Quando si parla di 'geni', la prima persona alla quale si pensa (istintivamente ed automaticamente), è Albert Einstein. A questo punto, sarete un po' sorpresi di scoprire perchè tale personaggio, indicato da tutti come la personificazione della genialità, non sia incluso nella nostra lista che comprende i 5 più grandi geni di tutti i tempi. Il motivo è semplice: il Q.I. di Einstein (circa 160) non è sufficiente per farlo entrare in classifica e annoverarlo tra i "migliori geni di tutta la storia".
Ma cos'è il quoziente intellettivo Q.I.? In breve, il quoziente intelletivo è un indicatore che serve per definire il livello d'intelligenza posseduto da una persona, attraverso varie prove che compongono i cosiddetti test d'intelligenza. L'I.Q. normale varia tra 85-115 (secondo la scala Stanford-Binet). Solo l'1% circa della popolazione mondiale possiede un Q.I. superiore a 135. Questa che segue (giusto per avere un idea) è la scala completa del Quoziente Intelletivo:
>200 | Immensurabile genialità |
180-200 | Altissima genialità |
165-179 | Alta genialità |
155-164 | Genialità (da premio Nobel) |
145-154 | Genialità |
135-144 | Intelligenza Altamente dotata |
125-134 | Intelligenza Nettamente Superiore |
110-124 | Intelligenza Medio-Superiore |
90-109 | Intelligenza media |
84-89 | Intelligenza Medio Inferiore |
70-79 | Intelligenza al limite della deficitarietà |
69 (o meno) | Deficitarietà Mentale |
Detto questo, ecco la classifica delle 5 persone risultate come i più grandi geni (nella storia) di tutti i tempi.
1. Johann Wolfgang von Goethe (1749 - 1832)
Goethe, poeta tedesco, drammaturgo, romanziere, scienziato, statista, regista teatrale, critico e artista dilettante, è considerato il dominatore incontrastato della scena letteraria tedesca dell'epoca moderna. Nasce a Francoforte ma a soli 16 anni lascia la sua città natale per Lipsia. Fu un personaggio di intensa vita sociale e culturale. Si appassionò di scrittura, di medicina, di poesia, di disegno e di arti figurative.Si dedicò anche a studi di magia, astrologia, alchimia. Dopo Lipsia si trasferisce a Strasburgo dove accanto alle discipline giuridiche, ha studiato musica, arte, anatomia e chimica.
Fra le sue opere letterarie più importanti: il capolavoro Faust e il romanzo epistolare I dolori del giovane Werther (1774). Nel contesto europeo egli appare come il rappresentante centrale ed insuperabile del movimento culturale chiamato Romanticismo Tedesco.
Q.I.: 210
2. Leonardo Da Vinci (1452 - 1519)
Leonardo Da Vinci, è stato un pittore, architetto, scienziato e scrittore, ed è una delle più illustri menti prodotte dal genere umano.
Nasce a Vinci, un piccolo borgo rurale nella campagna fiorentina. Quando compie 17 anni, si trasferisce a Firenze e lavora come apprendista nella bottega d’arte di Andrea del Verrocchio. A Firenza vi resta 13 anni e la sua voglia di imparare è, a dir poco, frenetica. Dipinge, disegna, impara il latino da autodidatta, si interessa di anatomia, architettura, ingegneria e altre scienze.
Dal 1482 e per altri 17 anni Leonardo si trasferisce a Milano, dove viene assunto alla corte di Ludovico il Moro e si dedica, non soltanto ai progetti di apparati militari ed opere di architettura, ma anche, e soprattutto, alla pittura. Ricordiamo tra le molte opere, la famosissima "Dama con l’Ermellino", la prima versione della "Vergine delle rocce" e la celebre "Ultima cena" in S. Maria delle Grazie.
Dopo la caduta di Ludovico il Moro, lascia Milano ed inizia un lungo viaggio visitando Mantova, Venezia ed il Friuli per tornare a Firenze. Nel 1513 si trasferisce a Roma e subito dopo accetta l'invito del Re di Francia, Francesco I, dove ricoprirà l’incarico di primo pittore, architetto e Ingegnere del Re e si stabilisce nel Castello di Cloux, dove morirà il 2 maggio 1519.
E' stato lo stesso Leonardo a vendere al Re di Francia la Gioconda, il quadro più famoso al mondo, attualmente esposto al Museo del Louvre a Parigi. Un'altra curiosità degna di nota su Leonardo, riguarda uno stratagemma, adottato dallo stesso, per conservare il massimo riserbo ai sui scritti. Tale stratagemma consisteva nello scrivere da sinistra verso destra e anagrammando le parole. Che dire di più... Geniale e basta!!
Q.I.: 205
3. Emanuel Swedenborg (1688 - 1772)
Emanuel Swedenborg è stato uno scienziato, filosofo, mistico, medium e chiaroveggente svedese. Nasce a Stoccolma in una famiglia molto religiosa permeata di spiritualità (suo padre Jesper è stato un vescovo). Nella prima parte della sua vita, Swedenborg ebbe una carriera feconda e molto produttiva come scienziato e inventore: si occupò di chimica, anatomia, matematica, filosofia. Si diceva di lui che parlasse fluentemente undici lingue.
Ma la vera svolta nella sua vita, l'ha avuta a 56 anni, dove ha intrapreso una fase spirituale cristiana e di misticismo, in cui credeva fermamente di comunicare con gli angeli e gli spiriti. Ha smesso di occuparsi di quasiasi altra attività, tranne che di teologia, alla quale si è dedicato anima e corpo. Ha scritto più di 50 libri, la maggior parte in latino. Tra queste opere spiccano maggiormente l’opera monumentale Arcana Coelestia (1749-56) ossia un commentario sul libro della Genesi; De Cultu Et Amore Dei (1745) in cui si è occupato della nascita del mondo; e Regnum Animale (1744-45) dove Swedenborg esaminò i misteri dell’anima.
Q.I.: 205
4. Gottfried Wilhelm von Leibniz (1646 - 1716)
Gottfried Wilhelm von Leibniz nasce in Lipsia ed è stato un matematico, filosofo, scienziato, logico, glottoteta, diplomatico, giurista, storico, magistrato tedesco di origine serbo-lusaziana. Dicono di lui che a soli 6 anni impara il latino da solo e a soli 15 anni viene ammesso all'Università di Lipsia, dove in 2 anni prende la laurea in filosofia, e dopo altri 3 anni la laurea in Giurisprudenza.
Si deve a Leibniz il termine matematico "funzione" che si usa per indicare una quantità la cui variazione è fornita da una curva e per indicare la pendenza di tale curva e un suo punto peculiare. Leibniz ha inventato anche, insieme ad Isaac Newton, il calcolo infinitesimale.
E' stato un eccellente diplomatico, bibliotecario, storico e filosofo. Nella filosofia di Leibniz l'universo è costituito da innumerevoli centri di forza o energia spirituale, che egli chiama "monadi". Ogni monade rispecchia l'universo e si sviluppa indipendentemente da tutte le altre, ma l'universo costituito da queste monadi è il risultato armonioso di un piano divino.
Resta celebre la sua frase sull'amore, secondo la quale "amare è mettere la nostra felicità nella felicità di un altro."
Q.I.: 205
5. John Stuart Mill (1806 - 1873)
John Stuart Mill è stato un filosofo ed economista britannico. Hanno scritto su di lui che fu un bambino estremamente precoce: fin dai 3 anni studia matematica e storia; a 10 anni legge correntemente i classici greci e latini in lingua originale.
Mill era un uomo di estrema semplicità nel suo modo di vivere. E' innegabile l'influenza che le sue opere esercitarono sul pensiero inglese contemporaneo e non vi può essere alcun dubbio, circa il valore dello spirito liberale e indagatore, con cui Mill ha gestito i grandi problemi del suo tempo. Come filosofo ha aderito all'utilitarismo, e nonostante molte delle sue posizioni si sono discostate dalla dottrina classica favorevole al libero mercato, viene ugualmente definito da molti come un liberale classico. Per lui solo le leggi di produzione vengono definiti leggi naturali, e quindi immutabili, mentre le leggi di distribuzione vengono considerate modificabili.
"Principles of Political Economy with Some of Their Applications to Social Philosophy" (1848, Principi di economia politica con alcune applicazioni alla filosofia sociale), resta senza nessun bubbio, la sua opera fondamentale.
Q.I.: 200
Gigi Meroni un genio nel calcio e nella vita. Come il suo gol all’Inter, con un pallonetto, mentre retrocedeva palleggiando dalla porta avversaria. Quando andava a spasso con una gallina al guinzaglio, lui che si disegnava i suoi vestiti originali da solo, e che come pittore, non finì mai il ritratto della sua amata Cristiana, non riuscendo a fargli gli occhi. Ma il “non finito” è la caratteristica del genio, come si è manifestato anche in Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. A volte anche la vita è un “non finito”. Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
Gigi Meroni, giocatore del Torino, un genio nel calcio e nella vita. Come il suo gol all’Inter negli anni 60, con un pallonetto, mentre retrocedeva dalla porta avversaria. Quando andava a spasso con una gallina al guinzaglio, lui che si disegnava i suoi vestiti originali da solo, e che come pittore, non finì mai il ritratto della sua amata Cristiana, non riuscendo a fargli gli occhi. Ma il “non finito” è la caratteristica del genio, come si è manifestato anche in Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti. A volte anche la vita è un non “finito”. Cfr. ebook (amazon) di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo.
Leonardo Da Vinci è senz’altro il più grande genio di tutti i tempi
Sito perfetto per gli ignoranti questo, quei numererti non significano niente.
Prima di tutto il qi è un dato statistico e non è indicata la deviazione standard della scala di riferimento dei punteggi che avete dato ai vari personaggi, in secondo luogo i valori che avete dato ai vari geni è non ha nessun senso, prima di tutto perché valori superiori a 170-180 che si avvicinano o superano 200 non sono punteggi reali non esistono questi punteggi, in oltre il quoziente imtellettivo si misura con dei test, all’epoca di Leonardo non esistevano questi test, si può solo inferire in modo approssimativo il qi di uno che non ha mai fatto test.
E poi avete fatto una cosa grave!
Vorrei far sapere a tutti, TUTTI quelli che leggono questa cafonata di sito web che chiunque sa che cos’è il qi, chiunque abbia fatto psicologia e statistica sa che il quoziente intellettivo aumenta mediamente nella popolazione di 3 punti ogni 10 anni per ciò non possiamo paragonare EINSTEIN con Leonardo da vinci, se il quoziente di Einstein è 160 è quello di da vinci è 180 esempio bisogna considerare che da vinci è stato misurato in relazione alla popolazione della sua epoca, mediamente più stupida della popolazione di ora, ecco perché i punteggi tendono a essere così alti, ma se facciamo una conversione statistica dei punteggi verrà fuori che Einstein e Leonardo così come gli altri avranno un qi circa uguale, questo lo sa chi sa cos’è il qi, e ha studiato psicologia e statistica, punteggi come 200,210 non esistono non sono reali, questo sito fa disinformazione e ricordo che i test del qi all’epoca di da vinci non esisteva quindi non sapremmo mai quale fosse con esattezza il qi di da vinci, in certi siti trovate 225 in altri addirittura 230 sono tutte castronate, tali punti non esistono, per motivi statistici, si può dire solo che probabilmente Leonardo e geni contemporanei avevano un qi circa uguale a 160
ma infatti, grazie del tuo commento, me lo salvo. L’unico che di tanti siti in cui girano questi dati dice qualcosa che abbia un senso. Robe da mat!
Figurati, è un piacere
Senza togliere primati ai grandi geni vissuti nelle civiltà: giapponesi, indù, indiane, coreane, cinesi, sumeri, babilonesi, egiziani, ittiti, precolombiane, fenici, ebrei, celti, etruschi, greci, romani, ed altre non citate; faccio solo riferimento a quelle grandi menti geniali nate nel raggio di 100 km dalla Cupola del Brunelleschi del Duomo di Firenze, i quali, secondo mio modesto parere, hanno: tradotto/inventato/sviluppato/creato/concentrato e messo a disposizione della nostra civiltà moderna, tutto il sapere geneticanente e eikos logos (dai guerrieri, viaggiatori commercianti e religiosi) trasmesso dai tempi antichi fino ai giorni nostri. Consentendo a tutti gli altri grandi geni di apprendere e a loro volta esse GENI.
antonio bertolotto SO SE SI