Altamente ricostituenti le castagne sono una miniera di amidi energetici, fosforo e acido folico. Un prezioso rifornimento per sistema nervoso e muscoli.
Questo seme, che si raccoglie nei boschi da più di mille anni, è stato la risorsa alimentare principale per tante popolazioni contadine prima dell’avvento della patata (l’“italico albero del pane” lo chiamò Giovanni Pascoli).
Composte per metà da acqua e per il resto da amidi e minerali, vantano alte concentrazioni di ferro utile in caso di anemia e stanchezza cronica e di magnesio che riequilibra l’umore con un effetto rigenerante sul sistema nervoso.
Contengono anche fosforo, necessario per la trasmissione degli impulsi elettrochimici e per la salute delle cellule cerebrali.
CURIOSITÀ: IL RICCIO? UN CASTIGO DIVINO
Un’antica leggenda racconta che Dio regalò il castagno agli abitanti di un povero paese che non aveva nulla di cui sfamarsi. Il diavolo, visto il dono di Dio, mise così per dispetto un riccio intorno alle castagne.
I poveri paesani pregarono di nuovo e Dio, per aiutarli, fece spaccare i ricci (il vero frutto), che da allora si aprono a croce per svelare il seme.
1. Il frutto antifatica ricco di magnesio, il sale del benessere
Le castagne sono un toccasana per curare anemia e cali immunitari e per migliorare umore e rendimento mentale.
Scegli quelle con la buccia lucida e integra, rigorosamente italiane.
Se con “castagna” in genere indichiamo il frutto tipico di questo mese, va comunque ricordato che sono circa 300 le cultivar diverse presenti in Italia, terzo produttore al mondo.
E ben dodici tipi di castagne tipiche dei nostri boschi hanno ottenuto un riconoscimento europeo, fregiandosi del marchio Igp, indicazione geografica protetta, o Dop, denominazione di origine protetta.
Tra queste quattro varietà si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp e la Farina di Neccio della Garfagnana Dop.
I marroni: la varietà più grande e più pregiata!
Anche se spesso vengono confusi, castagna e marrone sono in realtà frutti di due alberi diversi. I primi provengono da castagni selvatici mentre i secondi da piante domestiche e hanno frutti più grandi e tondi.
I marroni sono più pregiati, tanto che per essere denominati tali devono ricevere il marchio Igp e presentare caratteristiche di ottima qualità per dimensioni, polpa e buccia.
Devono avere una buccia chiara, brillante e una polpa soda. Le regioni dove si concentra la maggiore produzione di castagne sono la Toscana (la Garfagnana) e il Piemonte (la provincia di Cuneo). San Godenzo, in provincia di Firenze, insieme a Castel del Rio (BO) è la patria del Marrone Igp.
Quelle 10 e lode sono piemontesi! Le Garessine sono una pregiatissima varietà di castagne coltivate in un piccolo comprensorio piemontese nel comune di Garessio (Cuneo): sono piccole, rare ma caratterizzate da un sapore particolare e unico.
2. Solo le eccellenze: trucchi e consigli
Che si raccolgano nei boschi o che si scelgano sui banchi del mercato le castagne sono sinonimo di naturalezza e genuinità. Sono frutti biologici per natura!
Molte delle qualità territoriali sia di castagne sia di marroni sono, poi, marchiate Igp o Dop, un’indicazione importante per sapere da dove provengono e quanta strada hanno fatto per arrivare sui banchi del mercato.
Per la scelta poi, bisogna verificare che le castagne siano dure al tatto e non siano state attaccate dai parassiti: la buccia deve presentarsi liscia, intatta e di colore brillante.
Meglio preferire quelle di pezzatura media e una volta aperte è bene sapere che più la polpa è gialla, maggiori sono le proprietà organolettiche.
- LA CASTAGNA È BUONA? Scoprilo così
Esiste un metodo “casalingo” che aiuta a capire se una castagna è buona. Bisogna immergerla nell’acqua per un’ora circa. I frutti che affiorano a galla sono quelli guasti e vanno quindi eliminati.
Le castagne possono essere congelate crude e poi scongelate e cotte immediatamente. La tecnica migliore però è di congelarle dopo averle arrostite e sgusciate (così si possono conservare per circa 6 mesi).
Un altro metodo di conservazione consiglia di lasciarle in immersione in acqua almeno sette giorni, avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno.
Questo trattamento evita la formazione di muffe. Alla fine del periodo di immersione, si fanno asciugare i frutti all’aperto. - PREDILIGI i prodotti italiani
Negli ultimi anni la produzione italiana di castagne era scesa ai minimi storici a causa, oltre che della vespa cinese, anche del clima poco favorevole con troppa pioggia in primavera ed estati eccessivamente secche.
Erano così aumentate le importazioni di questo frutto dall’estero (Spagna, Portogallo, Turchia e Slovenia).
Oggi i dati più recenti registrati da Coldiretti evidenziano invece una crescita del 20% della produzione delle castagne italiane con una ripresa soprattutto in Toscana. Nonostante il ritorno delle castagne made in Italy il rischio di ritrovarsi nel piatto un frutto importato c’è comunque.
Per questo si consiglia sempre di verificare la provenienza del prodotto in etichetta.
3. Al posto della pasta o come snack antifame
Le castagne sostituiscono i carboidrati abbinate a verdure e cibi proteici.
Per il loro contenuto di amido e carboidrati le castagne possono sostituire bene pane e pasta. Meglio abbinarle a pasti proteici (carne per esempio) o a contorni vegetali.
L’ideale però è consumarle da sole a colazione o come snack senza superare i 4-6 pezzi al giorno. Ricorda inoltre che arrostendole o essiccandole si perde l’acqua e parte dell’amido si trasforma in zuccheri semplici.
Per questo le castagne secche o arrostite non sono indicate in caso di diabete o glicemia alta.
- Come cuocerle per renderle light e curative
Le castagne si possono cuocere in diversi modi. Ecco cosa cambia dal punto di vista calorico e nutrizionale.
- NO Arrostiste: così aumenta la percentuale di zuccheri
Le castagne incise sul lato bombato e arrostite sul fuoco vivo nella tipica padella di ferro con il fondo forato abbassano l’umidità e aumentano il contenuto di zuccheri disponibili e il valore energetico. Inoltre sono meno digeribili. Le castagne arrosto hanno 190 calorie.
- SÌ Al vapore: le più dietetiche
Con la cottura al vapore la castagna ha invece un valore energetico più contenuto (120 calorie) e in più conserva intatti tutti i principi nutritivi. Si consiglia di cuocere i frutti con una foglia di alloro che riduce il rischio di fermentazioni.
Oltre che lessate o cucinate sulla brace, le castagne si possono cuocere in forno, anche nel microonde. Si incide la buccia e si infornano in una teglia a 180 °C finché la buccia non si spacca; per un effetto bruciagrassi, cospargile con un po’ di cannella.
- La colazione che dà la carica
Frulla un bicchiere di latte d’avena o di mandorle bio con 2 cucchiai di farina di castagne finché il composto non si addensa e forma una leggera schiuma; servi con una spolverata di cacao amaro e un cucchiaino di miele di castagno.
L’abbinamento cacao, miele, latte di avena e castagne è una bomba di energia. Il cacao, fra l’altro, contiene alte dosi di polifenoli e di teobromina, una sostanza che ha un effetto stimolante.
Come aggiunta che regala un’immediata sazietà Un passato di verdura con 4-5 castagne al vapore al posto dei crostini o un bicchiere di latte o uno yogurt arricchito con un cucchiaino di farina di castagne diventano subito più nutrienti e sazianti.
4. Le castagne sono i “cereali” che crescono sugli alberi
- Le castagne sono i “cereali” che crescono sugli alberi
Le castagne sono ricchissime di carboidrati e quindi per molti versi paragonabili più al pane o alla pasta che a un qualsiasi altro frutto: gli amidi presenti nella polpa vengono infatti assorbiti lentamente, mantenendo stabile il livello della glicemia nel sangue.
Contengono minerali, vitamine e una buona dose di fibre, insomma un prezioso rifornimento per affrontare l’inverno. - Con 4 frutti al giorno ti sentirai subito piena di energia
La castagna contiene vitamina B2, utilissima per la salute di fegato, capelli e occhi contro congiuntiviti e dermatiti. Ha inoltre la preziosa vitamina B3 o niacina, che la rende un cibo rilassante in caso di ansia e sbalzi di umore.
Gli esperti di medicina naturale non a caso prescrivono la castagna come integratore negli esaurimenti fisici e nervosi.
La presenza del triptofano, il precursore della serotonina (l’ormone del benessere) rende poi la castagna un “cibo della felicità”, ideale come spuntino per spegnere insieme alla fame anche la tristezza, frequenti con la riduzione delle ore di luce.
Questo seme contiene in fine la preziosa vitamina C. - Consumale fredde: dimezzi gli zuccheri e aiuti il colon
Più del 57% dell'amido, presente nelle castagne crude, si presenta sotto forma di amido resistente, un vero alleato dell'intestino.
Purtroppo con la cottura gli amidi tendono a scomporsi in zuccheri semplici, che fanno alzare troppo rapidamente la glicemia del dopo pasto.
Se, però, facciamo raffreddare le castagne dopo averle cotte, gli amidi tendono a ricostituirsi formando la struttura "amido resistente" che resiste alla digestione e arriva integra nel colon dove viene assorbita dai batteri buoni dell'intestino. L'amido resistente nutre la flora batterica sana.
5. La farina di castagne è gluten free ma poco cotte sono indigeste
- La farina di castagne: è gluten free!
La farina ricavata dalla macinatura delle castagne secche è priva di glutine, quindi è ben digeribile e adatta alla preparazione di pasta e dolci per celiaci e per chi soffre di intolleranze verso il grano e il frumento.
Rispetto alla farina bianca ha un indice glicemico del 50% più basso. Inoltre è ricca di fibra, di vitamine (C e B) e di sali minerali (potassio, magnesio e fosforo).
Al momento dell'acquisto leggi bene gli ingredienti sulla confezione, perché in alcuni casi le farine di castagne di scarsa qualità possono essere mescolate a fecola di patate o altro. - Le castagne poco cotte sono indigeste
In commercio si trovano castagne crude o fresche e castagne essiccate (i frutti sono sgusciati e disidratati e vanno messi in ammollo per 8 ore nell’acqua o nel latte prima della cottura). I frutti essiccati sono molto calorici (300 calorie/etto).
Le castagne fresche vanno sempre ben cotte altrimenti possono provocare problemi digestivi come gastrite, colite e gonfiore addominale.
Vanno anche ben masticate per facilitare il compito degli enzimi digestivi. - LA VESPA KILLER: una minaccia per la produzione nostrana
Negli ultimi tempi gli alberi di castagne nostrani sono minacciati da un parassita proveniente dalla Cina, il Cinipide galligeno, soprannominato anche vespa cinese per la sua somiglianza con il più famoso e conosciuto insetto.
Questa vespa colpisce i rami degli alberi impedendo il passaggio della linfa nella pianta e provocando la caduta precoce delle castagne ancora acerbe.
Per combatterla l’unica arma che pare funzionare è la lotta biologica con un antagonista naturale della vespa cinese, il Torymus sinensis, che insediandosi nell’albero impedisce lo sviluppo dell’insetto killer uccidendone le uova.