Il Cinema e il Calcio, nel nostro paese, hanno vissuto da sempre, come ci mostra la storia, tragitti distinti ma spesso analoghi. Quando, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento aprivano le prime sale cinematografiche e si formavano le prime squadre di calcio, si andavano a realizzarsi piano piano due mezzi potentissimi, capaci di far sognare, sorridere, divertire e appassionare la gente. Due mondi diversi, arte e sport, che parallelamente nutrono lo stesso principio: lo spettacolo. Anche se non si potrà mai parlare di vera unione.
Il cinema da quando esiste, cercò molte volte di rappresentare la forma calcistica, aspirando di ricreare le emozioni di una partita di calcio, ma sempre con risultati abbastanza deludenti. Non è facile, infatti, ricreare nello schermo tutto il dinamismo, il sincronismo, l'intuito e la coralità delle azioni di questo sport. Il cinema italiano è pieno di commedie calcio-cinematografiche, alcune diventate col passare del tempo dei veri e propri cult cinematografici capaci di raccontare, in chiave ironica, il rettangolo verde, come ad esempio "Il presidente del Borgorosso Football Club" (Luigi Filippo D’Amico, 1970), "Zucchero, miele e peperoncino" (Sergio Martino, 1980), "Eccezzziunale… veramente" (Carlo Vanzina, 1982), "Al bar dello sport" (Francesco Massaro, 1983) dove il muto Jerry Calà vince al totocalcio con l’amico Lino Banfi nella cornice torinese, e tantissime altre.
Ma quali sono i primi film italiani usciti sugli schermi che parlano di calcio? Scopriamoli insieme.
1. Cinque a zero (1932), di Mario Bonnard
Cinque a zero è il primo film italiano in assoluto, con una storia incentrata sul calcio. Tutto gira attorno al presidente di una squadra di calcio che ha due "grossi" problemi: la consorte che osteggia il marito facendogli continue scenate e che non vuol saperne di pallone e il capitano della squadra che viene travolto da una passione amorosa con un'attrice di varietà e raccontata con il pudore del cinema dell'epoca. Ma tutto si conclude a lieto fine.
Cinque a zero è il primo film sonoro italiano sul calcio. F. Sacchi aveva scritto sul "Corriere della Sera" del 4 novembre 1932: "Fatto per la persona di Musco, in questo film Musco è tutto. E' spesso irresistibile, ma forse qua e là l'effetto avrebbe guadagnato, se il direttore avesse saputo dosarne la mimica vertiginosa, secondo i bisogni dell'obbiettivo. [...] C'è qualche canzonetta riuscita, e Milly la canta con simpatico brio".
E' anche il primo film italiano di O. Valenti nella parte del centravanti, in mezzo a veri giocatori come Masetti, Ferraris IV, Bernardini, Volk e ad altri calciatori della A.S. Roma. Il titolo rimanda al risultato della partita Roma-Juventus, giocata il 15 marzo del 1931 allo stadio del Testaccio, che ispirò anche Mario Soldati nel romanzo Le due città (1964).
- Regia: Mario Bonnard
- Attori: Angelo Musco, Milly, Osvaldo Valenti, Franco Coop, Mario Siletti, Luciano Molinari, Tina Lattanzi, Maurizio D'Ancora, Niní Gordini Cervi, Totò Mignone, Camillo Pilotto, Umberto Sacripante, Mario Colli, Maria Donati, Armando Fineschi Ugo Fasano, Aristide Garbini, Giorgio Bianchi, Augusto Bandini, Oreste Bilancia.
- Genere: Commedia
- Formato: b/n
- Durata: 73' min.
2. La contessa di Parma (1937), di Alessandro Blasetti
“La Contessa di Parma” è una sofisticata e brillante commedia degli equivoci e bisticci, datata 1937, che mette in scena i mondi della moda e del calcio, attraverso la storia d'amore tra un'indossatrice, soprannominata "Contessa di Parma", interpretata da Elisa Cegani, e un calciatore, ispirato alla figura reale di Felice “Farfallino” Borel, attaccante della Juventus e Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1934.
Tutto parte da un imbroglio perpetrato dalla suddetta indossatrice, la quale è introdotta negli ambienti mondani e viene creduta vera aristocratica da un calciatore con cui inizia una storia d'amore. Viene difesa ed aiutata dalla ricca zia di lui senza essere informata del nipote. Il film appartiene al filone della “commedia sofisticata”, che gli americani avevano già portato a livelli di perfezione con registi come Lubitsch, Cukor e Capra. E risulta tremendamente attuale il rapporto fra il mondo della moda e quello del calcio che ancora oggi entusiasma e incuriosisce gli appassionati e della showbiz e del gossip.
"Avevo proprio bisogno di lavorare, quindi proposi questo film di telefoni bianchi pressappoco per avere un lavoro. E il più cretino dei film che ho fatto", secondo la definizione del regista del film Alessandro Blasetti. Tullio Kezich ha definito successivamente Blasetti come “padre fondatore del moderno cinema italiano”.
- Regia: Alessandro Blasetti
- Attori: Elisa Cegani, Antonio Centa, Ugo Ceseri, Giannina Chiantoni, Maria Denis, Nunzio Filogamo, Mirica Albis, Pina Gallini, Mario Lembo, Oreste Marlo', Umberto Melnati, Marichetta Stoppa, Pina Valli, Osvaldo Valenti
- Genere:Commedia
- Formato: b/n
- Durata: 87 Min
- Paese: Italia 1937
3. La famiglia Brambilla in vacanza (1941), di Carl Boese
La signora Adalgisa Brambilla è alla ricerca di un marito ricco per la figlia, che è innamorata di un ragazzo onesto ma povero e che fa il calciatore. Convinta di poter trovare un 'buon partito' per la giovane, la signora persuade il marito a indebitarsi per poter trascorrere le vacanze su una spiaggia di lusso. Qui la ragazza incontra un uomo ricco che presto inizia a corteggiarla e, poco dopo, cerca di sedurla ma le intenzioni di costui non sono affatto lodevoli e la ragazza sta per cadere in un tranello.
Ma l'innamorato della giovane (Massimo Girotti), che l'ha seguita di nascosto, interviene in tempo. La signora Adalgisa, preso atto del fallimento del proprio piano, è adesso costretta ad acconsentire al fidanzamento dei due ragazzi. Tutti insieme, padre, madre e figlia vanno quindi allo stadio per applaudire il ragazzo. E vissero tutti contenti e felici.
- Regia: Carl Boese
- Attori: Jole Ferrari, Anita Farra, Luigi A. Gerrone, Massimo Girotti, Toscano Giuntini, Elena Luber, Renato Malavasi, Amelia Chellini, Vita Bandini, Cesco Baseggio, Uberto Cocchi, Carmela Rossato, Giovanna Scotto, Lina Tartara Minora, Giulio Stival, Paolo Stoppa, Dina Romano, Onofrio Vidal, Liliana Zanardi.
- Genere:Commedia
- Formato: b/n
- Durata: 86 Min
- Paese: Italia 1942
4. Undici uomini e un pallone (1948), di Giorgio C. Simonelli
Undici uomini e un pallone è una curiosa commedia scritta da quattro umoristi allora in auge, Metz, Marchesi, Maccari, Amendola, ed è basata su una complicata frode sportiva ai danni della squadra immaginaria “Olimpia”. Racconta di un ricatto ai danni di un arbitro e dell'ennesima love story tra un centravanti e una fanciulla.
E' ambientato alla fine del campionato dell'epoca, il cui esito sta per essere deciso da una partita importantissima. La squadra sfavorita cerca di tenere lontano dal campo di gioco il centrattacco dell'altra squadra, la S.S.Olimpia: prima il campione viene coinvolto da una donna in un'avventura galante, poi viene addirittura provocato uno sciopero per impedirgli di raggiungere lo stadio. Inoltre, la squadra più debole conta di ottenere la vittoria ricattando l'arbitro.
Tutto questo è finalizzato anche a favorire gli scommettitori del giornale "Il Pungiglione". Ma tutti i tentativi di impedire al centrattacco di giocare risultano vani: egli torna per via aerea e l'Olimpia vince la partita. Il giudizio del Centro Cattolico fu, comunque, severo in quanto avvistati nella pellicola «episodi di concubinaggio, atteggiamenti immodesti, scene nella piscina, discorsi equivoci e immorali». Nel cast figurano diversi calciatori professionisti come Parola, Biavati, Puricelli, e il giornalista Mario Ferretti.
- Regia: Giorgio C. Simonelli
- Attori: Carlo Campanini; Carlo Dapporto; Georges Flamant; Octave Senoret; Clelia Matania; Fiorella Betti; Maria Dominiani
- Genere: Commedia
- Formato: b/n
- Durata: 89 Min
- Paese: Italia 1948
5. L'inafferrabile 12 (1950), di Mario Mattòli
Walter Chiari nei panni del portiere della Juventus e di suo fratello gemello, timido impiegato. Equivoci inevitabili. Scritto da Steno e da Mario Monicelli su misura per Chiari in doppia parte, diretto dal regista di tanti film di Totò e, ironizza sul melodramma e sulla Sanson nella parte di sé stessa e fa la parodia dell'italiano medio, tifoso di calcio e pigro.
Il film gira attorno la figura di Carletto Esposito, messo in orfanotrofio perché 13° figlio, il quale incontra casualmente il fratello gemello, portiere donnaiolo della Juventus. Il film quando uscì alle sale cinematografiche, ricevette tante critiche abbastanza negative, come ad esempio quella di G. Castellano il quale scrisse "Film per tanti versi insipido e che non è che una irrivelante variazione (...) sul plautino equivoco dei due fratelli gemelli ignari l'uno dell'altro (...). Sul vecchio tema Mattoli non sa intessere che un'altra (...) storia di corna, scongiurate e no. (Film) ravvivato da qualche battutella detta da Chiari in quel modo che lui solo sa. La vicenda comica, assai banale, è condotta con un certo brio; ma il lavoro risulta in complesso mediocre" ("Hollywood", 1950)
- Regia: Mario Mattòli
- Attori: Walter Chiari, Isa Barzizza, Carlo Campanini, Silvana Pampanini, Laura Gore, Nino Marchetti, Peppino Spadaro, Pina Gallini, Nico Pepe, Enzo Biliotti, Luigi Pavese, Cesare Fantoni, Aroldo Tieri, Agnese Dubbini, Yvonne Sanson, Marco Tulli, Ughetto Bertucci, Giulio Marchetti, Giacomo Furia, Carlo Croccolo, William Tubbs, Federico Collino, Bruno Corelli
- Genere: Commedia
- Formato: b/n
- Durata: 95 Min
- Paese: Italia 1950