Avrete sicuramente notato che il vostro gatto dorme molto più di voi.
Si stima almeno il doppio: se un uomo dorme in media dalle 6 alle 9 ore al giorno, un gatto può tranquillamente arrivare a 16, se non addirittura a 20 ore di sonno!
Si tratta, a conti fatti, di due terzi della sua vita. Solo altre due specie del regno animale dormono più di un felino: opossum (19 ore) e pipistrelli (20 ore).
“I gatti sono tutti dei gran dormiglioni”! Quante volte lo avete sentito dire?
Ma proviamo a guardare insieme questo fenomeno con una lente di ingrandimento, potremmo scoprire che, forse, le cose sono un po’ più complicate (e più interessanti!) di così.
1. Dormire è un’attività che piace a tutti noi
Dormire è un’attività che piace a tutti noi e che crediamo di conoscere bene.
Si chiudono gli occhi e piano piano il contatto con odori, colori e suoni scompare e ci perdiamo tra le braccia di Morfeo.
Alcuni si svegliano al primo rumore, ad altri servono le “cannonate” per scendere dal letto ma tutti noi, una volta addormentati, tendiamo a trascorrere l’intera notte dormendo, per sette - otto ore.
Magari ci rigiriamo tra le coperte, farfugliamo qualcosa dormendo, svegliandoci freschi e riposati per affrontare una nuova giornata di circa 15-16 ore. Un terzo della nostra giornata è fatta di sonno, il resto delle tante attività di cui ci occupiamo.
A stabilire questa agenda giornaliera è il nostro ritmo circadiano, ovvero una sorta di “orologio biologico” interno che sincronizza il funzionamento del nostro corpo con gli stimoli che riceviamo dall’esterno come la quantità di luce o la temperatura che ci impone di dormire di notte ed essere attivi di giorno.
Il ritmo circadiano collabora con un altro sistema interno molto importante, quello omeostatico di sonno-veglia.
Questo sistema è una sorta di “registratore” che tiene conto delle ore di veglia, degli sforzi e delle attività svolte e ci sollecita a riposare quando siamo stanchi e in carenza di riposo.
2. Un ritmo diverso da quello degli umani
Il nostro ritmo circadiano, allora, ci intima di dormire quando fuori è buio e di restare svegli se fuori c’è il sole.
Se nelle ore diurne facciamo attività molto intense, il sistema omeostatico si attiva, segnala al cervello il nostro affaticamento e ci suggerisce di dormire un pochino, magari dopo pranzo, per recuperare le forze e arrivare fino a sera, come il ritmo circadiano comanda.
Questo ritmo del sonno, però, è quello umano e non è l’unico possibile.
I gatti, infatti, dormono in maniera molto diversa da noi, più frammentata e questo a volte ci induce a pensare che non facciano altro.
Inoltre, il loro ritmo circadiano è quello di animali crepuscolari e notturni. Questo significa che tendono a essere più attivi dal tramonto all’alba e a riposare di giorno.
Come conseguenza, a noi sembra che dormano in continuazione ma, spesso, è solo perché li vediamo appisolati mentre siamo svegli e non abbiamo assistito alle loro scorribande notturne perché intanto dormivamo noi!
Il sistema omeostatico di sonno-veglia dei gatti, inoltre, è quello dei carnivori, animali che spendono una quantità enorme di energia per scovare, sorprendere, cacciare e consumare prede più volte nell’arco delle 24 ore.
Di conseguenza, molto più degli esseri umani, i gatti hanno bisogno di fare spesso dei ”riposini” che li ricarichino e, anche senza cadere nel sonno profondo, diano loro la possibilità di ritemprarsi.
3. Un sonno vigile da bravi cacciatori
La cosa più interessante dei gatti, però, è che la maggior parte di questi riposini sono fatti di un sonno molto leggero in cui i mici non sono completamente addormentati ma sono piuttosto vigili, tanto che riescono a individuare anche il più piccolo rumore all’interno di una stanza o il fruscio di un arbusto.
A noi sembra quasi che stiano facendo “finta” di dormire (tanto che se ci avviciniamo, muovono le orecchie, continuando a tenere gli occhi chiusi), ma in realtà ricaricano le energie e, nello stesso tempo, restano in un ascolto molto utile alla loro natura di cacciatori: se appare una preda o se si manifesta all’improvviso un pericolo, i gatti sono in grado di percepirlo immediatamente e agire di conseguenza, senza farsi sorprendere.
Un’altra differenza tra il sonno umano e quello felino è che, con l’avanzare dell’età, il nostro diminuisce mentre le ore necessarie a un gatto anziano per riposare bene aumentano.
gatti in là con gli anni, specialmente se pieni di acciacchi, arrivano a dormire anche 16 ore al giorno ,mentre alcuni nostri nonni non riescono a superare le quattro - cinque ore notturne.
I gatti sognano? Quando i gatti dormono, spesso agitano i loro baffi e le loro zampe e sembra anche che muovano gli occhi. L’impressione è che stiano sognano di dare la caccia a qualche preda. Quindi sì, possiamo affermare che il tuo felino sogni, anche se difficilmente potremo mai sapere cosa.
4. I momenti di riposo e la cuccia
Non disturbare i loro momenti di riposo! Come possiamo fare per garantire al nostro micio il sonno ristoratore migliore del mondo?
La prima regola è evitare di svegliarlo. I momenti di riposo – che siano di sonno profondo o sonnellini ristoratori – meritano di esseri rispettati.
Questo è ancor più vero nei cuccioli in allattamento per i quali il sonno non serve solo a ricaricarsi, ma persino a costruire il cervello! Nei gattini che dormono, infatti, si verificano tutta una serie di trasformazioni mentali e fisiche che determinano una crescita sana e uno sviluppo sereno ed equilibrato.
Un’altra accortezza che potremmo avere è mettere a disposizione del micio dei luoghi di riposo confortevoli e riparati, in tutte le stanze della casa e a varie altezze dal suolo.
E' necessaria una cuccia per l’inverno e una per l’estate! Il comfort può essere dato da una cuccia in un tessuto morbido e avvolgente che tenga conto anche della stagione: in inverno i gatti adorano appisolarsi sul pile ma d’estate questo materiale rischia di esser troppo caldo, meglio il cotone o addirittura... il cartone!
Questo, infatti, ha delle ottime capacità di restituire ai gatti la temperatura ideale durante tutto l’anno e una bella scatola di cartone potrebbe essere il luogo ideale dove riposare senza essere soffocati dal caldo.
La sensazione di riparo, invece, la può dare una cuccia dai bordi alti o, di nuovo, una scatola di cartone. Alcuni gatti d’estate adorano dormire dentro lavandini e bidet perché non solo si sentono avvolti da questi oggetti, ma riescono anche a sfruttarne la freschezza.
5. Non uno, ma tanti luoghi per il riposo
Ci sono gatti che per rilassarsi il più possibile hanno bisogno di isolarsi in luoghi appartati e lo dimostrano dormendo dentro gli armadi, nei cassetti o sotto le coperte.
Per questi gatti potrebbe essere utile avere a disposizione delle cucce o delle scatole sparse su ripiani e mobili alti della casa (sul frigorifero, sulle mensole, sugli armadi) perché dormire oltre l’altezza delle nostre teste (e delle nostre mani!) garantisce quella privacy che vanno cercando.
Ci sono poi i gatti che per rilassarsi il più possibile, non solo ricercano privacy ma desiderano persino ricrearsi una “tana” per cui si ritirano in anfratti, scatole abbandonate sotto i letti, angoli dello sgabuzzino. Questi gatti potrebbero apprezzare le cucce a forma di igloo, in cui infilarsi e “sparire” anche alla vista esterna.
È necessario spegnere la luce, la radio, la tv e chiudere le persiane per favorire il sonno dei gatti? Probabilmente no.
Se saremo abbastanza organizzati da mettere a loro disposizione tanti luoghi di riposo, di tipo diverso e in grado di offrire vari gradi di isolamento, saranno loro, in base a quel che suggerisce il sistema omeostatico in quel momento, a decidere dove andare a dormire, se necessitano di maggiore silenzio, di isolamento, di oscurità o meno.
E se dimostrano di voler dormire nel letto con noi? Allora siamo in paradiso: non c’è niente di più bello che addormentarsi al suono morbido delle fusa di un gatto tiepido accoccolato accanto a noi. Ma ora sapete di non dovervi sorprendere se nel cuore della notte lo sentirete alzarsi e andarsene in giro.