Ambiziosa manipolatrice senza scrupoli? Scaltra seduttrice di uomini? Lasciva donna di potere?
O semplicemente persona del suo tempo, capace di giocare con astuzia le sue carte in un ruolo che aveva ereditato e col quale doveva fare i conti?
Su Cleopatra, la più famosa regina dell’antico Egitto, gli storici hanno fornito giudizi diversi e contrastanti.
Di lei hanno parlato autori fedeli a coloro che la deposero dal trono dei faraoni, descrivendola come licenziosa, viziosa e assassina.
Ma fu davvero così? Scopriamolo insieme.
1. Figlia del licenzioso Tolomeo
Cleopatra, nota anche come Cleopatra VII, nacque a metà gennaio del 69 a.C. da Tolomeo XII Aulete (117-51 a.C.), re amico e alleato di Roma.
Il suo nome, come quello delle sue ave, in greco significava “Gloria patria” ed era stato quello della sorella di Alessandro Magno.
Il padre non era proprio dei migliori: sessualmente licenzioso, era più dedito a musica e banchetti che ad attività degne di un re.
Quanto alla madre, secondo alcune fonti sarebbe stata figlia della prima moglie del padre, Cleopatra VI Triféna, mentre secondo altri potrebbe essere il frutto di una relazione extraconiugale tra Tolomeo XII e una sua schiava o concubina.
Sull’infanzia e l’adolescenza di Cleopatra le notizie sono scarse, ma si sa che ricevette un’ottima educazione e imparò molte lingue. Il suo destino fu deciso nei primi mesi del 51 a.C. quando, alla morte del padre, venne letto il testamento che la designava regina assieme al fratello Tolomeo XIII.
L’inizio del regno dei due fratelli fu alquanto difficile con una situazione di forte instabilità politica, di corruzione dilagante dell’amministrazione e anarchia nelle campagne.
Anche i rapporti con Roma non erano buoni: Pompeo, che con Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso costituiva il primo triumvirato romano, violò il testamento di Tolomeo XII e depose Cleopatra a favore del fratello. Nella guerra civile che seguì, però, Cesare sconfisse Pompeo a Farsalo nel 48 a.C. ed esortò Tolomeo XIII e Cleopatra a ritrovare un accordo.
Invano: nei successivi scontri Tolemeo XIII venne ucciso e Cesare decise di rimettere sul trono egizio Cleopatra, questa volta assieme a suo fratello minore, Tolomeo XIV: entrambi furono dichiarati reges socii et amici populi Romani (re soci e amici del popolo romano).
In questo delicato frangente politico avvenne il famoso incontro tra Cesare e Cleopatra su cui sono stati scritti diversi racconti pruriginosi, ma non verificabili. Si narra per esempio che lei si fosse fatta trasportare di al suo cospetto nascosta in un sacco della biancheria per poi apparirgli «avvolta da una vesta succinta e trasparente e truccata in modo da suscitare pietà, seducendolo al tempo stesso».
2. Antonio, l’amore della sua vita
I rapporti tra i due erano anzitutto politici, militari e finanziari il che naturalmente non è incompatibile con un rapporto amoroso.
Così, nel 45 a.C., da Cesare e Cleopatra nacque Cesarione, concepito molto probabilmente durante il viaggio di lei e del fratello a Roma nel 46 a.C. in occasione delle celebrazioni di Cesare e delle sue vittorie militari.
Tuttavia, l’era di Cesare era agli sgoccioli: il suo assassinio, avvenuto il 15 marzo 44 a.C., fece precipitare la situazione: Cleopatra tornò in Egitto e, dopo aver “tolto di mezzo il fratello Tolemeo XIV”, nominò suo figlio Cesarione co-regnante con lei con il nome di Tolomeo XV Cesare.
Intanto sul fronte romano si scatenava la vendetta dei fedeli a Cesare, Marco Antonio e Ottaviano, che sconfissero i congiurati e diedero vita, con Lepido, al secondo triumvirato. Entrò così in scena la figura maschile più importante della vita di Cleopatra, quell’Antonio che sarebbe diventato il suo più grande amore.
Il loro primo incontro avvenne nel 41 a.C. e fu un colpo di fulmine: Cleopatra aveva 28 anni e per l’indipendenza e per il carisma spregiudicato si presentò da subito come una donna orientale, ben lontana dall’ideale femminile romano.
La seduzione risiedeva non tanto nella perfezione fisica, quanto nella capacità di ammaliare con il carattere, unito alla cultura. Antonio (foto sotto), intanto, pur senza nascondere la sua relazione con Cleopatra, accettò il matrimonio con Ottavia, sorella di Ottaviano, passo necessario per consolidare il triumvirato.
3. Nascono i gemelli
Tra il 40 e il 37 a.C. Cleopatra diventa nuovamente madre con la nascita dei due gemelli Alessandro Helios e Cleopatra Selene, avuti da Antonio (foto sotto).
La propaganda romana scrisse che in realtà stava tramando nell’ombra per soddisfare la sua bramosa sete di potere, ma l’unica cosa certa, secondo alcuni storici, è che «la regina sarebbe stata certo interessata ad avvicinarsi maggiormente ad Antonio, anche se il suo status di straniera la collocava in posizione nettamente inferiore a quella di Ottavia, ancora legittima moglie del triumviro».
Antonio, nel frattempo, era diventato padre di due figlie con Ottavia, ma la relazione con la moglie sembrava giunta al capolinea, peggiorata dalla mancata nascita di un erede maschio.
La propaganda romana favorevole a Ottaviano iniziò a parlare di una rivalità tra Ottavia e Cleopatra, rispettivamente simbolo di virtù ed emblema del vizio.
La situazione precipitò con alcune decisioni politico-strategiche prese da Antonio che suscitarono l’ira di Ottaviano, il quale sfruttò l’occasione per affrontare definitivamente il rivale.
4. Uniti nella morte
Si arrivò quindi allo scontro: Roma dichiarò guerra a Cleopatra, e lei, la “sgualdrina incoronata”, assieme al “traditore” Antonio (che Ottaviano arrivò a definire con disprezzo un egiziano e non un romano) divennero i nemici numero uno.
Il conflitto ebbe il suo epilogo con la battaglia di Azio del 2 settembre 31 a.C. che decretò la schiacciante vittoria di Ottaviano.
Alla coppia non restò che fuggire e andare incontro al tragico destino: Antonio, cinquantreenne, vinto e abbandonato anche dai suoi soldati, si suicidò, mentre Cleopatra venne fatta prigioniera da Ottaviano che aveva intenzione di portarla a Roma per celebrare il proprio trionfo.
Un progetto che non potrà mai attuare: nell’agosto del 30 a.C. (tra l’8 e il 12), infatti, Cleopatra scelse di seguire il suo amato Antonio nell’oltretomba suicidandosi con un veleno.
L’iconografia classica raccontò che venne morsa da una vipera, ma, l’affresco sul cosiddetto Suicidio di Sofonisba nella casa di Giuseppe II a Pompei potrebbe essere la più antica e la più veritiera rappresentazione del suicidio di Cleopatra con una coppa di veleno.
Finiva così la vita di una delle più importanti donne della storia: amata e bistrattata, onorata e insultata. I diversi ritratti di Cleopatra che emergono dalle fonti rispecchiano le numerose sfumature dei giochi di potere tra Roma e l’Egitto nel periodo cruciale tra la fine della repubblica e l’inizio del principato.
La sua vicenda fatta di amore e tragedia ha travalicato i secoli e rimane ancora oggi una delle vicende più intense e coinvolgenti della storia. Qua sotto, La morte di Cleopatra.
Secondo la tradizione, Cleopatra sarebbe morta per il morso di una vipera: oggi però gli studiosi ipotizzano che abbia bevuto una coppa di veleno.
5. I Tolemei: re poco virtuosi, ma femministi
La dinastia da cui discendeva Cleopatra aveva avuto origine dal macedone Tolomeo, generale di Alessandro Magno. Alla morte di quest’ultimo nel 323 a.C., nella spartizione dell’impero, Tolomeo si aggiudicò l’Egitto e se ne proclamò re nel 305 a.C. (Tolomeo I).
La dinastia tolemaica annoverò ben 15 re che portarono il regno al suo apogeo tra il 280 e il 240 a.C. sotto Tolomeo II e III. I Tolemei non erano un “esempio di virtù”.
Tra omicidi, matrimoni tra consanguinei e oscure trame non si fecero mancare nulla. Ma erano, per certi altri versi, all’avanguardia: come scrive la storia Livia Capponi, «la monarchia tolemaica si distinse per l’importanza e il potere assunto dalle donne.
Cleopatra II, Cleopatra III e l’ultima e più famosa sovrana, Cleopatra VII, avevano infatti in comune aspetti importanti quali la leadership dell’esercito, il potere religioso, la facoltà di coniare monete con la propria immagine senza il marito».
La casa di produzione cinematografica Paramount Pictures ha annunciato che produrrà una nuova versione della storia di Cleopatra: il film, affidato alla regista Patty Jenkins, vedrà come protagonista l’attrice Gal Gadot che con Jenkins ha già girato Wonder Woman (2017) e Wonder Woman 1984 (2020).
La pellicola s’aggiungerà alle numerose altre dedicate alla vita della regina dell’Egitto: già nell’epoca del muto, infatti, la sua storia venne portata sul grande schermo da grandi attrici come Helen Gardner, Gianna Terribili-Gonzales e Theda Bara.
Molto famosa fu la versione del regista Cecil B. DeMille del 1934 con protagonista Claudette Colbert, ma forse la più nota di tutte è la Cleopatra interpretata da Elizabeth Taylor nel 1963 con la regia di Joseph Leo Mankiewicz.
Il film è ricordato per essere stato uno dei più costosi della storia del cinema (44 milioni di dollari) e per aver fatto scoccare l’amore tra Liz Taylor e Richard Burton, protagonisti di una lunga e burrascosa relazione. Il film si aggiudicò ben quattro Oscar: migliore fotografia, migliore scenografia, migliori costumi e migliori effetti speciali.