Per questo mese di Novembre 2017 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.
Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.
“I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”. (Amos Oz)
1. "L' undicesima ora. Le indagini del commissario Ponzetti" di Giovanni Ricciardi
Il corpo senza vita di un noto architetto romano viene ritrovato nel suo loft una settimana dopo il decesso.
L’autopsia non ha ancora dato risposte certe sulle cause, ma sembra escludere l’ipotesi della morte violenta.
Quasi contemporaneamente, una villetta dove l’architetto abitava fino a poco tempo prima viene distrutta da un incendio doloso. I due eventi sono in relazione tra loro? Qualcuno voleva la morte dell’uomo?
Il commissario Ottavio Ponzetti – giunto alla sua ottava avventura – non sa opporre resistenza alla seduzione delle coincidenze e si appassiona al caso nonostante non sia di sua diretta competenza.
Oltre al fidato ispettore Iannotta, Ponzetti coinvolge nell’inchiesta amici e parenti, mettendosi insieme a loro sulle tracce di una misteriosa donna spagnola e incrociando, nel corso dell’indagine, la biografia e le opere di importanti personaggi del Novecento, tra cui l’architetto Antoni Gaudí: proprio a Barcellona – come già era avvenuto nelle ultime indagini, che lo avevano portato prima in Sicilia, poi addirittura in Patagonia – il commissario trascorrerà una movimentata e intrigante vacanza di lavoro.
Ma le strade battute da Ponzetti tornano sempre a Roma, dove le numerose ipotesi, i dubbi e le incertezze svaniscono portando alla luce una sola, sorprendente verità.
«Cammina, Ponzetti. Cammina per la città, incontro alla notte, in mezzo alla gente che corre dietro alla vita senza raggiungerla mai» - Maurizio De Giovanni
«Il commissario Ottavio Ponzetti è uno dei detective più bravi e rassicuranti del giallo italiano» - Fabrizio D’Esposito, Il Fatto Quotidiano
«Un commissario colto e un po’ all’antica precipitato nella Roma del terzo millennio» - Paolo Fallai, Sette – Corriere della Sera
«Rarità tra i suoi colleghi, il commissario Ponzetti non è un burbero ed è fedele alla moglie. Vizi? Il biliardo e le passeggiate per Roma». Irene Soave, «Vanity Fair»
«Il fascino dolceamaro del commissario che dal 2008 si è conquistato un posto tra i più amati investigatori del panorama letterario italiano». Andrea Monda, «Il Foglio»
Giovanni Ricciardi è professore di greco e latino in un liceo di Roma. Il silenzio degli occhi (Fazi, 2015) è la terza indagine del commissario Ottavio Ponzetti, il personaggio creato da Ricciardi, già protagonista de I gatti lo sapranno (2008) e Ci saranno altre voci (2009), anch’essi pubblicati da Fazi.
2. "Chi soffia sul fuoco" di James Patterson, Michael Ledwidge
Finalmente libero dalle minacce del passato, Michael Bennett può tornare nella sua città: New York.
Grazie a lui, infatti, è stata smantellata la rete criminale guidata da Perrine, che aveva costretto Bennett ad allontanarsi dalla città e ad accettare la tutela di un programma di protezione testimoni.
Di nuovo nella sua dimensione, Michael si dà da fare collaborando con una nuova unità, ma riceve quasi subito una chiamata allarmante: un tale sostiene di aver visto uomini in abiti costosi compiere una sorta di strano rituale all’interno di un edificio fatiscente.
La descrizione dell’uomo, tuttavia, non contiene riferimenti chiari a infrazioni della legge e soprattutto non è sostanziata da prove.
Così, in un primo momento, Bennett ignora la telefonata... ma ben presto, in seguito a una scoperta agghiacciante, verrà fatalmente attirato nei meandri di un mondo criminale oscuro e spietato. Un solo passo falso potrebbe significare la sua fine.
Un autore da record. Una nuova indagine per il detective Michael Bennett.
«James Patterson è il migliore.» - Ian Rankin
«Un romanzo vertiginoso. Chi soffia sul fuoco non deluderà i milioni di fan del detective Bennett neanche per un instante.» - Daily Mail
James Patterson è uno scrittore statunitense. Dopo gli studi, nel Massachusetts e nel Tennessee, si è trasferito a New York, dove ha lavorato per l’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson, diventando il presidente della filiale americana.
Vincitore nel 1977 del prestigioso premio Edgar per il miglior romanzo d’esordio (The Thomas Berryman Number), da allora si è imposto come uno dei migliori e più prolifici autori di thriller.
La sua fama è legata soprattutto al personaggio di Alex Cross, lo psicologo cacciatore di serial killer interpretato sul grande schermo da Morgan Freeman in due fortunate trasposizioni (Il collezionista e Nella morsa del ragno), ma anche ai romanzi delle Donne del club Omicidi e alla serie Maximum Ride. I suoi libri, tradotti in tutto il mondo, solo negli Stati Uniti hanno superato le dieci milioni di copie vendute.
Tra i suoi libri più recenti si ricorda La setta, uno dei capitoli della serie Witch & Wizard, pubblicato da Nord nel 2016; L'evaso, scritto insieme a Michael Ledwidge e pubblicato da Longanesi nel 2016 e sempre per Longanesi nel 2017 Peccato mortale scritto con Maxime Paetro.
3. "La congiura dei somari. Perché la scienza non può essere democratica" di Roberto Burioni
Chi è il somaro? È un essere umano tanto babbeo da ritenersi tanto intelligente da riuscire a sapere e capire le cose senza averle studiate.
Di somari, Roberto Burioni ne ha incontrati parecchi: sono quelli che pur non avendo la minima nozione di medicina o di biologia, pur non sapendo cos'è un virus e come funziona un vaccino, pretendono di convincerci che "dieci vaccini sono troppi", "le malattie guariscono da sole o grazie ai soli rimedi naturali", "le vaccinazioni obbligatorie servono solo ad arricchire le industrie farmaceutiche e quelli che sono sul loro libro-paga".
Il fatto è che la scienza non è democratica: come ha detto Piero Angela, la velocità della luce non si decide per alzata di mano.
Nella scienza, possono dire la loro solo coloro che per anni hanno sudato sui libri, hanno sottoposto le proprie ipotesi a una rigorosa procedura di esperimenti e controlli, possiedono un metodo che consente di distinguere la verità dalla bugia.
Certo, la scienza è imperfetta, fatta da uomini ancora più imperfetti, le verità che ci offre sono sempre parziali e mai troppo sicure.
Però vale la pena fidarsi, perché l'alternativa è costituita dal buio, dall'oscurantismo e - quando si scherza con la salute propria e altrui - dalla morte.
La scienza sarà anche poca cosa, ma - come dimostra questo libro con abbondanza di dati, numeri, tabelle, storie vere di trionfi e fallimenti - è tutto quello su cui possiamo contare: non ci conviene buttarla via.
«Per bloccare i Somari e per convertirli alla ragione abbiamo qualcosa che è più efficace degli antibiotici, più sicuro dei vaccini, un rimedio antico ed economico. I Somari si curano con i libri.» La battaglia di uno scienziato contro le false credenze che rischiano di cancellare le grandiose conquiste della medicina.
«Non sopporto che mia figlia cresca in un mondo in cui la menzogna ha lo stesso peso della verità.»
Roberto Burioni, medico, è professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Ha pubblicato Il vaccino non è un’opinione (Mondadori, 2016); mentre La congiura dei somari. Perché la scienza non può essere democratica è uscito per Rizzoli nel 2017.
È attivo nella divulgazione scientifica riguardante i vaccini.
4. "La strategia del gambero" di Piero Colaprico
La Milano notturna di Piero Colaprico, tra vecchie canzoni in dialetto e nuove mafie, con intorno la sua "tranquilla" provincia.
E un protagonista, Genito, che si inventa una strategia inedita per mettere in ginocchio la 'ndrangheta del Nord.
Corrado Genito è un ex agente per la sicurezza dello stato finito in prigione "per aver voluto salvare con tutti i mezzi, soprattutto quelli illeciti, l'ostaggio di un sequestro e, diciamolo, per scoparsi alla grande la moglie del rapito, l'ex Miss Sorriso Maretta Zara.
Per lei, e per i soldi in ballo, una montagna di soldi, s'era lanciato in una strategia sbagliata". A farne le spese, il vecchio collega ispettore della Omicidi, nonché suo migliore amico, Francesco Bagni, che era rimasto a terra condannando Genito a lunghi anni di galera e a un indomabile "corpo a corpo con la tristezza".
I servizi segreti, però, lo fanno evadere perché solo lui è in grado di portare a termine una missione: deve infiltrarsi all'interno dei due clan 'ndranghetisti che detengono il potere in un paesino fra Milano e Varese, Ranirate.
Per tutti gli anni ottanta e novanta gli Spanò e i Corallo si sono combattuti a suon di brutali omicidi, ma da qualche tempo sembrano volere la pace - e l'imminente matrimonio fra "Kurt" Spanò e la bella Ada Corallo dovrebbe sancirla.
Una pace cercata in nome degli affari che contano, e naturalmente tocca a Genito scoprire quali siano.
Per riuscirci i servizi gli danno carta bianca, così lui si inventa un metodo di infiltrazione inedito: la strategia del gambero.
Piero Colaprico scrive da anni di malavita per la Repubblica ed è un autore di gialli longseller.
Laureato in giurisprudenza, vive a Milano. Oltre alla serie con il maresciallo Pietro Binda (i primi tre libri scritti con Pietro Valpreda), ha pubblicato "Trilogia della città di M.", "La quinta stagione", "La donna del campione".
Tra i suoi ultimi libri "Mala storie. Il giallo e il nero della vita metropolitana" (Il Saggiatore 2010), "Le cene eleganti" (Feltrinelli 2011) e "Le indagini del maresciallo Binda" (2013, insieme a Pietro Valpreda).
5. "Caporetto" di Alessandro Barbero
Alle due del mattino del 24 ottobre 1917, i cannoni austro-tedeschi cominciarono a colpire le linee italiane.
All'alba le Sturmtruppen, protette dalla nebbia, andarono all'assalto. In poche ore, le difese vennero travolte e la sconfitta si trasformò in tragedia nazionale.
Oggi sappiamo che quel giorno i nostri soldati hanno combattuto, eccome, finché hanno potuto. Ma perché l'esercito italiano si è rivelato così fragile, fino al punto di crollare?
In questo libro Alessandro Barbero ci offre una nuova ricostruzione della battaglia e il racconto appassionante di un fatto storico che ancora ci interroga sul nostro essere una nazione.
Da cent’anni la disfatta di Caporetto suscita le stesse domande: fu colpa di Cadorna, di Capello, di Badoglio?
I soldati italiani si batterono bene o fuggirono vigliaccamente? Ma il vero problema è un altro: perché dopo due anni e mezzo di guerra l’esercito italiano si rivelò all'improvviso così fragile?
L’Italia era ancora in parte un paese arretrato e contadino e i limiti dell’esercito erano quelli della nazione. La distanza sociale tra i soldati e gli ufficiali era enorme: si preferiva affidare il comando dei reparti a ragazzi borghesi di diciannove anni, piuttosto che promuovere i sergenti – contadini o operai – che avevano imparato il mestiere sul campo.
Era un esercito in cui nessuno voleva prendersi delle responsabilità, e in cui si aveva paura dell’iniziativa individuale, tanto che la notte del 24 ottobre 1917, con i telefoni interrotti dal bombardamento nemico, molti comandanti di artiglieria non osarono aprire il fuoco senza ordini.
Un paese retto da una classe dirigente di parolai aveva prodotto generali capaci di emanare circolari in cui esortavano i soldati a battersi fino alla morte, credendo di aver risolto così tutti problemi.
Alessandro Barbero è uno scrittore e storico italiano. Laureato in Storia Medioevale con Giovanni Tabacco, nel 1981, ha poi perfezionato i suoi studi alla Scuola Normale di Pisa sino al 1984.
Ricercatore universitario dal 1984, diventa professore associato all’Università del Piemonte Orientale a Vercelli nel 1998, dove insegna Storia Medievale.
Ha pubblicato romanzi e molti saggi di storia non solo medievale. Con il romanzo d’esordio, Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo, ha vinto il Premio Strega nel 1996.
Collabora con La Stampa e Tuttolibri, con la rivista "Medioevo", e con i programmi televisivi ("Superquark") e radiofonici ("Alle otto della sera") della RAI.
Tra i suoi impegni si conta anche la direzione della "Storia d'Europa e del Mediterraneo" della Salerno Editrice. Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo: Lepanto. La battaglia dei tre imperi (Laterza 2010), Il divano di Istanbul (Sellerio 2011), I prigionieri dei Savoia (Laterza 2012), Le ateniesi (Mondadori 2015), Costantino il vincitore (Salerno 2016).