Anche se non conduce più le mandrie di renne nelle tundre di Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia, il Lapphund non è rimasto disoccupato…
Sorveglia i villaggi lapponi, assiste gli agricoltori, insegue la selvaggina, fa la guardia o è semplicemente un cane da compagnia.
Di natura calma e determinata, il Lapphund è un eccellente compagno di tutti i giorni, che saprà regalare molta gioia a chi lo possiede.
Anche se sopporta abbastanza bene la solitudine, per essere felice necessita di tre cose: una famiglia, tanto amore e aria pura.
PROFILO DI LAPPHUND
GRUPPO: quinto.
ALTEZZA AL GARRESE: da 40 a 50cm circa.
PESO: da 15 a 20 kg.
MANTELLO E COLORE: di preferenza bruno unicolore o nero.
DIFFUSIONE: non è diffuso in Italia.
DURATA MEDIA DELLA VITA: da dodici a quattordici anni.
CARATTERE: amichevole, vivace, attento.
RAPPORTI CON I BAMBINI: molto buoni.
RAPPORTI CON GLI ALTRI CANI: buoni.
ATTITUDINI: cane da lavoro; cane da compagnia.
SPAZIO VITALE: casa con giardino.
ALIMENTAZIONE: dal 350 a 400 g di alimento completo al giorno.
TOELETTATURA: spazzolature, soprattutto nel periodo della muta.
1. ORIGINE E STORIA
Per molti, cane nordico equivale a cane da slitta. È vero che gli abitanti delle regioni polari hanno talvolta a loro disposizione come animale domestico soltanto il cane ed è dunque naturale che quest’ultimo venga utilizzato per trainare le slitte. Ma non si dovrebbe generalizzare.
Se la scoperta dell’oro in Alaska e l’esplorazione dei poli, alla fine del XIX secolo, hanno concorso a rendere popolare questo lavoro, riservato evidentemente ai cani nordici, ciò non impedisce che questi ultimi siano d’altronde spesso utilizzati per compiti più consueti per la specie canina: la guardia, la guida degli animali, la caccia.
In Scandinavia i primi abitanti, i Lapponi, apparvero circa dodicimila anni fa, al termine dell’era glaciale. Per secoli queste popolazioni essenzialmente nomadi hanno vissuto grazie all’allevamento delle renne, che utilizzavano anche come animali da traino e da soma, ruolo in cui erano decisamente superiori ai cani.
Si capisce dunque come ai cani dei Lapponi sia stata affidata principalmente la guardia delle renne, animali semidomestici, soprattutto nei confronti dei lupi, degli orsi e degli altri loro predatori. Il cane lappone è molto antico. Secondo numerosi specialisti si tratta anzi di uno dei tipi di cane più antichi al mondo: l’antenato di tutti gli Spitz, compresi gli Spitz europei.
È stato infatti ritrovato nella Penisola di Varanger, situata all’estremo nord della Norvegia, lo scheletro di un cane, risalente a settemila anni fa, che presenta tutte le caratteristiche del Lapphund. Si può dunque considerare questo cane come l’anello essenziale nella catena genealogica della specie canina, una specie che ha come origine il lupo polare, caratterizzato dalla sua coda arrotolata.
Dal Lapphund discendono verosimilmente i cani di tipo Spitz, sia gli scandinavi sia gli europei (un tempo detti Loulou), originari delle coste del Baltico, che hanno dato origine agli Schipperke, ai Pinscher e agli Schnauzer.
La coda di questi ultimi cani rivela d’altronde la loro origine: se non viene tagliata, appare arrotolata, come quella dei loro antenati Spitz. E pare possibile che anche numerose razze di cani da pastore abbiano un po’ di sangue Spitz nelle loro vene.
Il cane dei Lapponi è dunque un antenato di molte razze moderne e, tale titolo, merita di apparire in ogni studio sui cani che aspiri a essere esauriente. Ciò nonostante non si può dire che il Lapphund, il cui nome esatto è Lapplandska spetz (vale a dire Cane Svedese della Lapponia) abbia suscitato l’entusiasmo dei cinofili.
Figurava già, però, nell’opera del veterinario Heuillet "Tous les chiens", apparsa nel 1934; nello stesso periodo gli specialisti svedesi si sono preoccupati della sua sorte e ciò ha permesso il suo riconoscimento ufficiale da parte della Federazione cinologica internazionale nel 1944.
Dobbiamo ricordare che la regione lappone si estende nella parte settentrionale della Norvegia, della Svezia, della Finlandia e arriva fino all’ex Unione Sovietica. I cinofili svedesi e finlandesi sono stati comunque i più attivi ed è comprensibile che proprio in questi due paesi sia stato dato al cane lappone lo statuto della razza.
Questo è il motivo per cui esiste anche il Lapinkoira, o Cane Finnico della Lapponia, che corrisponde, salvo qualche dettaglio, al Lapphund. Oggigiorno il Lapphund non si trova più presso i Lapponi, e lo si vede molto poco nelle esposizioni svedesi. Il Lapphund potrebbe dunque prendere parte alle esposizioni canine nella categoria ‘cani rarissimi’!
2. COMPORTAMENTO
Questo cane dai tratti antichissimi e dalla struttura del tipico spitz, possiede un temperamento nel contempo molto amichevole verso l'uomo ed estremamente rustico e intraprendente.
Grazie alla sua diffusione al di là del circolo polare artico, il Lapphund possiede una grande resistenza al freddo e alla fatica. Da millenni conduce mandrie di renne che possono contare fino a tremila capi, con cui deve dare prova di vigilanza, di robustezza e di una resistenza fuori dal comune.
Comunque il valoroso Lapphund non è soltanto destinato alla sorveglianza delle renne, ma assiste tutti i lavori degli uomini e aiuta in svariati modi gli agricoltori svedesi. Il Lapphund ha un sonno molto leggero: durante la notte veglia sui villaggi lapponi e sugli accampamenti estivi. Viene usato anche nella caccia.
Alcuni cani nordici da guardia e da pastore dimostrano anche di possedere grandi qualità nella caccia a vari tipi di selvaggina, e il Lapphund ne è un buon esempio.
Le prede non sono rare poiché queste regioni di tundra ospitano un numero elevato di mammiferi e di uccelli abbastanza resistenti per sopportare il clima rigido: ratti, topi, lemming, lepri dell'Artico, uccelli migratori. Le oche delle nevi, che in primavera migrano in queste zone per nutrirsi dei germogli delle piante, costituiscono per lui una preda privilegiata.
Ma il principale ruolo del Lapphund oggi, è quello di cane da compagnia. Molto affettuoso, fedele, obbediente, legato a tutta la famiglia, è molto dolce e tenero, a dispetto di una passata esistenza molto rude.
Come tutte le razze nordiche, questo cane ha subìto una selezione naturale impietosa e non è stato certo trattato con riguardo dai suoi padroni di un tempo. Solo gli esemplari più vigorosi potevano sopravvivere alle temperature glaciali e alle severe condizioni di lavoro cui erano sottoposti.
Antico e raro, il Lapphund non è caratterizzato da nessuna eccentricità dal punto di vista fisico. Di taglia media (da 40 a 50 cm al garrese), è uno Spitz tipico per le sue orecchie e il suo muso appuntito, la coda arrotolata sul dorso, la costituzione compatta, la solida ossatura e il pelo molto folto.
Per svolgere il suo compito tradizionale, vale a dire la guardia delle renne in transumanza (fino a tremila capi di bestiame), deve mostrarsi estremamente attivo e resistente. È necessario poi che sia davvero rustico, dato che vive oltre il circolo polare artico.
È dotato di un innegabile coraggio, necessario per dissuadere i grandi predatori (orsi e lupi) dall’attaccare le mandrie, ed eventualmente affrontarli. Particolarmente attento, sempre all’erta, è l’abituale guardiano degli accampamenti estivi e dei villaggi lapponi.
Talvolta viene adottato dagli agricoltori svedesi. Alcuni cani nordici da guardia e da pastore sono adatti anche a seguire le tracce della selvaggina. I Lapponi non hanno altro aiuto che il Lapphund, ed è dunque probabile che questo cane serva talvolta anche nella caccia.
Come cane da compagnia il Lapphund è affettuoso, attaccato a tutta la famiglia, gentile con i bambini. È adatto alla guardia della casa e del giardino, e non morde. Sa essere disciplinato e obbediente, salvo se il suo padrone manca di fermezza: in questo caso il suo lato indipendente prende il sopravvento.
Contrariamente a quanto si legge talvolta, l’adattamento del Lapphund nelle nostre regioni non dovrebbe essere difficile. Il suo pelo lungo e abbondante è completato da un sottopelo denso che lo protegge dai rigori delfinverno, ma che non per questo gli rende insopportabile l’afa estiva.
Qualche appassionato potrà dunque permettere a questo ‘personaggio’ fondamentale della storia canina di farsi ammirare anche alle nostre latitudini.
3. SPAZIO VITALE, ALIMENTAZIONE, SALUTE, CURE, PREGI E DIFETTI
• SPAZIO VITALE
Abituato a percorrere grandi distanze attraverso le distese di lande coperte di alberi nani, licheni e muschio, il Lapphund ama gli orizzonti infiniti e farebbe fatica ad abituarsi a un'esistenza reclusa.
Più che negli altri cani, le sue origini da pastore si fanno ancora sentire profondamente. Il Lapphund adora le corse all'aperto e non si abitua facilmente al guinzaglio.
Una volta tornato a casa dorme volentieri in una cuccia, a condizione che questa sia ben riparata e che l'interno sia perfettamente asciutto, con una coperta confortevole che ricopra il pavimento.
Deve imparare a entrarvi sin da cucciolo e, se gli si permette di dormire in casa una notte, è molto probabile che in seguito faccia i capricci per poter continuare a dormire in casa (cosa che potrebbe ragionevolmente essergli concessa).
Molto tranquillo, il Lapphund non rovina il giardino e non commette disastri in casa, neppure da giovane. Privo di ansietà e di stress, sopporta abbastanza bene la solitudine, ma non per troppo tempo.
Non deve assolutamente essere lasciato solo a casa durante le vacanze. Grazie alla sua piccola taglia, può essere portato dappertutto, ma i luoghi che preferisce sono quelli in montagna, d'inverno.
• ALIMENTAZIONE
Il Lapphund ha un grande appetito, ma si adatta a ogni tipo di cibo. Sportivo, infaticabile, deve ricevere un'alimentazione adatta alle sue attività.
Si prevedano 300 g di carne tagliata a piccoli pezzi e servita cruda, 150 g di riso ben cotto e risciacquato oppure cereali o pasta e 150 g di verdura (carote, fagiolini verdi, insalata), senza omettere i complementi minerali e vitaminici.
Due volte alla settimana si può sostituire la carne con del pesce cotto.
Il Lapphund, che è stato per molto tempo nutrito con gli avanzi, accetta con gioia il cibo industriale, sia quello secco sia quello umido.
• SALUTE
Il Lapphund gode di ottima salute e forma fisica, ma quando invecchia, se conduce una vita troppo se dentaria, può diventare obeso, come i suoi cugini spitz.
Prima di farlo diventare troppo grasso è bene metterlo a dieta, riducendo le porzioni di carne e di riso e aumentando quelle di verdure.
• CURE
Il magnifico mantello del Lapphund merita di essere curato con diligenza. Per toelettarlo si appoggi il cane su un tavolo e lo si spazzoli energicamente nel senso del pelo per eliminare sporcizia e peli morti: dalla testa verso la coda e dal centro della schiena verso i fianchi.
Se si sentono con le mani dei nodi resistenti, che non si eliminano con il pettine metallico, è bene tagliarli con le forbici nel senso del pelo.
Se invece il cane è sporco dopo una passeggiata sotto la pioggia, è opportuno non lasciarlo asciugare da solo, poiché l'acqua delle pozzanghere in genere è molto sporca.
In quel caso è sempre meglio passare sulle zampe una spugna e pulire il resto del corpo con dell'acqua tiepida, quindi, al termine dell'operazione, lo si potrà asciugare con una salvietta.
• PREGI E DIFETTI
- PREGI
■ Perseverante
■ Intelligente
■ Coraggioso
■ Calmo
■ Amichevole
■ Vigile
■ Attento
■ Vivace
- DIFETTI
Non ne ha.
4. L'ABC DEL PADRONE PERFETTO, DA FARE E DA EVITARE, DA SAPERE E VERO/FALSO
L'ABC DEL PADRONE PERFETTO
■ Per vivere accanto a un Lapphund bisogna desiderarlo veramente. Nel nostro paese è praticamente sconosciuto e solo in Svizzera è possibile trovare una cucciolata di questa razza.
Il padrone di questo cane dovrà quindi essere molto determinato se decide di scegliere proprio lui.
■ Devoto, lavoratore e obbediente, il Lapphund ha tuttavia bisogno di essere allevato con autorevolezza ed estrema coerenza, altrimenti tende ad approfittarne. Bisogna insegnargli le regole di base della buona educazione canina, nonché a rispettare gli altri animali di casa e a contenere i suoi istinti di cacciatore.
■ Grazie ai secoli trascorsi a condurre in transumanza le mandrie di renne attraverso l'immensità della tundra, il Lapphund è un grande amante della libertà.
Deve disporre di uno spazio sufficientemente grande e correre molto. È indispensabile che risponda perfettamente al richiamo se non lo si vuole perdere: quanto alle recinzioni del giardino, devono essere invalicabili, elettrificate se occorre, perché la voglia di correre libero attraverso i campi lo pervaderà per tutta la sua vita, soprattutto se il suo padrone è fuori durante la giornata.
DA FARE E DA EVITARE
- DA FARE
■ Allevarlo in un ambiente agreste, vicino alla natura.
■ Farlo correre a volontà in campagna almeno durante il weekend.
■ Insegnargli la buona educazione.
■ Aver cura del suo mantello.
■ Permettergli di condividere la vita di famiglia.
- DA EVITARE
■ Farlo vivere in città.
■ Tenerlo legato o chiuso in un recinto.
■ Picchiarlo.
■ Trascurare la sua educazione.
DA SAPERE
■ È meglio offrirgli un giardino
■ Preferisce vivere in campagna
■ Ama i grandi spazi aperti
■ Ha un'ottima saluti
■ È molto resistente alla fatica
■ Mantenimento regolare
■ Si trova solo in Svizzera e in Scandinavia
VERO/FALSO
■ Per alcuni il Lapphund svedese e il Lapinkoira sono esattamente lo stesso cane.
Vero. Tuttavia ciascuno ha il proprio standard.
■ Il Lapphund discenderebbe dal cane delle torbiere.
Vero. È probabilmente un discendente diretto del primo cane conosciuto, chiamato appunto cane delle torbiere, apparso circa dodicimila anni fa e diffuso nel nord dell'Europa.
■ Il Lapphund si trova soprattutto in Svezia.
Falso. Oggi è diffuso prevalentemente in Finlandia.
■ Abbaia molto
Vero. Il Lapphund ha la tendenza ad abbaiare parecchio. Nella sua tundra natale, con la sua voce riusciva a dirigere le mandrie di renne. È difficile fargli perdere questa abitudine che, per lui, è un modo perfettamente naturale di comportarsi.
5. STANDARD DEL LAPPHUND E RAZZE AFFINI
- STANDARD DEL LAPPHUND
ASPETTO GENERALE
Tipico cane spitz, rettangolare, di taglia leggermente inferiore alla media, dotato di potenti mascelle, orecchie diritte, coda arrotolata o tagliata. Èvivace, sveglio, tenace, gentile e devoto.
TESTA
Di forma conica.
Tartufo: scuro, talvolta nero carbone.
Canna nasale: diritta.
Labbra: aderenti, il muso piuttosto corto, a forma di cono, si assottiglia e termina a punta verso il tartufo.
Dentatura: ben assestata, dall'articolazione a forbice.
Stop: marcato.
Cranio: bombato e ampio fra le orecchie.
Arcate sopracciliari: leggermente rialzate.
Occhi: marrone scuro, molto grandi e posti a una certa distanza l'uno dall'altro, orizzontalmente e non obliqui.
Orecchie: larghe all’attaccatura, ben distanziate runa dall'altra, corte, diritte e appuntite; la loro punta è talvolta ripiegata.
COLLO
Di lunghezza media, asciutto e potente, dotato di giogaia.
CORPO
Torace più lungo che alto.
Dorso diritto, ventre leggermente rialzato.
TRENO ANTERIORE
Gli arti sembrano corti in rapporto al corpo.
Avambraccio potente con buoni appiombi.
TRENO POSTERIORE
Buoni appiombi, con garretti e ginocchia (grasselle) leggermente angolati.
Robusti, di forma ovale, con dita ben chiuse.
Polpastrelli resistenti ed elastici.
COLORE
Marrone scuro, nero, marrone e bianco; è desiderabile un colore uniforme, ma è ammesso anche un mélange di colori. Sono tollerati anche una stella bianca sul petto, il collare bianco, il petto bianco, macchie sui piedi e nella parte superiore
del collo.
CODA
Ben arrotolata sul dorso e fornita in abbondanza di peli lunghi e folti, un particolare che la rende molto bella. È concessa l'amputazione.
PELO
Abbondante, a spazzola, spesso e rigido. Sottopelo fine e idrorepellente, il pelo è corto sulla testa, sul muso e sulla parte anteriore delle zampe; sulla parte posteriore, al contrario, così come sul collo, è lungo e abbondante.
ALTEZZA AL GARRESE
Da 45 a 50 cm nei maschi; da 40 a 45 cm nelle femmine.
DIFETTI: qualsiasi deviazione da quanto sopra dovrebbe essere considerato difetto, e la severità con cui questo difetto va penalizzato deve essere proporzionata alla sua gravità
• Maschi non virili e femmine non femminili
• Testa leggera
• Stop insufficiente
• Orecchie pendenti
• Coda portata sempre sotto la linea dorsale
• Angolazione del posteriore eccessiva o troppo diritta
• Mancanza di sottopelo
• Pelo piatto
• Pelo esterno arricciato
• Colore di base non distinto
DIFETTI ELIMINATORI
• Enognatismo o prognatismo
• Coda rotta.
N.B. I maschi devono avere due testicoli apparentemente normali completamente discesi nello scroto.
- RAZZE AFFINI
Il Lapphund svedese ha un congenere finlandese, il Lapinkoira (Cane Finnico della Lapponia), da non confondere con il Lapinporokoira, o Pastore Finnico della Lapponia. Quest'ultimo (Lapinporokoira) è frutto degli incroci fra i cani lapponi e i cani da pastore occidentali (Colley e soprattutto Pastore Tedesco). Questo guardiano e guida delle mandrie di renne, al tempo stesso calmo, obbediente ed energico, è ammesso ufficialmente a tutti i concorsi per i cani da guardia e da difesa. Il suo pelo, di lunghezza media, piuttosto liscio, è nero e fulvo. Il maschio misura da 49 a 55 cm. Esiste una varietà a pelo corto, molto apprezzata, ma non riconosciuta ufficialmente. A quanto pare è il cane lappone attualmente più diffuso.
Fra gli altri cani da guardia scandinavi, si può citare il Norsk Buhund (Bu hund significa semplicemente cane da pastore per le pecore), che è stato anche cane da caccia e da ferma. È uno Spitz tipico, compatto, di taglia media (45 cm per il maschio), dal pelo denso e diritto che non copre le linee del corpo, spesso color frumento. Il Buhund è conosciuto anche al di fuori del proprio paese, specialmente in Gran Bretagna e persino in Australia.
Dal Buhund discende indubbiamente l’iceland Sheepdog, riconosciuto dalle autorità danesi dal 1898. È diventato molto raro nel suo paese d'origine, ma il Kennel Club britannico lo riconosce. Recentemente ne sono stati introdotti alcuni esemplari in Francia. Di taglia piuttosto piccola (da 30 a 40 cm), questa guida di pecore e pony ha un mantello dai colori discreti, nei toni del bruno o del grigio-giallo, con macchie bianche. In Italia è sconosciuto al grande pubblico.
Esiste ancora un'altra razza scandinava adatta alla guardia: il Vàstgòtaspets (Cane dei Coti dell'Ovest) che assomiglia più al Corgi Gallese (Welsh Corgi) che a uno Spitz. Tutti gli altri cani nordici sono sia cani da caccia sia cani da slitta.
Per trovare un ultimo 'cugino' del Lapphund è necessario spostarsi in Germania, da dove viene il Grande Spitz (ex Grande Loulou), varietà di Spitz tedesco dalla silhouette simile, ma con un pelo più lungo e una struttura meno forte; il Grande Spitz può essere di colore nero, bianco o bruno; la varietà grigio lupo, il wolfspitz (ex-Keeshond), misura 5 cm in più.