Hollywood ha raccontato molte fiabe e la sua fabbrica dei sogni non è mai rimasta a corto di storie a lieto fine.
Eppure nel caso di Grace Kelly, bellezza indiscussa e star da premio Oscar, la realtà è andata ben oltre la fantasia.
La Kelly appartiene a quell’esclusivo pantheon di stelle i cui nomi riescono a riportarci ancora oggi agli anni d oro del cinema.
Donna di straordinario fascino, è stata e resta la personificazione dell’eleganza e della tragedia fuse insieme.
Le fiabe si chiudono sempre con la frase “e vissero tutti felici e contenti”, e nel suo caso sembrava che le cose sarebbero andate davvero cosi.
Grace Kelly fu una delle più belle dive di ogni tempo e sposò un vero principe azzurro. Ma il matrimonio da favola, celebrato da rotocalchi e televisioni di tutto il mondo, la imprigionò per sempre in una gabbia dorata.
1. LE LUCI DELLA RIBALTA
Non veniva dal nulla Grace, e le sue origini erano tutt’altro che umili. Il padre era un ex atleta olimpionico, molto agiato e ben inserito in politica, che annoverava tra i suoi amici intimi il presidente degli Stati Uniti.
La madre era un’insegnante di educazione fisica che da ragazza aveva avuto successo come indossatrice.
L’educazione che Grace ricevette fu dunque esclusiva e costosa, e le permise di coltivare fin dall’infanzia il sogno di una vita sulle scene.
Finito il liceo, la fanciulla si iscrisse all’Accademia d’arte drammatica di New York per studiare recitazione. I genitori rimasero inorriditi da questa scelta e lasciarono che se la cavasse da sola.
Nonostante ciò, non fu mai costretta a fare la cameriera o la barista per guadagnarsi il pane. Sfruttò invece la propria bellezza naturale e si mantenne lavorando come modella.
Aiutata dall’aspetto e dal talento, non ci volle molto perché qualcuno la notasse, lanciandola in televisione e in teatro; tuttavia, sembrava che Grace non riuscisse a sfondare nel cinema. Poi, nel 1951, ottenne una piccola parte nel film 14“ora e fu su quel set che Gary Cooper la notò, restandone folgorato.
Proprio grazie al suo interessamento, la Kelly fu scritturata nel capolavoro western Mezzogiorno di fuoco (1952) e presto la coppia fu vista anche lontano dalle scene. Legata ai celeberrimi studios Metro Goldwyn Mayer (Mgm) da un contratto settennale, Grace non sarebbe più tornata alla vita da modella.
Presto cominciò a lavorare con il fior fiore di Hollywood, recitando insieme a Clark Gable, Bing Crosby e Cary Grant, sotto la guida di registi come John Ford e, soprattutto, Alfred Hitchcock.
A coronamento di questa parabola incantata arrivò il premio Oscar come miglior attrice protagonista per il film La ragazza di campagna (1954), in cui interpretava un ruolo ben lontano dal glamour sofisticato che le era congeniale. In quegli anni, sembrava che qualsiasi cosa Grace toccasse si trasformasse in oro.
La diva era l’archetipo della bionda glaciale, ma i giornalisti di gossip e anche i biografi insinuavano che sotto quella bellezza elegante battesse un cuore selvaggio.
A quanto pare, la sua vita privata era ricca di emozioni e passioni bollenti, con una lunga lista di innamorati che arrivò a comprendere non solo Cooper, Crosby e Gable, ma anche Frank Sinatra, Ray Milland e David Niven. Alcuni erano single, altri sposati, ma nessuno riuscì a diventare l’uomo della sua vita.
2. IL MATRIMONIO DEL SECOLO
L’onore spettò invece a uno scapolo di sangue blu.
Il principe Ranieri III era attraente, ricco e molto ambizioso riguardo al futuro del Principato di Monaco, il suo piccolissimo Stato, all’epoca ancora poco conosciuto.
Il principe aveva un debole per le attrici e aveva intessuto una lunga e focosa relazione con la diva francese Gisèle Pascal.
Quando lei aveva scelto di continuare la sua promettente carriera, però, la loro storia d’amore era giunta al capolinea.
Ranieri, del resto, aspirava a ben altro: sapeva che un matrimonio di alto profilo avrebbe giovato moltissimo all'immagine di Monaco, e da questo punto di vista niente poteva essere meglio della regina di Hollywood, la meravigliosa Grace Kelly.
La diva e il principe si conobbero al Festival di Cannes nel 1955 e presero un tè insieme davanti ai fotografi di tutto il mondo. Non fu un colpo di fulmine né una di quelle relazioni passionali che lei tanto adorava.
Ma quando, qualche mese dopo, la coppia si incontrò di nuovo durante una visita di Ranieri negli Stati Uniti, c'erano le premesse per una storia destinata a durare. Fin dall'inizio il corteggiamento fu ufficiale.
E quando Grace accettò la proposta di salire sul trono del principato, il mondo si entusiasmò per quella fiaba diventata realtà: finalmente la star aveva trovato il suo prìncipe azzurro.
Grace, però, pagò a caro prezzo quel matrimonio da favola, poiché per sposare Ranieri dovette rinunciare alla carriera di attrice. Il fidanzato su questo punto fu irremovibile: per nessun motivo al mondo la principessa di Monaco sarebbe tornata a baciare Cary Grant sul grande schermo.
Il matrimonio del secolo, come fu subito chiamato, ebbe luogo il 19 aprile 1956 nella cattedrale dell'Immacolata Concezione di Monaco, dove Grace cominciò la sua nuova vita da principessa.
Per rispettare il contratto con la Mgm, la cerimonia venne filmata per la tv e trasmessa in tutto il globo. Grace Kelly appariva regale, elegante e leggiadra: fu la sua migliore interpretazione. L’ultima.
3. UNA PRIGIONE DORATA
Dopo anni di assenza dal cinema, Grace cominciò ad ardere dalla voglia di tornare alla recitazione.
L’opportunità perfetta arrivò quando Hitchcock le offrì la parte della protagonista di Mamie: si trattava di un bellissimo ruolo in un film di sicuro successo, ma quando i monegaschi scoprirono che la loro principessa stava pensando di interpretare una ladra mentalmente disturbata si opposero al progetto.
Quanto a Ranieri, non poteva neanche concepire che sua moglie accettasse il ruolo. Cosi, a Grace non restò altra scelta che abbandonare qualsiasi speranza che il marito cambiasse idea, e la parte fu affidata a Tippi Hedren, una recente scoperta di Hitchcock (che non ebbe, però, un grande futuro cinematografico).
Agli occhi del mondo Grace aveva tutto: madre felice di tre bellissimi figli, moglie di un principe affascinante, vestita con gli abiti più eleganti e residente in un luogo da favola, certo non poteva volere nient'altro. Sembrava sempre contenta ed era impensabile che dietro le quinte la sua vita non fosse perfetta. Invece, l’apparenza non corrispondeva alla realtà.
Negli anni successivi si sarebbe parlato molto della sua infelicità. Anche se le fonti vogliono restare anonime (la famiglia Grimaldi respinge con sdegno ogni insinuazione al riguardo), persistono voci sull'infedeltà, sul fatto che bevesse e sulla sua solitudine.
Ranieri, a quanto pare, aveva seguito l’antica abitudine delle case regnanti di trovare una moglie perfetta per i compiti di rappresentanza e allo stesso tempo capace di garantire il futuro della dinastia. Secondo i termini di un trattato del se non si fosse sposato e non avesse avuto un erede, il Principato di Monaco sarebbe tornato alla Francia.
Dietro la facciata, a quanto si è detto, il principe la tradiva; inoltre trascorreva poco tempo con lei, preferendole la compagnia delle amanti e finendo per spingerla tra le braccia di alcuni dei suoi famosi ex colleghi.
Su questo punto i pareri sono discordi: alcuni ritengono che Grace restò fedele al marito nonostante la sua scarsa presenza e che ne soffrì in silenzio; secondo altri, lo ripagò con la stessa moneta. Dal canto loro, i figli hanno sempre negato che Ranieri e Grace fossero infelici.
E in effetti, se la loro unione era davvero così malriuscita, perché lei decise di restare comunque a Monaco? Quando incontrò il futuro marito, sembrava avere già tutto: intelligenza, talento, bellezza e denaro, oltre al rispetto e all’ammirazione dei colleghi. Era all’apice della carriera e Hollywood era ai suoi piedi.
Qualcuno ha ipotizzato che, nel prendersi amanti più vecchi di lei di almeno dieci anni, Grace tentasse di sostituire la figura paterna. John Kelly aveva fortemente disapprovato la carriera scelta dalla figlia: secondo lui le attrici erano poco diverse dalle prostitute.
Il suo giudizio doveva aver ferito Grace nel profondo e forse le era rimasto il desiderio di cercare l’approvazione e l’amore del padre in uomini più grandi di lei. Il matrimonio con Ranieri potrebbe essere stato l'espressione definitiva di questa ricerca.
Pur avendo soltanto sei anni più di lei, il principe le offriva sicurezza, classe e protezione, anche se la vita monegasca, così ovattata, si trasformò ben presto in una sontuosa prigionia.
4. L'OMBRA DEL RICATTO
Benché parlasse bene il francese, Grace dovette faticare per inserirsi nel suo nuovo mondo.
Lontana dagli amici, dalla famiglia e dalla vita a cui era abituata, scivolò nella depressione, o almeno così affermano alcune recenti biografìe.
Secondo voci non verificate, la futura sposa non fu corteggiata dal principe, che volle invece sottoporla a un test di fertilità: bisognava essere certi che potesse adempiere ai suoi doveri dinastici.
Fonti vicine alla principessa suggeriscono che, nei suoi ultimi anni, Grace avesse consultato un avvocato divorzista: solo in quell’occasione avrebbe scoperto che il suo contratto matrimoniale conteneva una clausola secondo cui, in caso di divorzio, non le sarebbe mai più stato permesso di rivedere i figli.
Era in trappola, e fino alla fine dei suoi giorni rinunciò a ogni progetto di fuga. Man mano che gli anni passavano, la principessa faceva occasionali sortite nel mondo della recitazione, partecipando a reading di poesia che forse le permisero di sfogare in qualche modo il suo talento frustrato. Certamente era devota alle opere di carità.
Sebbene lei e Ranieri non fossero uniti dalla passione, nel 1981, dopo venticinque anni di matrimonio, avevano ormai imparato a vivere insieme. Grace si teneva occupata, destreggiandosi tra i doveri della maternità e quelli della vita pubblica, mentre Hollywood si era rassegnata alla perdita della sua diva più bella.
Il suo regno tini tragicamente e prematuramente il 13 settembre 1982, mentre tornava a casa dalla residenza estiva di Roc Agel insieme alla figlia diciassettenne Stephanie. Guidava su una pericolosa strada di montagna, quando ebbe un malore e perse il controllo della vettura.
Mentre il veicolo usciva di strada e precipitava giù per la scarpata, Stephanie cercò disperatamente di prendere il controllo del volante, ma la ripida discesa lo rese impossibile. Quando finalmente la macchina si fermò, Grace era priva di conoscenza e lei aveva una vertebra rotta.
Madre e figlia furono portate di corsa in ospedale, dove si appurò che la Kelly aveva riportato varie lesioni interne ed era gravemente ferita alla testa. Venne collegata a un respiratore. Il principe Ranieri corse al suo capezzale, dove rimase fino alla fine.
Poco dopo le 10 di sera del 14 settembre 1982 fu dichiarata la morte cerebrale. Con il permesso del marito, il respiratore venne staccato e pochi secondi dopo anche il cuore della principessa smise di battere. Il piccolo regno a cui Grace Kelly aveva dato tanto lustro piombò in un lutto profondo e la tragedia turbò l’intero pianeta.
Secondo il pubblico, che ne aveva conosciuto solo la vita facciata, la principessa era stata crudelmente icrubata del suo lieto fine: la sua favola si era bruscamente interrotta al colmo della felicità, e nessuno si sarebbe mai aspettato una conclusione cosi tragica.
Sotto, la tomba della principessa, sepolta nella stessa cattedrale in cui si era sposata.
5. VERITÀ MAI SVELATE
Grace Kelly fu sepolta nella cattedrale dell’Immacolata Concezione di Monaco, la stessa in cui si era sposata ventisei anni prima.
Tra i presenti al funerale c’era una sua recente amica, Diana, principessa di Galles, la cui vita sarebbe finita tragicamente poco meno di quindici anni dopo.
Proprio come sarebbe accaduto per la morte di Diana, l’incidente di Grace divenne ben presto oggetto delle più svariate teorie complottiste.
Quanto a Ranieri, visse fino al 2005 e, pur coltivando nuove relazioni, non si risposò mai. Quando morì, all’età di 81 anni, fu sepolto nella cattedrale accanto alla moglie.
Quale verità si nasconde allora dietro il passaggio di Grace Kelly dall’aristocrazia fittizia di Hollywood alla reale aristocrazia europea? Visse davvero in una fiaba, per quanto rovinata da quel tragico finale? Oppure fu una prigioniera di lusso, una donna che il dovere e il protocollo avevano rinchiuso in una prigione senza via d’uscita?
I biografi ufficiali e la famiglia reale sostengono la prima ipotesi: il matrimonio di Grace fu solido e lei era felice di essersi ritirata dal cinema. I biografi non autorizzati propendono invece per la seconda. Per loro, la sua vita fu l'elegante tragedia di una donna vivace e talentuosa schiacciata dal peso di ciò che ci si aspettava da lei.
La verità, come al solito, sta probabilmente nel mezzo. È certo che la Kelly si lasciò tentare dalle lusinghe del fascinoso principe, e indubbiamente guardò alla sua vecchia carriera con rimpianto.
Tuttavia era una donna intelligente e si conosceva bene: per quanto potesse essere stata travolta dalla storia d'amore con un aristocratico, è difficile credere che non sapesse quali sarebbero stati i suoi doveri una volta diventata principessa di Monaco.
Anche le esistenze più perfette nascondono un’ombra, e Grace non fece eccezione. Protetta dalla famiglia Grimaldi, resta imperscrutabile in morte come lo fu in vita.
Una cosa, però, è certa: che sia stata una diva del cinema, una principessa delle fiabe o una tragica vittima del protocollo di corte, Grace Kelly è entrata nella leggenda. Ha incarnato l'ideale di un'epoca dorata, in cui la più bella diva del mondo poteva diventare una vera principessa. Come in una fiaba.