca.
Questo tipo di tumore è sempre stato più frequente tra gli uomini, ma oggi l’incidenza aumenta nella popolazione femminile, a causa della diffusione del fumo di sigaretta (che moltiplica il rischio di 6 volte). Se si diagnostica per tempo, il cancro orale si cura nel 90% dei casi.
Pertanto conviene autoesplorare la bocca in cerca di questi segnali di allarme. Se le afte non scompaiono in pochi giorni, rivolgiti al medico.
A partire dai 40 anni conviene autoesplorare la bocca periodicamente per individuare eventuali segni indicativi di un tumore orale. Bastano una buona illuminazione, uno specchio, un cucchiaino e due minuti di tempo:
- Di fronte allo specchio, guardati le labbra da vicino. Con la bocca chiusa, solleva le labbra verso l'esterno e osserva la mucosa interna. Qui possono formarsi delle piaghette che vanno controllate periodicamente.
- Tenendo la bocca aperta e con l'aiuto del manico del cucchiaino, ora muovi le guance verso l'alto e all'indietro in modo da osservare a fondo le pareti interne della bocca. Osserva attentamente la zona che si trova dietro all'arcata
inferiore dei denti.
- Tira fuori la lingua e guarda prima il dorso in fondo e poi la parte inferiore. Poi muovila lentamente da sinistra a destra, controlla anche i bordi laterali fino all'interno. Porta la testa all'indietro e cerca di esaminare il palato con l’aiuto del cucchiaio. - Dolore ai denti superiori. Può essere dovuto a una sinusite, l’infiammazione delle cavità del cranio che circondano le fosse nasali. Il dolore può riferirsi ai denti vicini a questa area e si può soffrire anche di congestione nasale, mal di testa, mal di gola, febbre.
- Dolenzia della parte inferiore della mandibola. In certi casi, questo sintomo può essere indice di un infarto incipiente. Se ècosì, il dolore compare prima al petto, poi al braccio sinistro e infine al collo.
- Il colore delle gengive: se le gengive appaiono più rosse del solito è sintomo di infezione, ma se sono troppo pallide può essere segno di anemia. L'effetto è dovuto alla diminuzione dei globuli rossi nei vasi presenti nelle gengive.
- L’alito può essere un segnale: l'alito cattivo a volte non è dovuto a un problema orale, ma a una disfunzione di qualche organo. Quando l'odore è molto forte può essere sintomo di cirrosi epatica, insufficienza renale cronica o di un'ostruzione intestinale o problemi gastrici.