Per questo mese di Gennaio 2020 vi proponiamo le 5 letture che più ci hanno colpito.
Ecco allora i nostri consigli su alcuni libri interessanti e ricordatevi sempre che “Leggere fa bene all’anima” e che “Un uomo che legge ne vale due”.
«Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro.» Umberto Eco
1. "Transiti" di Rachel Cusk
Segnalato dalla Rivista Studio tra le 10 migliori letture dell'anno 2019: «La Cusk riesce a scrivere pagine memorabili nel senso vero del termine, in un momento in cui tutto quello che leggiamo fugge via senza grossi ostacoli.»
Dopo la straordinaria accoglienza critica di Resoconto, torna l'autrice che sta rivoluzionando il romanzo contemporaneo.
«Cusk ha fatto saltare tutte le regole, creando cosí un'opera di stupefacente bellezza». - The New York Times Book Review
«Ritroviamo l’assenza di una trama conclusiva, personaggi che pur essendo molto ben caratterizzati spesso compaiono una sola volta, il susseguirsi di storie apparentemente irrelate fra di loro, se non dal fatto di essere raccolte e ascoltate dalla narratrice, infine il tentativo di fare coincidere scrittura e vita o quantomeno di trovare un parallelo costante fra il procedere dell’una e dell’altra» - Alessandra Sarchi, La Lettura
«Un lapidario titolo: Transiti. E chissà se è un riferimento agli slittamenti costanti della vita. O un modo raffinato per ricordare che siamo a metà dell'opera. Che questo è un libro ponte. Che la storia non finisce qui: c'è ancora un terzo libro da leggere, Kudos, per poter dire di averci davvero capito qualcosa.» - Anna Lombardi, Robinson
Una scrittrice si trasferisce a Londra in seguito alla fine del suo matrimonio e dopo lunghe ricerche decide di acquistare un appartamento totalmente da ristrutturare.
Mentre la protagonista combatte con la polvere della demolizione e con i nuovi vicini che paiono odiarla a prima vista, i due figli devono trattenersi a casa del padre, almeno per il tempo dei lavori.
È un periodo di grandi transizioni e cambiamenti per tutti. E mentre la vita scorre, la scrittrice incontra numerose persone e ne ascolta le storie.
Agenti immobiliari, vecchi fidanzati, parrucchieri, muratori stranieri: tutti custodiscono episodi di vita inaspettati e verità da svelare e condividere.
Rachel Cusk è una scrittrice di origini canadesi. Considerata una della maggiori autrici contemporanee, dal 1974 vive e lavora tra il Norfolk e Londra. I suoi racconti e romanzi si sono aggiudicati diversi premi, tra cui il Somerset Maugham Award (1997), il Man Booker Prize (2005) e lo Scotiabank Giller Prize. In Italia sono apparsi Le variazioni Bradshaw (Mondadori, 2010), Resoconto (Einaudi, 2018), primo volume dell'Outline Trilogy e Transiti (Einaudi 2019).
2. "L' umanità è in pericolo. Cambiamo rotta, tutti!" di Fred Vargas
«Un saggio sul riscaldamento globale che non lascia spazio ai dubbi» - Paris Match
«Un libro di furiosa necessità» - Le Monde
Per anni, le élite politiche e finanziarie hanno nascosto la verità. Senza una drastica riduzione delle emissioni di CO2, entro il 2100 fino al 75% degli abitanti del pianeta potrebbe essere annientata da ondate di calore.
Cambiare non è solo auspicabile, spiega Fred Vargas, ma necessario. Dobbiamo modificare la nostra dieta per incidere sempre meno sul cambiamento climatico; ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e passare all'energia pulita.
Lavorando insieme, riflettendo e immaginando soluzioni, l'umanità può ancora cambiare rotta e salvare sé stessa e il pianeta.
Fred Vargas è lo pseudonimo che la scrittrice francese Frédérique Audouin-Rouzeau ha deciso di adottare in omaggio alla sorella gemella Jo, una pittrice che nelle sue opere si firma appunto Vargas (Vargas è il cognome del personaggio interpretato da Ava Gardner nel film La contessa scalza).
È figlia di una chimica e di uno scrittore surrealista.
È ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche (Cnrs), ed è specializzata in medievistica. Per cinque anni ha lavorato sui meccanismi di trasmissione della peste dagli animali all'uomo.
Scrive ogni suo romanzo in ventuno giorni, durante il periodo di vacanza che si concede ogni anno. Rivede poi il testo per tre o quattro mesi, con il suo editor privilegiato: la sorella Jo. Scrive dall'85.
Dal '92 ha pubblicato quasi un libro l'anno. È tradotta in molte lingue ed è considerata l'anti-Patricia Cornwell. A tal proposito, ha dichiarato che «il poliziesco è una specie di favola, ironica o tragica o cerebrale. Non sopporto i gialli ultraviolenti che raccontano crimini complicatissimi (che nella realtà non esistono): un delitto è sempre semplice».
Questo non le impedisce certo di dispiegare nei suoi romanzi una straordinaria visionarietà, unita a una capacità di indagine psicologica e alla passione per meticolose ricostruzioni ambientali. I suoi romanzi polizieschi di successo, editi da Einaudi, sono ambientati nella Francia contemporanea, soprattutto a Parigi, e caratterizzati dalla scelta di ridurre all’essenziale gli stereotipi (sangue, sesso) del romanzo noir, da originalità d’intreccio e da uno stile ironico e incisivo.
La casa editrice torinese ha iniziato a pubblicare l'autrice nel 2000, con Io sono il tenebroso, per poi nel 2002 proseguire con Chi è morto alzi la mano. Nel 2004 esce Parti in fretta e non tornare, nel 2005 Sotto i venti di Nettuno e nel 2006 L’uomo a rovescio. Nel 2007 vengono pubblicati due romanzi, Nei boschi eterni e L'uomo dei cerchi azzurri, mentre nel 2008 Un po' più in là sulla destra.
Nel 2009 vedono la luce sia il romanzo Un luogo incerto, sia la raccolta di racconti Scorre la Senna; nel 2010 vengono pubblicati il romanzo Prima di morire addio, la graphic novel I quattro fiumi e il saggio Critica dell'ansia pura. Nel 2011 è uscito il romanzo La cavalcata dei morti, mentre nel 2013 il saggio Piccolo trattato sulle verità dell'esistenza.
Nel 2015 è stato pubblicato il romanzo Tempi glaciali. Einaudi ha inoltre pubblicato tre raccolte dei suoi romanzi: la prima nel 2009, intitolata La trilogia Adamsberg (contenente L'uomo dei cerchi azzurri, L'uomo a rovescio, Parti in fretta e non tornare); la seconda nel 2010, intitolata I Tre Evangelisti (contenente Chi è morto alzi la mano, Un po' più in là sulla destra, Io sono il Tenebroso); la terza nel 2014, intitolata La seconda trilogia Adamsberg (contenente Sotto i venti di Nettuno, Nei boschi eterni, Un luogo incerto).
Nel 2018 ha vinto il prestigioso premio "Principessa delle Asturie" (in spagnolo "Princesa de Asturias"), conosciuto fino al 2014 come premio "Principe delle Asturie".
3. "Una donna normale" di Roberto Costantini
«Lo sguardo di Costantini è lucido. Le sue parole restano impresse nella memoria, come la sua galleria di personaggi imperfetti e dolenti in cerca di un senso alla comune sopravvivenza quotidiana.» - Marco Imarisio, Corriere della Sera
«Uno spirito dickensiano naturale che, coniugato a una capacità affabulatoria a tavoletta, lo rendono davvero unico.» - Sergio Pent, TuttoLibri, La Stampa
Aba Abate è una donna normale. Suo marito Paolo, pubblicitario aspirante scrittore, è un uomo colto ma con scarso senso pratico. I suoi figli, Francesco e Cristina, sono adolescenti e, come tutti i ragazzi a quell’eta, problematici e conflittuali.
La sua unica vera amica sin dai tempi della scuola, Tiziana, ha una libreria e da single continua a cercare il grande amore. Aba si rivolge a lei in cerca di un aiuto per le aspirazioni di romanziere del marito.
Aba fa di tutto per tenere unita la sua famiglia e i suoi affetti, ma non è sempre facile per via del suo vero lavoro. Perché Aba Abate in realtà è anche «Ice».
Non una semplice impiegata ministeriale come credono i suoi familiari, ma una funzionaria dei Servizi segreti con un compito delicatissimo: reclutare e gestire gli infiltrati nelle moschee.
È proprio da un suo informatore che Aba apprende una notizia potenzialmente catastrofica: in Italia sta arrivando via mare dalle coste libiche un terrorista pronto a farsi esplodere.
La scadenza: una settimana. Aba si trova costretta a intervenire in prima persona anche sul campo, in Libia e in Niger.
E per avere una pur minima speranza di successo deve avvalersi della collaborazione di un agente del posto, il professor Johnny Jazir, un uomo che la trascina gradualmente in una spirale in cui tutti i suoi valori sono messi in dubbio.
Le missioni si moltiplicano, le emergenze familiari e lavorative si sovrappongono nel giro di pochi, frenetici giorni, e quando niente va come dovrebbe il mondo di Aba – quello professionale, ma anche quello degli affetti e dell’amore per il quale ha sempre così tenacemente lottato – comincia inesorabilmente a crollarle addosso.
Possono davvero coesistere Aba e Ice?
Ingegnere, consulente aziendale, Roberto Costantini ha lavorato per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California).
È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna Business Administration.
È autore per Marsilio della Trilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016.
In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive con Raffaele Carso nel 1998.
Il suo quinto romanzo, Ballando nel buio (Marsilio 2017), ha nuovamente come protagonista il Commissario Balistreri.
4. "La legge del sognatore" di Daniel Pennac
Tutto è lecito, come di notte, nei sogni. Ma una logica implacabile e finissima regge le architetture oniriche. Un grande omaggio di Pennac a Federico Fellini, un gigante del cinema italiano che con il sogno ha dialogato tutta la vita.
Daniel Pennac ha dieci anni, è in vacanza sul massiccio del Vercors con i genitori e l'amico Louis. Sopra il lettino di Daniel troneggia un poster con il disegno di un sogno di Fellini, un regalo del regista quando la madre lavorava a Cinecittà. F
orse influenzato da un'intuizione che aveva condiviso poco prima con l'amico, il piccolo Daniel quella notte sogna che la luce è un liquido e che sgorga dalle fonti, e inonda prima l'abitazione e il salotto dove troneggia una statua di san Sebastiano, e poi dilaga per le strade, sommergendo tutta la cittadina, chiesa compresa.
Molti anni dopo, ormai due uomini maturi, i due amici si ritrovano nella stessa stanza da letto e Louis propone a Daniel di fare un'escursione e andare a fare il bagno lì vicino, come facevano da bambini.
Dopo essersi immerso nell'acqua gelida del lago, sotto il pelo dell'acqua, Daniel riscopre lo stesso paese sommerso del sogno d'infanzia, con la stessa chiesa, la casa con la statua di san Sebastiano, e le due strade dai nomi evocativi, rue du Repos e rue de la Paix.
Cosa può aver provocato quel sogno premonitore infantile? Deve essere stata l'influenza di Fellini: allora Daniel decide di mettere in scena al Piccolo di Milano uno spettacolo sui sogni, un omaggio a Fellini, una festa che riunisca tutta la sua famiglia allargata e la popolazione di Milano, in un grande carnevale felliniano che culmina all'Arco di trionfo del Sempione.
Ma forse anche questo era un sogno. Infatti, la madre di Daniel amava molto i film di Fellini, ma non ha mai lavorato a Cinecittà. E la città sommersa? E san Sebastiano? In equilibrio fra sogno e realtà, il libro è un tributo all'amato Fellini e all'amarcord personale dell'autore e della sua tribù immaginaria e reale.
Daniel Pennac è un romanziere francese. Figlio di un ufficiale dell'esercito francese, dopo un'infanzia in giro per il mondo, tra Africa, Europa e Asia, si stabilì definitivamente a Parigi.
Professore di lettere in un liceo parigino, dopo aver esordito con alcuni romanzi per ragazzi tra cui Abbaiare stanca (1982), L’occhio del lupo (1984) – genere cui ritorna con il ciclo del giovanissimo ispettore Kamo (Kamo. L’agenzia Babele, 1992; Kamo. L’idea del secolo, 1993) – si è conquistato un pubblico di fedelissimi tra i lettori adulti con i romanzi Il paradiso degli orchi (1985) e La fata Carabina (1987) che innestano sulla struttura del romanzo poliziesco una galleria di personaggi bizzarri e uno humour dirompente che sfiora l’assurdo.
Le avventure di Benjamin Malaussène, «di professione capro espiatorio» continuano in La prosivendola (1989) e Signor Malaussène (1995), assumendo la dimensione di una saga, ambientata nel quartiere parigino di Belleville.
Lo scopo dichiarato dell’autore è quello di restituire agli adulti il piacere di leggere; a questo tema Pennac ha dedicato un saggio dal titolo Come un romanzo (1992).
Le opere più recenti non abbandonano la cifra ironica e confermano l’inventiva inesauribile di Pennac: Ecco la storia (2003) è una rocambolesca vicenda di sosia; Grazie (2004) è un omaggio ai suoi lettori, condito di disquisizioni morali; La lunga notte del dottor Galvan (2005) è un esilarante racconto ambientato in un ospedale, L'avventura teatrale. Le mie italiane (2007) e Diario di scuola (2008).
Del 2010 l'audiolibro de L'occhio del lupo letto da Claudio Bisio (Salani) e il fumetto Lucky Luke contro Pinkerton scritto con Tonino Benacquista e Achdé (Nona Arte). Del 2011 l'audiolibro di Diario di scuola (Emons) letto da Giuseppe Battiston.
Pennac si è cimentato anche come attore, portando tra l'altro in giro nei teatri di tutta Europa il suo spettacolo-lettura Bartleby lo scrivano, dal racconto di Melville.
Nel 2002 lo scrittore ha vinto il premio internazionale Grinzane Cavour Una vita per la letteratura. Nel 2012 Feltrinelli ha pubblicato Storia di un corpo e l'anno successivo Ernest e Celestine (2013), dal quale è stato tratto anche un lungometraggio d'animazione.
Del 2015 è invece L'amico scrittore. Conversazione con Fabio Gambaro (Feltrinelli). Nel 2018 è uscito il romanzo Mio fratello, scritto dopo la morte del fratello Bernard.
5. "Sulle orme di un padre" di Danielle Steel
Un padre che ha conosciuto l'orrore della guerra, un figlio che ha smarrito la strada. Un romanzo commovente sul valore della memoria e l'amore salvifico di una famiglia.
Aprile 1945. Jakob ed Emmanuelle, poco più che ventenni, sono già due sopravvissuti, salvati dalle truppe statunitensi dal terribile destino che li attendeva nel campo di Buchenwald.
È in America, la terra delle opportunità, che i due giovani decidono di ricominciare insieme una nuova vita, in un fatiscente monolocale nel Lower East Side di New York, dove accettano i lavori più umili, estenuanti e mal pagati, sorretti unicamente dal loro talento, dalla fede e dall'amore che li lega.
Molti anni dopo, Jakob è diventato un uomo di successo e può garantire al figlio Max gli studi a Harvard, insieme ai rampolli delle più ricche famiglie americane.
Diversamente dai genitori, però, il ragazzo ambisce a una fortuna più grande e si lascia abbagliare da quel mondo patinato, abbandonandosi al lusso più sfrenato.
Ben presto, tuttavia, quello specchio dorato inizia a mostrare le prime crepe, riservandogli fallimenti e delusioni. Solo allora Max imparerà ad apprezzare l'esempio del padre, che aveva inseguito il sogno americano senza mai sacrificare l'integrità morale e gli affetti famigliari.
Dall'Europa ridotta in ceneri alla sfavillante New York, la storia toccante e avvincente di chi, sopravvissuto all'Olocausto, ha avuto il coraggio di ricominciare a vivere, lasciando un esempio indelebile alle generazioni a venire.
Danielle Steel, il cui nome completo è Danielle Fernande Schuelein-Steel, inizia a scrivere storie e poesie quando è ancora bambina. Si diploma al Liceo francese di New York e frequenta il College, per approdare poi in Europa a completare la sua formazione.
A 19 anni scrive il suo primo romanzo (Going Home) che verrà pubblicato solo nel 1973 (Due mondi due amori). Nel 1989 è iscritta al Guinness dei primati per il maggior numero di settimane consecutive (381) in cui un suo libro permane in classifica.
Sebbene la critica abbia stroncato spesso i suoi romanzi, continuano a essere citati nella bestsellers lists del New York Times. È una delle autrici più lette di tutti i tempi, avendo venduto più libri di qualunque altro scrittore vivente (è seconda solo ad Agatha Christie).
Oltre venti dei suoi romanzi hanno avuto un adattamento televisivo e due hanno avuto la nomination al Golden Globe. Ha scritto anche libri per giovani lettori: nella collana "Max e Martina" e nella collana "Freddie" affronta le problematiche adolescenziali mediante un linguaggio semplice e ricche illustrazioni.
Oltre alla narrativa la Steel ha scritto un libro autobiografico (Brilla una stella. Storia di mio figlio) in cui racconta la storia del figlio Nicholas, affetto da disturbo bipolare, tragicamente scomparso e in memoria del quale ha istituito una Fondazione.
La Steel ha avuto cinque mariti e nove figli. Nel 2003 ha aperto una Galleria d'arte a San Francisco per sostenere gli artisti emergenti.
Vive per molti mesi all'anno in Francia, paese che l'ha onorata con il titolo di "Cavaliere dell'ordine della arti e della letteratura". La sua produzione è copiosissima (supera i novanta romanzi), ed è interamente pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer.