Le muffe fanno parte del regno dei Funghi (qui abbiamo parlato anche di funghi velenosi) e una delle loro caratteristiche principali consiste nel fatto che esse si trovano nell'aria e praticamente dappertutto.
Le muffe nascono proprio così, trasportate dall'aria attraverso la quale si depositano su qualsiasi cosa che abbia la giusta umidità e il giusto grado di temperatura. Si moltiplicano con estrema facilità. Una sola macchiolina contiene più di 50.000 spore, ciascuna delle quali è in grado di produrre centinaia di milioni di nuove spore nel giro di qualche giorno.
Le muffe possono produrre sostanze tossiche dette micotossine, le quali producono effetti nocivi sia agli uomini che agli animali. Basta pensare all’aflatossina, una sostanza prodotta dalle muffe altamente cancerogena, la quale è respondabile della morte di 20.000 persone all’anno ( non a caso è stata anche usata per la produzione di moderne armi biologiche). Oppure alla letale Claviceps purpurea, la quale veniva adoperata nel VI secolo a.C. dagli Assiri per avvelenare i pozzi nemici e capace di provocare crisi epilettiche, bruciori dolorosi, cancrena e allucinazioni. Ancora oggi non esiste, purtroppo, una cura per questa terribile malattia provocata dalla muffa Claviceps purpurea, o segale cornuta.
Ma la storia delle muffe non è solo negativa, poiché alcune di loro possiedono delle proprietà molto convenienti e fruttuose per l'uomo. Possono, infatti, essere utilizzate in alcuni cibi come ad esempio il formaggio. Lo sapevate che il gorgonzola, il roquefort, il brie e tanti altri devono il loro straordinario sapore intenso alla comune muffa Penicillium roquefortii? Lo stesso vale anche per il vino, dove particolari muffe come la Botrytis cinerea possono favorire la concentrazione degli zuccheri nei grappoli e dare più sapore.
Come avete capito le muffe possono essere nostre preziose alleate ma anche dei micidiali killer. Oggi vedremo 5 di queste muffe che, senza esagerare, hanno contribuito a rivoluzionare e cambiare la storia dell'uomo. Vediamo quali sono.
1. Penicillina - Il primo antibiotico della storia (Penicillium notatumchrysogenum)
Le spore di questa muffa blu-verde, furono il primo indizio che permise al dottor Alexander Fleming di scoprire una delle medicine più rivoluzionarie e utili della storia.
Nel 1928 lo scienziato ha notato che la sua coltura di stafilococchi era stata contaminata da colonie di Penicillium notatumchrysogenum e che, la cosa più sorprendente, attorno a ogni macchia di muffa tutti i batteri erano morti. Dopo molte ricerche Fleming ha scoperto che tale muffa non distruggeva le cellule umane e si è dimostrata efficace contro i germi di polmonite, gonorrea, difterite ecc. Ma Fleming non riusciva ad isolare l'elemento attivo.
Finalmente, nel 1939, Howard Florey ed Ernst Chain individuarono nella penicillina, una secrezione della muffa, la sostanza che uccideva i batteri, rivoluzionando la terapia di una vasta gamma di malattie.
Perr il loro lavoro svolto sulla comune muffa della frutta, cosi prezioso e utile per l'umanità, nel 1945 Fleming, Florey e Chain, condivisero il premio Nobel per la medicina.
2. L'assassino della tubercolosi (Streptomyces griseus)
La Streptomyces griseus è una semplice muffa che vive sui mucchi di sporco e di letame.
Ma ciò che l'ha resa speciale, è stata la scoperta del dott. Selman Waksman, nel 1943, grazie alla quale si è capito che questa muffa produceva, in modo naturale, la streptomicina, una sostanza in grado di curare la tubercolosi. Insieme al suo “studente migliore”, Albert Schatz, scoprirono, appunto, la streptomicina, salvando mezzo mondo dalla tubercolosi.
Il dott. Selman Waksman, docente di microbiologia presso la Rutger University, era un rifugiato russo che emigrò negli Stati Uniti nel 1910 e nel 1918 ottenne il dottorato in microbiologia agraria. Nel 1952 ottenne il premio Nobel per la medicina, ma Schatz subito dopo ha intentato contro di lui e contro la Rutgers Foundation, vincendola.
Adesso viene riconosciuto legalmente, insieme a Waksman, come co-scopritore della streptomicina.
3. La muffa del pane (Neurospora crassa)
La muffa del pane Neurospora crassa contribuì a fornire agli scienziati i mezzi per indagare ed analizzare una delle scoperte biologiche più emozionante del XX secolo: il DNA.
I genetisti americani George W. Beadle ed Edward L. Tatum fecero crescere questa muffa del pane su un terreno di coltura contenente soltanto saccarosio, sali minerali e una vitamina. E partendo da questo terreno, scoprirono che gli enzimi della Neurospora crassa, erano capaci di stimolare tutte le reazioni metaboliche necessarie a costruire gli elementi chimici delle cellule.
Esponendo la presente muffa a radiazioni, i ricercatori produssero mutazioni di geni o componenti del DNA, scoprendo poi la correlazione fra geni e tratti genetici. George W. Beadle ed Edward L. Tatum hanno vinto il premio Nobel per la medicina nel 1958.
4. La peste gialla (Aspergillus flavus)
L'Aspergillus flavus è una muffa giallognola dall'aspetto innocente ma letale, chiamata anche aflatossina.
Responsabile di innumerevoli morti nel corso della storia, questa muffa, non venne sospettata di essere velenosa fino al 1960, anno in cui, in Inghilterra, una misteriosa malattia uccise 100.000 tacchini. Fu scoperto che è stata l'Aspergillus flavus la resposabile di tali morti, in quanto si era sviluppata nella farina di arachidi, usata come mangime per gli uccelli.
L'aflatossina è un potente agente cancerogeno in grado di provocare il tumore al fegato ed è una muffa molto resistente, diffusa e tanto letale.
Nonostante ciò è stata a lungo coltivata ed utilizzata nel processo di fabbricazione della salsa soia e del sakè. Ma la cosa più pericolosa di tale muffa è il fatto che può sfuggire al controllo molto facilmente. Si sviluppa in condizioni di caldo e di umido ed è in grado di riprodursi in proporzioni letali nel giro di 24 ore.
5. L'LSD del Medioevo (Claviceps Purpurea)
La Claviceps Purpurea è una muffa sensazionale e spaventosa, di color rosso scuro, che per secoli ha tormentato l'umanità.
Se usata con la giusta cura e dosi, la Claviceps Purpurean accanto ai suoi effetti letali, possiede anche delle potenti proprietà mediche (controllare le emorragie, accelerare il parto, provocare contrazioni muscolari ecc).
Questa muffa se usata in dosi poco più che microscopiche provoca l'avvelenamento da ergotamina, una raccapriciante condizione nota nel Medioevo come "fuoco sacro" o "di Sant'Antonio".
La vittima viene colta da convulsioni e si agita freneticamente, avvertendo al contempo una sensazione di bruciore negli arti che vanno in cancrena e si staccano. Ancora oggi non esiste una cura per questa terribile malattia provocata dalla muffa Claviceps purpurea, o segale cornuta.
Nel 994 d.C. più di 40.000 persone in 2 province della Francia morirono di ergotismo e nel 1722 tale muffa costrinse Pietro il Grande di Russia ad abbandonare il suo progetto di conquistare la Turchia, quando, alla vigilia della battaglia di Astrakhan, la sua intera cavalleria e altri 20.000 uomini furono colpiti da ergotismo.
L'ultimo caso registrato di avvelenamento da segale cornuta, fu nel villaggio francese di Pont - Saint - Esprit, nel 1951, con molte persone decedute e altretante internate in manicomi e con diverse centinaia di casi di persone affette da acuti episodi psicotici, allucinazioni, tentativi di suicidio e aggressioni.
Note
Alcuni links per approfondire:
-
5 funghi velenosi mortali
- Muffa (Wikipedia)
- Funghi (Wikipedia)
- Penicillina (Wikipedia)
- Streptomicina (Wikipedia)
- Tubercolosi (Wikipedia)