Un Pastore di Ciarplanina in casa è piuttosto ingombrante. Tuttavia, nonostante possa accontentarsi senza soffrire di una cuccia nel giardino, sarà molto più felice se potrà entrare in casa, anche soltanto in alcuni locali, per stare di più in compagnia della famiglia e degli amici.
Simile al Leonberger, ma con mantello più cenerino, è un cane splendido sotto ogni aspetto.
Nei secoli, trascorsi prima a difendere le greggi dai lupi e poi a servire nell’esercito e nei servizi doganali, il Pastore di Ciarplanina ha acquisito un fisico d’atleta e una fama lusinghiera.
Il Pastore di Ciarplanina ha un numero notevole di nomi. In origine fu chiamato Illirski Ovcar, poi Pastore dell’Illiria. Oggi vine anche chiamato pastore iugoslavo, Sarplaninac oppure Charplaninatz.
L’equilibrio nervoso e psicologico di questo cane è tale che non si conosce nemmeno un incidente grave che gli possa essere imputato. Questa garanzia non è da disprezzare, quando si pensa di acquistarne uno per la sorveglianza di una proprietà.
Oggi vi faremo conoscere questa straordinaria razza canina: il Pastore di Ciarplanina, un cane forte, equilibrato, protettivo, incorruttibile e devoto al suo padrone.
IL PASTORE DI CIARPLANINA
GRUPPO: primo.
ALTEZZA AL GARRESE: da 58 a 62 cm (misure spesso sensibilmente sorpassate).
PESO: da 30 a 45 kg (misure spesso sensibilmente sorpassate).
MANTELLO E COLORE: unicolore, dal bianco al bruno; grigio dI preferenza.
DIFFUSIONE: poco diffuso in Italia.
DURATA MEDIA DELLA VITA: dodici anni.
CARATTERE: incorruttibile, molto fedele.
RAPPORTI CON I BAMBINI: buoni.
RAPPORTI CON GLI ALTRI CANI: buoni.
ATTITUDINI: guardiano di greggi e di proprietà.
SPAZIO VITALE: è indispensabile il giardino.
ALIMENTAZIONE: da 650 a 800 g di alimento completo al giorno.
TOELETTATURA: spazzolatura regolare.
1. Origine e storia del Pastore di Ciarpianina
L’Europa centrale ospita molte razze di cani che, per il loro aspetto e la loro funzione di guardiani di greggi, più o meno si assomigliano tutti.
Si è quindi tentati di ricercare per loro sia delle origini comuni sia un’evoluzione comune, attraverso il gioco degli incroci successivi.
È così che il Pastore di Ciarpianina ricorda il Pastore del Caucaso, uno di quei grossi cani potenti e incorruttibili,cui si chiedeva, un tempo, di proteggere le greggi dai lupi. E, del tutto naturalmente, gli esemplari moderni hanno mantenuto questo portamento di cani da combattimento così caratteristico.
Il Pastore di Ciarpianina o Pastore Iugoslavo, anche chiamato Sarplaninac, deriva il suo nome dalla catena montuosa del Sarplanina che si trova nell’ex Iugoslavia e che segna la frontiera tra la regione autonoma del Kosovo (Serbia) e la Macedonia del Nord.
E su questo alto pianoro di 60 chilometri di larghezza, appollaiato a 2600 metri di altitudine e spazzato da un rude clima, che la razza si è sviluppata. La scoperta di un disegno che rappresenta questo cane in un monastero dell’alto Medioevo mostra, inoltre, che il Pastore Iugoslavo vive da moltissimo tempo in queste regioni.
Secondo il professor Pavlovitch, antico direttore della Scuola veterinaria di Belgrado, il Pastore di Ciarpianina avrebbe per ascendente il Dogo del Tibet, il quale sarebbe stato introdotto su queste terre al tempo delle invasioni mongole.
Questo grande specialista, in compagnia di alcuni studenti, si è recato sulle montagne del Sarplanina per osservare i cani che vi abitano. Li ha misurati e fotografati e ha poi stabilito delle medie che hanno permesso di redigere l’attuale standard della razza.
Se è vero che il Pastore di Ciarplanina ricorda in molti aspetti il Dogo del Tibet, numerosi cinologi fanno notare che le invasioni mongole non hanno mai raggiunto la Iugoslavia e che, in ogni modo, sono state ben successive all’alto Medioevo, epoca a cui risalirebbe la più antica attestazione di questo cane.
Secondo loro le truppe del generale cartaginese Annibale, al tempo del loro periplo contro Roma, avrebbero diffuso un po’ dappertutto dei cani da combattimento, del tipo Mastino Napoletano, i cui incroci con le razze locali avrebbero dato i primi Sarplaninac.
In mancanza di documenti per convalidarla, questa ipotesi rimane poco verosimile così come la prima, ed è preferibile attenersi a un fatto, il solo indubitabile: da quindici secoli l’aspetto di questo cane non è quasi cambiato; ha mantenuto la sua muscolatura imponente che gli permette di difendere il suo padrone e le greggi affidate alla sua guardia.
Stimato per l’insieme delle sue attitudini il Pastore di Ciarplanina è divenuto il cane nazionale iugoslavo. Le testimonianze storiche della sua presenza sono d’altronde ben anteriori alla nascita dello Stato iugoslavo. Si trovano così nel racconto del capitano Cagnet sulla ritirata di Russia dei Sarplaninac incaricati di proteggere le vivande dei cacciatori di Dalmazia.
Più vicino a noi, questi cani non hanno temuto di prendersela, durante l’ultima guerra, con i cavalli dell’armata tedesca, sicché — ancora oggi — non meno di 200 Pastori di Ciarplanina sono impiegati nell’esercito e nei servizi doganali. L’allevamento conta circa 10.000 esemplari ed è ben organizzato: sono avviati all’esportazione solo esemplari di qualità e ad allevatori di fiducia.
Curiosità: Il maresciallo Tito fu, senza alcun dubbio, uno dei più ardenti sostenitori del Pastore di Ciarplanina. Occorre dire che aveva delle buone ragioni per lodare l'intelligenza e il coraggio di questa razza, un Sarplaninac, che rispondeva al nome di Lux, fu in effetti suo compagno di tutti i giorni durante la Resistenza e salvò per ben due volte la vita di colui che doveva diventare il capo carismatico della Iugoslavia.
Così, un giorno, scoprendo un oggetto sconosciuto, il cane lo prese in bocca e andò a deporlo lontano. L’oggetto era una bomba destinata al suo padrone. Questa storia è stata per lungo tempo raccontata in tutte le scuole iugoslave. Se questo insegnamento aveva lo scopo principale di illustrare la biografia ufficiale del maresciallo Tito, è certo che le prodezze di Lux hanno rafforzato la popolarità del Pastore di Ciarplanina. E questa sarà senza dubbio più durevole del culto della personalità, oggi passato di moda, di cui ha beneficiato il padrone di Lux.
2. Comportamento
«È il solo cane che sia capace di morire senza lagnarsi», affermano gli allevatori quando vogliono sottolineare le qualità del Pastore di Ciarplanina.
Il che esplicita a qual punto il suo coraggio, la sua bravura, la sua forza siano leggendari.
Se sono stati incoraggiati l’aspetto atletico e la potenza muscolare del Sarplaninac, è, beninteso, perché il compito che si desiderava affidargli lo esigeva. Se, durante il giorno, il guardingo Pastore di Ciarplanina guidava e controllava i movimenti delle greggi, durante la notte diveniva il padrone degli alti pascoli sui quali viveva.
Attento e vigile spiava allora l'avvicinamento, sempre da temere, di un lupo o di un orso, dava l’allarme quando riteneva serio il pericolo e non esitava a ingaggiare il combattimento. Al giorno d’oggi il Pastore di Ciarplanina non ha perduto nulla del suo comportamento ancestrale.
Quando entra in una famiglia è come se, in qualche modo, entrasse in una muta, attitudine tipicamente canina che si traduce in lui in una volontà del tutto naturale di proteggere i suoi padroni e i loro beni. Non c’è nessun bisogno di addestrarlo per farne un guardiano irreprensibile.
Si tratta per lui di un’innata attitudine. Spontaneamente si interpone quando uno sconosciuto supera senza esservi stato invitato la soglia della proprietà cui fa la guardia. Non è, comunque, aggressivo e non morde senza ragione. È un cane consapevole della sua forza e del suo aspetto dissuasivo e non prova alcun bisogno di mostrarsi ringhioso.
D’altra parte, qualunque persona che si trovi di fronte un Sarplaninac che gli impedisca il passaggio troverà inutile insistere. L’equilibrio nervoso e psicologico di questo cane è tale che non si conosce nemmeno un incidente grave che gli possa essere imputato. Questa garanzia non è da disprezzare, quando si pensa di acquistarne uno per la sorveglianza di una proprietà.
E precisamente questo equilibrio, questa formidabile sicurezza di cui dà prova, che spinge gli allevatori a pensare che la razza, introdotta in Occidente alla fine degli anni Settanta, potrebbe progressivamente sostituire il Pastore Tedesco, almeno per alcune missioni.
Non si deve concluderne che questo guardiano nato, sempre sul chi vive, sia un animale turbolento. Al contrario, quando vive tra i suoi, il Pastore di Ciarplanina dà l’immagine tranquilla di un cane grosso e placido, spesso accucciato, un’attitudine che certi confondono, un poco affrettatamente, con la pigrizia.
Pertanto non ci si stupisca: esso veglia sempre e, se si mette ad abbaiare improvvisamente o se si dirige con passo guardingo alla porta, significa che ha sentito la presenza di qualcuno. Non si sposterà mai senza ragione.
Alcuni soggetti, d’altronde, amano dormicchiare durante il giorno, mostrando in questo modo che hanno conservato il ricordo dell’epoca dei loro antenati, quando la notte poteva essere sinonimo di pericolo...
Ma, se lo si distoglie dal suo torpore, il Sarplaninac accetterà molto volentieri di giocare, specialmente con i bambini, verso i quali, tuttavia, si mostrerà sempre attento e non esiterà a farsi complice delle loro risate e delle loro marachelle.
Occorre comunque ricordare un consiglio elementare di prudenza, di fronte a un cane che pesa più di 40 chilogrammi: può malauguratamente gettare a terra un bambino in tenera età, senza mostrare una qualunque espressione di aggressività o di gelosia.
Nativo di una regione montuosa, dotato di una pelliccia particolarmente folta, il Pastore di Ciarplanina è evidentemente un cane molto rustico. Ha la reputazione di poter sopportare delle temperature che vanno da —40 a +40 °C e di essere poco soggetto alle malattie, non essendo mai apparse malattie specifiche della razza.
Questo non avviene per caso, in effetti, visto che numerosi Sarplaninac, per il più grande piacere di quelli che li amano, vivono fino all’età avanzata di venti anni, cosa eccezionale per un cane.
Per quel che riguarda il suo mantenimento, non necessita di alcuna attenzione particolare. Il pelo non fa nodi ed è sufficiente spazzolarlo regolarmente perché mantenga la sua morbidezza e il suo volume. Malgrado la sagoma nettamente al di sopra della media, il Sarplaninab non è molto esigente nemmeno riguardo all’alimentazione.
Abituato a condizioni di vita difficili, questo cane una volta era nutrito con pane e latte, e sa, ancora oggi, accontentarsi di poco. Sebbene sia capace di star tranquillo, il Pastore di Ciarplanina non è comunque felice in appartamento.
Questo grande cane ha bisogno di fare del moto regolarmente: correre, mantenere i suoi muscoli e liberare la sua energia percorrendo vasti spazi sono le condizioni essenziali perché il suo ritmo naturale sia rispettato.
E, persino se vive in un giardino, occorre qualche volta accompagnarlo a passeggio in aperta campagna, dove potrà godere di un terreno che la sua natura reclama.
3. L'ABC del padrone perfetto
* Ecco come deve essere il perfetto padrone per il Pastore di Ciarplanina:
■ Una persona dinamica, sicura di sé, sportiva e amante della natura andrà perfettamente d'accordo con lui.
Il Pastore di Ciarplanina non è un cane di città né un cane di lusso, ha bisogno di un ambiente di campagna o di montagna e di un padrone che come lui ami le passeggiate e la libertà, sia semplice e rustico, con una forte personalità. Allora stabilirà con lui rapporti affettuosi ma leali, basati sull'obbedienza.
■ Il Pastore di Ciarplanina è un ottimo guardiano.
Ma talvolta, si immedesima troppo in questo ruolo e fa paura a molte persone: postini, amici, vicini, parenti di passaggio. Bisogna assolutamente riuscire a governarlo. Un Pastore di Ciarplanina degno di questo nome non deve essere così iroso.
■ Il Pastore di Ciarplanina è indicato più per gli uomini che per le donne.
Risponde più facilmente a una voce maschile, che a una femminile, perché il timbro è più forte. Ma una donna dotata di una certa autorità e di qualche nozione di addestramento non avrà alcun problema. Una persona anziana, tuttavia, non sarà il padrone ideale.
Per soddisfare il bisogno di esercizio di questo atleta, se non ha un grande giardino, sono necessari molti chilometri di corsa accanto alla bicicletta del padrone.
* Ecco le cosa da fare e da evitare con il Pastore di Ciarplanina:
- DA FARE
■ Essere autoritario ma giusto.
■ Dominare il proprio cane e farlo obbedire in tutte le circostanze.
■ Civilizzarlo e socializzarlo.
■ Fargli fare molto movimento.
■ Offrirgli aria pura e libertà.
- DA EVITARE
■ Farlo vivere in città.
■ Non educarlo a dovere.
■ Lasciarlo diventare troppo diffidente.
■ Tenerlo alla catena o in un recinto; vietargli di entrare in casa.
Il Pastore di Ciarplanina è una razza:
■ Molto forte
■ Dotato di denti molto potenti
■ Petto largo e muscoloso
■ Zampe solide
■ Mantello con sottopelo molto abbondante
■ Coda folta
■ Altezza al garrese: 62 cm per i maschi; 58 cm per le femmine
■ Peso ideale: da 35 a 45 kg per i maschi; da 30 a 40 kg per le femmine
■ Durata media della vita: 15 anni
4. Spazio, alimentazione, salute e cure
- Spazio vitale
Non è consigliabile far vivere in città questo cane abituato al freddo e ai grandi spazi. Rinchiuso tra quattro mura, soffocherebbe.
Anche se dispone di un giardino, occorre qualche volta accompagnarlo a passeggio in aperta campagna, dove potrà godere di uno spazio e di un ambiente che gli sono congeniali.
Inoltre il Pastore iugoslavo adora la montagna. Potrebbe essere il compagno ideale per un istruttore di sci, facendo la guardia allo chalet in assenza del suo padrone.
Tuttavia gli piace anche la campagna, con una cascina e un cortile da sorvegliare!
- Alimentazione
Anche se può sembrare strano, una volta il Pastore di Ciarplanina veniva nutrito solo con pane e latte, il che non gli ha impedito di diventare una delle razze più robuste e meglio formate della stirpe canina.
Ma, nonostante si accontenti di poco, gli occorre un pasto che sia equilibrato e adatto a lui. Per un soggetto del peso di 40 kg, saranno necessari da 500 a 600 g di carne al giorno, 300 g di verdure e 300 g di pasta, senza dimenticare i complementi vitaminici.
Più economico è il nutrimento industriale. Infine, la sua ciotola deve sempre essere piena di acqua fresca.
- Salute
Nativo di una regione montuosa, il Pastore di Ciarplanina ha la reputazione di poter sopportare temperature che variano da -40 a +40 °C e di essere poco soggetto alle malattie, non essendo mai apparse malattie specifiche della razza.
Molti soggetti vivono fino all'età di vent'anni, fatto eccezionale per un cane di grossa taglia. Si faccia comunque molta attenzione alla torsione dello stomaco: meglio dividere la razione quotidiana in due pasti.
- Cure
Questo cane non necessita di toelettature particolari. Il pelo non fa nodi ed è sufficiente spazzolarlo regolarmente (2-3 volte alla settimana) perché mantenga la sua morbidezza e il suo volume. Si spazzoli quindi energicamente nel senso del pelo, per eliminare sporco e peli morti.
Si sollevino le orecchie e si spazzoli con delicatezza la parte superiore del padiglione. I nodi resistenti alla spazzola e al pettine metallico possono essere tagliati con le forbici.
- Un colore da sogno...
Il Pastore di Ciarplanina è unicolore. Tutte le sfumature sono autorizzate, dal bianco al marrone scuro, quasi nero. I colori più apprezzati sono il grigio ferro e il grigio scuro. Il mantello pezzato o le macchie bianche non sono permesse.
Presso i cani più scuri sono ammesse alcune macchie bianche sul petto e sulle zampe, ma sono indesiderate, e la tinta di fondo è più accentuata sulle parti superiori della testa, del collo e del tronco.
- Vero/Falso
• Ha buoni rapporti con i suoi simili e lo si può portare in giro senza guinzaglio.
Vero. Ma non bisogna che altri molossi lo provochino, dal momento che non è proprio il tipo che evita la baruffa. Quanto ai piccoli botoli ringhiosi, li ignora con aria
di sufficienza.
• Con un Ciarplanina in casa non si può tenere un gatto.
Falso. I loro rapporti si basano sull'educazione.
• Ha conservato alcuni tratti del Mastino del Tibet suo antenato.
Vero. In lui sonnecchia sempre il grande guerriero dell'Himalaya: bisogna perciò educarlo senza violenza per non provocarne il risveglio.
5. Lo standard della razza
CANE DA PASTORE DI CIARPLANINA
Jugoslovenski Ovcarski Pas-Sarplanina
ORIGINE: Yugoslavia
CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 2 Cani di tipo Pinscher e Schnauzer
Molossoidi e cani bovari svizzeri
Sezione 2° Tipo cane da montagna
ASPETTO GENERALE E CARATTERE
Il Ciarplanina è un cane robusto, ben proporzionato con forte ossatura, di una taglia che è ben al di sopra della media e con un mantello fitto e lungo, piuttosto ruvido che enfatizza l’aspetto compatto. Di costituzione forte, carattere equilibrato, buon temperamento, affidabile, protettivo ma non ringhioso; incorruttibile e devoto al suo padrone.
TAGLIA
Altezza al garrese:
Maschi: 62 cm, Femmine: 58 cm. I maschi sotto i 56 cm e le femmine sotto i 54 cm. non sono da utilizzare nell’allevamento.
Peso:
Maschi: da 35-45 kg; Femmine: da 30-40 kg
PROPORZIONI IMPORTANTI
• La lunghezza del corpo è leggermente superiore all’altezza al garrese; il rapporto è circa 8 : 10 per i maschi, 10: 12 per le femmine.
TESTA: è proporzionata al corpo. La sua lunghezza totale è approssimativamente di 25 cm che corrisponde a circa il 40% dell’altezza al garrese. Il cranio è leggermente più lungo del muso ( rapporto 57 : 43%). Il cranio ha una linea
superiore leggermente convessa;: la canna nasale è diritta. Le linee dei due profili sono convergenti.
REGIONE DEL CRANIO
Cranio: è ampio con una sutura metopica ben marcata. Visto di profilo, come pure di fronte, il cranio dovrebbe sembrare leggermente convesso e un poco arrotondato. Le arcate sopraccigliari sono solo leggermente marcate. L’occipite non è visibile.
Stop: leggero
REGIONE DEL MUSO
Muso: è più corto del cranio, ampio e profondo alla radice; si assottiglia leggermente verso il tartufo. La canna nasale è diritta e ampia. La mascella inferiore, vista di profilo, inizia con un arco e poi procede in linea retta divergendo dal profilo della canna nasale.
Tartufo: ampio e nero
Labbra: moderatamente spesse e tese; il labbro superiore è solo leggermente sovrapposto all’inferiore. Gli angoli delle labbra sono puliti, assolutamente mai rovesciati.
Denti: chiusura a forbice; dentatura completa
Occhi: a forma di mandorla, né larghi né infossati, marrone scuro o chiaro, con sguardo tranquillo ma penetrante che non mostra mai paura. Le palpebre e le muscose visibili dovrebbero essere nere.
Orecchi: sono posizionati sul prolungamento della. linea che va dalla punta del tartufo all’angolo interno dell’occhio o leggermente al di sotto. Sono a forma di V e ricadenti; pendono aderenti alle guance, e sono ricoperte di pelo corto e fitto.
COLLO: il profilo superiore è leggermente convesso o diritto. La linea della gola è diritta. Il collo è di media lunghezza, ma a causa del mantello folto e lungo, sembra più corto di quanto non sia in realtà. Ampio, profondo e muscoloso, si fonde gentilmente nella testa e spalle. Va portato leggermente al di sopra della linea del dorso. La pelle è tesa e senza giogaia. Il pelo è fitto, lungo e ruvido con una frangia marcata alla congiunzione della testa e del collo (nuca); questo collare aumenta particolarmente l’ampiezza e la profondità di questa parte del corpo.
CORPO
Aspetto generale: la linea superiore è orizzontale o leggermente discendente verso la groppa. I cani allevati in montagna possono avere una groppa che è leggermente più alta del garrese, ma non è desiderabile. La lunghezza totale del corpo supera leggermente l’altezza al garrese.
Garrese: moderatamente sviluppato e ampio. La connessione col collo è potente e il passaggio difficilmente avvertibile.
Dorso: diritto e ampio, non troppo lungo.
Rene: è più corto, ampio e muscoloso
Groppa: di media lunghezza, obliqua e ben muscolosa
Torace: profondo, con lo sterno che raggiunge i gomiti; di media lunghezza, con costole leggermente cerchiate. Il petto è ampio e muscoloso. Il perimetro della cassa toracica dovrebbe superare l’altezza al garrese almeno del 20%.
Ventre: è retratto e muscoloso. Il profilo inferiore si rialza gentilmente dal davanti verso il posteriore. I fianchi sono piuttosto corti e con una rientranza pronunciata.
CODA: è lunga e arriva almeno al garretto. La linea superiore della groppa è gradualmente e regolarmente discendente verso la coda. Forte alla radice, si assottiglia alla punta, con frange lungo il lato inferiore. Portata a sciabola con una curva leggera; quando il cane è eccitato, la curva è accentuata e la coda può essere rialzata sopra la linea del dorso.
ARTI
- ANTERIORI
Aspetto generale: gli anteriori sono diritti e ben proporzionati al corpo. I gomiti sono a circa il 55% della totale altezza al garrese. Le parti diverse degli anteriori sono ben proporzionate fra loro e al corpo.
Spalle: sono piuttosto lunghe e ampie, piatte, oblique e formano un angolo di 65° sull’orizzontale.
Omero: è più obliquo della scapola, e forma un angolo sull’orizzontale di 55°. Si unisce all’avambraccio con un angolo di 145°.
Gomito: è largo, non deviato in fuori né in dentro e piazzato solo leggermente discosto dalla cassa toracica.
Avambraccio: è diritto, lungo, con forte ossatura, muscoli ben sviluppati e frange lungo il lato posteriore.
Metacarpi: sono ampi e forti, leggermente inclinati.
PIEDI: sono fermi, di forma ovale con dita ben arcuate e chiuse. Unghie forti e nere. Suole dure ma elastiche, nere.
- POSTERIORI
In generale: visti da dietro gli arti appaiono regolari, leggermente più distanziati fra loro che gli anteriori. Visti di lato appaiono sempre di costruzione regolare, e piuttosto ben angolati.
Coscia: ben muscolosa, arrotondata, obliqua; l’angolo con l’orizzontale è simile a quello della spalla
Ginocchio: ( giuntura tra la coscia e la gamba) leggermente meno angolato di quella fra la scapola e l’omero (circa 125°) Il ginocchio è forte e largo
Gamba: pure obliqua, forte, con muscoli lunghi e frange molto cespugliose
Garretto: ampio, e mostra un angolo piuttosto aperto (circa 130°)
Metatarso: dovrebbe essere meno inclinato del metacarpo. Gli speroni sono rari e andrebbero rimossi.
ANDATURA: il passo è lungo e elastico. L’andatura più usuale è il trotto con falcata alta e moderatamente lunga. Al galoppo il cane sembra un po’ goffo, ma i salti sono lunghi e ricoprono molto terreno.
PELLE: moderatamente spessa, elastica e tesa, su tutto il corpo. Niente giogaia. Tutte le mucose visibili sono nere o pigmentate di scuro.
MANTELLO
PELO: la testa, orecchi e parte anteriore degli arti sono ricoperti di pelo corto. attorno al collo, sulla groppa, sul lato posteriore degli arti e sulla coda il pelo è lungo, quasi piatto e piuttosto ruvido. Sotto il pelo di protezione, l’abbondante sottopelo è corto, fitto e di tessitura fine. Al garrese il pelo dovrebbe misurare fra i 10 e i 12 cm. – non dovrebbe essere più corto di 7 cm.
COLORE: il Ciarplanina è un cane monocolore. Sono accettati tutti i colori, dal bianco al marrone scuro che sembra quasi nero; la sfumatura preferita è un grigio-verdastro (grigio ferro) e il grigio scuro. Non sono permesse macchie e marcature bianche. Cani pigmentati possono mostrare macchioline bianche al petto e dita ma non sono desiderabili. La parte superiore della testa, il collo e il corpo sono di una tonalità più scura che sfuma in un bianco sporco o a un grigio giallastro verso le estremità. Il passaggio deve essere molto graduale e non dare mai l’impressione che ci siano delle macchie o creare addirittura un mantello pezzato.
DIFETTI
- DIFETTI LEGGERI
• Cranio insufficientemente ampio, muso troppo lungo, mascelle troppo pesanti
• Torace che manca in ampiezza e profondità, costole piatte o esageratamente cerchiate
• Leggere deviazioni degli arti dalla corretta posizione
• Mantello un po’ più corto di quello desiderato, purché le frange siano corrette
• Macchiette bianche sul petto e piedi
• Coda leggermente troppo corta
• Piedi di lepre
• Altri piccoli difetti fisici.
- DIFETTI GRAVI
• Muso troppo lungo o appuntito; orecchi inseriti troppo alti o staccati dalla testa (non pendenti abbastanza aderenti alle guance)
• Chiusura a tenaglia
• Dorso debole
• Coda portata con piega laterale
• Costituzione linfatica
• Altri gravi difetti fisici
- DIFETTI DA SQUALIFICA
• Mancanza di premolari
• Forte sproporzione tra la lunghezza del corpo e l’altezza al garrese; insufficiente altezza al garrese.
• Pelo più corto di 7 cm.- macchie bianche estese e tigrature – mucose visibili e occhi non pigmentati
• Qualsiasi segno di degenerazione, mancinismo o vaccinismo, enognatismo o prognatismo, anurismo (cani nati senza coda o con solo un moncone), dorso molto insellato etc.