La felicità fa dimagrire più della palestra. Invece del piatto, riempi la tua vita di novità, di esperienze e leggerezza.
Vedrai sparire in fretta i chili di troppo. L’inconscio, quel mondo interno che solo sa cosa è giusto per noi, ha un unico obiettivo: farci vivere felici.
Ma aria, acqua e cibo non bastano: occorre la gioia, la sensazione di appagamento, per sentire che la propria vita vale la pena di essere vissuta.
Quando non c’è abbastanza gioia, l’anima la cerca ovunque. E se non la trova ha un’ultima risorsa a disposizione: il cibo. Non si può vivere senza gioia, ma chi ingrassa non si concede altra gioia che il cibo: questo è il punto.
Ecco perché è importante domandarsi “A me, cosa piace, per davvero?”, “Cosa mi interessa, cosa voglio, cosa mi rende felice qui e ora?”.
Se il sovrappeso è un problema ci sono modi per affrontarlo che, anziché risolverlo, lo aggravano. Impara a riconoscerli. Con i nostri chili in più siamo in lotta da tempo. E loro, anziché andarsene, sono sempre lì, e talvolta, anzi, aumentano, quasi a beffarsi di noi e dei nostri sforzi.
Se non sono presenti specifici problemi fisici o metabolici, la conclusione alla quale dobbiamo arrivare è che abbiamo scelto la strategia sbagliata. Soprattutto la strategia mentale. Tutto, infatti, parte dal cervello.
La dieta diventa inutile se non ci liberiamo davvero dalla mentalità ingrassante, vera spiegazione dei nostri chili in più. È necessario cambiare il nostro atteggiamento nei confronti della dieta, del grasso, del dimagrimento.
Il dimagrimento non è l’obiettivo, è più che altro una naturale conseguenza di una vita soddisfacente e intensa.
Quando ci sentiamo vitali, pieni di voglia di fare, di buonumore, spontaneamente e inconsapevolmente, ci mettiamo a dieta: mangiamo poco, come se fossimo già sazi e soprattutto tendiamo a scegliere cibi molto più semplici e genuini.
È quello che accade ai bimbi che giocano. Troppo presi da quello che stanno facendo per pensare al pranzo. Succede questo perché, quando siamo soddisfatti o emotivamente stimolati, il cibo perde la sua funzione di gratificazione compensativa.
Capita se si è innamorati (non necessariamente di una persona), se si sta portando avanti un progetto, se si è alla prese con una novità piacevole.
Come dimagrire senza dieta? Ecco 5 nuove “prescrizioni” che ti aiutano a perdere peso. E poi le cose da evitare per mantenere i risultati.
1. Ritrova la tua guide interiore, impara a dire no e allarga i tuoi orizzonti
- RITROVA LA TUA GUIDA INTERIORE
Le piante non ingrassano. Questo accade perché sanno di cosa hanno bisogno, prendono quello e basta. Anche l’uomo potrebbe funzionare così.
Ma chi ingrassa ha perso di vista la propria guida interiore, quel piccolo folletto che sa cosa serve, al di là dei luoghi comuni.
È quel sapere innato che rompe le convenzioni e porta in primo piano la gioia di vivere. Prova a chiederti: dov’è la mia spensieratezza, la mia naturale leggerezza?
Sono proprio sicuro che non c’è più? C’è stato un tempo in cui ero proprio così, entusiasta e allegro? Cosa facevo di solito in quel tempo? Cosa non faccio più?
Porta ogni giorno il pensiero a quel te stesso messo da parte da troppo tempo, prova a ritrovare i suoi gusti, i suoi interessi, le sue passioni.
- IMPARA A DIRE NO AGLI ALTRI
Se passiamo la vita a dire no a noi stessi, finiremo per dire sì al cibo.
A volte quello che le persone che ci circondano vogliono da noi è frutto di un’abitudine, quella stessa che ci ha portato a ingrassare.
L’amica ci vede in un modo, la madre in un altro, il marito in un altro ancora.
Ma noi siamo molto più di quello che gli altri pensano e, talvolta, dobbiamo rifiutare il modello che loro si sforzano di incollarci addosso, semplicemente perché non è della nostra misura.
Finché vivi ogni no agli altri con un tale senso di colpa da rinunciarvi, conferisci loro un potere infinito su di te. Ma anche tu hai i tuoi desideri. Per conquistarli devi pensare di averne il diritto.
- ALLARGA I TUOI ORIZZONTI
Più si restringono gli spazi interiori di libertà, più il corpo compensa questa perdita allargandosi. Se sparisci tu, è inevitabile che arrivi il grasso.
Ma è possibile invertire questo meccanismo. Amplia il giro di amicizie, allarga la cerchia di frequentazioni al lavoro come a casa, estendi i tuoi interessi.
Stare stretti nella propria vita fa sentire braccati e aumenta l’ansia.
E se vuoi evitare di mangiare in modo compulsivo, devi metterti nelle condizioni di non essere sottoposto a un carico di tensione emotiva troppo intenso, ossia devi ampliare i tuoi orizzonti, diluire le fonti di preoccupazione e diversificare il più possibile le tue giornate, anche quelle nelle quali pensi di poter solo lavorare. Anzi proprio quelle!
Non si vive solo nei fine settimana.
2. Spezza la routine, immaginati già magro e no alla logica del "tutto e subito"
- SPEZZA LA ROUTINE
Anche il nostro comportamento alimentare sottosta alla routine.
Andiamo fare colazione nel solito bar (che ha le solite proposte per il breakfast), siamo abitudinari nel fare la spesa, per pensare meno prepariamo sempre le stesse cose.
Quando i nutrizionisti invitano a fare una dieta varia, sanno che purtroppo le persone che ingrassano tendono a seguire schemi di cui neppure si rendono conto.
Dobbiamo, inoltre, rompere la sequenza di gesti sempre uguali che ci porta a mangiare per un riflesso condizionato più che per vero bisogno.
Cambia i luoghi che frequenti, assaggia qualcosa di nuovo e cerca, appena ti è possibile, di sostituire occasioni di incontro e di relax mangerecci con altri appuntamenti di piacere, una visita a una mostra, una passeggiata nel parco...
- IMMAGINATI GIÀ MAGRO
Salire sulla bilancia è importante, perché è un ennesimo gesto di consapevolezza.
Talvolta infatti pensiamo di essere sempre uguali, mentre, all’improvviso, qualcuno ci dice “Come sei ingrassata!”.
Ma c’è un altro modo per attivare il dimagrimento. Cambiare l’immagine mentale che abbiamo di noi. Il nostro cervello fatica a distinguere quello che è reale da quello che semplicemente pensiamo che lo sia.
Lo si vede bene con l’ansia: un pericolo immaginato ci fa stare male come uno concreto. Allora pensati come già magro, comportati da magro, fai scelte da magro.
Così si spazza via l’idea di noi come persone grasse, destinate a esserlo per sempre. Quindi sogna, immagina, pensa a te stesso come a una persona magra. Sarà più facile diventarlo e poi rimanerlo a lungo.
- NO ALLA LOGICA DEL “TUTTO E SUBITO”
La fretta è una cattiva consigliera, anche quando si tratta di perdere chili.
Scegliere programmi drastici, che promettono risultati rapidi, anzi rapidissimi, è quasi garanzia di riprendere il peso perso dopo poco tempo.
Il nostro corpo va “convinto” e quest’opera di persuasione, fatta del giusto nutrimento, dei giusti tempi, e anche delle giuste soddisfazioni a tavola, richiede tempo. Inutile e dannoso è provare ogni tipo di dieta. Vogliamo davvero iniziare una dieta?
Allora dobbiamo considerarla una svolta e affrontarla come le pulizie di primavera o la ristrutturazione di casa nostra: un’operazione che rinnova, ma alla quale dobbiamo concedere tempo.
3. Le "cattive compagnie" e l'eccessiva rigidità
- LE “CATTIVE COMPAGNIE”
Il cibo è convivialità. Ma quando si decide di dimagrire, ci si pone un altro obiettivo, il proprio benessere.
Ci sono persone che non vogliono vederci diversi, non vorrebbero che noi cambiassimo. Spesso non lo fanno con cattiveria.
È che temono di perdere una consuetudine alla quale sono legati.
E così si ostinano a proporci occasioni d’uscita che metterebbero in crisi la nostra dieta o, quando rifiutiamo la solita pizza del sabato, prendono in giro il nostro desiderio di dimagrire.
Con persone così bisogna essere molto decisi. Se è necessario spiega loro che, per un certo periodo, per te è meglio evitare di mangiare cibi troppo calorici, che è possibile uscire a cena in locali con proposte culinarie che non siano solo la pizza.
Ma se proprio non capiscono è necessario essere ancora più determinati. Senza rompere il rapporto, devi comunque mantenere ferma la tua posizione, rifiutando di vivere un rapporto di amicizia solo come un rapporto “culinario”.
Attenzione anche agli amici che ti dicono che vai bene così, o al partner che ti dice che non dovresti dimagrire perché a lui piaci così. Se tu non ti trovi a tuo agio con i chili di troppo, il parere che conta è solo il tuo.
- L’ECCESSIVA RIGIDITÀ
La rigidità è uno dei pericoli più grandi di chi si mette a dieta. Il giorno prima ci si dava alle gioie della tavola, il giorno dopo non si può assaggiare neppure un biscotto.
Ma questa severità è la madre di tutte le trasgressioni. Questo atteggiamento mentale in realtà nasconde una grande fragilità.
Per mantenere attivo il metabolismo, non è necessario trattare noi stessi come dei bambini. L’ipercontrollo favorisce il bisogno di trasgressione.
Passare dalle abbuffate al conteggio ossessivo delle calorie non è un buon segno, anzi spesso il fallimento delle diete è annidato in repentini cambi di abitudini alimentari.
Se è vero che dobbiamo rispettare la dieta, è anche vero che dobbiamo imparare a essere elastici e pian piano ad autoregolamentarci... il termine “essere a dieta” dovrebbe essere sostituito con “migliorare il modo di mangiare”.
Meglio dunque essere flessibili, ricordando che non è un pasto con qualche caloria in più che ci ha fatto accumulare i dieci chili che abbiamo perso.
L’eccezione, se non diventa regola, ma resta tale, è un segnale di discontinuità che fa bene alla mente e anche al nostro metabolismo.
4. Vivere in allerta costante e accontentarsi delle briciole
- VIVERE IN ALLERTA COSTANTE
La chiamano prudenza, buon senso, organizzazione.
Ma l’idea di attrezzarsi sempre pensando che le cose potrebbero non andare per il verso giusto è anche un modo per mantenere un livello di allerta costante che, oltre a non fare benissimo ai tuoi nervi, fa male anche alla tua linea.
Ragionando come fa il nostro corpo, l’allerta altro non è che una previsione di pericolo. E di fronte a ciò, il nostro organismo si preoccupa, comincia a pensare che forse sarebbe il caso di fare un po’ di scorta... ed ecco che ti viene fame.
C’è da biasimarlo? No, è solo prudenza la sua. Ma a lungo andare questa virtù si trasforma in un continuo senso di fame e in tanti chili in più sulla bilancia.
Rilassati dunque e, senza passare dal ruolo di formica a quello di cicala, non pensare sempre al peggio.
Stai concentrata sul presente e non anticipare il futuro: vedrai che questo diverso modo di porti cambierà anche il verdetto della tua bilancia. Evita di pensare al peggio e... dimagrisci.
- ACCONTENTARTI DELLE BRICIOLE
Essere a dieta e non accontentarsi della briciole. Contraddittorio? Non proprio se le briciole di cui parliamo non sono quelle di pane ma, in senso metaforico, fanno riferimento alla tendenza ad accontentarti nella vita.
La tua mente vuole piacere, vuole vita, emozioni. Più le “riempi il piatto” di questi “alimenti”, più le concedi soddisfazioni extralimentari e meno avrai bisogno di ricorrere ad abbuffate consolatorie.
Se invece nella vita ti accontenti soltanto delle briciole, tagli e ti neghi tutto quanto rappresenta la tua gioia di vivere, allora vedrai che lo scontento che provi ti porterà a preparare porzioni abbondanti in altre occasioni, ovvero quando ti siedi a tavola.
- NON SOFFOCARE IL TUO ISTINTO ALIMENTARE
Il nostro corpo sa cosa è meglio mangiare.
Pensa a quante volte hai mangiato pur non avendo fame, hai svuotato il piatto perché non si deve avanzare nulla, hai apparecchiato con primo, secondo e contorno perché tuo marito vuole così, hai mangiato un panino anche se non ne avevi voglia visto che l’avevi mangiato il giorno prima... e si potrebbe continuare.
In realtà quello che, noi moderni, abbiamo fatto è stato progressivamente soffocare la capacità del nostro organismo di parlarci di ciò che davvero ha bisogno. Cerca allora di metterti in ascolto del tuo corpo (più che della tua ansia o delle convenzioni) e assecondalo.
La regola d'oro: punta all’essenziale, in dispensa e nella vita. Chi ha problemi di peso è portato ad eccedere. Evita allora di fare scorte in dispensa, ma anche di accumulare oggetti che non ti servono.
Un ottimo esercizio per sentirsi, anche mentalmente, più leggeri è fare pulizia nella propria borsa, sulla propria scrivania o nel proprio armadio. Ci si libera così da quelle che possiamo considerare come vere e proprie “scorie”.
Questa cura detox per gli oggetti avrà degli effetti benefici anche sulla tua linea. È infatti imparando a comprendere soltanto ciò che ti serve davvero che potrai fare le giuste scelte anche a tavola e così dimagrire più in fretta.
5. Devi trovare la tua strada e attenzione ai rapporti ingrassanti
- DEVI TROVARE LA TUA STRADA (E LA TUA DIETA)
Quando vediamo un’amica che ha perso peso, subito chiediamo “Ma come hai fatto? Mi dai la tua dieta?”.
In realtà ciò che è andato bene a una persona, non è detto che funzioni per un’altra.
Ognuno è unico, ha gusti propri e soprattutto un suo metabolismo e un corpo che va ascoltato.
Invece di imitare gli altri, cerca di identificare ciò che ti fa stare bene, gli alimenti che, tra quelli con meno calorie, ti fanno sentire più soddisfatto, i piatti light che mangi volentieri e trova così il tuo stile alimentare. Sano, leggero, dimagrante, ma soprattutto tuo!
- Attenzione ai rapporti ingrassanti
♦ LA FAMIGLIA E I SUOI RITUALI
È l’ambito in cui cresciamo, ma può rivelarsi un freno all’evoluzione. Tra abitudini alimentari eccessive, pranzi comunitari e identità fisse in cui tende a chiuderci, ci rimpinza di cibo e limiti.
♦ GLI AMICI DEL CUORE
Sono proprio quelli che non accettano di vederci cambiare: hanno un’immagine “antica” di noi, che ogni nostro mutamento manda in crisi. Ma questo ferma lo scorrere dell’energia vitale e può rendere “paludosi” i comportamenti e gli atteggiamenti mentali.
♦ IL PARTNER E LE RELAZIONI PIGRE
Quando la passione si trasforma in abitudine o in attaccamento, il rapporto col cibo è il primo a risentirne. Le gratificazioni da cibo e quelle da sentimenti sono infatti simili e il cervello tende a sovrapporle e a soddisfare l’una al posto dell’altra.
♦ I FIGLI E IL RUOLO DI BRAVO GENITORE
Essere una brava mamma è un’aspirazione nobile. Il problema è che ogni donna non può limitarsi a essere soltanto una madre. Una totale dedizione (spesso assolutamente non necessaria) al punto da annullarsi per i figli spiega la tendenza ad accumulare chili. Questo atteggiamento non solo non è quello di cui hanno bisogno i figli, ma è deleterio per la madre.
- PREPARA UNA TAVOLA DA RE SOLO PER TE
Se la routine fa ingrassare, i riti aiutano a dimagrire. La differenza sta nella consapevolezza dei gesti che caratterizzano un rituale.
Uno dei riti da riscoprire per dare un altro sapore alle nostre cene è quello di apparecchiare la tavola in modo elegante.
Secondo alcune ricerche, se la tavola viene preparata con cura, la voglia di cibo diminuisce. Mangiare deve diventare un Rito, anche se si vive da soli.
Se a tavola scopriamo il piacere del Rito, entriamo nel regno del sogno, delle immagini. L’attenzione si distrae, catturata dal bello e non solo dal cibo.
Si mangerà più lentamente, come rispettosi del contesto. Anche se si è soli mangiare a lume di candela è un antidoto che allontana le abbuffate, perché si crea un’atmosfera magica, che ci porta altrove, lontano dai problemi di tutti i giorni.