Le leggende metropolitane possono essere fatti reali che è utile conoscere.
Nella maggior parte dei casi però si tratta di insidiose “bufale”, ovvero notizie false.
Sul tema computer, Web e sicurezza ne circolano in Rete centinaia, che passano di pagina in pagina, rielaborate da chi sceglie di condividerle oppure direttamente copiate e incollate.
A volte le leggende metropolitane vengono persino diffuse attraverso riviste e quotidiani online popolari e stimati.
Blogger, opinionisti e utenti comuni, convinti in buona fede di offrire un servizio di informazione oppure presi dalla fretta di pubblicare, sono spesso poco consapevoli dei danni che le notizie false possono causare e non controllano a sufficienza le proprie fonti.
Alcune frottole sono potenzialmente molto pericolose, soprattutto quando non riusciamo a riconoscere che si tratta di affermazioni fasulle.
Le peggiori leggende metropolitane sono quelle che ci inducono a fare o non fare alcune cose, come ad esempio rinunciare ad aggiornare il computer, scaricare programmi di dubbia origine sul nostro PC oppure evitare di utilizzare un antivirus.
In molti casi è difficile risalire all’ideatore di una storia diffusa a macchia d’olio in Rete. Quando le leggende metropolitane si rivelano false può trattarsi di informazioni basate su notizie vere che vengono distorte o esagerate all’eccesso oppure di tentativi volontari di truffa.
Le bufale ci ingannano sopratutto quando sono “travestite” da notizie serie, quando le ritroviamo scritte su un sito di cui ci fidiamo o ancora quando ce le segnala un amico. Esistono da sempre e non sono nate con Internet ma grazie al Web possono diffondersi in breve tempo, in tutto il mondo.
Una notizia infatti, anche se fasulla, riesce a circolare liberamente in Rete raggiungendo milioni di utenti. In alcuni casi, pur non avendo nessun fondamento, una bufala acquista “autorevolezza” e quindi il potere di convincere sempre più persone per il solo fatto che in tantissimi la credono vera.
Una regola base per evitare di cadere nella trappola di qualche falsa notizia è quella di essere sempre scettici e non fidarsi mai di niente e di nessuno al 100%, neppure del quotidiano che siamo abituati a leggere da anni e anni.
Questo non significa che Internet e tutti i contenuti che ci offre siano da buttare via. anzi! Il Web è davvero una risorsa incredibile, ma va utilizzata esercitando al meglio il nostro senso critico. Proviamo sempre a verificare una notizia andando alla sua fonte originaria, soprattutto quando sembra improbabile o fantasiosa.
Cerchiamo cioè (quando possibile) di risalire al primo sito che ha pubblicato quell’informazione, immagine o video per scoprire se sia affidabile. Leggiamo i commenti lasciati dagli altri utenti a una notizia che ci convince poco o che riguarda un argomento che non conosciamo.
È possibile che uno o più internauti si siano già preoccupati di fornire link e informazioni utili per screditare la potenziale bufala.
Una cosa è certa: in Rete circolano centinaia di storie inverosimili sul mondo dei computer. Capire se siamo di fronte a una bufala oppure a una notizia vera è fondamentale per non rischiare di causare gravi danni ai dispositivi.
Ecco le leggende metropolitane più pericolose per il nostro PC. Scopriamole insieme.
1. "Gli aggiornamenti fanno male al pc" e "la rimozione sicura dell'hardware è inutile"
- "Gli aggiornamenti fanno male al pc". FALSO
Tra i falsi miti sui computer questo è sicuramente uno dei più pericolosi.
Gli aggiornamenti non sono una cosa da temere.
Quando è disponibile l'aggiornamento di un software di solito è meglio effettuarlo al più presto, soprattutto se si tratta del browser o del sistema operativo.
Questo tipo di modifiche ai programmi servono infatti a correggere errori più o meno gravi che causano mal funzionamenti ed eliminano le vulnerabilità, ovvero quelle falle che potrebbero consentire a un malware di fare il suo ingresso nel nostro computer.
Ricordiamoci che gli aggiornamenti sono fondamentali non solo per i PC e i notebook ma anche per tutti gli altri dispositivi come tablet e smartphone.
Può capitare che dopo l'installazione di un aggiornamento si riscontrino dei problemi ma sono eccezioni che non giustificano la scelta di evitare questa procedura indispensabile per mantenere "in salute" il PC.
Un discorso diverso vale per quei programmi che chiedono in continuazione di essere aggiornati: valutiamo se è il caso di impedire loro la ricerca automatica di aggionramenti. - "La rimozione sicura dell'hardware è inutile". FALSO
A tutti è successo almeno una volta di staccare una memoria di massa dalla porta USB senza eseguire la procedura di rimozione sicura per poi scoprire che non era successo nulla: la chiavetta non aveva riportato alcun danno e funzionava come prima.
Per questo si è diffusa la convinzione che la rimozione sicura sia inutile nei computer "moderni". Sbagliato!
Questo meccanismo dice al sistema operativo di terminare tutte le operazioni sulla memoria di massa. Se non lo eseguiamo a volte può andare tutto bene mentre in altri casi si possono perdere definitivamente i dati.
Anche quando pensiamo di aver terminato le operazioni di lettura o scrittura che coinvolgono il nostro disco esterno è facile che il sistema operativo "ci stia ancora lavorando su", soprattutto nel caso di file molto grandi.
Per ottimizzare l'uso delle risorse i sistemi operativi fanno di norma una scrittura differita salvando i dati un po' per volta oppure indicizzano (ovvero catalogano) il contenuto del disco rimovibile in più tappe. Interrompendo bruscamentei dati vengono persi.
2. "I programmi a pagamento sono più sicuri di quelli gratis" e "non sono i virus a rallentare il pc"
- "I programmi a pagamento sono più sicuri di quelli gratis". VERO
Internet offre ogni genere di programma gratuito.
È possibile scaricare versioni pirata di software costosi, come ad esempio quelli dedicati al fotoritocco e alla grafica della suite di Adobe.
È ormai consolidata la bufala secondo la quale per avere un pacchetto completo di strumenti software basti fare qualche download gratuito senza spendere un centesimo.
È vero solo in parte. Se non utilizziamo il PC per lavorare e se non abbiamo particolari esigenze possiamo trovare piena soddisfazione nell'uso di semplici e funzionali programmi gratuiti, altrimenti può essere necessario acquistare almeno 2 o 3 software indispensabili alle nostre attività quotidiane.
I programmi a pagamento sono generalmente più potenti e meglio aggiornati, anche se ne esistono di gratuiti molto affidabili.
Evitiamo sempre il download di versioni pirata e affidiamoci solo ai siti ufficiali di produttori o sviluppatori.
La maggior parte dei portali che promettono programmi, film e musica gratuita sono pieni di link che riempiono il PC di malware e software spazzatura . - "Non sono i virus a rallentare il pc". SUPER BUFALA
In circolazione esistono ancora dei virus che operano rallentando le prestazioni dei nostri computer, ma la maggior parte di questi software malevoli oggi hanno come scopo quello di rubare i nostri dati.
Quando li hanno ottenuti i criminali li rivendono al mercato nero di Internet sfruttandoil Deep Web, il lato sommerso della Rete dove si commercia di tutto, dalla droga alle armi ai dati delle carte di credito.
Per rubare più dati possibile un malware ha bisogno di agire indisturbato, quindi farà di tutto per occupare poche risorse in modo da non essere identificato.
I codici dannosi che rallentano le prestazioni sono invece generalmente quelli che consentono ai pirati di utilizzare il nostro computer per infettarne altri ma non bloccano mai del tutto il funzionamento del dispositivo, a differenza dei malware che criptano i dati e chiedono un riscatto.
Se ci troviamo di fronte ad un PC molto lento ma il nostro antivirus non rileva infezioni è possibile che la causa sia invece un crapware: software spazzatura preinstallati o installati più o meno a nostra insaputa assieme ad altri programmi gratuiti.
3. "Il freddo ripara il disco fisso rotto" e "sui computer Mac non serve l'antivirus"
- "Il freddo ripara il disco fisso rotto". VERO
In Rete circola una leggenda secondo la quale, quando un disco fisso esterno a stato solido (HDD) smette di funzionare è possibile "ripararlo" mettendolo nel congelatore, evitando cosi la perdita delle informazioni in esso contenute.
In molti ci hanno provato soprattutto in quei casi in cui ci si è dimenticati di effettuare un regolare salvataggio dei propri dati nella Cloud oppure su un'altra memoria di massa.
Secondo questa bufala dovrebbe bastare inserire il disco in questione in un sacchetto per surgelati in modo che non si bagni e lasciarlo nel freezer per un'intera notte.
È possibile che il giorno dopo il disco venga riconosciuto per pochi minuti dal nostro PC e che torni (apparentemente) a funzionare.
Di solito però il "miracolo" si esaurisce in fretta e non ci dà il tempo di copiare i nostri dati, inoltre sembra che ciò accada solo se il danno è a carico della testina.
Se riscontriamo seri problemi con il nostro disco HDD e non abbiamo fatto il backup, la cosa migliore da fare è portarlo da un tecnico specializzato per cercare di recuperare almeno i dati più importanti che contiene in esso contenuti. - "Sui computer Mac non serve l'antivirus". FALSO
Sbagliato! I malware possono attaccare i computer del colosso di Cupertino cosi come i suoi tablet e smartphone.
Anche chi utilizza un dispositivo Apple deve dotarsi di un buon antivirus da aggiornare regolarmente se non vuole rischiare gravi attacchi. Alcuni virus per Mac sono addirittura "passati alla storia" come i famosi OSX/ MacDefender oppure OSX/Flashback.
Senza dubbio da un punto di vista numerico i malware che attaccano Windows sono più numerosi di quelli che possono mettere in difficoltà il sistema operativo OSX, ma questo non li rende affatto meno pericolosi.
Questa differenza è semplicemente legata al fatto che nel mondo gli utenti Windows sono molto di più: nel 2014 il 90,4% della popolazione dotata di un computer utilizzava un sistema operativo della Microsoft.
Di conseguenza i criminali informatici preferiscono concentrarsi sulla creazione di codice maligno in grado di attaccare una fetta molto consistente della popolazione mondiale, ma non mancano quei pirati che, consapevoli di quanti credano a questa bufala, si dedicano ai prodotti Apple.
4. "I computer di Apple non si bloccano mai" e "l'antivirus protegge il pc solo in parte"
- "I computer di Apple non si bloccano mai". FALSO
I malfunzionamenti affliggono anche i dispositivi Apple: componenti elettronici che si surriscaldano e bloccano la macchina, elementi difettosi che non consentono di lavorare, problemi di compatibilità legati alla scheda video.
Basta navigare sul forum ufficiale del supporto di Apple per scoprire quanti hanno riscontrato problemi con un Mac, non sempre risolvibili.
È convinzione diffusa che i Mac "non si blocchino mai" e che non abbiano un corrispettivo della "schermata blu della morte", l'errore più grave del mondo Windows, chiamato anche Kernel Panie. È falso!
Un Mac può bloccarsi e può riavviarsi improvvisamente, non rispondere, spegnersi, visualizzare il messaggio "Il computer è stato riavviato a causa di un problema" o "Hai spento il computer a causa di un problema" manifestando cosi un grave errore del tutto simile ai famigerati schermi blu.
È vero invece che, rispetto ai computer che utilizzano Windows, i Mac spesso hanno meno problemi di compatibilità per il semplice fatto che il mondo dei costruttori di personal computer è più vasto e l'offerta più varia. - "L'antivirus protegge il pc solo in parte". VERO
Installare un buon antivirus sul proprio PC e provvedere ad aggiornarlo regolarmente è fondamentale per limitare il rischio di infezioni, rallentamenti e malfunzionamenti, ma non basta.
È fondamentale innanzitutto effettuare una regolare "pulizia" del disco, salvare i file più pesanti su una memoria esterna oppure nella Cloud ed evitare sempre di lasciare la maggior parte dei propri dati sul desktop.
Avere un antivirus non ci assicura al 100% che nessun malware possa attaccarci: i programmi di sicurezza infatti funzionano anche sfruttando dei database che vengono regolarmente aggiornati e che contengono tutte le minacce conosciute.
Un malware di nuova creazione che agisce in modo discreto può riuscire ad ingannarli.
Inoltre gli antivirus non sono in grado di proteggerci contro i software spazzatura che occupano inutilmente parte delle risorse di un computer e che spesso vengono direttamente preinstallati sui dispositivi dagli stessi produttori.
5. "Se il pc ha un problema basta riavviare" e "dietro un virus non c'è sempre un pirata"
- "Se il pc ha un problema basta riavviare". FALSO
Quando Windows si blocca del tutto e non risponde, il mouse non si muove più, la tastiera sembra non funzionare e non riusciamo neppure ad accedere al task manager non c'è altro da fare che riavviare il computer.
Una volta eseguito il riavvio spesso tutto sembra tornato alla normalità.
Ma spegnere e riaccendere non è mai una vera soluzione a quello che potrebbe essere un problema molto grave e che si manifesta con il "congelamento" del computer.
Gli errori alla base di questo comportamento possono essere diversi, può anche essere colpa di un software spazzatura, di una incompatibilità tra componenti o ancora di uno o più driver. Innanzitutto dobbiamo valutare quanto spesso accada che il PC non risponda più ai nostri comandi.
Se il malfunzionamento è frequente eseguiamo immediatamente un backup di tutti i dati.
A questo punto dobbiamo scegliere se provare a capire da soli qual è la causa del problema e tentare d i risolverlo (ad esempio sfruttando i punti di ripristino o formattando il disco) oppure se rivolgerci ad un tecnico esperto. - "Dietro un virus non c'è sempre un pirata". VERO
Influenzati da quanto si legge in Internet sul crimine informatico cosi come dai film o dai romanzi dedicati al mondo degli hacker, si è portati a pensare che dietro ad ogni virus o malware ci sia un individuo malvagio pronto a violare il nostro PC utilizzando qualche geniale sequenza di tasti.
La realtà è molto diversa. I criminali del Web lavorano alla creazione di software maligni che sfruttano le vulnerabilità dei programmi (per questo è così fondamentale aggiornare!) in modo completamente automatico.
Tramite link inclusi in e-mail, applicazioni non ufficiali, messaggi sui social network o sui siti che offrono programmi gratuiti gli hacker riescono a ingannarci facendoci scaricare il malware, ma al momento dell'attacco non c'è nessuno pronto a "guardare" nel nostro PC.
Personaggi importanti del mondo della politica, dell'economia o della finanza invece possono essere soggetti ad attacchi mirati e non automatizzati.
In quel caso dietro la violazione dei sistemi di sicurezza di un dispositivo può esserci un individuo in carne e ossa pronto a sfruttare l'occasione di rubare informazioni strategiche.