“Mr. Kong” nasce nel 1970 per una pura intuizione di Joe Markham.
Quindi non è vero che i giochi non sono più quelli di una volta.
Il Kong è conosciuto in molti modi, da gioco di intrattenimento o di attivazione mentale alla semplice pallina da lanciare in giardino.
Kong è un gioco che, se usato a dovere, ha mille potenzialità divertenti e didattiche per il nostro cane.
Ecco come usarlo al meglio, dagli errori più comuni ai problemi con le soluzioni.
1. Com’è fatto, perché piace così tanto al cane e a chi è indicato?
- Com’è fatto
Realizzato in caucciù, in una forma alveolare, ha una cavità all'interno tale da poter essere riempito di cibo.
È estremamente sicuro anche se sottoposto a una continua masticazione e può diventare un ottimo strumento con il quale interpretare momenti ludico-educativi con il cane.
Sul sito www.kongcompany.com, tra l'altro realizzato in modo semplice e intuitivo, trovate tutto quello che vi può servire per conoscerlo ancora meglio, partendo dalle misure in funzione della taglia del vostro cane, per finire alle ricette da realizzare per aumentarne l'interesse dal punto di vista dell'appetibiIità
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- Perché piace così tanto al cane?
Masticare e utilizzare la bocca per il cane rappresentano attività naturali: non a caso, spesso, per noia o per rilassarsi, lo avete visto mordere un legno, una pedana, sedie o tavoli.
Queste ultime attività sono sempre state motivo di conflitto. Con il Kong proponiamo al cane una risposta a una sua necessità, a un suo piacere, soddisfiamo in modo sano per entrambi il desiderio di mordere in un contesto ludico ed educativo, se affrontato con le regole del caso.
È come se, di fronte a un bambino che usa le mani in modo incontrollato verso gli amici, lo portassimo in una palestra a praticare, magari, un'arte marziale, per dare sfogo ai suoi istinti, ma con regole e in situazioni contestualizzate.
Tornando al cane, inoltre, il Kong assolve anche alla piacevole funzione di distributore di menu da ristorante stellato: una vera goduria.
- A chi è indicato?
Il Kong non ha controindicazioni, va bene per cuccioli, cani adulti e anziani di tutte le razze. Bisognerà solo fare una scelta corretta sia sull'impasto del materiale, in base al tipo di morso e di denti del cane, sia sulla taglia corretta in funzione delle dimensioni della bocca. Sul sito appena consigliato trovate tutte le indicazioni del caso.
2. L'obiettivo, le potenzialità e gli aspetti motivazionali per il cane
- Obiettivo del gioco
L'obiettivo del cane è raggiungere i bocconcini-premio contenuti all'interno del Kong che non si rompe in seguito ai morsi e potrebbe rimbalzare in modo irregolare come una pallina impazzita.
Ciò complica volutamente le cose.
L'animale deve capire da solo come raggiungere il cibo, cosa che costituisce di fatto il premio e la soluzione del gioco. In questo modo si uniscono attività che richiedono l'uso delle zampe e della bocca in modo coordinato, facendo cosi un lavoro di attivazione mentale e propriocezione.
- Se impostato bene ha enormi potenzialità
Detta cosi è molto semplice e verrebbe da dire che i video tutorial e le mille indicazioni del caso potrebbero essere scontati e inutili. Ma spesso ci si ferma a un uso limitato che è niente a confronto del potenziale con il quale si ha che fare, se impostato correttamente.
Se avessimo un gioco di società senza le istruzioni lo utilizzeremmo male e in modo estremamente ridotto. La prima cosa che ci verrebbe in mente sarebbe quella di creare associazioni con giochi da noi conosciuti e, di conseguenza, portare avanti le modalità già apprese.
E' la stessa cosa che fa il cane quando si trova di fronte agli oggetti che trova in giardino o in casa. Anche se li cambiate, alla fine tutto si riduce a lanciare, rincorrere inseguendo una preda e invitare a un nuovo inseguimento.
- Tanti aspetti motivazionali per il cane
Come in tutte le attività proposte, di solito sono previste alcune situazioni che il cane deve già conoscere di base, una sorta di requisiti richiesti. Alla fine saremo in grado di proporre al cane un'attività completa e che andrà a interessare aspetti motivazionali differenti dalle solite motivazioni predatoria, possessiva e cinestesica.
Nello specifico, incentiveremo le motivazioni collaborativa, di ricerca, comunicativa e sillegica (da raccoglitore) e andremo a lavorare sugli autocontrolli.
Chiederemo al cane di mettersi “seduto", preparato il Kong lo posizioneremo davanti a lui oppure lo nasconderemo, e quando saremo pronti daremo l'autorizzazione al cane per iniziare la ricerca per poi arrivare al tesoro all'interno del Kong stesso.
Ovvio che le difficoltà cambiano in base al tipo di contenuto, i semplici bocconcini usciranno molto più facilmente di bocconcini uniti a pezzi di pane, con l'aggiunta di eventuali schiume alimentari e, comunque, con vere e proprie ricette sulle quali la fantasia regna sovrana.
3. Inconvenienti e soluzioni
Se il cane...
- Non rimane fermo durante la preparazione dell’esercizio
Il cane conosce ed esegue correttamente le posizioni “seduto” o“terra” rimanendo fermo fino alla nostra autorizzazione?
Costruite a parte questi esercizi, partendo da situazioni semplici quali dare la pappa, e insegnargli ad aspettare la nostra autorizzazione.
- Non riesce a mordere il gioco e si ferma, rinunciando all’attività
Il Kong potrebbe essere di una mescola molto dura e difficile da mordere, oppure potrebbe essere di dimensioni sbagliate rispetto alla bocca del cane.
Spesso la durezza dell'oggetto è differenziata dal colore e risulta essere in funzione dell'età del cane, la taglia varia in base alle dimensioni della bocca.
- Va direttamente sul Kong, lo morde e/0 lo porta in giro
Lavorare sull'appetibilità del premio e disincentivare l'interesse nei confronti del gioco che probabilmente e stato scambiato per una pallina.
Provare a preparare la sequenza iniziale mettendo il cane in posizione di partenza sul “seduto” o “terra” e insegnare ad andare a prendere il premio dopo la nostra autorizzazione, il Kong non deve essere presente.
- Dopo esser arrivato al premio, continua a morderlo e non lo lascia
Il vostro cane conosce il “lascia"? Di conseguenza, affrontate la costruzione di questa fase a parte, facendo un passo indietro.
Così si evita che il cane trasferisca questo problema di base nel quotidiano, ovvero che non vi lascia le cose, nel contesto Kong.
- Non è attento e si distrae
Scegliete sempre location tranquille e conosciute dove il cane si potrà concentrare su di voi. Tenete sempre tempi di lavoro molto corti e fermatevi non appena il cane si sentirà gratificato e avrà ancora voglia di seguirvi con interesse.
4. Il cane deve conoscere i comandi base e cosa bisogna evitare assolutamente
- Il cane deve conoscere i comandi base
Per ottenere tutti questi effetti benefici sul cane, bisogna prestare attenzione fin dai primi approcci, impostando tutto nei dettagli.
Ricordate sempre di proporre difficoltà graduali e mettere sempre il cane nella condizione di poter arrivare alla risoluzione dell'esercizio richiesto.
Lavorando per step, in caso di un livello di difficile risoluzione, potrete tornare al livello inferiore inducendo sempre il cane a trovare piacere e gratificazione. Sarete voi a fornire le competenze al vostro compagno a quattro zampe per riuscire ad affrontare difficoltà sempre più alte.
Dovrà essere impostata una vera e propria attività con chiari segnali che andranno a definire inizio, svolgimento e fine. Nello specifico, si dovranno conoscere i comandi “seduto" o “ terra", "resta" e "lascia" perché l'esercizio vero e proprio avrà anche una fase di preparazione.
Far stare il cane "seduto" o a "terra", mettere il Kong davanti a lui in posizione verticale e a una distanza di 50 cm, posizionare un bocconcino super appetibile a 10 cm dal gioco.
In un secondo tempo dare il "vai" al cane per poter andare a mangiare il super premio. In questa prima fase il Kong sarà in prossimità del bocconcino e non a contatto, così il cane potrà fare conoscenza con l'oggetto nuovo, e concentreremo il focus sul premio.
Nelle fasi successive avvicineremo sempre più il bocconcino al gioco - fino a metterlo sotto al Kong - così il cane, per raggiungerlo, troverà naturale usare il muso.
Potremo alzare il livello di difficoltà inserendo in modo graduale una difficoltà alla volta.
Ogni volta che il cane arriverà al premio richiamiamo il quattro zampe al nostro fianco o davanti a noi in modo da poter, poi, ripartire con una nuova difficoltà.
- Da evitare assolutamente
- Mai usarlo come pallina
Dovrete sempre evitate di usare il Kong come una pallina, perché deve trasmettere tranquillità e non stimolare la motivazione predatoria ed eventuali competizioni.
- Mai avere fretta
La fretta e i lavori fatti senza metodo non pagano mai, di conseguenza, stabilite un programma di lavoro ogni volta e non fermatevi prima che il cane smetta ili averne voglia.
- Non saltare gli step
Evitate di saltare step iniziali che reputate poco importanti, sarebbe come iniziare a fare una torta senza verificare di avere tutti gli ingredienti necessari, vi trovereste a metà nella condizione di dover interrompere e uscire per andare al supermercato, di certo niente di piacevole neanche per voi.
- Non esagerare con le difficoltà
Evitate di proporre situazioni troppo difficili. Il cane ha bisogno di sviluppare le sue competenze in modo graduale se volete che resti attento e ben disposto a collaborare e giocare con voi.
5. Cosa si ottiene se viene utilizzato in modo corretto
Il Kong nasce nel 1970 per una pura intuizione di Joe Markham: il suo cane Fritz aveva una passione smisurata per la masticazione distruttiva.
Un giorno, dopo che il quattro zampe, per l'ennesima volta, aveva mangiato di tutto e stava per passare ai sassi, in un momento di disperazione, Markham lanciò al cane un pezzo di una sospensione di un furgone Volkswagen in caucciù.
La forma definita a "pupazzo di neve", difficile da controllare, molto resistente e indistruttibile, è stata sufficiente per unire cane e gioco come inseparabili compagni.
Folgorato dalla scoperta, Markham iniziò la produzione di quello che da allora in poi è diventato uno degli oggetti più venduti sul mercato ludico per cani, utilizzato sia a livello professionale dagli addestratori che a livello amatoriale.
Utilizzandolo in modo corretto riusciremo a:
1. Inserire un nuovo strumento con il quale accreditarci verso il nostro cane;
2. Inserire una nuova attività da fare rimanendo in casa;
3. Prevenire l'insorgere della noia nell'animale e dei comportamenti distruttivi correlati alla stessa;
4.Favorire l'autocontrollo e la concentrazione del cane;
5. Indurlo a comportarsi nei modi desiderati anziché in quelli indesiderati ;
6. Ridurre il disagio causato da momenti di solitudine;
7. Favorire uno stato di rilassamento e tranquillità derivante dall'attività masticatoria.