Capita spesso, a chi si occupa di cinofilia attivamente, che un genitore chieda informazioni circa la razza o la tipologia di cane più adatta ai bambini.
La domanda ha ragioni sensate e più che comprensibili: evitare futuri problemi di convivenza, ma la risposta non è mai univoca.
Ci sono molti fattori da considerare quando si pensa di prendere un cane per inserirlo in una famiglia che ha uno o più bambini.
Sull’argomento, tra l’altro, imperano da tempo immemore due luoghi comuni contrapposti: “i cani sono i migliori compagni di gioco dei bambini” e “i cani sono pericolosi per i bambini”.
Quando si fanno considerazioni di ordine universale come queste, però, spesso si sbaglia: ciascun cane e ciascun bambino sono individui unici e irripetibili, per cui fare considerazioni di questo tipo non ha alcun senso. In secondo luogo, nella vita raramente tutto è bianco o nero, dominano tante sfumature intermedie.
Nel caso in questione, poi, moltissimo dipende da svariati fattori che è necessario conoscere e capire, per non commettere errori a volte gravi. Infatti, tra i bersagli preferiti dei morsi canini ci sono, al primo posto, proprio i bambini, per ragioni che esamineremo.
Allo stesso tempo, anche se non si parla mai, tra le cause dell’abbandono dei cani ci sono spesso difficoltà di convivenza con i piccoli di casa.
Dunque, per evitare di creare inutili sofferenze a cani e bambini, è necessario riflettere bene sul rapporto tra queste due creature particolari per capire come costruirlo ed esaltarlo. Ne vale la pena, anche perché, ben impostato, questo rapporto può donare davvero tanto ai nostri figli. E anche ai nostri cani.
Spetta a noi adulti occuparcene, perché siamo i soli responsabili degli uni e degli altri. Andiamo allora a esaminare a fondo tutta la questione e scopriamo come sfruttarla al meglio.
1. La razza per i bimbi? Qualcosa che non esiste
La frase l'abbiamo letta tutti almeno una volta, su libri, siti o riviste poco serie: "È la razza ideale per i bambini".
Il primo problema è che capita di leggerla riferita più o meno a tutti i cani. Il secondo è che si tratta di una solenne idiozia nella stragrande maggioranza dei casi.
Chiunque abbia anche solo un minimo di esperienza cinofila seria sa perfettamente che nessuna razza è mai stata selezionata per essere particolarmente predisposta alla felice convivenza con una creatura come il cucciolo umano che, sotto diversi aspetti, è istintiva quanto un cane ma in modo totalmente diverso e, spesso, poco compatibile.
Inoltre, alcune delle specializzazioni storiche più diffuse tra i cani sembrano fatte apposta per entrare in conflitto con i classici comportamenti infantili.
Per esempio, un cane da pastore, per selezione, ha la tendenza a radunare e indirizzare ciò che si muove e lo fa utilizzando anche i denti, gli incisivi in genere, con i quali assesta "pinzate" correttive ai garretti degli animali. I bambini che corrono suscitano quasi sempre la medesima reazione, in questi cani.
I cani da guardia e difesa sono istintivamente portati a reagire ai gesti bruschi e questa tendenza viene spesso esaltata anche tramite l'addestramento specifico. E la gestualità di mani, braccia e gambe dei bambini piccoli ricorda da vicino quella degli specialisti che li addestrano.
I cani da presa, come i popolari Amstaff e simili, non sono propensi a lasciare un oggetto che ritengono "proprio" ma i bimbi sono spesso attratti dai loro giocattoli. Infine, tutti i cani, inclusi i più piccoli, hanno comportamenti istintivi che configgono con quelli dei bambini, se entrambi non vengono istruiti in proposito.
Dunque, la famosa razza "ideale per i bambini" semplicemente non esiste. Esiste invece la possibilità di scegliere il cane più adatto alla personalità dei nostri piccoli e di educare entrambi al reciproco rispetto e alla comprensione: è questo il segreto per l'armonia!
Quali sono più indicati? Alcuni cani da compagnia e, spesso ancora meglio, alcuni da caccia! Le razze da compagnia sono oltre una ventina e tra queste possiamo trovare alcuni cani che vengono selezionati da tempo esclusivamente per starci accanto, senza particolari esigenze di attività, salvo ovviamente passeggiate, giochi e qualche corsa in libertà.
Alcune tra questo, però, hanno caratteri non facilissimi oppure sono assai delicate, pensiamo per esempio al minuscolo Chihuahua che esprime entrambe le condizioni. Altre ancora hanno intelligenza spiccata e vivacità notevole, i Barboni su tutti.
Poi ci sono piccoli Molossoidi, come il Carlino o il Pechinese, con carattere tranquillo ma respirazione difficoltosa sotto sforzo, quindi giocare non gli viene tanto semplice.
Probabilmente, i cani più indicati per chi ha bambini sono altri: quelli da caccia, nello specifico da ferma (Setter, per esempio), da riporto (Golden in particolare) e i segugi. Perché?
Facile: sono stati selezionati da sempre soprattutto sulla base di una qualità determinante, nel caso specifico. Si tratta della docilità, che impedisce loro di entrare facilmente in conflitto con gli esseri umani, bambini inclusi.
Naturalmente è necessario individuare i soggetti maggiormente socializzati ed equilibrati. In tal caso, i rischi di reazioni aggressive saranno davvero ridotti al minimo, ma rimane essenziale educare il bambino al rispetto del cane.
2. Che tipo di cane? L’unico modo per scegliere è informarsi
Un'altra scelta cruciale, una volta deciso di far entrare un cane nella vita della nostra famiglia con prole, è "quale" prendere.
Quasi tutti i cani di razza sono stati "plasmati" a livello di struttura e di comportamento per svolgere uno o più compiti, complessi e a volte anche pericolosi.
Abbiamo cani da pastore, da guardia del bestiame, da guardia e difesa dell'uomo e della proprietà.
E poi tantissimi cani da caccia, a loro volta suddivisi secondo il tipo di lavoro, cani da traino, cani da corsa (cioè da caccia a vista) e i cani da compagnia, pochi in realtà.
Molti tra questi specialisti sono anche versatili, nel senso che sanno svolgere lavori differenti e sono inclini a farlo. Un esempio per tutti: il popolarissimo Pastore Tedesco è cane da guardia, cane da difesa, cane da utilità (soccorso) e, ma in fondo alla lista, anche cane da famiglia ma non da compagnia.
Orientarsi nel modo migliore non è facile, se non ci si informa con molto scrupolo sulle doti di selezione e caratteriali del cane che ci interessa, per capire se possa essere o meno la scelta giusta per il nostro stile di vita, per il carattere dei nostri bimbi, per il tempo a disposizione e per la voglia di dedicargliene quanto serve a farlo vivere serenamente.
Indipendentemente dalla razza o dall'incrocio del cane che abbiamo scelto, e anche indipendentemente dalla sua età, ci sono alcune cose fondamentali da sapere e da mettere in pratica per avviare al meglio il rapporto tra bambini e cani.
La prima è spiegare con la massima chiarezza ai primi che il cane non è un giocattolo e neanche un "servo" ma un essere vivente intelligente, sensibile, spesso vivace, a volte testardo, capace di donare moltissimo in termini di affetto e compagnia ma bisognoso di ricevere altrettanto. In una parola sola, insegnare ai piccoli di casa il rispetto per il loro nuovo amico.
In realtà, se noi adulti diamo il corretto esempio, quasi sempre i nostri figli apprendono nel modo migliore come interagire con un cane. Ecco perché è sempre una pessima idea prenderne uno perché i bambini lo vogliono ma agli adulti di casa l'idea non piace: l'esempio che daremmo sopportando con fatica la presenza del cane sarebbe il peggior inizio per il rapporto tra lui e i piccoli.
Altra cosa importante è coinvolgere i bambini nella cura del cane, dalla pappa alla spazzolatura, e nelle attività più divertenti e giocose con lui, perché così facendo anche loro diventeranno molto importanti per il quattrozampe, inducendo anche in lui il giusto rispetto e promuovendo lo sviluppo di un legame affettivo forte, che è sempre il miglior antidoto a qualsiasi conflitto.
3. Un cucciolo? Non sempre è la scelta ideale
Potrà sembrare strano, perché entrambi suscitano istintiva tenerezza in noi e vederli insieme è un'immagine di idilliaca perfezione, ma non sempre un cucciolo è la scelta ideale per chi ha un bambino o più.
Le ragioni sono diverse e la prima è che i cuccioli, all'età corretta per l'inserimento in famiglia che è due mesi esatti (non prima, anche per legge oltre che per ragioni etologiche), sono molto delicati e i bimbi, invece, quasi sempre assai "materiali".
Se il cucciolo viene manipolato in modo brusco e doloroso, involontariamente ma il risultato non cambia, imparerà a temere le attenzioni del bambino e, crescendo, cercherà di respingerle.
Essendo un cane, lo farà come la sua specie usa fare, prima con posture di minaccia e ringhi e poi, se non basta, potrebbe anche reagire con i denti. In genere si tratta di morsi lievi, di avvertimento, che tra cani non causano danni, ma la pelle umana è molto meno resistente e non ha la pelliccia a proteggerla.
Ecco perché conviene meditare sulla questione "cucciolo" e prenderlo soltanto se siamo sicuri che il piccolo o i piccoli di casa siano seriamente intenzionati a rispettarlo.
Una questione di età. Prima degli 8 anni no, in genere! I problemi legati alla gestualità e ai modi bruschi dei bambini, comportamenti in grado di innescare reazioni in molti cani, soprattutto se non abituati per tempo, sono legati soprattutto all’età.
I bimbi molto piccoli sono ancora in una fase di scarso controllo del corpo, arti e deambulazione, per motivi ovvi. Inoltre, vi è anche un aspetto importante legato alla maturazione sociale dei nostri figli.
Prima degli 8-9 anni, i bambini non sono ancora in grado di provare l’empatia necessaria a comprendere con una certa profondità le esigenze “dell’altro”, chiunque esso sia, quindi non considerano con la dovuta attenzione le conseguenze delle loro azioni sugli altri esseri viventi né riescono a percepirne seriamente il disagio o i bisogni, anche se non sono certo ottusi, sono solo immaturi. Dunque, come regola generale conviene attendere l’età giusta.
Un soggetto adulto? Più robusto e già "formato", può essere la scelta giusta! Al contrario del cucciolo, il cane adulto è molto meno delicato e, se equilibrato e docile, anche molto più tollerante. Inoltre, di un adulto è spesso possibile avere un quadro caratteriale abbastanza chiaro, mentre un cucciolo è in divenire e potrebbe sorprenderci negativamente, crescendo, per mille ragioni.
Dove andare a cercare il nostro adulto? Purtroppo i canili italiani “scoppiano” letteralmente e, strutture lager a parte, i volontari dei rifugi dove i cani sono accuditi con amore sono le persone giuste con cui parlare, a lungo, per individuare il soggetto adatto tra gli adulti presenti.
Difficile davvero non trovare il cane potenzialmente ideale, anche di razza, perché nei canili ce ne sono eccome. Poi ci sono allevatori disposti a cedere a prezzi bassi o a regalare soggetti maturi, tranquilli, che non vengono più utilizzati per la riproduzione o per le esposizioni. Anche in questo caso, le informazioni caratteriali sono facili da raccogliere.
4. Valorizzare l’armonia. E' sempre la scelta che paga di più
Quando un bambino e un cane diventano amici, è qualcosa di magico.
Se il rapporto è stato costruito correttamente, come abbiamo spiegato, il legame che si crea tra queste due creature tanto diverse, ma tanto simili sotto alcuni aspetti, è di quelli che influenzano la vita in modo estremamente positivo.
Per un bimbo, crescere con un cane è il modo migliore per imparare il rispetto degli altri, di chi è "diverso da sé", che è il presupposto per lo sviluppo di una personalità equilibrata e di un adulto capace di vivere bene in mezzo agli altri perché sa accettarne le peculiarità.
In più, occuparsi di un cane, sforzarsi di capirlo e di conoscerne desideri, timori, qualità e difetti, spinge il bambino verso l'empatia e la compassione, che sono due qualità presenti soltanto nei migliori tra gli esseri umani.
E c'è anche un fattore fisiologico molto importante: la scienza ha dimostrato che i bambini che vivono a stretto contatto con cani e anche gatti tendono a sviluppare un sistema immunitario più efficace e robusto, quindi si ammalano meno e sono meno portati allo sviluppo di forme allergiche.
Ultimo ma non meno importante: i bambini che hanno la fortuna di avere un cane che li ama.... sono più felici.
Un’idea vincente: coinvolgere il bambino nell’educazione! Un modo assai efficace per valorizzare l’armonia tra cane e bambino è coinvolgere quest’ultimo nel percorso educativo del cane, passaggio indispensabile per qualsiasi famiglia che voglia avere un amico affidabile. Iscriversi a un corso di educazione di base e portare con noi i figli è una scelta vincente per due ragioni almeno.
La prima è che anche i piccoli di casa apprendono correttamente come farsi ascoltare dal cane e come gestirlo serenamente, uniformandosi al linguaggio degli adulti e rendendo cosi chiarissime le cose per il cane, cosa estremamente importante perché questi nostri amici amano moltissimo la coerenza mentre l’incertezza li rende insicuri.
La seconda è che in questo modo il cane sarà portato a considerare anche i bambini come punti di riferimento per le sue scelte, evitando così di prevaricarli rispetto agli adulti e, per questo, rispettandoli maggiormente.
Una terza ragione? L’educazione di base su scala famigliare è molto divertente e permette a tutti di scoprire la grande intelligenza e generosità dei cani, per innamorarsi di loro definitivamente.
5. Le regolo d'oro sono poche ma fondamentali
A livello pratico, non sono poi molte le cose che un bambino deve sapere per vivere bene con un cane, ma sono molto importanti.
Vediamole insieme e teniamole a mente.
- Cibo e giocattoli del cane sono del cane.
Tra i motivi classici di conflitto ci sono sempre i tentativi del bambino di disturbare il pasto del cane e di sottrargli i giocattoli. Bisogna spiegare con la massima chiarezza che sono comportamenti da evitare, sempre.
- Manipolazioni corrette e non violente.
Se il bambino è un po' "materiale", gli va spiegato che il cane sente dolore e prova paura. Importante anche mostrargli bene come si accarezza un cane correttamente.
- Non svegliare il can che dorme...
Svegliare il cane di soprassalto toccandolo è un ottimo sistema per rischiare un morso. Il sonno dei cani va rispettato e la sveglia giusta è chiamarli per nome, con calma.
- Niente giochi di "lotta".
Nelle lotte giocose spesso i cani usano i denti, senza cattiveria è vero ma per la nostra pelle delicata un morso, per quanto leggero, è sempre doloroso.
- Correre davanti al cane no.
L'istinto predatorio o da "pastore" emerge facilmente di fronte a un soggetto che corre, quindi evitiamo.