Chi non vorrebbe decorare il proprio appartamento con delle bellissime piante da interno?
L'abbiamo già detto molte (e non ci stancheremo mai di ripeterlo) che una casa ricca di piante e fiori non è solo più bella, ma anche più rilassante e più sana; gli effetti benefici delle piante d'appartamento sono tante: ossigenano l’ambiente, purificano l’aria che respiriamo, contrastano l’umidità, neutralizzano i cattivi odori e rendono la casa più bella e accogliente.
Ma chi possiede delle piante da appartamento dovrà anche dedicare almeno 1 ora la settimana alla loro cura. Le principali operazioni sono le seguenti:
- Togliere le foglie secche o marce.
- Controllare che la pianta non sia affetta da malattie o invasa da insetti
- Spruzzare ogni tanto le piante con dell'acqua. Questa operazione servirà a mantenere pulite le foglie. In particolare, per le piante a foglia larga, adoperare una spugnetta morbida imbevuta di acqua tiepida e passarla sulle lamine fogliari almeno una volta al mese.
- Se sulla superficie del terriccio si è formata una crosta a un'eccessiva concimazione, togliere lo strato superficiale e sostituirlo con del terriccio nuovo
- Servirsi di una spazzola dura e di acqua calda per eliminare i sali e le muffe che si sono accumulati all'esterno o sui bordi del vaso di terracotta ecc. ecc.
Oggi parleremo di 5 piante d'appartamento bellissime, coloratissime, delizie per gli occhi che, sicuramente, mettono di buon umore e riducono anche lo stress mentale. Scopriamole insieme.
1. Ortensia
Nome scientifico: Hydrangea macrophyla
Nome comune: Ortensia
Famiglia: Sassifragacea
Paese di origine: Cina, Giappone, Himalaya, ma anche nelle Americhe.
Le grandi infiorescenze azzurre, rosa, bianche, porpora e rosse di questo arbusto deciduo, sono particolarmente decorative. Le Ortensie fioriscono all'aperto nei climi temperati da luglio a settembre, ma le si può far fiorire in casa a fine primavera o inizio estate.
Si tratta di un arbusto deciduo che forma un bel cespuglio, alto fino a 2 m e largo fino a 1,5 m, ha crescita veloce e belle foglie verde intenso. Esistono circa 40 specie di Hydrangea tra le quali ricordiamo Hydrangea Hortensis, Hydrangea Macrophylla e Hydrangea Opuloides. Le diverse varietà di ortensie che oggi troviamo in commercio sono state ottenute da una specie coltivata in Giappone, l'Hydrangea Macrophylla introdotta in Europa nel 1790.
L'Hydrangea ortensis è la specie maggiormente coltivata come pianta d'appartamento. I colori sono in parte determinati dal patrimonio genetico della pianta ed in parte dipendono dal tipo di terreno su cui crescono: nei terreni a reazione acida assumono una colorazione azzurro-violetta, mentre nei terreni alcalini diventano rosa o lillà. La variazione di colorazione è possibile (solo per quelle a fiore bianco) e si può ottenere aggiungendo del solfato di alluminio (2-3 g/l di acqua di irrigazione) per aumentare l’acidità (il valore del pH diminuisce) ed ottenere il colore blu. L'ortensia, una pianta forte e vigorosa, è molto diffusa alle nostre latitudini e fornisce abbondanti fioriture.
Esposizione: insolazione viva, indiretta.
Annaffiatura: abbondanti in ogni stagione durante la fioritura, ridotte a fioritura ultimata.
Temperatura: minima 7°C, massima 13°C, ottimale 10°C. Non gradisce il pieno sole, dà il meglio in mezz’ombra e alla luce filtrata dalle chiome di grandi alberi. Ama i climi freschi e umidi, tollera bene il gelo fino a -10 °C, resiste
discretamente al caldo.
Umidità: non ha particolari esigenze di umidità.
Concimazione: dal momento in cui si formano i boccioli sino a metà estate si aggiunge all'acqua di annaffiatura un fertilizzante liquido leggero ogni settimana.
Rinvaso: a fine estate.
Terriccio: composto da vaso John Innes n° 2 o 3.
Pulizia: non necessaria.
Danni dovuti a cause non patogene: attenzione la temperatura al di sopra dei 13°C, abbreviano il periodo di fioritura e possono far morire la pianta.
2. Orchidea
Nome scientifico: Cymbidium, Dendrobium, Odontoglossum, Paphiopedilum, Phalaenopsis, Vanda, Oncidium.
Paese di origine: Paesi tropicali
Nome comune: Orchidea
Famiglia: Orchidacee suddivisa in 5 subfamiglie:
- Apostasioideae
- Cypripedioideae
- Vanilloideae
- Orchidoideae
-
Epidendroideae
Le Orchidee sono un vastissimo gruppo di piante, distribuito in tutto il mondo, comprendente 750 generi e quasi 20.000 specie di piante erbacee. Sono piante molto affascinanti soprattutto per i particolarissimi fiori dalle forme e i
colori piuttosto insoliti. Crescono su tutti i continenti ed in tutte le regioni climatiche ma la maggior parte di esse (80%) si concentra nella fascia tropicale e sub-tropicale, soprattutto dell'America e dell'Asia: da queste derivano gli innumerevoli ibridi coltivati e venduti in tutto il mondo. Le specie presenti in Italia sono circa 200.
Contrariamente a quanto si pensi non sono per niente difficili da coltivare, in realtà sono molto rustiche e difficilmente muoiono. In realtà alcune specie sono piuttosto facili e possono vivere bene in appartamento, a condizione di rispettare alcune esigenze di base e di assecondare la loro natura, diversa rispetto alle comuni piante tropicali domestiche. Le specie più "facili" per coltivare in appartamento sono la Phalaenopsis dalle corolle simili a farfalle tropicali, i Cimbydium con molti fiori disposti su ogni stelo, le Vanda, le Miltonia, le Cattleya, i Paphiopedilum, gli Oncidiume i Dendrobium.
Circa la metà delle specie sono terrestri, cioè vivono nel terreno. Le rimanenti sono "epifite", cioè non crescono nel terreno, ma vivono attaccandosi si rami degli alberi, degli arbusti e anche alle superfici rocciose, grazie alle loro radici aeree. La maggior parte delle specie tropicali richiede molta luce filtrata (mai raggi solari diretti), posizione lontana da fonti di calore (i termosifoni accesi sono i veri nemici di queste piante) e riparo dalle correnti d’aria fredde, capaci di bloccare la fioritura e far cadere i boccioli.
Quindi la regola che accomuna tutte queste meravigliose piante è la seguente: hanno l’esigenza di molta luce ma non sole diretto, di elevata umidità atmosferica e di temperature miti e stabili. Tutte le specie di orchidee sono piante perenni, che fioriscono ogni anno e questo per decenni.
Esposizione: necessitano di molta luce, evitare il contatto diretto con il sole.
Annaffiatura: la zolla di terra deve essere ben bagnata, ma occorre che asciughi tra una bagnatura e l'altra. Teme i ristagni di acqua.
Temperatura: la temperatura ideale per queste piante è di 15-18°C.
Umidità: elevata, si può mettere un po' di ghiaia bagnata sotto il vado e spruzzare dell'acqua sulle foglie con uno spruzzino.
Concimazione: concimare regolarmente ogni 2-3 settimane aggiungendo del concime liquido all'acqua d'irrigazione per tutto il periodo primaverile ed estivo.
Rinvaso: ogni anno in primavera, avendo cura di sistemare sul fondo del vaso del materiale drenante (sassi, ghiaia grossa, pezzi di coccio); non utilizzare contenitori troppo grossi, ma di misure adatte alle dimensioni dell'Orchidea.
Terriccio: è meglio utilizzare terriccio specifico per Orchidee. Il pH deve essere intorno a 6.
Pulizia: con un panno leggermente inumidito.
Danni dovuti a cause non patogene: le foglie avvizziscono e i fiori soffrono se la temperatura è troppo elevata e la terra del vaso rimane troppo a lungo asciutta. Viceversa annaffiature eccessive, specialmente quando la temperatura è troppo bassa fanno marcire radici e bulbi.
3. Fucsia
Nome scientifico: Fuchsia
Nome comune: Fucsia
Famiglia: Onagraceae
Paese di origine: Sudamerica, Nuova Zelanda
La popolarità della Fuchsia è legata alle sue generose fioriture estive. Di natura rustica si presta molto bene ad essere esposta all'aperto da aprile a settembre. I fiori sono penduli e trova molto impiego in giardini e terrazzi. Il lolo nome lo devono al botanico tedesco Leonhart Fuchs (1501-1566) a cui tuttavia rimasero sconosciute. Esistono circa 100 diversi tipi di fucsie, alcune di queste piante sono arbustive, altre sono arboree.
E’originaria della Nuova Zelanda e del sud America. Nelle regioni dove il clima è più mite, le fucsie sono coltivate all'esterno, mentre in quelle più fredde si coltivano in serra fredda, portandole all'esterno solo nei periodi più caldi dell'anno. I fiori sono molto caratteristici e i petali possono essere di colore rosso vivo, rosa, o porpora. Le specie di questa pianta che coltiviamo in casa sono degli ibridi ottenuti dall'incrocio della Fucsia magellanica con la Fucsia fulgens.
La Fucsia ama la luce ma deve crescere a mezz'ombra. I suoi peggiori nemici, infatti, sono il sole diretto (che la fa deperire velocemente) e un terreno asciutto. Il caratteristico fiore della Fucsia ricorda le lanterne cinesi, ed esiste
una grande varietà di colori (persino bicolore), con i tipici stami che fuoriescono dalla corolla. La fioritura è continua e prosegue fino ai primi freddi.
Possono essere coltivate in giardino e formare così delle siepi compatte che raggiungono i 2-3 metri di altezza, ma normalmente sono piante coltivate in vaso. Proprio grazie all'aspetto caratteristico ed originale dei suoi fiori è chiamata volgarmente "orecchini di dama".
Esposizione: ama molta luce, ma non il sole diretto.
Annaffiatura: in primavera e in estate il terriccio va mantenuto sempre umido, senza provocare dei ristagni. In inverno si riducono le annaffiature.
Temperatura: minima 7°C, massima 25°C, ottimale 18°C.
Umidità: non ha particolari esigenze di umidità.
Concimazione: durante il periodo della fioritura aggiungere all'acqua un concime liquido ogni 15 giorni.
Rinvaso: dopo la fioritura in un vaso più grande.
Terriccio: 3 parti di terra universale, 1 di torba, 1 di sabbia a grana grossa.
Pulizia: se necessario spruzzare di tanto in tanto.
Danni dovuti a cause non patogene: se le foglie si accartocciano e seccano è a causa di mancanza di acqua, bagnare il terreno immediatamente e in seguito bagnare di più. Se vi sono piccole macchie brune sulle foglie, si tratta di scottature da sole, evitare di vaporizzare le foglie sotto il sole.
4. Ciclamino
Nome scientifico: Cyclamen europeum, Cyclamen persicum
Nome comune: Ciclamino
Famiglia: Primulaceae
Paese di origine: Mar Egeo fino alla Persia
Pianta originaria dell'Asia Minore, appartenente alla famiglia delle Primulacee. Di questi Cyclamen si conoscono 20 specie. Si tratta di piante erbacee, perenni che sviluppa larghi tuberi tondeggianti. I ciclamini rustici crescono bene all'aperto in posizione ombreggiata, o semi-ombreggiata. Presentano generalmente foglie più piccole di quelli d'appartamento. Ma i profumatissimi Ciclamini dei boschi europei, purtroppo, non possono adattarsi a vivere tra le mura domestiche; i Ciclamini che rallegrano i nostri interni appartengono alla specie Cyclamen persicum.
I tuberi si piantano in tarda primavera ad una profondità di 3 o 4 centimetri in terreni ricchi di sostanza organica cui devono aggiungersi foglie di faggio e sabbia, capace di trattenere umidità, ma allo stesso tempo permeabile agli eccessi di acqua. I ciclamini semirustici invece nelle zone a clima freddo devono essere coltivati durante il periodo invernale in appartamento. I ciclamini possono essere riprodotti solo da seme. I tuberi infatti non si riproducono e non possono essere divisi. I semi vanno raccolti in estate.
I ciclamini hanno petali rivolti verso l'alto, che donano ai fiori una forma particolare ed inconfondibile. La fioritura dura alcune settimane, da settembre fino alla primavera. Amano essere esposti negli angoli freschi e illuminati della casa e resistono bene anche negli ambienti interni molto luminosi, lontano da fonti di calore. Grazie alla loro fioritura, folta e decorativa, in grado di prolungarsi per molto tempo, i ciclamini sono diventati una delle ornamentali più diffuse nei nostri appartamenti durante la stagione invernale.
Esposizione: desiderano ottima luce, poso sole e non tollerano il caldo secco dei nostri appartamenti. Prediligono gli angoli freschi e illuminati della casa
Annaffiatura: versare regolarmente poca acqua nel sottovaso (evitando ristagni) e non innaffiare dall'alto.
Temperatura: invernale 10-15°C.
Umidità: non ha particolari esigenze di umidità.
Concimazione: nel periodo di crescita e di fioritura si deve somministrare ogni 2 settimane un fertilizzante liquido leggero.
Rinvaso: rinvasare quando la pianta è costretta nel contenitore.
Terriccio: composto da vaso John Innes n° 1.
Pulizia: gli steli molli marcescenti vanno tolti subito, staccandoli di netto dalla loro base. Si tolgono anche le foglie gialle o rovinate.
Danni dovuti a cause non patogene: steli e fiori marciscono se vengono ripetutamente spruzzati d'acqua. Il ciclamino è una pianta che non viene frequentemente attaccata da parassiti. Qualche volta si possono verificare attacchi di afidi o di acari. Si consiglia l'uso di un antiparassitario specifico.
5. Saintpaulia
Nome scientifico: Saintpaulia ionantha
Nome comune: Sanpaulia, Violetta africana
Famiglia: Gesneriaceae
Paese di origine: Sudafrica, Tanzania e sudest del KenyaBreaking Bad
Saintpaulia è il nome di un genere di pianta sempreverde della famiglia delle Gesneriaceae, originaria dell'Africa. Fu scoperta nelle zone rocciose ed ombreggiate dei monti Usambara in Tanzania nel 1892 dal barone Walter von Saint Paul-Illaire al quale deve il suo nome. Da allora ad oggi sono state scoperte e classificate oltre 20 nuove specie di Saintpaulia, con caratteristiche variabili ma fiori quasi sempre nelle tonalità del blu-violetto.
E' stata chiamata anche violetta africana semplicemente per la sua somiglianza con il genere Viola. Questa specie ha un grande successo come pianta d'appartamento poiché non ha particolari esigenze di coltivazione e produce abbondanti fioriture. La caratteristica di questa pianta sono i fiori che sbocciano in tutte le stagioni. Esistono numerose specie di Saintpaulia, ma quelle più coltivate sono ibridi adatte alla vita in appartamento. Le foglie sono di forma tondeggiante di colore verde scuro e hanno un aspetto vellutato causato da una fitta e sottile peluria di cui sono ricoperte sulla pagina superiore.
Le violette africane sono piante assai popolari e molto apprezzate come piante d'arredamento, in particolare per la loro abbondante fioritura e per gli intensi e vari colori dei fiori. Sono piante piuttosto facili da coltivare in casa e se si rispettano le loro esigenze, durano molto a lungo. Una luce viva e indiretta (per 12 ore al giorno) è il meglio per una fioritura ottimale. Il sole diretto può mantenere la fioritura, ma il solo estivo la brucia. L'umidità dell'aria deve essere costantemente alta.
Questa pianta teme moltissimo gli eccessi idrici e per questo motivo è fondamentale evitare di bagnare le foglie durante le irrigazioni. Esistono numerose specie nel genere Saintpaulia ma la specie più conosciuta è la Saintpaulia Jonantha dai caratteristici fiori di colore blu-viola.
Esposizione: hanno bisogno di molta luce, ma non amano il sole diretto.
Annaffiatura: d'estate vanno annaffiate a giorni alterni e piuttosto abbondantemente, facendo attenzione a non bagnare le foglie e i fiori. Usare acqua non troppo fredda che altrimenti potrebbe causare delle macchie e degli scolorimenti. D'inverno le annaffiature si riducono a 1 volta ogni 10 giorni. Si può mettere l'acqua nel sottovaso in cui si sarà preventivamente posto del ghiaccio che eviti il contatto delle radici con l'acqua.
Temperatura: la temperatura deve essere intorno ai 18-22°C. Non sopporta il freddo.
Umidità: piuttosto elevata.
Concimazione: dalla primavera all'autunno si consiglia di somministrare del concime liquido ogni 15 giorni.
Rinvaso: va effettuato solo quando le radici della pianta hanno invaso completamente il vaso, comunque bisogna sempre usare un contenitore piuttosto piccolo, vanno bene anche le ciotole.
Terriccio: 1 parte di terra universale, 2 di torba e 1 di sabbia grossa.
Pulizia: non necessaria.
Danni dovuti a cause non patogene: se le foglie si ripiegano lungo i bordi del vaso, probabilmente l'acqua è troppo calcarea; se la fioritura è scarsa e le foglie troppo piccole la concimazione non è sufficiente. Se le foglie allessano
e a volte anneriscono e si sfaldano, l'ambiente è troppo freddo o ci sono colpi d'aria. Spostare, quindi, la pianta in un ambiente più caldo e lontano da correnti d'aria.