Le città più violente del mondo, quelle più inquinate, le aree a più alto rischio di terrorismo, gli aeroporti più pericolosi e i posti eccessivamente costosi.
Ecco la mappa dei luoghi in cui è bene non mettere piede.
1. Le aree più inquinate del mondo
Ci sono luoghi in cui l’aria è satura di gas tossici, l’acqua contaminata e la terra impregnata di veleni.
Il Pure Earth-Blacksmith Institute di New York stila ogni anno la lista delle aree più degradate e inquinate del mondo, capaci di mettere a repentaglio la salute di chi vi abita. Eccole:
- SUKINDA, INDIA (foto)
In quest’area, nello stato dell’Orissa, c’è il 97 per cento delle miniere a cielo aperto di cromite (il principale minerale grezzo da cui si estrae il cromo).
A causa degli scarichi, il 70 per cento delle acque di superficie contiene cromo in quantità pari a 20 volte la soglia massima consentita. L’86 per cento delle morti nei villaggi della zona è causata dalla contaminazione dell’acqua potabile. - NORILSK, RUSSIA
La città siberiana ospita la più grande fonderia del mondo che disperde nell’aria oltre 4 milioni di tonnellate di metalli pesanti (cadmio, piombo, nickel, arsenico, selenio e zinco) all’anno. La neve è nera, l’aria odora di zolfo, non cresce albero nel raggio di 30 km e 135 mila persone vivono 10 anni in meno rispetto agli altri russi. - KABWE, ZAMBIA
Questa cittadina a circa 150 km a nord della capitale Lusaka ha il suolo e le acque contaminati da piombo, cadmio, rame, zinco oltre i livelli di sicurezza fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel sangue dei bambini è stata rilevata una quantità di piombo pari a 40 volte quella accettabile dal Center for Disease Control degli Usa; 250mila persone sono ritenute a rischio di avvelenamento da metalli pesanti. - DZERZINSK, RUSSIA
Sede di numerose fabbriche che producevano armi chimiche e convenzionali nella guerra fredda, questa cittadina russa presenta un allarmante inquinamento da scarti chimici e tossici: i livelli di alcune sostanze cancerogene o pericolose per la salute, come triossido di arsenico, acido prussico, fosgene, diossina, sono 17 milioni di volte i limiti massimi consentiti.
L’aspettativa di vita è di soli 42 anni per gli uomini, 47 per le donne (15 anni in meno rispetto ad altre zone della Russia). - CHERNOBYL, UCRAINA
Sono passati molti anni dall’incidente alla centrale nucleare (26 aprile 1986), ma la zona è ancora satura di radioattività per la presenza di particelle di uranio, plutonio, cesio 137 e stronzio.
Più di 5 milioni di persone sono contaminate: lesioni gravi, malformazioni neonatali, cancro alla tiroide, leucemia, infertilità e problemi respiratori sono all’ordine del giorno. - SUMGAYIT, AZERBAIJAN
La città è un polo produttivo dell’industria chimica e petrolchimica; i rifiuti tossici non sono mai stati smaltiti correttamente e il suolo presenta un’allarmante contaminazione da mercurio e altri metalli pesanti.
Il tasso di mortalità per cancro è circa il 51 per cento in più della media del paese ed è alta la percentuale di bambini con mutazioni genetiche e deformità congenite. - AGBOGBLOSHIE, GHANA
In quest’area alla periferia di Accra, si apre la seconda più vasta discarica di rifiuti elettronici del mondo: cellulari, frigoriferi, forni a micro-onde, televisori, ecc. si ammassano a cielo aperto con tutti i loro componenti tossici.
Migliaia di persone frugano alla ricerca di tutto ciò che è riciclabile, incluso oro e rame, e bruciano gli scarti. L’aria e il suolo sono inquinati da metalli: nel terreno, per esempio, il livello di piombo è 45 volte superiore ai limiti consentiti e 40mila abitanti sono esposti a elevati rischi di salute. - MATANZA-RIACHUELO, ARGENTINA
Il bacino del fiume Matanza-Riachuelo, presso Buenos Aires, lungo 60 chilometri, ospita 15mila industrie chimiche che vi rilasciano i propri scarichi nocivi. I livelli di zinco, piombo, rame, nichel e cromo sono ben al di sopra di quelli consentiti.
Ovviamente l’acqua non è potabile. L’aria è inquinata da composti organici volatili, come il toulene. Gli esperti calcolano che il 60 per cento dei 20mila abitanti vive in aree inabitabili e il 6 per cento in zone a rischio. - LINFEN, CINA
Centro minerario e industriale della provincia di Shanxi, la città presenta un elevato livello d’inquinamento atmosferico: monossido di carbonio, arsenico, piombo, ossidi di azoto, anidride solforosa, PM-2,5 e PM-10 rendono l’aria tossica e irrespirabile. L’incidenza di polmoniti e cancro al polmone tra gli abitanti è una delle più alte al mondo. - IL DELTA DEL NIGER, NIGERIA
Quest’area di 70mila chilometri quadrati, densamente popolata, è inquinata dagli idrocarburi dagli anni Cinquanta, quando le fuoriuscite di petrolio dagli oleodotti sono diventate costanti. Da allora, ogni anno, 240mila barili di greggio si riversano in zona, contaminando campi coltivati, falde acquifere e aria del delta.
2. I 5 aeroporti più pericolosi del mondo
Alcuni aeroporti vengono definiti dai piloti “quelli in cui non atterrerei nemmeno per il doppio dello stipendio”.
Appaiono nella lista dei peggiori del mondo, stilata da Popular Mechanics, una prestigiosa rivista Usa. Eccoli:
- AEROPORTO TONCONTÍN, TEGUCIGALPA, HONDURAS
L’unica pista è più corta della media internazionale (meno di 2 km) e costringe i piloti a effettuare un’improvvisa virata di 45 gradi. In più, è situata a oltre mille metri di altezza, in una zona caratterizzata da wind shear, una variazione improvvisa dell’intensità e della direzione dei venti. - AEROPORTO SAINT-JEAN GUSTAF III, SAINT-BARTHÉLEMY (foto)
Saint-Barthélemy è un’isola delle Antille Francesi. La pista di atterraggio è una delle più corte del mondo: 680 metri. Allungarla è impossibile perché da un lato c’è la montagna, dall’altro il mare.
L’atterraggio è consentito solo ai piccoli aerei da turismo, a loro rischio e pericolo: la pista, nonostante sia in salita per aiutare gli aerei a rallentare la velocità, obbliga a planare in volo radente. Molti velivoli sono costretti a ritentare l’atterraggio due volte. - ICE RUNWAY, ANTARTIDE
Più che un aeroporto, questa è una pista di ghiaccio in Antartide, usata d’estate perché vicina alla stazione internazionale McMurdo, base antartica permanente degli Usa.
Il ghiaccio ha la stabilità del cemento e può ben sopportare il peso di un cargo o di un Boeing 757 in movimento. Il problema nasce quando l’aereo si ferma: le ruote del carrello spesso rompono la crosta e affondano lentamente, portandosi dietro tutto il velivolo. - AEROPORTO DI GIBILTERRA
Gibilterra è un promontorio roccioso con una piccola pianura attorno. La pista dell’aeroporto incrocia la strada principale della città, la Winston Churchill Avenue, dove, quando un aereo atterra o decolla, scendono le barriere come a un passaggio a livello e il traffico di auto e pedoni si ferma. - AEROPORTO DI PARO, BHUTAN
La pista è corta (meno di 2 km), l’aeroporto minuscolo, la zona spazzata da pericolose turbolenze: siamo a 2.235 metri sul livello del mare, nel cuore dell’Himalaya. Solo 8 piloti al mondo hanno la certificazione per atterrare qui, solo di giorno e in condizioni di visibilità e meteo perfette.
3. I 10 luoghi a più alto rischio di terrorismo
L’Institute for Economics and Peace ha pubblicato il Global Terrorism Index, basandosi sui dati più completi degli ultimi quindici anni.
- IRAQ
Terrorismo e violenza generalizzata caratterizzano tutto il paese, soprattutto Bagdad; alta la percentuale di sequestri di stranieri. Il Foreign Office inglese consiglia di evitare le zone di guerra (Anbar, Ninewah, Salah-Al- Din, Diyala, Kirkuk, Erbil). - AFGHANISTAN
Nessuna zona del paese può essere considerata tranquilla, ma particolarmente pericolose sono le province di Kabul e Kandahar. Alta la percentuale di sequestri di stranieri. - NIGERIA
Rischi elevati nel delta del Niger. Terrorismo e violenza nelle province di nord-est (Borno, Yobe, Adamawa, Gombe) e nella capitale, Lagos. L’organizzazione Boko Haram colpisce soprattutto nel Nord del paese. - PAKISTAN
Minacce di terrorismo, rapimenti di occidentali e violenze in tutto il paese specie nelle zone tribali e al Khyber Pass a Karachi e Peshawar, nel Baluchistan e lungo la Karakoram Highway tra Islamabad e Gilgit. - SIRIA
La guerra civile e le atrocità dell’Isis rendono questo paese uno dei più pericolosi del mondo. Per gli occidentali il rischio è altissimo. - INDIA
Resta alto il rischio terrorismo a Mumbai, ma il resto è considerato sicuro tranne le aree rurali di Jammu, Kashmir e il confine con il Pakistan. - YEMEN
Il Foreign Office inglese sconsiglia agli occidentali qualsiasi viaggio: elevati rischi di terrorismo e rapimenti. - SOMALIA
In tutto il paese i rischi di terrorismo e rapimenti sono elevati. - LIBIA
Guerra civile, rischi di attentati e rapimenti in tutto il paese. - MALI
Sconsigliato qualsiasi viaggio: la situazione post-bellica è stata complicata dall’attentato contro il Radisson Hotel a Bamako (20/11/2015) e dal 4 aprile il governo ha reintrodotto lo stato di emergenza.
4.
La top ten delle città più violente al mondo è stata recentemente stilata dalla Ong messicana Consejo Ciudadano para la Seguridad Publica y Penal tenendo conto del rapporto tra il numero di omicidi e la popolazione residente.
Si tratta dunque di una valutazione oggettiva, basata sui numeri.
- CARACAS, Venezuela (foto)
120 omicidi ogni 100mila abitanti e un tasso di criminalità elevato rendono la capitale venezuelana la città più pericolosa del pianeta tanto per i residenti quanto per i turisti. - SAN PEDRO SULA, Honduras
Qui passa un gigantesco traffico di persone, armi e droga; fanno da corollario corruzione e microcriminalità. - SAN SALVADOR, capitale di El Salvador
«Il triangolo settentrionale di Guatemala, El Salvador e Honduras è la zona più mortale del mondo, molto più pericolosa di teatri di guerra attivi come Iraq e Afghanistan». Lo ha detto il generale Douglas Fraser, ex comandante in capo dello United States Southern Command. - ACAPULCO,Messico
Un tempo era una rinomata località turistica, oggi è il terreno di scontro di ben 5 cartelli di narcotrafficanti messicani. - MATURÍN, Venezuela
La capitale petrolifera del paese vanta un elevato tasso di omicidi, in costante crescita negli ultimi anni; come se non bastasse, nel 2015, ogni 4 ore una donna è stata vittima di violenza. - DISTRITOCENTRAL,Honduras
È la municipalità di Tegucigalpa, la capitale dell’Honduras. Qui la violenza è diffusa e resta spesso impunita. - VALENCIA,Venezuela
È la terza città del paese e la terza in classifica. - PALMIRA,Colombia
Cittadina nel sud-ovest del paese, è un importante snodo nel commercio della cocaina. - CITTÀ DEL CAPO, Sud Africa
Sia a Città del Capo, capitale legislativa del paese, sia a Johannesburg, le statistiche relative a crimini violenti e ai reati contro la proprietà (furti e rapine) sono fra le più alte al mondo. La violenza si concentra soprattutto nella aree urbane depresse (township). - CALI, Colombia
In questa città, a 19 chilometri da Palmira, opera uno dei più importanti cartelli della droga colombiana che controlla circa l’80 per cento dell’esportazione di cocaina verso gli Usa.
5. Le città più costose
Gli italiani non solo viaggiano molto, ma espatriano anche, sempre alla ricerca di migliori opportunità professionali.
Alcune città si rivelano però costosissime, almeno per il nostro potere d’acquisto.
Molte associazioni, come l’inglese ECA International, hanno preso in considerazione alcuni indicatori economici e stilato l’elenco delle città costose per espatriati e turisti.
- LUANDA, capitale dell’Angola (foto)
Per avere ciò che a Milano e a Roma si paga circa mille euro, qui bisogna sborsarne più di 3mila. Il costo della vita è alle stelle e a misura di manager stranieri rimborsati dalle multinazionali per cui lavorano. Una pizza costa 80 dollari (poco più di 70 euro); affittare un modesto appartamento con due camere da letto costa anche 6mila dollari e una villetta attorno ai 15mila dollari. - ZURIGO - GINEVRA - BERNA - BASILEA, Svizzera
Che il costo della vita sia alto in Svizzera non è una novità. Gli affitti, la spesa alimentare, i ristoranti costano in media più del doppio dei rispettivi italiani. Un caffè al bar nella Svizzera tedesca può arrivare a costare 4-5 franchi (da 3,6 a 4,5 euro). - SHANGHAI - PECHINO - HONG KONG - SHENZHEN, Cina
La Cina a basso costo, “patria dei buoni affari”, è solo un lontano ricordo: queste megalopoli sono molto più care di Parigi. I canoni di affitto possono superare i 10mila dollari al mese (9mila euro) per gli appartamenti migliori; l’istruzione, le spese mediche, i taxi e i piccoli lussi sono molto più cari che in Italia. Solo i mezzi pubblici e le trattorie destinate ai locali sono più convenienti. - OSLO, Norvegia
In Norvegia tutto costa in media il 70 per cento in più dell’Italia. Se vi limitate a mangiare patate, cipolle, cavoli e salmoni, potrete cavarvela con poco; ma cenare a un fast food non costa meno di 15 euro, una birra al bar è sui 10 euro, un pacchetto di sigarette tocca gli 11. Per i norvegesi un costo della vita così alto non è un problema: anche il loro reddito pro capite è tra i più alti del mondo. - TOKYO - OSAKA, Giappone
Il costo della vita è più elevato rispetto all’Italia, ma anche gli stipendi sono decisamente più alti. Roppongi, il cuore della vita notturna di Tokyo, è pieno di locali e discoteche che esigono un portafogli abbastanza gonfio. A mezzanotte, i mezzi pubblici smettono di funzionare e chi vuol tornare in albergo deve affidarsi a un taxi: se l’hotel è lontano, il salasso è assicurato.