Cosa fare quando un cane fa pipì in casa?
C’è chi lo punisce, chi gli mette il muso nella pipì perché capisca che non deve farlo mai più, chi lo minaccia col giornale.
Questo genere di intervento, purtroppo, complica le cose, come vedremo.
C’è anche chi preferisce premiarlo quando la fa all’aperto, ma in questo caso i progressi non saranno così rapidi ed è qui che la famiglia comincia a chiedersi dove sbagli.
Si cambia strategia repentinamente non sapendo cosa fare, giacché i consigli di amici, veterinari e vicini di casa sono diversi e spesso in contrapposizione fra loro.
Ma, allora, quali sono gli errori da non commettere? Qual è il metodo più efficace? Vediamo insieme cosa fare e come insegnargli il comportamento giusto!
1. Sbagliato mettere il muso nella pipì. Non è un dispetto!
- SBAGLIATO METTERE IL MUSO NELLA PIPÌ !
Vedi la pipì sul pavimento e trascini il cane sul posto per punirlo: lui non capirà che il “comportamento” di fare pipì è sbagliato, ma che quella roba lì per terra provoca guai.
Il risultato è che avrà un’aria molto mesta al tuo rientro in casa, se ha fatto pipì, perché per lui “pipì per terra = punizione”.
Ma non avrà collegato il comportamento alla punizione e lo dimostra il fatto che la farà ancora.
- NON È UN DISPETTO
Essenziale comprendere che non è un dispetto. Ne va della buona riuscita del nostro programma di educazione a fare pipì all’esterno.
I cani non fanno pipì in casa per dispetto. Le cause possono essere diverse.
Per esempio, i cuccioli a volte hanno già imparato a fare la pipì all’aperto, ma non riescono a trattenersi. Hanno semplicemente la vescica piena.
Il cucciolo è in fase di rapido accrescimento e perché le proteine formino muscoli e tessuti hanno necessità di legarsi a molecole di acqua.
È necessario, quindi, che il piccolo beva tanto e, di conseguenza, faccia anche tanta pipì, pure dieci volte al giorno.
Il nostro compito è permettergli di uscire a sufficienza perché sporchi all’aperto, non quello di punirlo quando la fa in casa, il che, anzi, aumenterebbe lo stress del cane e per questo urinerebbe più frequentemente.
Gli ormoni dello stress, infatti, causano un’urinazione più frequente, esattamente come per noi quando siamo sotto esame e andiamo mille volte in bagno.
2. Il distacco dalla famiglia e quando premiarlo
- SOFFRE IL DISTACCO DA MAMMA E FRATELLINI
Forse non ci facciamo caso, ma staccare un cucciolo da mamma e fratelli non è cosa a lui gradita.
Il conforto dato dal calore della mamma e l’odore della cucciolata (la sua famiglia) è necessario per uno sviluppo sano.
normale che il cucciolo piangerà se da solo, perché sarà a disagio e per questo si stresserà e sarà più facile che faccia pipì in casa.
Detesto quando i cuccioli vengono lasciati da soli in cucina durante la notte e poi li si punisce per aver fatto pipì, come se fosse un dispetto. Non è un dispetto. È normale che facciano pipì. Per stress o perché hanno la vescica piena. Ed è sbagliato punirli per questo.
- PREMIARLO SOLO IN ALCUNI CASI...
Premiarlo quando la fa nel posto giusto? Non è necessario, solo con una eccezione.
Possiamo ulteriormente aiutare il cane a capire dove deve fare pipì premiandolo appena ha finito di farla nel posto giusto.
Ciò non è indispensabile, ma diventa necessario quando il cane è rimasto spaventato per le punizioni ricevute in casa. Questo lo porta a evitare di fare la pipì in presenza del proprietario.
Ovvero lo porti fuori in passeggiata e la trattiene, poi rientra a casa, si nasconde alla tua vista e la fa. Qui sarà bene sospendere le punizioni e cominciare a premiarlo quando la fa all’aperto.
3. Regola n. 1: ecco cosa fare
La regola numero 1 è quella che consentirà di ottenere i migliori risultati nella minore quantità di tempo.
Ed è una regola molto semplice: devi fare in modo che il numero delle pipì che fa all’esterno sia maggiore rispetto al numero delle pipì che fa in casa.
Questo metodo funziona così bene per via di una forma di apprendimento chiamato “condizionamento classico” e identificato dal noto fisiologo Ivan Pavlov, il quale per questa scoperta ricevette il Premio Nobel.
Funziona così: se aiuterai il cane a fare pipì più spesso all’esterno che in casa, lui avrà sempre più la necessità di sentire gli odori che ci sono all’aperto per poterla fare e tenderà a trattenersi quando sarà in casa.
Fino ad arrivare al punto in cui proprio non riuscirà a farla in casa e ti segnalerà che ha bisogno di uscire. Quando sento i miei cani lamentarsi di notte, so che stanno male e devono uscire. Lo chiedono a gran voce, proprio non riescono più a fare i bisogni in casa.
Così li posso portar fuori, tenere pulita la casa e farli felici, godendoci insieme il fresco e il silenzio della notte. Per riuscire a osservare la regola numero 1, è bene portare il cane fuori appena si notano i segnali che sta per fare i bisogni.
Questo è il processo di apprendimento che conta di più. Fatto ciò non c’è nemmeno bisogno di premiarlo quando la fa nel posto giusto.
4. Quando lo sorprendiamo sul posto
- E SE LO SORPRENDIAMO SUL POSTO?
Devi digli che non va bene. E appena si blocca, portalo nel luogo giusto e premialo.
Così da comunicargli “non ce l’ho con te o con l’azione, ma col luogo in cui la fai; solo quello è sbagliato”. Per inibirlo puoi buttare per terra un libro, fare rumore.
L’importante è che il suono sia commisurato alla sola interruzione del comportamento.
Se forzi di più la mano perché sei arrabbiato, comprometterai il programma e farai un pasticcio: non vorrà farla in tua presenza.
Non stai dicendo al cane che lui è sbagliato, ma che in quel luogo non va bene.
Puoi anche usare un vocalizzo breve e incisivo, come “Ah! Ah!”, oppure “Beh!”. Questi suoni brevi e forti arrestano il comportamento.
- URGE UN ESPERTO IN COMPORTAMENTO
So bene che molte di queste cose non sai cosa siano, ma è un modo per farti capire che dietro il comportamento dei cani c’è un mondo e che è normale per chi non è un esperto non riuscire, a volte.
Così come bisogna guardarsi bene dal seguire ciecamente i consigli di chi esperto non è.
Un professionista, attraverso un’indagine accurata, come quantità dell’urina rilasciata, luogo in cui è situata, frequenza e altri fattori, è in grado di identificare la causa precisa del problema e, quindi, di affrontarlo nel migliore dei modi.
In questi casi ci vorrà ben altro. Quindi, non darti per vinto, meglio contattare un bravo istruttore cinofilo esperto in comportamento che riesca ad analizzare bene il problema.
5. Problemi di altra natura
Se provi i metodi qui descritti e non funzionano, potrebbe essere che la causa delle pipì in casa sia ascrivibile a:
• iperattività;
• disturbi sociali;
• stress;
• frustrazione dei bisogni fondamentali;
• potofilia;
• disturbi dell’umore;
• ansia da separazione;
• iperattaccamento secondario;
• patologie organiche di varia natura.