Il Pulcinella di mare (Fratercula arctica) è una specie migratrice e dispersiva, che nidifica in colonie sparse sulle coste e sulle isole nord-europee e del Nord America.
Sverna in mare attorno ai siti riproduttivi, ma anche più a Sud nell’Atlantico settentrionale fino alle Isole Canarie e al Mediterraneo occidentale.
Secondo le stime più recenti nel mondo se ne contano dai 12 ai 15 milioni di esemplari.
Di indole confidente, è gregario e nidifica in colonie talvolta numerosissime anche assieme ad altri Alcidi, gabbiani ed anatre.
Oltre a Fratercula arctica, il pulcinella di mare, ci sono altre due specie: il pulcinella dai ciuffi (Fratercula cirrhata) e il pulcinella dal corno (Fratercula corniculata) che nidificano principalmente sulle coste del nord del Pacifico.
Quanto vivono in media? In genere può vivere fino a 20 anni. È stato registrato il caso di un pulcinella che ha raggiunto i 29 anni, ma gli esperti sono convinti che alcuni esemplari superino anche questa età.
Scopriamo meglio questo straordinario uccello, di una simpatia e bellezza irresistibile, tra i più buffi e teneri al mondo.
1. Alta fedeltà
Più che a Pulcinella, assomiglia a un clown, ma sotto la “maschera” conduce una vita piuttosto seria, all’insegna della collaborazione fra i sessi e del rispetto verso gli altri individui della colonia.
Stiamo parlando del pulcinella di mare (Fratercula arctica), uno strano uccello che sembra uscito da un quadro surrealista e che attira tanti appassionati di birdwatching.
Nidifica in colonie sulle scogliere e sui pendii erbosi delle coste della Scandinavia, dell’Islanda e anche della Gran Bretagna.
Il becco triangolare e compresso ai lati, rosso con strisce nere e gialle, funziona da segnale ottico e sessuale, a discapito del canto, un modesto “arrr- ou-haa”.
Il linguaggio dei pulcinella è fatto di versi, ma anche di particolari movimenti del corpo. Quando maschio e femmina s’incontrano, fanno una sorta d’inchino per poi sfregare i loro becchi l’uno contro l’altra.
Questo scambio di convenevoli avviene all’interno della colonia, dove decine e decine di coppie (una colonia può essere formata anche da migliaia di individui) convivono da buoni vicini, nel rispetto reciproco.
Questo stile di vita in comunità non scalfisce, però, la fedeltà. Quando, a maggio, i pulcinella di mare si radunano per nidificare, infatti, si riformano le stesse coppie della stagione precedente, a meno che uno dei due individui sia deceduto.
All’insegna della parità fra i sessi: maschio e femmina hanno stessi colori, stesse dimensioni (poco più di 30 cm di lunghezza per circa 400 g di peso) e stessi programmi.
2. Progetti condivisi
Progetti condivisi:
- Primo: scavare un tunnel lungo un paio di metri.
I partner lavorano fianco a fianco, usando il becco come piccone e le zampe palmate come pale per rimuovere la terra.
In fondo al tunnel, formano una camera-nido che rendono soffice con vegetali vari. - Secondo: deporre nel nido un unico uovo, alternarsi nella cova e nella pesca di pesce azzurro, primo fra tutti le aringhe.
Chi cova è nutrito dall’altro e il piccolo, che nasce dopo 40 giorni, viene alimentato per 6 settimane da entrambi i genitori: a forza di rimpinzarlo, gli fanno raggiungere un peso addirittura superiore al loro.
Alla cova partecipano entrambi i genitori per 6 settimane. Alla nascita il pulcino possiede un piumino bruno-nero e pesa circa 45 grammi.
La madre e il padre assicurano al piccolo, che rimane protetto nel nido, pesce fresco di mare.
Il piccolo cresce velocemente sino a raggiungere i 400 grammi in 6 mesi. Il pulcino, oramai cresciuto, giunge ad un livello tale di sazietà da rifiutare il cibo dai genitori, i quali scoraggiati lo abbandonano e prendono la via del mare aperto senza di lui.
Dopo la prima settimana di giugno, il giovane pulcinella, senza che nessuno gli abbia insegnato a volare e a pescare, si lancia nel vuoto dalla scogliera, attratto dal suono dell’Oceano o forse per evitare gli attacchi dei gabbiani. - Terzo: al momento opportuno, prendere una decisione importante.
Quando il giovane risulta ben cresciuto, anche se figlio unico va reso autonomo nel modo più rapido e chiaro possibile.
Entrambi i genitori quindi spariscono, prendendo strade diverse e dandosi appuntamento per la primavera successiva.
Lui, il giovane, resta nella camera-nido per alcuni giorni, poi, spinto dalla fame, finalmente esce: questo avviene di notte, per evitare l’attacco degli stercorari, gli uccelli marini predatori, che a quell’ora dormono.
Una volta lasciato il nido, il giovane spicca il volo e si tuffa in mare ed è subito capace di pescare e di cavarsela da solo.
Non potrebbe essere altrimenti: i pulcinella di mare fanno parte infatti delle cosiddette “specie K”, quelle con un basso tasso riproduttivo (fanno pochi figli) e una bassa mortalità, potendo contare su un ambiente di vita stabile. Per questo depongono un solo uovo.
3. Campione di velocità e di pesca
Le “specie R”, invece, hanno un alto tasso riproduttivo e un’alta mortalità, dovuta agli ambienti instabili in cui vivono.
La rondine comune, per esempio, depone almeno 5 uova e nidifica due volte a stagione.
In conclusione, il sistema drastico di lasciare a se stesso nel nido l’unico figlio, perché se la veda da solo, funziona bene fra i pulcinella di mare.
Questi uccelli vivono fino a 20 anni e raggiungono la maturità sessuale a circa 4 anni, mentre la rondine (specie R) la raggiunge dopo solo un anno, ma con speranze di vita 7 volte più basse.
In inglese, il pulcinella è chiamato puffin, che può suonare come “puffo”, ma anche questo non rispecchia il comportamento reale: il pulcinella di mare ha un volo diretto e potente, le ali relativamente corte fanno 400 battiti al minuto per raggiungere gli 80 km/h.
Quando si tuffa può raggiungere 60 metri di profondità in apnea e, mentre pesca, riesce a tenere ai lati del becco vari pesci già catturati.
Poi c’è un aspetto che riguarda la sua “nobile stirpe”: è un Alcide come le urie, adattate alla vita in alto mare, ed è parente stretto della famosa alca impenne (Pinguinus impennis), un uccello simile a un pinguino e incapace di volare, che si estinse in Islanda intorno alla metà dell’Ottocento.
4. Vivere a pelo d'acqua e i pericoli
- Vivere a pelo d'acqua
Dalla fine di agosto al maggio successivo i pulcinella vivono in mare, volando e navigando con le zampe palmate e riposando solo sull’acqua.
Proprio come nei pinguini, il ventre bianco dei pulcinella serve, mentre galleggiano, a non essere visti dai pesci che dal basso guardano verso l’alto, mentre il dorso nero è utile per mimetizzarsi agli occhi dei predatori che arrivano dall’alto.
Il 60% della popolazione nidificante risiede in Islanda, a sud, nel promontorio di Dyrhólaey e nelle isole Westman, fino alle scogliere dei fiordi occidentali.
- Il pericolo viene dall'uomo
La vita in colonia e la relativa sicurezza che il gruppo fornisce rendono i pulcinella molto confidenti anche nei confronti dell’uomo, mentre predatori come stercorari e gabbiani sono messi in fuga dalla reazione congiunta di più individui.
Altre volte il pulcinella conta sul mimetismo del dorso o sulla folla, come se pensasse: “fra tanti, non toccherà proprio a me...”.
Si acquatta e aspetta che passi il pericolo.
Difficilmente si salva, invece, quando al posto degli uccelli predatori o dei pacifici birdwatcher arrivano i cacciatori.
Si avvicinano, approfittando della confidenza di questi uccelli, vestiti di rosso, colore che li attrae, e buttano nel mucchio grandi reti con manici flessibili simili a canne da pesca. Ed è strage.
Nelle isole Fær Øer, per esempio, le teste con i becchi delle vittime vengono tagliate e lasciate lì, perché non sono adatte ai ristoranti.
Ma i pulcinella sono ancora 15 milioni e probabilmente resisteranno fino alla fine di questa assurda tradizione gastronomica, superata dai tempi.
5. Carta d'identità
Nome comune: pulcinella di mare
Nome scientifico: Fratercula arctica
Altri nomi: puffin, fratercula
Peso: 400 g
Dimensioni: lunghezza 30 cm
Dove vive: Isole Britanniche, Scandinavia, Islanda (anche Groenlandia e America nord-orientale)
Segni particolari: becco triangolare rosso, blu e giallo, compresso ai lati; testa grande e tozza; piumaggio bianco e nero; zampe arancio brillante
Habitat: zone costiere e isole
Cosa mangia: piccoli pesci, molluschi e crostacei
Il pulcinella di mare presenta un buffo becco a pappagallo di forma triangolare e vivacemente colorato.
Oltre al particolare becco, anche il piumaggio è caratterizzato da distinte porzioni di bianco (il petto e attorno agli occhi) e di nero (il dorso, il capo ed il collo).
La lunghezza di questo uccello è di circa 26-30 cm ed il suo peso varia da 300 a 450 grammi.
Osservare questo curioso uccello non è facile e per lo meno bisogna portarsi sulle coste del nord Europa, quando raggiunge terra per nidificare.