Chi ha la fortuna di possedere un giardino, privato o condominiale, e di poterci lasciare uscire il gatto deve fare i conti con l’incubo che un giorno possa non rientrare.
È purtroppo inevitabile, a meno che non si impedisca a micio di mettere naso e coda fuori di casa.
Cerchiamo allora di capire per quale motivo un gatto possa allontanarsi in modo definitivo da casa, vuoi per sua volontà oppure a causa di una incidente.
Ecco tutti i segreti per non farlo scappare!
1. Il padrone del castello
Perché un gatto che sta bene con i suoi padroni potrebbe non tornare più?
I motivi possono essere molti e non sempre dipendenti dalla volontà dell’animale.
Il gatto è curioso per sua natura, di conseguenza può mettersi nei guai, allontanarsi troppo oppure seguire “piste odorose” che lo portano a scegliere altri ambienti in cui adattarsi.
Noi possiamo mettere in atto qualche accorgimento per fare si che tutto ciò non accada perché, diciamolo, non veder tornare a casa Micio, non poter sapere dove si trova e se sta bene, é il peggior incubo di qualsiasi vero amante dei gatti.
Innanzitutto é bene sapere che ogni gatto ha un suo territorio, un vero e proprio feudo che controlla e delimita con segnali odorosi: non solo l'urina ma anche le tracce che lascia strusciando le guance contro angoli e spigoli.
Questa “proprietà", che nel caso dei gatti domestici corrisponde inevitabilmente al nostro appartamento e al nostro giardino, é da considerarsi out per i gatti (e in generale per tutti gli esseri viventi) che non fanno parte del gruppo familiare.
La trasgressione improvvisa o continua di questa regola può portare un gatto, specie non sterilizzato, a decidere di lasciare il suo territorio.
Ecco, dunque, che se portiamo a casa un gatto, o un cane, con il quale il micio di casa non riesce proprio ad andare d'accordo trovando una pacifica convivenza, questo possa decidere di lasciare il feudo al nuovo arrivato e andarsene.
Lo stesso dicasi se il territorio viene “inquinato" da qualche elemento fortemente disturbante come rumori e odori che magari non riusciamo a percepire come il ronzio di un apparato elettrico o i residui di qualche solvente usato di continuo.
2. La curiosità del gatto
Un gatto può tuttavia decidere di allontanarsi per altri motivi, indipendenti dal mantenimento e controllo del territorio.
Trattandosi di un cacciatore di grande abilità il gatto è infatti un animale curioso, dedito alla scoperta e alla perlustrazione.
È quindi facile che seguendo una pista odorosa interessante o saltando di tetto in tetto e di cortile in cortile possa arrivare a trovare una situazione più congeniale rispetto a casa nostra nella quale stabilirsi definitivamente oppure per lunghi periodi.
Se accade non dobbiamo offenderci: un buon metodo per riportare micio a casa, se scopriamo dove è andato a stabilirsi, è quello di farsi vedere e di riportarlo a casa tutte le volte che "scappa" nel nuovo ambiente per fargli capire che può tornare quando vuole.
Tale atteggiamento del nostro micio, però, potrebbe essere solo un capriccio momentaneo: chiunque ha un gatto sa bene quanto si innamorino improvvisamente di un luogo per dormire per poi abbandonarlo improvvisamente a favore di un altro.
Attenzione ai traslochi!
Quando vediamo che nelle vicinanze c’è un trasloco con via vai di camion e auto che caricano, cerchiamo di tenere il micio in casa poiché avviene sovente che saltino nei cassoni e poi scappino fuori a zampe levate appena arrivati nella nuova destinazione del vicino!
3. Perché è fuggito?
Se il gatto si è allontanato di sua spontanea volontà scegliendosi magari un’altra famiglia dove stare dobbiamo innanzitutto cercare di capire perché sia "scappato".
Come abbiamo già detto potrebbe trattarsi di qualcosa che lo disturba in casa nostra oppure semplicemente un miglior trattamento nella nuova casa.
Quando arriva un gatto all'improvviso di solito ci prende cura di lui in modo assiduo nutrendolo e coccolandolo di continuo, due aspetti che possono indurre l’animale a decidere di trasferirsi, magari solo temporaneamente, nel nuovo ambiente.
Non spaventiamoci: è assai comune che, se non viene rinchiuso dai nuovi proprietari, tornerà da noi. L’importante è non forzarlo e cercare di essere collaborativi con la sua seconda famiglia che deve comprendere che se il gatto dovesse decidere di tornare da noi non andrà trattenuto.
Chi ha un gatto libero di uscire è bene che faccia i conti con questo aspetto assai comune.
Ovviamente esistono diversi modi per fare in modo che chi lo trovi possa mettersi in contatto con noi e avvertirci del suo arrivo: il primo è il classico collare con tanto di medaglietta con inciso il nome del micio e il nostro numero di telefono.
Importante scegliere un collare "di sicurezza” ovvero uno di quei collari che se si impigliano in un ramo o in qualsiasi altro oggetto che potrebbe "strozzare" il micio si aprono e lo lasciano libero.
Un altro metodo, molto più moderno è quello di usare un collare gps che ci permette di avere sempre sott’occhio la sua posizione e ritrovarlo sempre e comunque.
4. Cosa fare se il gatto non torna a casa...
Se non si riesce a capire dove sia finito il gatto possiamo sperare che sia stato adottato da qualche famiglia del vicinato che magari lo sta viziando con leccornie e coccole.
Per questo motivo è bene mettere subito volantini in tutto il quartiere (sempre senza promettere ricompense per non attrarre furbetti) e applicare una medaglietta incisa con il nostro telefono al collarino antipulci (non scrivete dentro il numero col pennarello perché scolora).
È bene anche ricordare che, se un gatto non torna a casa, non è detto che sia scappato ma potrebbe essere rimasto intrappolato da qualche parte.
Come detto i gatti sono animali curiosi che per cacciare un topino o una lucertola possono infilarsi ovunque: in un box, in una cantina, in un camion di traslocatori e restarci intrappolati contro il loro volere.
Anche in questo caso è quanto mai necessario che sul collarino sia applicata la famosa targhetta con inciso il nostro recapito.
Fuga d'amore? Può accadere che un gatto o una gatta, non sterilizzati, si allontanino in cerca di avventure amorose. In questo caso dobbiamo prepararci al peggio perché di solito, ammesso che tornino, potrebbero rientrare piuttosto malconci dopo aver ingaggiato qualche lotta tra maschi oppure con una bella pancia piena di micetti.
In questo caso sarebbe consigliato attrezzarsi con un giardino con muri alti oltre i due metri e mezzo e senza appigli lungo il perimetro: un gatto in amore può compiere vere e proprie acrobazie per trovare la femmina in calore.
Anche in questo caso non dobbiamo pensare che il gatto sia “scappato" ma solo che sta facendo il suo “lavoro” senza ripudiare l’affetto della famiglia umana.
5. Consigli utili
Cosa fare e cosa non fare!
Chi lascia il gatto libero di uscire e oltrepassare i confini della sua proprietà deve seguire alcune regole:
SI - Occorre assicurarsi che il gatto sia completamente coperto dal piano vaccinale poiché il contatto con altri gatti aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre malattie infettive.
SI - Importantissimo che abbia attaccato al collarino, uno di quelli che si aprono nel caso in cui il micio rimanesse impigliato in qualcosa e rischiasse di strozzarsi o rimanere soffocato, una targhetta in metallo con inciso il nostro numero di telefono.
NO - Non scrivete con un pennarello il numero all’interno del collarino perché potrebbe scolorire o non essere visibile a chi lo trovasse.
SI - Ottimo il microchip che consente a qualsiasi veterinario di scaricare velocemente tutti i dati, compreso il recapito del proprietario.
NO - Sconsigliati i cilindretti con dentro il cartiglio in carta su cui scrivere i dati poiché si smarriscono.
SI - Se non vogliamo che il gatto si allontani dal giardino dobbiamo per forza cintarlo con muri lisci alti più di due metri e mezzo: un gatto può saltare oltre cinque volte la sua altezza al garrese anche balzando su muri verticali. Quindi nessun gabbiotto, scatola o altro sulla parete di cinta e nemmeno a ragionevole vicinanza.
NO - Niente filo spinato o cocci di bottiglia in cima al muro che lo ferirebbero.
SI - Sicuramente un buon dissuasore sarà una tettoia che sporge di almeno 80 cm verso l’interno del muro.