Che il fumo faccia male è cosa fin troppo nota. Ma perché è così difficile smettere?
Perché piace, dà la sensazione di ridurre l’ansia, acuire la concentrazione e addirittura “migliorare” la propria immagine. In realtà la nicotina è una droga che provoca dipendenza e i fumatori ne sottovalutano la pericolosità.
La sigaretta è a tutt’oggi il sistema più efficace di somministrarsi nicotina. Il piacere indotto da questa sostanza è meno intenso di quello sperimentato con la cocaina e non appare così pericoloso.
Ma questa è la trappola che induce molti a sottovalutare la pericolosità del fumo. La nicotina è capace di attivare diverse funzioni mentali come l’attenzione, la memoria a breve termine, il tono dell’umore, il senso di piacere e di benessere senza però alterarne nessuna in modo vistoso.
Il problema è che questa molecola nel lungo termine è dannosa. Lo dicono gli ultimi dati Doxa, secondo i quali in Italia fumano oltre 10 milioni di persone.
Per i fumatori il rischio di enfisema, ictus, infarto, tumori è da 2 a 10 volte maggiore rispetto a chi non fuma. Ogni volta che si accende una sigaretta, infatti, si entra in contatto con 80 sostanze cancerogene.
Smettere è importante, ma non è facile. Smettere di fumare, anche dopo anni di sigarette, produce benefici immediati e altri più diluiti nel tempo. Già dopo poche ore dall’ultima sigaretta i battiti cardiaci e la temperatura corporea di piedi e mani si normalizzano.
Dopo 12 ore aumenta la concentrazione di ossigeno nel sangue e il monossido di carbonio nei polmoni cala drasticamente. Una settimana senza fumo permette di riprendere una buona percezione di gusto e olfatto, mentre alito, denti e capelli appaiono più puliti.
Ci vuole un mese però perché il polmone recuperi fino al 30 per cento della sua funzionalità e tra i tre e i sei mesi senza fumo perché la tosse cronica si riduca e il peso corporeo tenda a normalizzarsi.
A un anno dall’ultima sigaretta invece il rischio di infarto miocardico si dimezza e comincia a ridursi il rischio di sviluppare un tumore, che si riduce del 50 per cento a 5 anni dalla fine del vizio. Ci vogliono però ben 10 anni perché torni ai valori minimi di probabilità.
Ipnosi, agopuntura, farmaci e persino app e videogiochi: mai come oggi la ricerca ha proposto un ventaglio così ampio di metodi per dire basta al fumo. L’ultimo è la forza di volontà, senza la quale tutti gli altri non funzionano.
Vediamo allora 32 modi per raggiungere il risultato desiderato: smettere di fumare!
1. Sms, counselling, , cerotti alla nicotina ecc
- 1 - Sms
Il medico curante invia periodicamente degli Sms al paziente, incoraggiandolo a non fumare e dimostrandogli concretamente il suo appoggio. - 2 - Counselling
Intervengono specialisti che motivano il paziente e lo sostengono nel percorso per smettere. La percentuale di successo è alta. Si possono trovare anche centri a distanza, con cui si comunica con messaggi o per telefono. - 3 - Cerotti alla nicotina
Tra i metodi più utilizzati, somministra nicotina in dosi decrescenti. È considerato uno dei sistemi più efficaci. - 4 - Meditazione
Si comincia immaginando di fumare e visualizzando le reazioni negative degli altri. Ciò dovrebbe consentire di diminuire gradatamente il numero di sigarette consumate fino ad azzerarlo. - 5 - Farmaci
Il bupropione, utilizzato inizialmente come antidepressivo, ha dimostrato di inibire il desiderio di fumare. Agisce sui neurotrasmettitori del piacere (dopamina e serotonina) coinvolti nell’assunzione o astinenza da nicotina.
Il trattamento dura 2 mesi, le probabilità di successo superano il 50 per cento. Un altro farmaco utilizzato con successo è la vareniclina. - 6 - Citisina
È un alcaloide, sostanza che si trova nel maggiociondolo, piccolo albero caducifoglio. Si usa come sostituto della nicotina perché ha una struttura molecolare simile. Il trattamento dura meno di un mese, la percentuale di successo supera il 40 per cento.
2. Orocronodietologia, massaggio, agopuntura ecc
- 7 - Orocronodietologia
L’approccio è nuovo ed è basato sull’assunzione di granuli da sciogliere in bocca contenenti principi attivi che provocano disgusto per il fumo. - 8 - Massaggio
I massaggi permettono di lavorare sull’ipofisi e stimolare l’aumento della serotonina, che aiuta a sopportare l’astinenza. - 9 - Agopuntura
L’agopuntura stimola l’organismo e favorisce l’equilibrio, contrastando le crisi di astinenza dalla nicotina. Non esistono studi scientifici certi sull’effettiva efficacia del trattamento. - 10 - Elettrostimolazione
Si chiama stimolazione magnetica transcranica (TMS) e consiste nell’applicazione di piccoli dispositivi. Essi producono una leggerissima scossa elettrica, che pare attenuare il desiderio di accendersi una sigaretta.
Ad attivarsi è la corteccia prefrontale. Gli studi parlano di una percentuale di successo superiore al 40 per cento. - 11 - Inalatore
È un dispositivo con una cartuccia e un bocchino e riproduce il gesto di fumare. All’interno c’è la nicotina, a volte aromatizzata. Si aspira come una normale sigaretta.
Il trattamento dura in media un paio di mesi per la fase iniziale e un anno per il ciclo completo; si possono utilizzare al massimo una decina di cartucce al giorno, calcolando che ognuna corrisponde a circa 4 sigarette. La percentuale di successo è di circa il 50 per cento. - 12 - Videogiochi
Attraverso un avatar, il videogame Supersmoky mostra i danni che il fumo produce nell’arco di vent’anni. - 13 - Acqua
Visto che la nicotina è idrosolubile e viene smaltita tramite urina e sudore, bere due litri d’acqua al giorno può giovare a ottimizzare la depurazione dell’organismo e ridurre il desiderio di assunzione.
3. Ipnosi, cibo, app ecc
- 14 - Ipnosi
L’ipnoterapia induce il paziente in uno stato di benessere e rilassamento mentale utili a rafforzare la determinazione ad abbandonare la sigaretta, per la quale arriva a provare disgusto.
La percentuale di successo è alta, ma la motivazione deve essere forte: in questo caso possono bastare anche da 3 a 5 sedute. - 15 - Cibo
Frutta e verdura sono gli alleati di chi vuole smettere di fumare. Per combattere l’ansia e il nervosismo dovuti all’astinenza, via libera all’insalata che ha un’azione sedativa sul sistema nervoso.
Se si sente la mancanza del tabacco, un aiuto può arrivare dalle verdure della famiglia delle solanacee (melanzane, patate, peperoni, pomodori) che sembrano mitigare il bisogno di fumare. - 16 - App
QuitNow! monitora la situazione, motivando l’utente con messaggi di incitamento. Visualizza quante sigarette non sono state accese e il relativo risparmio di denaro. Fornisce anche dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità e offre la possibilità di chattare con altre persone.
C’è anche Get Rich or Die Smoking (diventa ricco o muori fumando): caricando l’immagine di un oggetto che si desidera acquistare, con tanto di prezzo, l’app calcola quante sigarette bisogna rinunciare a fumare per raggiungere l’obiettivo e, man mano, quanto ci si avvicina all’oggetto dei desideri. Non esistono prove scientifiche dell’efficacia di queste app, ma sono state scaricate 1 milione di volte. - 17 - Auricoloterapia
Stimola punti particolari dell’orecchio attraverso uno specifico strumento a infrarossi. Il trattamento dura circa 20 minuti e si ripete a seconda del livello di dipendenza. È indolore.
Secondo il Centro anti fumo di Torino (www.centroantifumo-torino.it), la percentuale di successo supera il 90 per cento.
4. Sigarette elettroniche, numero verde, libri ecc
- 18 - Sigarette elettroniche
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, solo il 4 per cento dei fumatori utilizza le e-cig, per lo più abbinate al consumo delle sigarette tradizionali.
Secondo una recente ricerca, queste sono poco efficaci per smettere di fumare (dopo due anni, solo il 20 per cento degli utilizzatori abbandona il fumo), ma possono essere utili per diminuire il numero di sigarette quotidiane. - 19 - Numero verde
È l’800554088, messo a disposizione dall’Osservatorio Fumo dell’Istituto Superiore di Sanità.
Offre assistenza in modo gratuito e anonimo, suggerisce i centri anti fumo più vicini e fornisce dati e strategie per smettere.
Nel 2015 ha raccolto 3.600 telefonate (2.200 di donne) di persone tra 46 e 55 anni. - 20 - Libri
Il più venduto è È facile smettere di fumare se sai come farlo di Allen Carr, che ha inventato negli anni Ottanta il metodo Easyway basato sul pensiero positivo, senza l’uso di farmaci o sostituti della nicotina. Si può partecipare ai seminari su www.easywayitalia.com per circa 370 euro. Sono previsti sconti per i più giovani. Pare che il metodo sia molto efficace, ma c’è il rischio di ricadute.
- 21 - Omeopatia
Tra i rimedi vegetali, Plantago major TM allontana dal fumo: si usa in gocce (4 per 4 giorni) o spennellandola sulle gengive.
In alternativa, Avena sativa stimola l’energia e combatte i sintomi dell’astinenza così come Nicotiana tabacum. Non ci sono ricerche scientifiche a oggi che ne certifichino l’efficacia. - 22 - Ayurveda
Si tratta di introdurre alimenti e rimedi a base di erbe per favorire l’eliminazione delle scorie e la rimineralizzazione dell’organismo. Ciò pare influenzare il desiderio e il bisogno di fumare.
5. Gruppi di ascolto, fiori di bach, iperico ecc
- 23 - Gruppi di ascolto
Sono tante le associazioni che propongono gruppi di ascolto diretti da psicologi, medici e psicoterapeuti.
L’obiettivo è quello di confutare falsi miti (fumare è un piacere, rilassa e aiuta a concentrarsi) per poi passare all’obiettivo di abbandonare il fumo. - 24 - Fiori di Bach
Sono consigliati più fiori da assumere in miscela 4 volte al giorno: il tratta- mento dura da uno a tre mesi e contrasta le assuefazioni e l’astinenza da nicotina. - 25 - Iperico
L’iperico è un alleato contro il fumo. Antidepressivo, migliora l’umore ed è anche antifame, cosa non trascurabile poiché smettere di fumare può far aumentare l’appetito. - 26 - Aromaterapia
L’aroma degli oli essenziali arriva al sistema limbico del cervello, che controlla le scelte, tra cui quella di fumare. La percentuale di successo è variabile. - 27 - Liquirizia
Masticare una radice di liquirizia sostituisce la gestualità della sigaretta. Contiene però acido glicirrizico, che provoca l’aumento della pressione arteriosa. - 28 - Gomme da masticare
Ha la stessa forma di un chewing gum ma rilascia lentamente nicotina (in quantità variabile da 2 a 4 mg). Se ne possono mettere in bocca anche dieci al giorno, l’importante è masticarle lentamente.
La terapia dura almeno per un paio di mesi, ma la percentuale di successo arriva al 70 per cento. - 29 - Integrazione neuro emozionale
Consiste nell’automassaggiarsi per 10 minuti ogni volta che si avverte il desiderio di fumare.
Prevede all’inizio un test muscolare per diagnosticare i punti di riflessologia dei meridiani energetici (i canali di energia secondo la medicina cinese) dove risiedono i blocchi e le resistenze che ostacolano la rinuncia al fumo. Individuati i punti, il trattamento quotidiano prevede lievi digitopressioni autopraticate. - 30 - Vaccino
Agisce producendo anticorpi alla nicotina. Chi è vaccinato non ha più il piacere di accendersi una sigaretta. Secondo uno studio americano, il successo supera il 50 per cento dei casi. - 31 - Visualizzazione
Il metodo non fa leva sulla forza di volontà ma su esercizi (per esempio, visualizzare se stessi nell’atto di respirare aria pura) che cambiano l’atteggiamento verso il fumo. - 32 - Forza di volontà
Da un giorno all’altro, si dà un taglio alla sigaretta. La forza di volontà, secondo l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, è il primo strumento, indispensabile, per smettere. Tuttavia, solo 3 persone su 100 ce la fanno.