Per molte specie in natura, crescere i piccoli tenendoli al sicuro è una delle più grandi sfide.
Ecco dieci cuccioli dalle capacità straordinarie e come hanno imparato a superare le avversità.
1. Pinguino imperatore e dendrobate pigmeo
- Pinguino imperatore. I piccoli di pinguino si radunano in “asili”
Grazie alle sue tecniche di sopravvivenza, il pinguino imperatore è da considerarsi una specie davvero straordinaria, a cominciare dalla cura rivolta alla cova delle uova.
La nascita di un pinguino imperatore è parte di un processo lungo ed estenuante che comincia nel cuore dell’inverno antartico, quando gli adulti percorrono 120 chilometri sui terreni ghiacciati alla ricerca di un partner; una volta arrivati, i due restano insieme per le successive sei settimane finché la femmina non depone un uovo.
A quel punto, è il maschio che comincia a prendersi cura dell’uovo tenendolo al caldo sotto un lembo di pelle che ha tra le zampe. Il padre va avanti a covare l’uovo per nove settimane.
Durante questo periodo, i maschi si accalcano in enormi gruppi di anche 5000 individui per proteggere le uova nascoste tra i loro piedi.
Quando finalmente avviene la schiusa, i pulcini di pinguino imperatore vengono nutriti dalla madre mentre il papà può andare alla ricerca di cibo.
Al suo ritorno, entrambi i genitori si prenderanno cura del piccolo facendo a turno.
Quando raggiungono i circa cinque mesi di età, i piccoli entrano a far parte di gruppi insieme ad altri pulcini, degli asili nido dove i genitori li lasciano perché imparino a cavarsela da soli.
PINGUINO IMPERATORE - Aptenodytes forsteri
Classe: Uccelli
Areale: Nativo dell’Antartide ma si trova anche più a sud in Paesi come Argentina, Cile e Nuova Zelanda
Alimentazione: Pesci, krill e calamari
Vita media: 20 anni
Peso da adulto: 40kg
Livello di rischio estinzione: SPECIE A RISCHIO
- Dendrobate pigmeo. La madre si separa dal piccolo subito dopo la schiusa
Non è un’impresa semplice riuscire a far arrivare una nidiata di dendrobati pigmei allo stadio di girini.
Queste rane dai colori vivaci vivono nelle foreste pluviali di America centrale e Porto Rico e, quando è il momento di accoppiarsi, le femmine depongono circa cinque uova che il maschio va a fecondare.
Ma il suo compito non finisce qui: ogni giorno, entrambi i genitori tornano al nido a controllare che vada tutto bene e il futuro papà inumidisce le uova con la sua urina.
Ci vogliono dai 10 ai 14 giorni perché le uova siano abbastanza sviluppate da schiudersi.
Una volta nati, la madre trasporta i girini sulla schiena e li appoggia ciascuno sulla foglia di una bromeliacea diversa; lì, restano nell’acqua raccoltasi sulla foglia così da continuare a svilupparsi.
La madre ritorna poi da ogni girino per nutrirlo con uova non fecondate, prodotte appositamente, e a cui aggiunge alcuni alcaloidi dal gusto amaro come forma di prima difesa contro i predatori che potrebbero trovare allettanti i suoi piccoli.
Dopo circa 50 giorni, i girini cominciano la metamorfosi, che termina con la loro trasformazione in rane adulte.
DENDROBATE PIGMEO - Oophaga pumilio
Classe: Anfibi
Areale: Central America centrale e Porto Rico
Alimentazione: Piccoli insetti come le formiche
Vita media: Fino a 17 anni (in cattività)
Peso da adulto: Irrilevante
Livello di rischio estinzione: SPECIE A BASSO RISCHIO
2. Giraffa e canguro arboricolo
- Giraffa. I cuccioli di giraffa vengono al mondo con un gran capitombolo
La nascita di un cucciolo di giraffa è tutt’altro che aggraziata.
Per prima cosa spuntano gli zoccoli e quindi, dato che la madre partorisce in piedi, il piccolo cade da due metri di altezza rischiando una dolorosa botta alla testa.
Le giraffe partoriscono cuccioli già molto sviluppati e quindi non passa molto tempo che essi imparino a stare in piedi, una ventina di minuti dalla nascita; dopo circa dieci ore, i piccoli sono già lì a correre a fianco della madre.
Questa rapidissima autonomia è fondamentale nella savana, dato che molti dei predatori più temuti del regno animale, tra cui leoni e iene, sono sempre nelle vicinanze pronti a balzare su un cucciolo di giraffa vulnerabile.
La madre protegge sempre il piccolo con tutte le sue forze sferrando calci potenti contro qualsiasi predatore che tenti di avvicinarsi, ciononostante molti cuccioli vengono uccisi nei primi mesi di vita.
GIRAFFA - Giraffa camelopardalis
Classe: Mammiferi
Areale: Africa subsahariana
Alimentazione: Foglie, semi, frutta, legno, cereali, noci e fiori
Vita media: 10–25 anni
Peso da adulto: Femmine: 700–1,182kg
Maschio: 1,100–1,932kg
Livello di rischio estinzione: VULNERABILE
- Canguro arboricolo. Quando nasce, ha le stesse dimensioni di una caramella
Esistono 14 specie di canguri arboricoli, appartenenti al genere Dendrolagus.
Tutte e 14 hanno la caratteristica riproduttiva del canguro comune, ovvero trasportano i cuccioli all’interno di una sacca fino al momento in cui sono maturi abbastanza da riuscire a cavarsela da soli nel mondo.
Il canguro arboricolo deve però affrontare minacce come la distruzione di habitat e la caccia da parte dei locali, interessati alla loro carne e al loro commercio; tutto questo ha portato alcune delle specie ad essere gravemente a rischio.
Ciò significa che oggi la nascita di un cucciolo di canguro arboricolo è più importante che mai.
Alla nascita, i piccoli di canguro non sono ancora del tutto sviluppati; quando escono da uno degli uteri della madre (i canguri hanno due uteri), sono lunghi solo due centimetri.
Non avendo gli occhi ancora formati, si fanno strada a tentoni attraverso il pelo della madre fino a raggiungere la sacca dove si infilano e si attaccano a una mammella per nutrirsi.
I piccoli vivono nel marsupio della madre per circa nove mesi, cominciando a uscire dopo le prime settimane; continuano a svilupparsi nei mesi successivi fino al punto in cui sono pronti a cavarsela da soli.
CANGURO ARBORICOLO DI GOODFELLOW - Dendrolagus goodfellowi
Classe: Mammiferi
Areale: Indonesia e Papua Nuova Guinea
Alimentazione: Foglie, fiori, frutti ed erba
Vita media: Fino 23 anni e 6 mesi (in cattività)
Peso da adulto: 7kg
Livello di rischio estinzione: SPECIE IN PERICOLO
3. Alligatore e panda gigante
- Alligatore. Questi rettili hanno inventato un’astuta tecnica per covare le uova
Nonostante siano sull’orlo dell’estinzione a causa della caccia (soprattutto per la loro pelle) che hanno subito verso la metà del ventesimo secolo, gli alligatori americani si sono ripresi piuttosto rapidamente e uno dei fattori determinanti è stata l’innovativa tecnica di cova delle uova.
Una volta avvenuto l’accoppiamento, la femmina di alligatore costruisce un cumulo di vegetazione e vi deposita all’interno dalle 25 alle 60 uova (a volte anche 88), dopodiché ricopre il tutto con altra vegetazione.
Questo offre protezione, ma soprattutto funziona come una vera e propria incubatrice: quando la vegetazione comincia a decomporsi emana calore e di conseguenza le uova si sviluppano più velocemente.
Il sesso di ogni singolo alligatore è determinato dalla temperatura dell’ambiente durante lo sviluppo; dato che le temperature sono diverse in ogni parte del nido, da ciascuna covata in genere nascono sia maschi che femmine.
Dopo circa 65 giorni dall’inizio della cova, le uova cominciano a schiudersi e il rumore richiama la madre che a quel punto torna per aiutare i piccoli a uscire.
È sempre la mamma che si occupa di portarli nell’acqua e continuerà a prendersi cura di loro per qualche mese, occasionalmente anche per un anno.
- Panda gigante. I cuccioli nascono ciechi e di colore rosa
Il fatto che i panda giganti siano animali così rari rende i loro cuccioli ancora più speciali tanto che, per alcune nascite in cattività, vengono organizzati veri e propri festeggiamenti.
Il panda gigante è famoso per la sua alimentazione, a base quasi esclusivamente di bambù, e per il suo stato di specie a rischio estinzione; negli ultimi dieci anni tuttavia, grazie alle politiche di protezione, la sua popolazione è aumentata e nella Lista Rossa IUCN è passato da “specie in pericolo” a “vulnerabile”.
Quando nascono, i cuccioli di panda sono indifesi e dipendono totalmente dalla madre con la quale trascorrono le prime settimane di vita, riparandosi in caverne o alberi incavati.
Il piccolo si sviluppa e verso i cinque mesi di età impara a muoversi in modo indipendente.
Un tempo si pensava che fosse impossibile allevare i panda giganti, ma pare che questo valga solo in cattività: allo stato brado essi si riproducono come altre specie di orsi.
PANDA GIGANTE - Ailuropoda melanoleuca
Classe: Mamiferi
Areale: Cina
Alimentazione: Bambù, frutti, insetti, piccoli mammiferi e pesci
Vita media: 10–15 anni
Peso da adulto: 136kg
Livello di rischio estinzione: VULNERABILE
4. Bucero di Sulawesi e polpo gigante del Pacifico
- Bucero di Sulawesi. Questi uccelli si chiudono nelle cavità degli alberi per proteggersi dai predatori
Il bucero di Sulawesi è originario dell’omonima isola in Indonesia e condivide l’habitat con i varani, che sembrano andare matti per le loro uova.
Così, per garantirsi la sopravvivenza, questi uccelli dai colori sgargianti hanno adottato le loro contromisure.
I buceri di Sulawesi si riproducono in estate e, quando sono pronti, la femmina va in cerca di una cavità all’interno di un albero per proteggere se stessa e le uova.
Una volta dentro, sigilla l’apertura con un miscuglio di feci, piume e vegetazione, lasciando solo una piccola fessura attraverso la quale il maschio può passarle il cibo rigurgitato e che le permette di defecare all’esterno.
La futura madre trascorre un mese o poco più all’interno della piccola cavità, dove cova le uova finché queste non sono pronte a schiudersi.
Anche dopo la nascita dei pulcini la famiglia rimane al sicuro nel nido per altri tre mesi.
BUCERO DI SULAWESI - Aceros cassidix
Classe: Uccelli
Areale: Indonesia
Alimentazione: Frutti, piante, piccoli invertebrati e uova di altri uccelli
Vita media: Fino a 50 anni
Peso da adulto: 2,4 kg
Livello di rischio estinzione: VULNERABILE
- Polpo gigante del Pacifico. La madre dà la vita per i suoi piccoli
La storia di come nasce il polpo gigante del Pacifico è incredibile e al contempo tragica, dato che la madre compie letteralmente l’ultimo sacrificio.
È la più grande tra tutte le specie di polpo, viene considerata molto intelligente e può riprodursi in qualsiasi periodo dell’anno.
I polpi giganti sono animali piuttosto solitari e stanno in compagnia solo quando devono accoppiarsi.
Nel corso dei giorni successivi alla fecondazione, la femmina depone decine di migliaia di uova disponendole in file all’interno di una tana; per mezzo del suo sifone (un organo che usa per espellere l’acqua dall’interno) la madre indirizza sulle uova un flusso d’acqua che elimina tutti i parassiti e ripulisce la tana.
La temperatura dell’acqua regola il tempo che le uova impiegano per svilupparsi e schiudersi e l’intero processo può durare fino a otto mesi.
In questo lungo periodo la madre non mangia, ma concentra tutti i suoi sforzi nella cura delle uova. Una volta portato a termine il suo compito, la madre muore.
POLPO GIGANTE DEL PACIFICO - Enteroctopus dofleini
Classe: Cefalopodi
Areale: North Pacific Ocean
Alimentazione: Crostacei, molluschi e pesci (compresi piccoli squali)
Vita media: 3–5 Anni
Peso da adulto: 10–49.9kg
Livello di rischio estinzione: NON VALUTATO
5. Anatra sposa e camaleonte di Labord
- Anatra sposa. I pulcini di anatra sposa possono sopravvivere a cadute di oltre 20 metri
Questi anatroccoli devono affrontare un’ardua prova di coraggio dopo appena 24 ore dalla loro nascita, e a volte anche meno!
La covata può comprendere dalle 6 alle 16 uova, che vengono incubate in calde e confortevoli cavità foderate di piume negli alberi a diversi metri da terra.
È uno stratagemma molto utile per proteggerle dai predatori terrestri, sempre in agguato.
A ogni modo, tutto ciò che sale prima o poi è destinato a scendere e, se non vogliono morire di fame, gli anatroccoli devono compiere un grande salto dal nido fino a terra dopo un solo giorno – o poco più – dalla nascita. In questo stadio non sono ancora capaci di utilizzare le loro piccole ali per volare e seguire la madre.
Per i piccoli che nascono vicino all’acqua, la caduta è almeno in parte attutita, ma la maggior parte dei nidi si trova lontano dall’acqua.
Nonostante ciò, dopo il salto gli anatroccoli sono solitamente illesi.
ANATRA SPOSA - Aix sponsa
Classe: Uccelli
Areale: Nord America
Aimentazione: Semi, frutti, noci e piccoli invertebrati
Vita media: 15–22 anni
Peso da adulto: 600g
Livello di rischio estinzione: SPECIE A BASSO RISCHIO
- Camaleonte di Labord. Il camaleonte di Labord trascorre quasi tutta la vita all’interno dell’uovo
I piccoli di questa particolare specie del Madagascar devono cavarsela da soli fin da subito dato che, quando un uovo si schiude, gli adulti sono già invecchiati e morti.
Questo camaleonte ha il ciclo di vita più breve di tutte le specie di tetrapodi: un anno, compreso il periodo prima della schiusa.
La maggior parte dei camaleonti di Labord nasce in novembre e tutte le generazioni hanno pressappoco la stessa età; i camaleonti crescono alla svelta e cominciano ad accoppiarsi circa otto settimane dalla schiusa.
Con l’arrivo della stagione secca gli adulti muoiono uno dopo l’altro mentre le uova, sepolte sottoterra, si preparano ignare a dare continuità alla specie quando tornerà la stagione delle piogge.