Dormire 7 ore per notte, limitare l’uso del sale, sconfiggere lo stress: non sono solo buone norme di vita, ma riguardano proprio il cuore, più protetto da infarti, ictus e altre malattie acute.
Un sistema immunitario forte ed efficiente ci diffende da molte malattie causate da virus o da batteri e persino da alcuni tipi di tumore.
Oggi, però, gli scienziati hanno scoperto che alti livelli di anticorpi nel sangue possono proteggerci anche dal rischio di attacchi cardiaci.
Secondo un nuovo studio di un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra, infatti, chi ha molte immunoglobuline nel sangue, la principale forma di anticorpi che ci ripara da infezioni virali e batteriche (sono anche dette anticorpi IgG), sembrerebbe risultare più protetto contro le malattie cardiovascolari e, in particolare, contro gli attacchi di cuore, indipendentemente da altri fattori di rischio come il colesterolo elevato e l’ipertensione.
Gli scienziati hanno infatti analizzato i livelli di IgG nel sangue di 1.852 pazienti ipertesi, trovando che gli alti livelli di anticorpi aiutano anche questi soggetti a rischio, i quali avrebbero un pericolo inferiore del 58 per cento di essere colpiti da malattia coronarica o infarto e del 38 per cento di andare incontro a ictus o ad altri eventi cardiovascolari.
«Tra qualche anno potrebbe bastare un semplice esame del sangue con il conteggio degli anticorpi per stabilire se siamo o meno a rischio di attacchi cardiaci», commenta Dorian Haskard, coautore dello studio.
In ogni caso è sempre meglio non perdere di vista le strategie per mantenere il nostro cuore in salute. Ecco, allora, 5 mosse per tenere il cuore in salute.
1. Riduci il girovita
La tanto odiata “pancetta” non è solo un problema estetico.
Oggi la scienza ha dimostrato che chi ha grasso viscerale in eccesso, cioè il tessuto adiposo concentrato nel tronco e tra gli organi interni, è più soggetto all’ipertensione, al diabete e a valori elevati di colesterolo.
«Il grasso viscerale non è un semplice deposito di grassi, ma una grande ghiandola endocrina al pari della tiroide o del pancreas», spiega nel volume Super salute (Sperling & Kupfer) Massimo Gualerzi, cardiologo, professore a contratto dell’Università degli studi di Parma e direttore sanitario del complesso termale di Salsomaggiore Terme e Tabiano in Emilia Romagna.
Un organo che, purtroppo, innesca processi in grado di danneggiarne altri nel nostro corpo: in particolare l’endotelio (l’insieme di cellule che rivestono le arterie), che viene infiammato dalle sostanze liberate proprio dal grasso viscerale.
«Ecco perché il solo fatto di avere la pancia può innescare un processo lento ma irreversibile, capace di danneggiare le arterie, il cuore e favorire malattie e invecchiamento precoce», aggiunge Gualerzi.
Secondo le linee guida europee, il giro vita non dovrebbe superare gli 88 centimetri nella donna e i 102 centimetri nell’uomo.
2. Sconfiggi lo stress e dormi 7 ore per notte
- Sconfiggi lo stress
La natura ci ha “programmato” per sopravvivere alle minacce e ai pericoli.
Pertanto gli stimoli stressanti in caso di pericolo ci rendono pronti all’azione, all’eventuale combattimento e alla fuga.
Il respiro e il battito cardiaco accelerano, la pressione sale, il sangue corre ai muscoli delle gambe, i reni smettono temporaneamente di produrre urina per risparmiare liquidi in previsione di una forte sudorazione.
Ma nella società di oggi queste reazioni si mettono in moto ogni volta che abbiamo delle preoccupazioni, anche per motivi futili.
Gli effetti della risposta fisiologica a stimoli così frequenti si sommano e alla lunga possono logorare il fisico, in particolare il cuore.
Un campanello di allarme sono le pulsazioni: oggi, rispetto a trent’anni fa, siamo tutti più tachicardici, perché più “attivati”. L’obiettivo da raggiungere è l’equilibrio interiore.
Utili gli esercizi di rilassamento. Praticare per esempio una seduta di training autogeno di 10-15 minuti equivale a due ore di sonno in termini di energia psicofisica recuperata. - Dormi 7 ore per notte
Secondo uno studio di ricercatori della Emory University School of Medicine di Atlanta, in Georgia, condotto su 525 persone di mezza età, dormire 6 ore o meno per notte aumenta del 25 per cento i livelli di proteina C-reattiva nel sangue, una sostanza indice di infiammazione e associata a un maggiore rischio di attacchi di cuore e di malattie cardiovascolari.
Dormire bene e a sufficienza significa anche inibire il rilascio di cortisolo, l’ormone dello stress.
«Uno studio condotto negli Stati Uniti dimostra che dormire meno di 6 ore per notte aumenta di oltre tre volte il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa», spiega Luigi Ferini-Strambi, professore di neurologia e primario del Centro di medicina del sonno all’ospedale San Raffaele Turro di Milano.
3. Limita il sale, fai esercizio fisico e smetti di fumare
- Limita il sale
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non mangiare più di 5 grammi al giorno di sale da cucina (circa un cucchiaino da tè), che contengono 2 grammi di sodio.
Chi mangia troppo salato tende infatti a trattenere sale e acqua.
Per eliminare il sale in eccesso, i reni provocano un innalzamento della pressione arteriosa. Inoltre, non riuscendo oltre un certo limite a eliminare il sodio, i reni eliminano il calcio, che si deposita nelle urine formando calcoli.
La perdita di calcio viene compensata attivando ormoni che prelevano questo minerale dalle ossa, con il rischio di sviluppare l’osteoporosi: per ogni grammo di sale che mangiamo, perdiamo circa 10 milligrammi di calcio.
In presenza di potassio, che si trova soprattutto in verdura e frutta, si elimina più sale e si riduce la perdita di calcio.
Mentre il magnesio, di cui sono ricchi i cereali integrali, i legumi freschi e la frutta a guscio, contribuisce a normalizzare il bilancio di potassio e calcio. - Fai esercizio fisico e smetti di fumare
Con un’attività fisica regolare il cuore diventa più robusto e più resistente alla fatica.
Meglio uno sport aerobico, cioè di resistenza, per esempio il nuoto o la camminata veloce: fa aumentare la richiesta di ossigeno da parte del corpo e il carico di lavoro di cuore e polmoni, rendendo la circolazione più efficiente.
Un cuore allenato pompa più sangue senza dispendio supplementare di energia: 10 battiti cardiaci in meno al minuto significano 5.256.000 battiti all’anno risparmiati.
Ma è importante anche non fumare o smettere di farlo: dopo un anno senza fumo il rischio cardiovascolare si dimezza rispetto a quello di chi continua a fumare e dopo 15 anni il rischio di malattie coronariche è pari a quello di chi non ha mai fumato.
4. Ascolta musica classica ed evita il rumore troppo forte
- Evita il rumore troppo forte
L’inquinamento acustico da traffico aereo e stradale notturno è una minaccia anche per la salute del cuore.
Lo confermerebbero diverse ricerche, tra cui uno studio dell’Università di Cracovia (Polonia) presentato a Roma all’ultimo congresso della Società europea di cardiologia.
I ricercatori hanno dimostrato che la lunga esposizione al rumore oltre i 60 decibel è associata a ipertensione arteriosa e a una maggiore incidenza di danni al cuore.
Il rumore cronico o eccessivo, infatti, innalza i livelli di ormoni dello stress come cortisolo, adrenalina e noradrenalina, con ripercussioni negative sul sistema endocrino immunitario, su quello nervoso autonomo e sul sistema cardiovascolare. - Ascolta musica classica
Per il cuore la musica classica è un calmante naturale, ma solo se al ritmo giusto.
Secondo uno studio di cardiologi dell’Università di Oxford, in Gran Bretagna, la musica classica che segue il medesimo ritmo del cuore riduce la frequenza cardiaca e contiene la pressione del sangue.
L’effetto calmante, sottolineano gli scienziati, è indipendente dai gusti personali degli ascoltatori. I ricercatori hanno passato in rassegna due decenni di studi che hanno indagato questa relazione e testato le teorie ricavate dalle pubblicazioni su un ristretto gruppo di studenti.
Le arie più rilassanti sarebbero il Va’ pensiero di Giuseppe Verdi, il Nessun dorma di Giacomo Puccini e l’Adagio della Nona sinfonia di Beethoven: esempi di
musica classica con un ritmo ripetuto di 10 secondi. Mentre rock e pop sortiscono l’effetto contrario.
5. Segui la dieta mediterranea
Lo schema alimentare della dieta mediterranea, elaborato da un gruppo internazionale di scienziati della nutrizione e aggiornato lo scorso mese di luglio 2016 in occasione della Prima conferenza mondiale sulla dieta mediterranea tenutasi a Milano, segue:
- una piramide che colloca più in basso acqua e tisane da consumare a volontà ogni giorno,
- a salire altri alimenti di consumo quotidiano (cereali integrali, frutta e verdura, olio extravergine di oliva, frutta secca a guscio e semi oleosi, legumi, latticini magri) e
- più in alto ancora gli alimenti da mangiare due volte alla settimana (pesce, carni bianche, uova).
Sopra ci sono le carni rosse e i salumi da consumare una volta a settimana e al vertice i dolci, da mangiare più raramente. Le evidenze scientifiche sui benefici della dieta mediterranea per la salute sono molte.
Uno studio dell’Università di Atene, condotto su oltre 22mila adulti seguiti per alcuni anni, ha per esempio dimostrato che chi segue questo stile alimentare ha una maggiore aspettativa di vita e una riduzione del tasso di mortalità dal 17 al 31 per cento, il 10-20 per cento in meno di probabilità di ammalarsi di tumore e di malattie cardiache e un rischio minore di incorrere nella demenza senile e nell’Alzheimer.